Credo... credo di avere la pelle d'oca. Ti avevo già recensito quella su Toshiro, ma questa... questa è arte pura. Non credo che esista un ritratto migliore per una Zanpakuto come Kyoka Suigetsu. Una katana innamorata di colui che la impugna, a tal punto da "giocare con lui", come tu hai definito. Loro due sono soli, gli unici a poter giocare con le mille sfaccettature della mente... e Kyoka Suigetsu è colei che segue il suo padrone, ma non per obbligo, per vera fedeltà, con l'ammirazione nello sguardo. Sono davvero senza parole. Hai dipinto un quadretto sublime, hai espresso tanta dolcezza in questa fanfic, così come un velo amaro nel descrivere lei come "sola". Sembra quasi una ragazzina innamorata, non una donna come ci si potrebbe aspettare. E sai che cosa ti dico? Che Aizen è l'uomo giusto per crescerla e plasmarla come perfezione al suo fianco. Mi viene la tristezza a pensare che fine abbia fatto, lei, alla fine del volume 48, dopo aver letto questo tuo meraviglioso ritratto. Tra tutte quelle che hai scritto, questa penso sia la più ben caratterizzata. Anche questa va nelle preferite, perchè in teoria io mi sarei commossa a leggere, dico davvero. Grazie per questa bellissima storia. |
Io ho trovata per caso, lo confesso, e... io sono senza parole. Sono andata a leggere immediatamente le due Zanpakuto che più amo, ovvero Hyorinmaru e Kyoka Suigetsu. |
Boh, lo so, mi lancerai pomodori a tutto andare ma io, Izuru non riesco proprio a farmelo piacere. Questo suo modo di agire, di far appunto aumentare il peso degli altri con la sua zampakuto mi fa venir su una rabbia che proprio non riesco a lasciar perdere. |
Ecco, mi è sembrato davvero di aver a che fare con una donna innamorata in questo capitolo. |
Io adoro il modo in cui hai descritto Urahara tramite lo sguardo sprezzante e da nobile di Benihime. Ce la vedo, la principessina altezzosa, mentre lo incolpa di essere troppo pigro, troppo codardo, troppo tutto, mentre lui se la ride, agitando come un pazzo il suo ventaglio bianco per non farle capire cosa prova veramente. Ce la vedrei bene mentre lo prende a schiaffi, nel mondo creato dalla sua anima, ma questa, ovviamente è un'altra storia XD |
Lo ammetto è davvero tanto, tanto tempo che non leggo una fiction. Un po' perchè il tempo mi manca, un po' perchè, ahimè, son poche le fic che mi dicono "LEGGIMI" alla prima occhiata. Temo sempre di rimanere delusa. |
Perfetto, anche questo capitolo è perfetto. Ho fatto un ampio salto, tralasciando le Zanpakuto che ancora non conosco perfettamente per dedicarmi a recensire uno fra i capitoli che più desideravo leggere. Concordo pienamente con la visione che hai di Benihime dato che la figura da nobile le calza a pennello. Mi sorprende però, vedere come Urahara venga rimproverato dalla sua stessa spada, compagna di tante avventure in passato e sempre presente in forma di bastone nel presente. Senza dubbio Kisuke ha le sue colpe, e forse una di queste è proprio il non voler rimediare personalmente ad esse ma, risulta impossibile per me vederlo sotto una luce negativa. Urahara non è un aristocratico, non segue quelle stupide formalità che contraddistinguono quel genere ma soprattutto non possiede un simile orgoglio. In fondo lui sa di aver sbagliato e se ne rammarica grandemente. Comunque, non voglio che questa recensione sfoci in un trattato sul mitico personaggio di Kisuke Urahara perciò la concludo facendoti nuovamente i miei complimenti e, dato che siamo in tema, facendoti gli auguri di un felice Natale (passato purtroppo!). Alla prossima! |
