Recensioni per
Zanpakuto
di Stateira

Questa storia ha ottenuto 167 recensioni.
Positive : 167
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/07/13, ore 16:33

Credo... credo di avere la pelle d'oca. Ti avevo già recensito quella su Toshiro, ma questa... questa è arte pura. Non credo che esista un ritratto migliore per una Zanpakuto come Kyoka Suigetsu. Una katana innamorata di colui che la impugna, a tal punto da "giocare con lui", come tu hai definito. Loro due sono soli, gli unici a poter giocare con le mille sfaccettature della mente... e Kyoka Suigetsu è colei che segue il suo padrone, ma non per obbligo, per vera fedeltà, con l'ammirazione nello sguardo. Sono davvero senza parole. Hai dipinto un quadretto sublime, hai espresso tanta dolcezza in questa fanfic, così come un velo amaro nel descrivere lei come "sola". Sembra quasi una ragazzina innamorata, non una donna come ci si potrebbe aspettare. E sai che cosa ti dico? Che Aizen è l'uomo giusto per crescerla e plasmarla come perfezione al suo fianco. Mi viene la tristezza a pensare che fine abbia fatto, lei, alla fine del volume 48, dopo aver letto questo tuo meraviglioso ritratto. Tra tutte quelle che hai scritto, questa penso sia la più ben caratterizzata. Anche questa va nelle preferite, perchè in teoria io mi sarei commossa a leggere, dico davvero. Grazie per questa bellissima storia.

~ Nexys.

Recensore Veterano
15/07/13, ore 21:08

Io ho trovata per caso, lo confesso, e... io sono senza parole. Sono andata a leggere immediatamente le due Zanpakuto che più amo, ovvero Hyorinmaru e Kyoka Suigetsu.
Che cosa potrei dire? Che sei un genio, sei incredibile.
Mi sono venuti i brividi, leggendo questa. Non penso di aver mai letto niente di così profondo ed azzeccato su Hitsugaya. Mi sono persa tra le tue parole, come in un mare persino piacevole. Usi un lessico davvero impeccabile, hai un modo tutto tuo di conferire un tono importante alle parole che usi. Mi pare quasi di vedermeli, Hyorinmaru e Toshiro, dalla grandezza inversamente proporzionale - credo di amarti per questo riferimento, "Ti sei mai chiesto, Hitsugaya Toshiro, perché la tua Zanpakuto diventi cento, mille volte più grande?". Mi sono venuti i brividi, mi sono emozionata da morire.
E' stupendo pensare a Hyorinmaru quasi come un tutore, un genitore, che si sia sempre preso cura di Toshiro, come se quest'ultimo abbia passato la sua esistenza nella sua ombra. Senza contare che la contrapposizione tra Shinigami bambino e Spirito maturo è semplicemente stupenda. Hyorinmaru è maturo, eppure è "costretto" a servire un bambino, che appunto "si fa troppi problemi".
Sei grande, davvero, potrei commuovermi per lo splendore di questa fic. Tra i preferiti, immediatamente!
Grazie per avermi offerto uno specchio su Toshiro, e tanti spunti di riflessione su di lui, dato che è il mio personaggio preferito assieme ad Aizen.

~ Nexys.

Recensore Junior
07/12/12, ore 20:58

Boh, lo so, mi lancerai pomodori a tutto andare ma io, Izuru non riesco proprio a  farmelo piacere. Questo suo modo di agire, di far appunto aumentare il peso degli altri con la sua zampakuto mi fa venir su una rabbia che proprio non riesco a lasciar perdere.
A parte questo, si capisce proprio che a differenza mia apprezzi davvero tanto questo personaggio. Perchè, se non fosse così, non ci sarebbe celata, tra le parole, questa amorevole comprensione.
Mi piace davvero molto il tuo stile. Chissà se vedrò qualche altro capitolo, di questa fic. Perchè ormai son passati due anni dall'ultimo aggornamento. Eh, ahimè, son certa che non ne vedrò.
Ancora complimenti, a presto

