Recensioni per
Poesie inutili
di etc

Questa storia ha ottenuto 29 recensioni.
Positive : 29
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Junior
11/12/15, ore 18:48

Perché mai una schifezza?
E' un componimento che ho trovato dolcissima nella sua malinconia e tristezza.
Dire addio è spesso difficile, ma credo che le poesie possano aiutare a svuotarsi dell'amarezza che si prova... Mio pensiero, ovviamente.
Mi piace ogni verso, ma questo è il mio preferito:
Ma senza te
Son solo vecchie emozioni
Ingiallite tra i cassetti
Di un'altra vita.


Complimenti e a presto,
Io sono Nessuno.
P.s: la medaglia la voglio ugualmente, però ;)

Recensore Master
13/10/15, ore 17:56

Una poesia veramente bella, da perdere il fiato. Un significato profondo è quello che accompagna tutta la poesia e l'avvolge cautamente e lentamente.
Un dolore privo e allo stesso tempo colmo di sentimento. Versi rapidi e agghiaccianti, veramente un lavoro ben fatto.
Ciao Etc, alla prossima!
-Bigin

Recensore Veterano
26/09/15, ore 12:22
Cap. 6:

Non di rado, contestualizzare una poesia - o un qualsivoglia frammento, in versi o in prosa che sia - è ben più che un dettaglio trascurabile. Questo è uno di quei casi. Ho letto la tua raccolta, dopo ho letto ciò che hai scritto per presentarti nella pagina del tuo profilo, quindi ho messo le due cose insieme.
Sei una quindicenne e, per la tua età, il tuo modo di fare poesia è gradevole e perspicace, è fatto di emozioni e percezioni forti su cui impatti e che cerchi di riferire tramite dei pezzi di carta virtuali, sui quali appunti l'immensità che ti soffoca, nel più breve tempo possibile - spesso sembra che tu faccia a gara con le parole, vuoi usarne solo lo stretto indispensabile e farle correre in fretta, è come se una parte di te fosse già esausta e nauseata dal loro scrosciare, o come se ti sentissi inadatta a farne un uso più largo, o forse è come se solo tu avessi paura.
Il tuo modo di fare poesia mi ricorda un po' il mio, alla tua età, il che mi ha fatto sorridere ed è pure una delle ragioni per cui mi sono spinto a lasciarti un commento del genere, non a caso su questi versi che ritraggono un'alba, la tua prima alba (sebbene il mio preferito, tra i tuoi componimenti, sia il secondo).
Sei giovane, eppure hai già tutti i requisiti per fare qualcosa di bello nella tua vita, qualcosa di utile per te e per il mondo; in un certo senso hai già preso una prima svolta, condividendo dei versi intimi, che dovrebbero appartenere a te e a te soltanto, lasciandoli alla mercé di una lettore anonimo che può comprenderli o trascurarli, calpestandoli con facilità, come fossero quei petali delicati che sottintendi d'amare.
L'aver iniziato a scrivere (in prosa immagino tu lo faccia già da un po', forse da meno tempo in versi) sarà una benedizione e una maledizione allo stesso tempo, ma la bilancia penderà sempre verso la catarsi: dimostri d'essere sensibile e, per questo, avrai troppo da interiorizzare nel corso dei prossimi anni, avrai bisogno di porti sicuri in cui rifugiarti - come la poesia.
Non sono qua per parlare come chi ha alle spalle troppi anni o come chi ha capito in quale senso orbita l'incomprensibile corso del mondo: ti dirò, anzi, che con l'età i dubbi e certe incertezze continuano a tormentarmi; nondimeno, i dettagli mi rapiscono ancora, come se fossi un sedicenne alle prime armi con il mondo - ed è meraviglioso lasciarsi sedurre dalla bellezza che si coglie nelle piccole cose, e tentare di trascrivere le sensazioni in dei versi composti di lettere.
Vorrei solo darti qualche consiglio - secondo il mio punto di vista, s'intende - di cui potrai fare ciò che vuoi. Devi sperimentare, devi cercare quello che sarà il tuo stile (o i tuoi stili), il tuo lessico, il tuo modo di giocare con la punteggiatura e, soprattutto, con le parole. Giocare con le parole dovrebbe essere la tua parola d'ordine: devi accumularne, creare liste casuali, scegliere le più preziose (dovrai metterle da parte, per i tempi peggiori, immagina di posarle in un salvadanaio), catalogarle come eleganti-leziose-tristi-belle, assecondare sempre e comunque i tuoi flussi di coscienza, sfidati a creare artifici retorici come puri tecnicismi e poi prometterti che non succederà più, rileggi qualcosa di vecchio e pensare a come lo riscriveresti adesso, sforzarti d'essere rigorosa e poi abituarti ai versi liberi. Se le parole significano molto, per te, e i tuoi sentimenti verso di loro sono contrastanti e ambivalenti, allora devi sfruttare le circostanze, approfittare di loro - loro approfitteranno di te, d'altra parte, sarà uno scambio grossomodo equo.
Devi leggere i versi degli altri, dei grandi poeti, e questo è cruciale, ma anche dei piccoli poeti: non fermarti a pochi autori, non privarti del piacere di aprire un libro di un poeta sconosciuto e innamorarti delle sue parole, non privarti neppure di un secolo e svestiti dei tuoi pregiudizi. Accosta Petrarca a Bukowski, alterna i versi della Merini a quelli di Baudelaire, lasciati trasportare ad occhi chiusi dopo esserti ubriacata delle loro parole.
Hai il potenziale per scrivere dei versi magnifici, hai tutti i requisiti per lasciare che le parole ti salvino, per lasciare che s'avvicinino sempre più a ciò che vuoi sussurrare ed esprimere, c'è una fiamma nascosta fra i tuoi versi ancora acerbi e solo a te spetta il compito di coltivarla, di lasciare che le tue parole (tutt'altro che inutili, permettimelo) ti elevino.

