Recensioni per
Without Heat
di MissChanandlerBong

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/12/15, ore 14:26
Cap. 1:

VALUTAZIONE CONTEST 21 PROPT IN CERCA D'AUTORE


Grammatica e sintassi 8/10
 
Non ho trovato grossi errori, ci sono solo molte ripetizioni e usi frasi lunghe che appesantiscono la lettura.
 
Uso del prompt 13/15
 
Adesso che il contest è finito posso svelare che questo era uno dei miei prompt preferiti. Lo immaginavo in un contesto differente mi è piaciuta molto la tua idea. Immaginavo un amico, qualcuno che sostiene qualcun altro; Nicolas invece è ciò che si definisce un “tipo facile” con il talento di illudere i propri giocattoli erotici fino a quando il gioco non finisce. L’idea è buona ma non credo sia stata sfruttata fino in fondo: la descrizione che introduce la storia è bellissima, sono riuscita a immaginare tutto, ma mano a mano che il racconto andava avanti l’accuratezza iniziale è venuta meno e tutto il resto è apparso fuori fuoco.
 
Titolo 5/5
 
Ciò che muove Jean-Marie è la ricerca del calore, o meglio della manifestazione dell’amore, che in famiglia non troverà più. Per cui ti do un punteggio pieno e passo avanti.
 
Coerenza della trama e originalità 11/15
 
La storia è originale e ricca di spunti ma molti sono lasciati cadere nel vuoto: ad esempio il primo incontro tra i protagonisti poteva essere raccontato in modo più esteso, potevi dire come nasceva il colpo di fulmine, se è stato effettivamente così per entrami o come si svolgevano i loro incontri clandestini; avresti potuto descrivere con maggiore forza il momento in cui vengono separati, avresti potuto far tornare la forza delle convenzioni sociali per descrivere il processo (considerato che i protagonisti sono persone di un certo ceto immagino che ne avrebbero parlato tutti i giornali). Avresti potuto dire davvero molto di più e rendere il racconto ancora più incisivo.
 
Sviluppo dei personaggi 11/15
 
Jean-Marie e Nicolas appaiono come due caratteri opposti.
Jean-Marie deve aver avuto una vita molto felice in Francia, ed essere catapultato in un mondo rigido come l’Inghilterra vittoriana non deve essere stato piacevole. Mi sembra strano che il padre non riesca a trovare nemmeno un momento in cui dimostrare il suo affetto al figlio, dopotutto se vivono in una grande casa solo con la cameriera ci saranno sicuramente degli attini in cui lei non c’è. Avrei voluto sapere i suoi pensieri durante il processo, visto che all’inizio l’avevi tratteggiata quasi come un mondo alieno rispetto al ragazzo.
Nicolas invece mi è sembrato un uomo molto “facile” però avresti potuto renderlo molto più interessante facendo dei riferimenti al mondo Dandy (se penso all’omosessualità nell’epoca Vittoriana il primo nome che mi viene in mente è Oscar Wilde: amante del bello, brillante, colto, ironico. Un uomo che trovava attraente la decadenza del suo tempo). Il tuo personaggio non ha nulla di tutto questo, anzi nel momento in cui rivela di mettere in giro egli stesso voci sul suo conto si comporta in modo anacronistico.
L’ultimo personaggio Oliver è praticamente una meteora che sparisce nel nulla: che fine fa? Era davvero tanto secondario da non merita nemmeno una menzione mentre scrivevi la conclusione?
 
Gradimento personale 7/10
 
Le prime righe mi sono piaciute tantissimo, la descrizione di Londra era così precisa che ho visto tutto quello che hai menzionato. Poi tutta quell’accuratezza è venuta meno, piano piano ed io sono rimasta con tantissime domande sulla storia dei due protagonisti. Un vero peccato! Non ho nemmeno avvertito il senso del proibito nella relazione tri Nicolas e Jean-Marie; lo stato di fugace clandestinità che un amore di questo tipo richiede. La conclusione poi è stata molto deludente. Non solo hai detto pochissimo rispetto all’inizio ma non ho nemmeno capito che tipo i narratore tu sia stata: la prima frase dell’ultimo periodo suggerisce un narratore completamente esterno, quasi popolare, poi ti concentri su Jean-Marie ed la visuale coincide con quella del ragazzo. Come ho già detto la tua idea è bella ma ci sono troppi dettagli che hai trascurato.
 