Recensore Junior
07/12/12, ore 20:46

Ecco, mi è sembrato davvero di aver a che fare con una donna innamorata in questo capitolo.
Ho riso davvero un sacco perchè, sì, lo ammetto, Ruri Kujaku è capircciosa come (se non più) del suo padrone. Ma, a differenza delle altre spade, di come hai voluto trattare la cosa, lei accetta in altrettanta maniera i capricci di chi la impugna.
"Il glicine è floscio. Guardatelo bene, è floscio, no? Beh, questo è un problema non da poco, mi sembra. Floscio sarà lui." chissà perchè questa frase mi sa tanto di ambigua ma lasciam perdere questo lato del racconto, se no non la smetto più e comincio a ridere come una folle e ad immaginarmi chissà cosa.
LOL Floscio sarai tu... va ebne, mi riprendo, ci sono.
I capelli di Yumi... Beh, che dire, io ammiro questa volontà di Yumichika di autoimporsi il blocco. E quindi di imporsi questo taglio netto col suo vero io, in un certo senso. lo shinigami sarà anche molto testardo e vanitoso ma continuo a dirlo, ha un senso dell'onore meraviglioso.
Ancora complimenti per il capitolo^^

Recensore Junior
07/12/12, ore 20:38

Io adoro il modo in cui hai descritto Urahara tramite lo sguardo sprezzante e da nobile di Benihime. Ce la vedo, la principessina altezzosa, mentre lo incolpa di essere troppo pigro, troppo codardo, troppo tutto, mentre lui se la ride, agitando come un pazzo il suo ventaglio bianco per non farle capire cosa prova veramente. Ce la vedrei bene mentre lo prende a schiaffi, nel mondo creato dalla sua anima, ma questa, ovviamente è un'altra storia XD
Mi piace il fatto che lo rimproveri per non essere riuscito a fare ciò che andava fatto, allora, per quanto riguarda la storia di Aizen (credo che tu ti stia riferendo a questo spero di non sbaglaire) ma io credo che, a modo suo, stia cercando di riparare ai suoi errori. Un po' come ha già fatto in passato con Shinji e compagnia.
Io mi son sempre chiesta il perchè di questo doppio comando, per poter utilizzare la sua spada.
Probabilmente è anche un modo per esortare sè stesso, non ti pare?
"vorrei solo poter passeggiare ancora, com’ero solita fare, tra le colline bagnate della luce tenue del tramonto, prima che quel mezzo tiranno venisse a reclamarle come sue, esiliando gli ultimi baluardi di una nobiltà aliena e dimentica di sé." quetsa frase mi è piaciuta davvero molto. Ha un non so che di romantico e nostalgico. Ma anche deicisamente ironico. L'ironia è un modo per strappare un sorriso alla gente dicendo la verità, se non sbgalio lo diceva la Austin. Sarà il caso di non divagare va.
COmunque contnuo a rinnovarti i miei complimenti, lo stile scorrevole e preciso rende il tutto ancora più piacevole.
Con questo ti saluto per ora  econtinuo la lettura.

Recensore Junior
07/12/12, ore 20:27

Lo ammetto è davvero tanto, tanto tempo che non leggo una fiction. Un po' perchè il tempo mi manca, un po' perchè, ahimè, son poche le fic che mi dicono "LEGGIMI" alla prima occhiata. Temo sempre di rimanere delusa.
Comunque, tornando a  noi, è da un sacco che non leggo la tua fic perchè, beh, appunto mi mancava il tempo di gironzolare e controllare se ci fosse stato qualche aggiornamento. Che dire, il tuo modo di descrivere le cose è sempre... contorto in una maniera decisamente deleiziosa. O sono io che sono complicata e vedo il difficile dove non c'è. Adoro questa tua raccolta di storie, ed adoro il fatto che tratti appunto delle spade, della vera anima dei protagonisti.
Mayuri non è certamente uno dei miei perosnaggi preferiti ma credo che tu lo abbia descritto bene, tramite gli "occhi" della sua zampakuto.
Vediamo se continuerai a stupirmi così piacevolmente come hai fatto fin ora.

