Ma shalve <3
Sono in ritardo, plsss, non dirmelo uu
Ho letto e riletto parecchie volte questa storia cercando di convincermi ogni volta a lasciarti una recensione, tuttavia poi succedeva sempre qualcosa che mi allontanava dalla tastiera!
Comunque dai, ora ci sono, mi sembra un miracolo, ma ci sono~
Piccola premessa generale, poi faccio zoom sui vari capitoli: possiedi davvero uno stile garbato, di notevole affinità con la storia che hai strutturato. I termini e le espressioni lessicale non facevano contrasto con l’età dei personaggi o i loro pensieri – come invece capita talvolta – erano altresì coerenti e per questo assai apprezzabili, dal mio punto di vista! Tutto era molto chiaro e limpido, come lo sguardo di un bambino. Dall’inizio alla fine, la narrazione in terza persona approfondita maggiormente sul personaggio di Blue, la protagonista femminile, coinvolge ed emoziona: ci tengo particolarmente a sottolineare come i personaggi mi siano apparsi molto credibili, nel complesso. In fin dei conti sono anche bambini, invece nell’opera ufficiale in cui appaiono sono pressoché adolescenti – anno più anno meno – di conseguenza è giusto pure fare delle approssimazioni a livello caratteriale, non so se mi spiego…
Parte 1 – al collegio
Questi bei bimbi abbandonati <3
Sarà una mia predilezione scollegata da qualsiasi ambito, a maggior ragione questa fanfic, ma l’ambiente dei collegi mi ispira sempre moltissimo!
Certo, spesso si trovano bambini anormali dal punto di vista della crescita emotiva e psicologica, bambini costretti a subire delle situazioni “compromettenti”, diciamo così: impossibilitati ad instaurare dei rapporti sani con i coetanei e con le figure di riferimento come i genitori e gli educatori. – in poche parole i pazzi sono i migliori, yos ~
Blue si trova inserita magnificamente in questa definizione di bambino: Silver è ancora più impressionante!
Sconvolto dalle situazioni che vive non riesce a trovare la tranquillità e la stabilità emotiva che gli permetterebbero di esprimersi: l’ambiente condiziona la crescita, questo è appurato… Tuttavia è sempre molto toccante avere a che fare con personaggi simili.
Anche suor Sabrina e il signor Surge sono ben inseriti: forse mi sono parsi un pochino stereotipati, tuttavia sono credibili, non mi sono affatto dispiaciuti, ecco. Servivano ai fini della trama, per fare paura, per rendere ancora più evidente anche agli occhi esterni del lettore che quell’ambiente è negativo. Se ci fossero stati educatori buoni il clima di terrore sarebbe stato velato…
Dai giocattoli usati alle lezioni di cucito, dalla mensa ai dormitori, tutto mi ha discretamente coinvolto: insomma, non c’è questa grande descrizione, ma la situazione è descritta in modo tale da dare l’idea di una imminente fuga. Se fosse stato, il collegio, l’ambientazione fissa di tutta la storia, allora sarebbe stato necessario fare un altro discorso: in questo particolare ambito invece mi trovo a complimentarmi per aver omesso lunghe e barbose descrizioni che sarebbero servite a poco e niente, indirizzando invece l’attenzione sulle riflessioni dei protagonisti e le loro azioni.
Il finale, spostato all’inizio della storia, commuove fin da subito: so cute <3
Parte 2 – Crescere per strada
-oh sì, do sempre i nomi ai sottotitoletti anche se non c’entrano niente con i titoli che hai dato tu: non lo faccio perché i tuoi non sono adatti, eh. E’ solo per una questione di comodità mia ^^ Anzi, giusto che siamo in tema, vorrei farti i complimenti per i titoli che hai dato ad ogni capitolo: sono molto romantici ed azzeccati, sembrano titoli di poesie <3
Questo secondo capitolo è pressoché tutto composto da dialoghi: questa struttura facilita la scorrevolezza della lettura, dando un impatto diretto con le situazioni vissute dai personaggi e permettendo pure ai lettori di “sentirle”, determinate scene.
I “ladruncoli fuggitivi” sono belli, ma idealizzati: cerco di spiegarmi. Okay che, essendo bambini, Blue e Silver sono in grado di scappare e nascondersi velocemente, ma a maggior ragione, essendo bambini e razziando più o meno sempre negli stessi negozi, mi pare inverosimile che possano aver continuato a rubare senza essere mai beccati. Come se n’è accorto Green, che è lui stesso un bambino, poteva accorgersene qualsiasi rappresentate della forza dell’ordine!