Eccomi qui con un'altra recensione per questa bellissima storia. Sode no Shirayuku... Devo ammettere di non essere ancora riuscito a vedere in azione questa Zanpakuto ma conosco abbastanza bene il personaggio che la brandisce. Naturalmente, rispetto a Byakuya, Rukia è molto meno emblematica e più facile da porre sotto esame poiché il suo profilo caratteriale risulta chiaro e lampante a chiunque legga il manga con almeno un po' di attenzione. Condivido l'immagine della fenice: essa è capace di apparire grandiosa quando risorge dalle sue ceneri ma allo stesso tempo è lei stessa a darsi la morte, avvolgendosi delle sue fiamme. Allo stesso modo Rukia sa essere una spietata shinigami ma anche un docile "agnellino" incapace di far male a qualcuno all'apparenza. Per quanto riguarda la domanda finale, vorrei provare a rispondere, cambiando però punto di vista: è vero, il bianco è il colore dei crisantemi, delle ossa, dei sudari ma il bianco è anche il colore della purezza, intesa come purezza d'animo in questo caso. Sebbene esistano personaggi anche più "pacifisti" in questo manga (leggi Inoue Orihime), anche Rukia preferisce dar spazio più volte alla parte più "mite" del suo animo, tralasciando la determinazione e il coraggio che invece contraddistinguono il suo "io" guerriera. Perciò, mi piace credere che la sua Zanpakuto sia così bianca al fine di rendere visibile a tutti la purezza dell'animo della shinigami che la possiede. |
Semplicemente wow! Questa fanfiction è scritta con pura e semplice maestria. Capisco perfettamente perchè rientri nelle "Storie Scelte" di Bleach, e non posso fare a meno di essere d'accordo con gli altri che hanno recensito prima di me questa storia. Semplicemente geniale, data l'idea da cui è scaturito tutto, diventa a tratti pura poesia! Sono molto interessato ai capitoli dedicati a Sode no Shirayuki e a Benihime dato che, avendo iniziato a leggere Bleach da poco, non conosco perfettamente tutti i personaggi (figuriamoci le loro Zanpakuto!). Mi dispiace che non ci sia un capitolo su Zangetsu ma spero che, prima o poi, lo scriverai. Parlando di questo primo capitolo, credo che in esso sia delineato un perfetto ritratto di Kuchiki Byakuya. E' vero, a prima vista non lo si definirebbe un temibile guerriero in grado di brandire una spada con ferocia ma è proprio in quella sua calma aristocratica che risiede il suo vero potere. Credo che il suo Bankai rifletta al meglio il suo carattere: fragile come minuscole lame, bello e spettacolare come petali di ciliegio e tremendamente letale. D'accordo, probabilmente vedrai altre mie recensioni perciò alla prossima! |
Bellissima. Un linguaggio meravigliosamente fluido. Una proprietà del ritmo invidiabile. Complimenti! |
Ecco, questo capitolo mi è piaciuto molto. Anche perchè hai voluto trattare la spada di Hinamori come se fosse un qualcosa di a sé rispetto alla sua padrona. |
Credo che il rapporto tra Aizen e la sua spada siada ritenre quello tra i più contorti che si siano mai visti. Perchè ti viene naturale dapensare, a causa della natura dell'uomo, "chi ha ingannato chi?" |
Mhm, non so neanche io cosa dire esattamente di questo capitolo. Mi itnriga ma allo stesso tempo mi lascia, come dire, in sospeso. |
Come ho detto (e pensato) nella recensione precedente, non mi hai per niente deluso. Io continuo a pensare che molti aspetti dei personaggi femminili in Bleach dovrebbero venir messi più in risalto, come appunto stai facendo tu, ma, si sa, non si più pretendere tutto dalla vita. |
A mio parere credo che tu sia riuscita a rendere davvero bene la bipolarità di Toshirou. Perchè certo è un ragazzo prodigio sicuramente è forte. ma come hai appunto detto è solamente un ragazzo. Un bambino diciamo. E, nonosatnte cerchi di non darloa vedere e cerchi di non pensarlo, la sua spada che tiene sempre al suo fianco, pesa. COme un macigno. Ma ne ha bisogno, perchè è una parte di sè, è quella parte della sua anima che mai potrà rifiutare. Una parte che rappresenta la maturità che ha raggiunto ma che a causa dell'età fa fatica a gestire, a mio parere. E per questo diventa freddo e distaccato. Avendo perennemente quell'espressione seria stampata in viso, che non si dovrebbe attribuire ad un ragazzo. Ma poi si fa prendere (vedi quando voleva battersi con Ichimaru e moltre altre volte) (anche in certe scene spoiler che mi hanno raccontato ma che ostinatamente non ho voluto vedere.). |