Recensore Junior
27/12/11, ore 10:30

Perfetto, anche questo capitolo è perfetto. Ho fatto un ampio salto, tralasciando le Zanpakuto che ancora non conosco perfettamente per dedicarmi a recensire uno fra i capitoli che più desideravo leggere. Concordo pienamente con la visione che hai di Benihime dato che la figura da nobile le calza a pennello. Mi sorprende però, vedere come Urahara venga rimproverato dalla sua stessa spada, compagna di tante avventure in passato e sempre presente in forma di bastone nel presente. Senza dubbio Kisuke ha le sue colpe, e forse una di queste è proprio il non voler rimediare personalmente ad esse ma, risulta impossibile per me vederlo sotto una luce negativa. Urahara non è un aristocratico, non segue quelle stupide formalità che contraddistinguono quel genere ma soprattutto non possiede un simile orgoglio. In fondo lui sa di aver sbagliato e se ne rammarica grandemente. Comunque, non voglio che questa recensione sfoci in un trattato sul mitico personaggio di Kisuke Urahara perciò la concludo facendoti nuovamente i miei complimenti e, dato che siamo in tema, facendoti gli auguri di un felice Natale (passato purtroppo!). Alla prossima!

Recensore Junior
09/12/11, ore 22:46

Eccomi qui con un'altra recensione per questa bellissima storia. Sode no Shirayuku... Devo ammettere di non essere ancora riuscito a vedere in azione questa Zanpakuto ma conosco abbastanza bene il personaggio che la brandisce. Naturalmente, rispetto a Byakuya, Rukia è molto meno emblematica e più facile da porre sotto esame poiché il suo profilo caratteriale risulta chiaro e lampante a chiunque legga il manga con almeno un po' di attenzione. Condivido l'immagine della fenice: essa è capace di apparire grandiosa quando risorge dalle sue ceneri ma allo stesso tempo è lei stessa a darsi la morte, avvolgendosi delle sue fiamme. Allo stesso modo Rukia sa essere una spietata shinigami ma anche un docile "agnellino" incapace di far male a qualcuno all'apparenza. Per quanto riguarda la domanda finale, vorrei provare a rispondere, cambiando però punto di vista: è vero, il bianco è il colore dei crisantemi, delle ossa, dei sudari ma il bianco è anche il colore della purezza, intesa come purezza d'animo in questo caso. Sebbene esistano personaggi anche più "pacifisti" in questo manga (leggi Inoue Orihime), anche Rukia preferisce dar spazio più volte alla parte più "mite" del suo animo, tralasciando la determinazione e il coraggio che invece contraddistinguono il suo "io" guerriera. Perciò, mi piace credere che la sua Zanpakuto sia così bianca al fine di rendere visibile a tutti la purezza dell'animo della shinigami che la possiede.

Recensore Junior
07/12/11, ore 18:43

Semplicemente wow! Questa fanfiction è scritta con pura e semplice maestria. Capisco perfettamente perchè rientri nelle "Storie Scelte" di Bleach, e non posso fare a meno di essere d'accordo con gli altri che hanno recensito prima di me questa storia. Semplicemente geniale, data l'idea da cui è scaturito tutto, diventa a tratti pura poesia! Sono molto interessato ai capitoli dedicati a Sode no Shirayuki e a Benihime dato che, avendo iniziato a leggere Bleach da poco, non conosco perfettamente tutti i personaggi (figuriamoci le loro Zanpakuto!). Mi dispiace che non ci sia un capitolo su Zangetsu ma spero che, prima o poi, lo scriverai. Parlando di questo primo capitolo, credo che in esso sia delineato un perfetto ritratto di Kuchiki Byakuya. E' vero, a prima vista non lo si definirebbe un temibile guerriero in grado di brandire una spada con ferocia ma è proprio in quella sua calma aristocratica che risiede il suo vero potere. Credo che il suo Bankai rifletta al meglio il suo carattere: fragile come minuscole lame, bello e spettacolare come petali di ciliegio e tremendamente letale. D'accordo, probabilmente vedrai altre mie recensioni perciò alla prossima!