Recensore Master
23/09/15, ore 11:32
Cap. 1:

Ciao! Dopo aver avuto uno scambio con te, non potevo non leggere un'altra tua creazione!
Questa, ammetto, mi piace ancora di più. Adoro il genere storico e il fatto che tu abbia scelto una coppia slash non mi da nessun fastidio.
La trama in sé mi piace molto, davvero.
Trovo molto intensi alcuni momenti, senza però risultare assolutamente pesanti.
Stilisticamente parlando, la adoro.
Nessun errore grammaticale, nessun errore sintattico.
Bravo davvero!
Un abbraccio e a presto!
Juliet

Recensore Master
22/09/15, ore 10:21
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo scambio ^^ è sempre un piacere per me passare in autori nuovi che non conosco, così mi sono buttato a capofitto sulla tua OS :D

Eh, povero Nicholas: un carattere davvero intrigante, che si muove sullo sfondo di una Londra inquieta ^^" già, proprio Londra... avresti potuto scegliere qualsiasi altra città, quindi ormai ambientare le storie qui si rivela un po' "banale", non so se mi spiego ^^ma in ogni caso non mi dispiace leggere ancora una volta una storia su questa città, perché la trama che c'è dietro secondo me è molto interessante e meriterebbe più spazio magari con una long ^^ quindi ben fatto davvero, brava! Alla prossima!

Nuovo recensore
19/09/15, ore 22:09
Cap. 1:

dunque, non ho capito. c 'è un seguito?
chi è l'ombra? l'ho riletta un paio di volte, ma se ci sono degli indizi mi sono sfuggiti.
Per il resto è scritta bene, anche se avrei preferito un maggiore approfondimento su come i due si innamorano, un po' più di lentazza.
Forse appena il padre comincia a parlare, nella prima parte, manca un pezzettino d'introduzione per il discorso diretto. in particolare l'inizio mi è piaciuto molto, rende molto bene la tristezza in cui si dipana il tuo protagonista. bravo!

Recensore Master
19/09/15, ore 12:24
Cap. 1:

Ciao! Eccomi, come potevo mancare!? ^^
Di questo racconto mi è piaciuta soprattutto la parte in cui viene descritto il carattere di Nicholas, un uomo in grado di amare qualsiasi persona senza tuttavia provare un briciolo di passione. Mi ha intrigato questa sua caratteristica.
Per quanto riguarda la storia, come al solito, il tuo modo di scrivere ha reso la lettura scorrevole e piacevole. La descrizione iniziale della città l'ho trovata ottima in quanto fornisce una panoramica del luogo e dell'epoca in cui si svolge la vicenda.
Ho trovato un solo refuso: "Ora però le cose era cambiate". Il mio giudizio non può che essere positivo. Brava!
Alla prossima,
Monique

Recensore Veterano
18/09/15, ore 18:19
Cap. 1:

Ciao!
Mi è piaciuta questa storia. Il periodo vittoriano è affascinante proprio per la sua mostruosità, secondo me; dicono che i tempi bui siano quelli del medioevo... mah, io dico che il peggio è arrivato dopo.
Penso che la storia sia realistica e ben scritta, tragica, in effetti... ma non poteva finire diversamente se voleva attenersi alla realtà!

Complimenti e a presto!

Recensore Veterano
04/09/15, ore 08:39
Cap. 1:

Data l'ora mattiniera ( sono da poco passate le 8 del mattino ^^),
non posso cominciare questa recensione con un bellissimo Buongiorno ! :)
Come puoi immaginare, sono qua per lo scambio organizzato su FB.
Ho appena finito di leggere questa storia e l'ho trovata davvero molto bella.
Mi hai riportato alla memoria un periodo lontano della mia vita, quando ai
tempi del liceo, adoravo Oscar Wilde, l'ottocento e la letteratura "decadente"
in generale...
La tua storia è scritta molto bene, nonostante il periodo in cui è inquadrata
non è stata pesante da leggere e hai saputo descrivere le scene senza perderti in troppi dettagli, che appunto possono correre il rischio di rallentare la lettura (almeno per i miei gusti personali).
L'amore "proibito" nella Londra Vittoriana è sicuramente un argomento affrontato da diversi autori, tuttavia ho apprezzato molto il tuo stile.

Mi sarebbe piaciuto saper di più su questi due personaggi, in particolare su Nicholas:
gli hai messo addosso un alone di mistero niente male... e mi sono rimaste 1000 domande su di lui!

