Un grande bentornato al Ser, un po' meno a settembre e ai suoi impegni, e vai di recensione.
"Il capitano Aber si portò davanti a lei, poi fece un mezzo inchino. «Salute a voi, madamigella. Prima di tutto, lasciate che io vi esprima il mio rammarico nell'incontrarvi in questo luogo… e in queste condizioni.»" Ma questo c'è... O ci fa?
"«…è che mi chiamo Daniell, signore, non Darnell. Il nome… insomma…»
L’ufficiale rimase qualche istante in silenzio, interdetto, poi finalmente parve capire. «Oh, certo, il nome! Certamente, sì. Ma ora basta perdervi in chiacchiere, Darnell, e fate funzionare quell’affare!» Posò una mano sull’elsa della spada, assumendo un’aria tronfia e soddisfatta." C'è, decisamente.
Mi chiedo da dove li peschino gli ufficiali a Panem: sembrano tutti ignorare quei cinque?/sei?/sette?/boh? secoli che li separano dall'epoca dei cicisbei. Il che, a ben pensarci, fa tremendamente capitolino. È interessante vedere come riesci a caratterizzare ogni personaggio, anche quelli minori, a modo suo. Chi mi sta un po' destabilizzando è Dana. Come ti avevo accennato in precedenza, mi ero fatta l'idea di una costantemente sognante e serafica, qui invece con le sue occhiatacce è riuscita a zittire addirittura Clove. Mica da tutti. Anche se poi nella scena con Ayla rivela tutto un commevente lato vulnerabile.
A proposito di Clove (sempre deliziosamente IC): interessante questo spaccato onirico, oltre che confusionario prima che la sua assurdità renda chiaro di cosa si tratti ("vinto la guerra uccidendo Artemisia..." "..un cane..." "...Rose Martin..": eh??? Cosa cavolo mi sono persa...?); e ancora più significativo il fatto che il nostro coprotagonista suo malgrado non abbia notti più tranquille. Questi due avrebbero parecchio di cui parlare.
Resto in attesa di ulteriori sviluppi, a presto! |