Recensore Master
22/08/11, ore 22:40

Bellissima. Un linguaggio meravigliosamente fluido. Una proprietà del ritmo invidiabile. Complimenti!

Recensore Junior
05/12/10, ore 20:56

Ecco, questo capitolo mi è piaciuto molto. Anche perchè hai voluto trattare la spada di Hinamori come se fosse un qualcosa di a sé rispetto alla sua padrona.
Tobiume è saccente, cinica, velenosa.
Con quei suoi tesoro sembra deridere la sua padrona che di guerra non vuole proprio saperne niente. Eppure è lì e vorrebbe essere usata. MA la ragazza si intestardisce (un po' come la sua spada) e la lascia lì, in un angolino, in un certo senso a marcire. E questo le rode, parecchio.
Tobiume a differenza della sua padrona non sembra cieca, neanche un po'. Le cose le capisce, le vede e tenta di farle comprendere anche ad Hinamori. Perchè lei vule essere una spada. Eppure non viene usata e questo l'infastidisce.
Lo ripeto è uno dei capitoli che per ora mi è piaciuto maggiormente. ANcora complimenti.

Recensore Junior
05/12/10, ore 20:46

Credo che il rapporto tra Aizen e la sua spada siada ritenre quello tra i più contorti che si siano mai visti. Perchè ti viene naturale dapensare, a causa della natura dell'uomo, "chi ha ingannato chi?"
Questo tuo modo di trattare il carattere peculiare di questa spada, non so, mi ha colpito molto. Perchè è vero che per Aizen le vite degli altri non sono altro che pedine in un gioco assolutamente folle. Poi lo sappiemo che anche lui ha una visione del mondo decisamente contorta. Ed anche se non mi piace come personaggio (lo ammetto, io sono una che tifa di più per i buoni) devo dire che, nel suo modo di essere ha un certo carattere. Come carattere intendo il suo essere sicuro, fiero e fastidiosamente ammaliatore. Cosa che non succede spesso. ALmeno, che non si vede nei cosidetti "cattivi" dei manga.
Molto ben scritta e complimenti se questo ottimo lavoro è nato in poco tempo. DIco sul serio

Recensore Junior
05/12/10, ore 15:36

Mhm, non so neanche io cosa dire esattamente di questo capitolo. Mi itnriga ma allo stesso tempo mi lascia, come dire, in sospeso.
E una sensazione un po' contorta da spiegare, lo so, eppure è così.
Perchè REnji e la sua anima a modo loro si comprendo forse molto di più di molti altri personaggi che hai citato fino ad ora. Perchè Renji in cuor suo sa di non poter mai riuscire a raggiungere quell'obbiettivo che si allontana sempre di più e la sua anima cerca di non farglielo notare proprio perchè sa che lui ne è consapevole. Eppure è testardo come una scimmia ed è quindi impossibile schiodarlo da questo suo pensiero.
Devo dire che il rapporto di Rukia e renji sia complicato tanto quanto quelo che quest'ultimo ha col suo capitano. Perchè lui è un debole che si atteggia a forte ma che comunque, nonostante tutto, alle volte ci riesce. Perchè si impegna sempre, senza stancarsi mai. Ed è questo che mi piace di lui.
ALtro non saprei dirti se non che, come sempre, hai soddisfatto a pieno le mie aspettative. COmplimenti ancora.