Tecnicamente ho notato soltanto una piccola svista (nei primi paragrafi):
"Il pomeriggio, con tutta la voglia che poteva trovare, e fingere, etc etc..."
Ho sottolineato la "e" -congiunzione- perché anche a me, tempo fa, era stato detto che mettere insieme la e con la virgola era considerato errore, tutto qua ;)


Concludo dicendo che hai fatto davvero un buon lavoro !
A presto.
Lara

Nuovo recensore
03/09/15, ore 22:42
Cap. 1:

Storia breve ma intensa, non c'è che dire. Mi è piaciuta, davvero! Uso corretto della grammatica, stile appropriato e capacità di trasportare un lettore non avvezzo al genere romantico (quindi nemmeno romantico omosessuale) all'interno della storia.
Dirò di più: mi sarebbe piaciuto leggere un po' di più.
Piccoli refusi:
- "Ciò che iniziò quel pomeriggio in quell’anonimo soggiornò condizionò per sempre il futuro" Per errore hai messo l'accento anche su soggiorno;
- "Non mancò molto prima che fossero scoperti, scoperti e divisi" altra svista, hai messo due volte scoperti.
Per il resto, congratulazioni!Continuerò a seguirti!

Recensore Master
02/09/15, ore 10:48
Cap. 1:

Ciao! :)
Devo ammetterlo: il testo di Wilde calza a pennello! Anzi, sembra che il tuo racconto sia un intermezzo fra questi due estratti.
Inutile dire, ora, che il racconto mi è piaciuto! Personalmente amo tantissimo le coppie slash, per cui hai sfondato una porta già aperta. Inoltre, adoro quei racconti in cui sono presenti nobili "decaduti" che vivono nulla Londra vittoriana, ovvero in una società piena di tabù, ma al tempo stesso segretamente spregiudicata.
I personaggi di Jean-Marie e di Nicholas sono agli antipodi: il primo non sente sua la società in cui vive e si muove fra le fila di quella nobiltà - almeno all'apparenza - bigotta come un fantasma, rimanendone completamente estraneo pur cercando di farne parte; il secondo, invece, non solo si confonde bene con le persone che lo circondano, ma è anche in grado di mantenere inalterata la sua personalità e la sua indole. Mi sono piaciuti entrambi, perché anche se il racconto è molto breve sei riuscita in poche battute a dare ad entrambi uno spessore psicologico e un carattere ben definito.
La separazione finale mi ha stretto il cuore. Sono un'amante dell'angst e spesso e volentieri trucido senza pietà i miei personaggi (non prima di averli torturati psicologicamente), ma quando mi trovo a leggere storie in cui i due innamorati sono costretti ad allontanarsi, ci resto male.
Bellissima l'immagine dell'ombra che abbandona Jean, ghignando come a voler aggiungere la beffa al danno.
Il tuo stile è piacevole e la lettura scorre senza intoppi. Forse ho notato solo qualche piccola ripetizione, ma nulla di grave: il mio consiglio è di utilizzare il dizionario dei sinonimi e dei contrari, perché ti assicuro che aiuta tantissimo! Quando scrivo non riesco a farne a meno.
Complimenti!


a presto!
Elly

Nuovo recensore
01/09/15, ore 17:56
Cap. 1:

Buon pomeriggio!
Arrivo dallo scambio sul gruppo di fb. Come ho detto anche ad un'altra partecipante, ultimamente sono attratta dagli scritti a sfondo storico, dunque non ho potuto non leggere questo racconto.
Inizio subito col farti notare alcune sviste grammaticali - via il dente, via il dolore, si dice. No?
Ti faccio un elenco puntato, così è più semplice.
1) La frase “All’angolo di Silver Street con James Street”, a mio parere, non suona molto bene. Sostituirei con “All’angolo tra S.St. e J. St.”
2) Nella descrizione“Adornati di maestosi ritratti”, sostituirei quel "di" con un "da", per una sintassi più corretta.
3) Quando scrivi “Tuttavia fu stesso lui”, credo che un "lui stesso" risulti meno sbagliato. Non so se sia giusto o meno, è il suono nella lettura che non mi convince.
4) Infine, in questa frase “Sai benissimo che è anche merito di queste voci che possiamo”, ti consiglierei di sostituire quel "che possiamo" con un "se possiamo". Sempre per questioni di correttezza sintattica.
Passando al racconto, mi è piaciuto. La cosa che più ho apprezzato è stata decisamente il finale, la "personificazione" del calore affettivo nei panni dell'ombra che si allontana da Jean-Marie. Molto bello.
Ho apprezzato molto anche l'aver compreso tutto lo scritto tra le due parti di citazione.
Ti faccio, dunque, i miei complimenti,

justhevidence.