Lasciami ribadire che scrivi benissimo per la tua età e che devi assolutamente continuare a farlo. Hai una dolcezza non comune, nel cercare le parole, e la romantica malinconia di cui le circondi ne accrescere il trasporto. Sono sicuro che diventerai sempre, sempre più brava.

Recensore Master
24/09/15, ore 07:07
Cap. 11:

Inutile o meno, a me hai toccato il cuore ancora una volta con questa tua poesia.
Versi rapidi e romantici, ogni verso fa assaporare la dolcezza del tocco che si immerge nei capelli così come nell'anima e che fa unire le personalità dell'uno e dall'altra in un unico sentimento...L'Amore.
Bel componimento, alla prossima!
-Bigin

Recensore Master
22/09/15, ore 22:31

Bella, mi piace molto. Amo questo genere di poesiee provo ammirazione verso chi le scrive.
Complimenti.
Ciao Lisy

Nuovo recensore
03/09/15, ore 08:52
Cap. 8:

Ti svelo un segreto: le poesie brevi mi piacciono molto di più di quelle lunghe. Mi danno una sensazione di leggerezza e vanno subito al punto senza tanti giri di parole. Sono chiare e limpide. Perciò questa tua poesia mi piace tanto tanto. E il messaggio che manda è profondo quanto quella crepa. Continua così che sei bravissima! "M'illumino / d'immenso." ♡

Nuovo recensore
03/09/15, ore 08:47
Cap. 7:

J'adore. Mi è piaciuta talmente tanto che l'ho copiata e incollata nei promemoria del cellulare e appena avrò un po' di tempo la scriverò da qualche parte. È veramente bellissima, di una dolcezza disarmante. Divento vulnerabile.

