Eccomi di ritorno!
L'infanzia ci può portare attorno dei momenti di pura magia, attimi che diverranno ricordi in un futuro un po' più lontano delle aspettative ma è anche un periodo dove il cervello e il cuore captano delle cose veramente reali quanto inevitabili che creano sentimenti contrastanti, a volte troppo violenti per essere affrontati in tenera età.
Silver è un bambino già perspicace e conscio di una parte del realismo che circola nel mondo e il suo cuore lo sente completamente di pietra mentre in realtà servirebbero più persone come Yellow a farlo destare da una condizione che lo rendono già inaccessibile per certi aspetti.
I bambini sono conosciuti per la loro estrema sincerità, sia nel bene che nel male, a seconda di come giri la situazione e li fa agire secondo una morale che non prevede garbugli mentali che li rendono troppo complessi, anche se lo stesso Silver, complice la riservatezza, è convinto di avere qualcosa di forte che impedisce un’apertura profonda del gusto nel quale è prigioniero.
Yellow è riuscita, tramite la sua spontaneità e la dolcezza di fondo che possiede, a far comprendere al ragazzo una lezione che vale più di ogni altra cosa al mondo: questa lezione riguarda del mantener viva la speranza nelle persone, nel credere sempre nell'unicità e dare modo di coltivare ogni piccola cosa gli capiti a tiro.
Da canto suo, Silver va benissimo a non volersi troppo sbilanciare per degli episodi in quanto è una parte che abbiamo entrambi in comune e lo capisco assolutamente, anche per non soffrire e farsi castelli per aria che possano indirizzarlo in una via fatta di sbagli e di illusioni.
Quello che può creare un'amicizia tra ragazzini genuini e casti è un mondo particolare e personalizzato dove è un dare e ricevere continuo, è uno sfatare di tanti miti sulle persone, sulle conferme riguardo certe sensazioni, un regalo così grande che è meglio tenerselo stretto perché farà bene all'anima di entrambi, se tutto verrà mantenuto e riconosciuto a tempo debito.
Non poteva, quindi, esserci un titolo migliore in quanto la congiunzione si avverte in ogni parte della storia in sè e questo è assolutamente il migliore pregio emotivo del tutto, specie nel finale che è di un fluff piuttosto alto (nel senso buono del termine, s'intende).
I due condividono un tipo di tristezza che in apparenza può essere strana e differente ma che in realtà è simile e dona lo stesso tipo di sensazione al petto ma è affrontata con uno spirito diverso, anche per via del carattere che entrambi possiedono.
Il finale è la fiducia a prevalere, la novità che li legherà anche in futuro e li porterà verso orizzonti particolareggiati e nuovi, desiderando la presenza dell'altro/a accanto: non davanti, non dietro, semplicemente al fianco, in quanto è così che i rapporti belli funzionano.
Yellow svela il suo segreto ed ottiene un complimento che eleva il suo sesso e la sua vera natura, Silver ottiene un'anima sincera che lo accetta per quello che è senza nessun tipo di frase ad effetto che testimoni disagio o compromesso, è un bel messaggio e un'idea ben sviluppata.
Lo stile eleva molto l'amicizia, con le sue frasi solidamente forti ma al contempo con un lessico e una grammatica impeccabili e alla mano, portando il lettore a godersi ogni riga e ogni parte di questa storia AU ma che ha il grande pregio di rendere uno degli affetti più genuini un qualcosa di impeccabile e di indispensabile per coltivare il coraggio e la speranza in un mondo migliore.
In quel ringraziamento finale c'è un universo che si staglia in un sorriso e che porta due anime a continuare a giocare insieme, con la speranza di superare tante barriere che, tramite i loro aspetti più visibili, non si manifestano, in quanto la vita è molto più complessa di un attimo preso in considerazione.
Vola tra le ricordate per il gran lavoro dato all'amicizia e alla resa forte e IC di entrambi, che colpiscono al cuore nel modo più positivo del mondo, nonostante ogni debolezza intorno pronti a soggiogarli.
Un abbraccio sincero,
Watashiwa |