Recensore Junior
01/09/15, ore 15:21
Cap. 1:

Ciao sono qui per lo scambio di recensioni della pagina fb e devo dire che non mi sono pentita di aver scelto questa storia! Ho notato subito le citazioni di O.Wilde -che io amo- e della sua Ballata, cosa che ho trovato azzeccatissima, visto il tema e il finale della storia! Ho trovato qualche errore grammaticale, forse dovuto all'emozione o alla distrazione ma in linea di massima non ci sono erroracci tali da farmi scappare urlante con le mani tra i capelli, ahahahah! Ti consiglio solo di rileggere molto prima di pubblicare, perché uno o due volte ho trovato dei mix di tempi verbali nella stessa frase. A parte queste piccole incongruenze, voto positivissimo per la storia!

Miss
(Recensione modificata il 01/09/2015 - 03:22 pm)

Recensore Veterano
28/08/15, ore 16:56
Cap. 1:

Eccomi qui :)
Parto col dirti che ci sono una serie di dettagli a me molto graditi e che incidono quindi in parte sulla mia percezione del testo.
Tanto per cominciare lo scorcio iniziale di Londra, una città che ho amato quando l'ho vissuta per un tempo troppo breve e che continuo ad amare da lontano; poi l'epoca, che mi affascina sempre moltissimo; infine il tema che hai scelto di trattare.
È un tema antico, ma più attuale che mai; un tema che ancora oggi divide il genere umano nel peggiore dei modi; un tema che va trattato non per convincere qualcuno di qualcosa, ma per far capire che nell'amore non c'è mai niente di sbagliato o schifoso. E anche una breve storia come la tua è una voce molto gradita, perciò grazie anche solo per questo.
Il background da cui prende il via la trama è interessante. Il filo conduttore tra padre e figlio è un elemento che ha attirato molto la mia attenzione: entrambi impegnati in relazioni non convenzionali, entrambi castigati da una società oggi parecchio discutibile. Il tutto perfettamente incastrato tra due metà di un componimento poetico appartenente ad un autore perfettamente in linea con il tuo contesto.
Anche a volerle cercare con il massimo della puntigliosità sono certa che non riuscirei a trovare imperfezioni di alcun genere.
Sicuramente bandierina verde.
Sicuramente tra le mie preferite.
Alla prossima!

Recensore Master
28/08/15, ore 15:43
Cap. 1:

Eccomi qui!
Che dire, ho scelto questa storia perché adoro sia il genere drammatico che quello storico, quindi credo che questa one-shot sia proprio perfetta per me.
Da poco tempo, inoltre, mi sto attivando nella lettura di slash originali e strazianti senza, tuttavia, trovarne neanche una.
Questa tua storia di un amore peccaminoso e condannato dalla collera divina, era proprio quello che cercavo!
Jean è il ritratto di un ragazzo ingenuo - nel senso positivo del termine s'intende, eh - che trova a Londra un valido motivo per odiarla e amarla al contempo.
Lasciati dire che le due citazioni che aprono e chiudono il testo sono semplicemente perfette.
La tua, è una storia molto breve ma per nulla "scialba". L'amore o l'attrazione che legava questi due ragazzi si è sentita, si è percepita bene. Inoltre, il registro linguistico da te usato mi è sembrato più che appropriato.
L'unica pecca, se così si potrebbe dire, l'ho riscontrata un po' nella punteggiatura. E' probabile che la mia sia solo una questione di gusto personale, ma voglio ugualmente segnalartela.
Esempio:

"Il giovane sbuffò, da quando si erano trasferiti il padre continuava a parlargli con toni austeri e troppo pomposi per i suoi gusti, toni che egli stesso aveva sempre odiato, come da piccolo spesso gli aveva rivelato. Ora però le cose era cambiate, gli aveva detto la sera prima della partenza, non potevano continuare a mantenere lo stile di vita di un tempo. "

Ecco, io invece avrei scritto diversamente:
"Il giovane sbuffò; [perché non c'è un vero e proprio punto e fermo, ma è una pausa più accentuata della virgola] da quando si erano trasferiti il padre continuava a parlargli con toni austeri e troppo pomposi per i suoi gusti, toni che egli stesso aveva sempre odiato, come da piccolo spesso gli aveva rivelato. Ora però le cose era cambiate, gli aveva detto la sera prima della partenza, [qui, al posto della virgola, avrei messo "che"] non potevano continuare a mantenere lo stile di vita di un tempo. "

Per il resto, non ho nulla da ridire.
Mi è piaciuta molto la personificazione dell'ombra nera che esce dal petto del giovane, l'idea quasi di farla sembrare una diceria dell'orrore.
Mi ha colpita!