Nuovo recensore
03/09/15, ore 08:45
Cap. 6:

Ogni parola è al suo posto ed insieme creano un'armonia. Questa tua poesia mi rilassa, tuttavia ciò che preferisco sono le due righe di prosa alla fine. Soprattutto l'ultima frase. Penso che il primo compito che ha la Terra è quello di farci sentire piccini, e lo sta facendo bene. Bacini ♡

Nuovo recensore
03/09/15, ore 08:42

Parto dicendo che la foto che hai allegato mi piace veramente tanto e che non sfora per nulla, anzi, dà un tocco di eleganza in più alla tua poesia. Passando alla poesia, vorrei dirti che stavolta non sono entrata dentro la parte, ma non perché tu non me l'abbia permesso, perché non ho voluto io. Si sa che quando sei dentro ad una situazione sei completamente preso dalle tue emozioni e non vedi certe cose, perciò ho deciso di fare la spettatrice questa volta e devo dire che lo spettacolo che si è presentato davanti ai miei occhi è stato sublime. Sei stata bravissima come al solito, vado subito a leggere le altre (in realtà le ho già lette, ma le rileggerò perché mi piacciono troppo). Baci ♡

Recensore Veterano
02/09/15, ore 17:58

Mi dispiace che questo capitolo non abbia recensioni, purtroppo non sono poesie che si leggono volentieri, anche perché fanno male al petto; creano un senso di oppressione e un nodo alla gola, soprattutto quando si legge la tua giovane età nella biografia. Ci si domanda il motivo di tale tristezza e si arriva alla conclusione che, se persino una ragazza di quindici anni non è in grado di godersi la vita, allora il mondo sta veramente andando a rotoli e, purtroppo, quando si dà uno sguardo alla situazione sociale e politica del nostro paese, ci si accorge che, effettivamente, le difficoltà esistono; il problema è che la difficoltà che porta a scrivere un testo del genere - e lo dico per esperienza - è una difficoltà intima, di cui non si parla a nessuno, perché, appunto, nessuno capirebbe mai; tutti preferiscono dirti di essere matto, piuttosto che accettare i tuoi problemi e scegliere di darti una mano.
_
Il primo verso dice tutto: se gli occhi sono umidi, vuol dire che si ha pianto e, se si ha pianto, vuol dire che si è stati male e, se si è stati male, ci deve essere una ragione, una ragione profonda, che ha portato la persona a soffrire; anzi: mi piacerebbe credere che sia una ragione profonda, ma, a un certo punto, si comincia a stare male anche per ciò che non dovrebbe ferire, come un insulto detto da una persona ignorante che, magari, non si intende neanche di ciò per cui ti sta criticando; arriva il momento in cui ci si lascia andare a uno << squisito dolore senza fondo >>, scegliendo un attimo di pace, scegliendo di ferire se stessi e dando, d'altro canto, ragione al mondo che ti circonda e ti critica, perché non ti senti adeguato e vorresti semplicemente sparire e, magari, speri veramente di scomparire per sempre; magari speri veramente che quel gesto ti uccida, di aver tagliato la vena corretta, ma, allo stesso tempo, hai paura di ciò che hai appena fatto e, magari, ti penti e vorresti tornare indietro per non compiere quel gesto, ma, poi, lo rifarai ancora una volta e un'altra e un'altra ancora, fino a quando avrai sangue nel tuo corpo. Bisognerebbe imparare a distinguere tra critica costruttiva e critica cattiva, volta solo a ferirti, ma siamo umani e la psiche non è in grado di fare una tale distinzione o, meglio, non è in grado di non far star male una persona fragile anche per una critica senza senso.
_
L'ultimo verso della seconda strofa è quello che mi ha fatto riflettere di più, perché il momento in cui scegli di dire "bye bye" alla vita dovrebbe essere quello in cui più hai rimpianti, in cui più ti domandi se ha un senso quello che stai per fare, non quello in cui non hai paura; io credo che sarei terrorizzato: e se non esistesse nessun Dio e non potessi andare in Paradiso? E se finissi all'Inferno? E se la mia anima fosse costretta a vagare per anni e anni senza meta? Ecco, io avrei una dannata fifa del domani; quello è il momento in cui ci si chiede se tutta la nostra esistenza ha un senso e per cosa verremo ricordati: ci ricorderanno per i nostri difetti o per i nostri pregi? La gente preferisce giudicare; se ci fosse un torneo in cui bisogna sparare sentenze, probabilmente arriveremmo tutti primi; mi includo anch'io in questa lista, perché devo ammettere che, nel momento in cui critico la nostra società, allora dimostro di non vederne i pregi o, comunque, dimostro di vedere più difetti che pregi, chi lo sa; io no, certamente.
_
In definitiva: mi ha colpito la semplicità dello scritto, che, allo stesso tempo, va dritta al punto, senza perdersi troppo in "vocalizzi scritti", come li chiamo io; ho notato che hai una tecnica già definita, in cui prediligi la figura dell'enjambement, che, nelle tue poesie brevi, sta alla perfezione.
Ti faccio i miei complimenti; non potevo non passare a dare un parere a una così accanita lettrice di Psicologia; forse ho scritto troppo o forse troppo poco; sia chiaro che il mio pensiero sul momento che precede il suicidio è personale e, come tale, non deve assolutamente darti fastidio, perché suppongo tu abbia avuto idee diverse dalle mie nel momento in cui stavi per dire addio alla vita.
Ora ti saluto, ché ho troppi altri scritti da recensire!
Alla prossima,
Nobody!