Mi rendo tuttavia conto della necessità di tale situazione: senza questi furti, come avrebbero potuto sopravvivere? Dunque direi che chiudo un occhio: volevo solo indicarti questo perché è al momento l’unica vera nota di demerito che mi sento di fare… In storie ambientate in tempi diversi rispetto al canon, ritengo molto importante la credibilità di certe situazioni: questa è pur sempre una mia considerazione personale e in confronto a tutto il lavoro – eccezionale! – che hai sviluppato, è veramente un dettaglio, quindi stai tranquilla ;)
Un altro importante passo di questo capitolo sono le emozioni di Silver: è un personaggio che mi intriga molto, devo essere sincera. E’ quasi succube della personalità forte e determinata di Blue, che considera una guida, una vera sorellona: obbligati però a crescere in fretta ed a scontrarsi con un mondo avverso, i due bambini sono molto precoci. Silver, che impara le emozioni attraverso i disegni con il bastoncino di Blue, è davvero un amore e conserva più della bambina i suoi tratti infantili. Quando però le loro labbra si sfiorano in quel bacio innocente ma sincero, sincero dannazione, mi sono sciolta <3 Blue davvero non se l’aspettava: impegnata com’è a garantire la sopravvivenza di tutti e due, non si accorge dei cambiamenti del compagno di sventure. Ed è un vero peccato, perché Silver è davvero un coccolino <3
E poi… Tadadadan, l’innesto di Green! Rivale impertinente, tsk.
Tuttavia, una frase di Green mi è piaciuta tantissimo: “Senti, però adesso smettila. Se vuoi fare la bambina grande, non devi piangere: le bambine grandi si truccano perché sanno che non piangeranno.”
Non so dirti perché, ma mi ha davvero colpito questa frase: ci sento dentro molta profondità.
Il fatto che Blue desideri truccarsi si collega al concetto di “bambini precoci” a cui mi riferivo prima: un particolare di notevole rilievo aggiunto con classe e nonchalance da parte tua, complimenti!
Parte 3 – Una nuova vita
Un bel salto in avanti, boing boing. ~
Quasi mi spiace che Green sia stato liquidato così, il freddo apatico di turno è scaduto ihihih!
Ma pazienza, si è aperta davanti a noi una finestra su un mondo fantastico che è bene analizzare poco per volta. Mi è piaciuta molto questa storia perché i capitoli erano collegati fra loro, tuttavia uno era diverso dall’altro, non ti sei ripetuta nelle scene ma anzi, le hai legate fra loro e rese ancora più toccanti! Ora sono un giovane uomo e una giovane donna che continuano a sopravvivere, ricercando una felicità sfuggente: Blue, che per i primi due capitoli è stata la guida e il motore di tutto, in quest’ultima parte perde la bussola e la sicurezza che emanava va disperdendosi… Silver invece acquisisce prontezza e tanto amore: io ho sempre tifato per lui, fin dall’inizio e ha avuto il finale che meritava <3
Ce la vedo moltissimo, Blue nei locai a giocare d’’azzardo, sai? Me la sono figurata perfettamente, che meraviglia! Silver… * si tappa la bocca* - perché continuo a fangirlare dietro a quel coccolino?! Ci sono altri personaggi, perbacco!
Red è stato l’amore usa-e-getta (che brutta detta così owo) che prima o poi tocca a tutti: un vero peccato perché Blue sembrava davvero coinvolta, ma è anche vero che con lui aveva mentito fin dall’inizio. Una relazione simile non avrebbe mai potuto finire bene… Silver – toh guarda, di nuovo lui <3 – invece è sempre rimasto al fianco della ragazza, aspettando che potesse essere abbastanza “grande” da baciarla di nuovo e non essere amorevolmente rimproverato come era successo quella volta con le bugie.
La scena del suicidio sventato di Blue è abbastanza realistica, non ci vedo nulla da criticare: forse è stata un po’ veloce, ma si sa che in quei momenti bisogna agire in fretta, con i nervi d’acciaio. L’esitazione può essere fatale e Silver ce l’ha fatta, il mio eroe! – okay, ora la devo smettere davvero u.u”
Davvero davvero brava, mi è piaciuto poter rileggere questa storia: non mi ricordavo pressoché nulla a parte i personaggi ed è stata una lettura graziosa <3
Ti ringrazio per la pazienza e mi scuso ancora per averti fatto aspettare così a lungo: a presto!
Sissy |