In sintesi, trovo la tua one-shot drammatica al punto giusto e ben sviluppata.
Bandierina verde, of course.
Alla prossima!

Recensore Master
28/08/15, ore 15:12
Cap. 1:

Seppure in un testo breve, sei riuscita a far trasparire tutta l'atmosfera della Londra Vittoriana. In quanto ad ambientazione e tematiche, la citazione di Wilde ci sta a pennello (oggi sto rileggendo proprio il De Profundis... coincidenza? Io non credo xD).
La parte che ho trovato più interessante è stata quella sulle origini di Jean, con relativo peggioramento dei rapporti col padre che tenta di mantenere le apparenze per accontentare la società vittoriana.
Sai, ho letto questa storia con piacere e devo dire che non mi sarebbe dispiaciuto affatto se fosse stata più lunga. Approfondendo ancora di più i sentimenti di Jean e la figura enigmatica di Nicholas, ne sarebbe uscito un piccolo capolavoro.

Recensore Veterano
25/08/15, ore 13:00
Cap. 1:

Ciao! ^^ Spulciando nel tuo profilo ho subito notato che questa storia partecipa al contest 21 prompt in cerca d'autore e, dato che anche io ci partecipo, mi sono incuriosita. Se poi ci aggiungiamo l'ambientazione nella Londra vittoriana e il genere drammatico ecco spiegato perché sono qui.  La trama della storia mi è piaciuta molto, così come il tuo stile di scrittura e i tuoi personaggi, nonostante questo avrei gestito diversamente alcune cose.  Non ricordo se il contest imponesse un limite di parole, forse questo spiegherebbe la fretta che ho riscontrato nell'ultima parte della storia, oppure è semplicemente una cosa voluta che non ho colto. Dal mio punto di vista, se la prima parte è ricca di descrizioni e trasporta il lettore nel l'ambientazione, presentando alla perfezione il protagonista, la seconda parte, che poi sarebbe lo sviluppo della trama e quindi la parte più importante, è piena di ellissi e molte cose sono "dette" e non "successe". Non so se mi sono spiegata, comunque entro nel dettaglio per essere più chiara.  Hai descritto il loro primo sguardo, evento molto importante, e fin qui ottimo. Poi però hai riassunto e tagliato il modo in cui si sono conosciuti (conosciuti veramente, intendo) e come hanno iniziato ad amarsi. Questo punto sarebbe stato utile anche per caratterizzare meglio Nicholas, darci più dettagli su di lui (quello che sappiamo su di lui, lo sappiamo grazie alla scena di dialogo tra i due, che è di nuovo un ottimo espediente per narrare e descrive, una scena, quindi, che in un certo senso controbilancia il discorso che sto facendo). Infine ci dici che vengono scoperti, ma non ci dici da chi, come, come reagiscono gli altri... Insomma, penso che una parte così importante della storia avrebbe meritato una scena completa (come quella precedente del dialogo, non so se mi spiego) e non una semplice ellissi. Per quanto riguarda la conclusione, invece, l'ho trovata perfetta, perché lascia un senso di amarezza e un certo effetto sorpresa.  A questo punto non so effettivamente se sono riuscita a spiegare quello che secondo me si potrebbe migliorare di questa storia (sostanzialmente: avrei dedicato più spazio alle vicende dei due innamorati, descrivendo altre scene come quella del dialogo) e soprattutto non so se si tratta di una mia impressione o altro. In ogni caso spero di non essere stata pedante, mi sono impegnata a esprimere il mio pensiero. Inoltre ci tengo a specificare che lo spazio dedicato nella recensione alla spiegazione dei miei dubbi non corrisponde alla loro importanza rispetto a tutti gli altri aspetti che hanno reso questa storia molto piacevole da leggere.  Detto questo mi permetto ancora di segnalarti alcune frasi rivedrei dal punto di vista grammaticale (niente di grave, più che altro errori di distrazione), sperando di non farmi odiare troppo xD "Era questo pensiero che, ogni giorno, lo desisteva dall’urlare in faccia" penso che dovrebbe essere "lo faceva desistere".  "Gente che, da quello che il padre gli aveva rivelato prima di lasciare la sua amata Parigi, dovevano essere stati i suoi antenati." rivedrei questa frase perché soggetto e verbo non concordano. " Non era impossibile e non lo sarebbe mai stato. Un amore che violava le regole del quieto e bugiardo vivere inglese non doveva esistere." forse volevi dire "non era possibile".  E niente, direi che ho finito. Complimenti e buona fortuna per il contest :3 Red Wind

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