Recensore Veterano
31/08/15, ore 13:32
Cap. 8:

La poesia non è solo parole, per fortuna.
In poche righe hai creato una fantasia nel lettore, almeno nel mio caso.
Rimango sorpreso di quanto dolore sei riuscito/a ad esprimere in così poco, eppure così tanto.
Non mi dilungo su complimenti e chiacchiere futili.
Hai reso tantissimo, e mi è piaciuta molto, soprattutto perché ha dilaniato la mia coscienza di lettore.

Recensore Veterano
31/08/15, ore 09:35
Cap. 7:

*rimane paralizzata dalla dolcezza di quello che ha appena letto*
Ma... ma... *W*
Fine sclero (forse).
È una cosa davvero bella, romantica e tenera awww mi fanno liquefare certe cose *W* (adoro questa faccina, si vede?)
E niente, commento inutile e divagante come sempre, mi stravolge tutto questo zucchero amoroso(?)... mi ritiro nelle mie stanze, vah, alla prossima!
*si allontana con una risata malefica e un moscerino le entra in bocca*
Muahahaha-coff, coff, BLEAH-ahaha

Recensore Master
30/08/15, ore 20:33
Cap. 7:

Ciao!
Poesia dolce e d'impatto. Stile rapido e subitaneo, con versi sentimentalisti e ricchi di affetto. In ogni parola e tra le righe si percepiva quell'atmosfera di amore e accogliente calore del cuore.
Mi piace questo tuo stile assai veloce e che lascia sempre qualcosa di positivo, ma mai l'amaro in bocca.
Beh, scusa la brevità.
Alla prossima!!!
-Bigin

Nuovo recensore
30/08/15, ore 19:59
Cap. 7:

Ho letto tutte le poesie e sono sopravvissuta a quella che tu hai chiamato schifezza.
Sono fantastiche!
Mi hanno trasmesso quello che dovevano trasmettere.
Molte hanno un tono malinconico, triste che accompagna chi sta cadendo a pezzi, dopo una delusione, di chi è costretto a dire 'addio'.
Mi piacciono troppo. Complimenti!

Recensore Veterano
30/08/15, ore 15:47
Cap. 4:

Non sbagli un colpo, cara la mia etc...
Questi pochi versi condensano un'idea davvero candida e sincera di fedeltà, l'amore che resiste al tempo ed alle attese è che dunque è amore vero.
Immobile, ...sembrerebbe una fissità dovuta alla delusione, di quando ci si lascia andare allo sconforto e si rimane prigionieri dei propri pensieri senza (re)agire... invece immobile secondo me indica sempre questa fedeltà, questa assoluta fiducia (ben diversa dalla fedeltà, la fiducia) nel ritorno della propria metà... awww è troppo dolce, sto girando intorno agli stessi concetti per dirti solo che sei bravissima e che sei una poetessa coi fiocchi e controfiocchi. Complimentoni, un abbraccio!
bisy

[Precedente] 1 2 [Prossimo]