Recensore Junior
18/11/10, ore 22:17

Come ho detto (e pensato) nella recensione precedente, non mi hai per niente deluso. Io continuo a pensare che molti aspetti dei personaggi femminili in Bleach dovrebbero venir messi più in risalto, come appunto stai facendo tu, ma, si sa, non si più pretendere tutto dalla vita.
Soi Fon è testarda, orgogliosa e dannatamente truce quando vuole. Questo la porta a non ammettere di aver bisogno di aiuto, a non ammettere che, nonostante faccia di tutto per non darlo a vedere un cuore ce l'ha. E soffre, soffre come quello di ogni normale essere umano. Ha ingoiato tanto, tanto veleno la nostra Soi Fon. Fino a ridursi così com'è, all'apparenza senza alcun sentimento (se non d'odio) da trascinarsi dietro. ma proprio come ci hai fatto notare c'è una paculiarità della sua spada, la sua anima. Colpisce due volte. Perchè, appunto, vuole dare una possibilità al suo avversario. Ma soprattutto, nel caso che hai citato nella nota, perchè la sua fiducia verso la sua maestra, alla donna che osannava come una dea e che ha tradito la sua persona, ha desiderato dare una nuova possibilità. Perchè nel profondo ha sempre creduto In Yoruichi. L'ha semplicemente detestata perchè non l'ha portata con sè, dimenticandosi di lei. Il torto non è stato quello di abbandonare tutto. Ma di aver lasciato lei, senza aver detto nulla.

Recensore Junior
18/11/10, ore 22:04

A mio parere credo che tu sia riuscita a rendere davvero bene la bipolarità di Toshirou. Perchè certo è un ragazzo prodigio  sicuramente è forte. ma come hai appunto detto è solamente un ragazzo. Un bambino diciamo. E, nonosatnte cerchi di non darloa  vedere e cerchi di non pensarlo, la sua spada che tiene sempre al suo fianco, pesa. COme un macigno. Ma ne ha bisogno, perchè è una parte di sè, è quella parte della sua anima che mai potrà rifiutare. Una parte che rappresenta la maturità che ha raggiunto ma che a causa dell'età fa fatica a gestire, a mio parere. E per questo diventa freddo e distaccato. Avendo perennemente quell'espressione seria stampata in viso, che non si dovrebbe attribuire ad un ragazzo. Ma poi si fa prendere (vedi quando voleva battersi con Ichimaru e moltre altre volte) (anche in certe scene spoiler che mi hanno raccontato ma che ostinatamente non ho voluto vedere.).
Credo che la sua spada si senta un po' in colpa verso Toshirou (almeno, questo è quello che mi hai fatto provare, leggendo) perchè lui ha preso fin troppo alla lettera le sue lezioni di vita.
"Non ti fidi per natura. Io ti ho insegnato a farlo. Ti ho insegnato a restare solo con il tuo freddo, per forgiare la tua forza ad immagine della mia, ma tutto il resto lo hai fatto da solo, bambino mio. Tutta quella tua inquieta arroganza, e l’idea strana che ti sei fatto, che essere forti significa essere soli, oh no, sei stato uno scolaro distratto." ---> questa frase mi piace davvero molto. Perchè il fatto di essere giovane ha portato Toshiro a alterare un insegnamento che la sua spada ha tentato e tenta tutt'ora di insegnargli. Perchè è vero, per poter sviluppare il suo potere bisogna raggiungere un freddo che in pochi potrebbero sopportare. Ma credo che tale freddo dovrebbe essere usato solo in battaglia. Perchè poi non è il potere che ti tende una mano quando la solitudine diventa troppo forte.
Mi piace molto quello che ho letto fin ora e devo dirlo, grazie a te riesco a notare cose sui personaggi che magari mi erano sfuggite. Sono certa che andando avanti con la lettura non rimarrò delusa.

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