Recensioni per
Dies Irae (XIII secolo)
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 62 recensioni.
Positive : 62
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/01/17, ore 17:21

Bellissima figura, quella di Desiderio. Mi piace la sua ambiguità e lo trovo molto azzeccato come Santo dei Pesci. Il suo quadro è in netto contrasto con quelli precedenti, intrisi di quell'aura tipica della cultura celtica, sia per ambientazione che per temi. La spada che emerge dal lago insieme a Roland mi ricorda il ciclo arturiano. Bellissima la descrizione della tensione di Lucien, del suo fremito di gelosia nel constatare l'imbarazzo di Sophia alla vista del corpo atletico di Roland. E trovo molto azzeccata anche la caratterizzazione di Emmanuel. Il suo misticismo, per quanto molto lontano da quello orientaleggiante dei suoi successori, lo rende comunque l'uomo più vicino alla Dea e per questa ragione - forse - il nemico più rispettato da parte di Hades.
Un ottimo lavoro, ricercato e raffinato.
A presto
S.

Recensore Master
11/01/17, ore 13:53

Stai facendo Er giro de Peppe attorno alla Rotonda, appresso alla reale, come si dice dalle mie parti. È un detto che, stringendo in parole povere, indica qualcuno che è costretto a girarsi mezzo mondo (il Peppe del detto altri non è che San Giuseppe, che per andare da Nazareth a Betlemme passa per l'Egitto per scampare le smanie di Erode). Necessità, fa virtù, sempre per restare in tema di detti; e io posso dire che il giro turistico che mi stai facendo fare è più che godibile e panoramico, oltre che necessario. Ché sì, sono d'accordo con te: Excalibur in mezzo alla mitologia greca ci sta peggio dei cavoli a merenda. Il Cialtrone l'ha piazzata lì perché fa figo, ed Excalibur è un nome fin troppo evocativo; fregandosene bellamente di tutti i nessi, connessi ed interconnessi.
Buona fortuna. Io appoggio la tua, di Cerca, e sottoscrivo col sangue - tanto per dare un tocco di teatralità in più a tutta la vicenda - che la ricerca possiede una sua propria necessità che si spegne come una candela una volta che hai trovato ciò che cercavi. Ecco perché le favole e i romanzi cortesi puntavano il dito sulla cerca, sul viaggio, e non tanto sull'ottenere l'oggetto di tanta brama. Ed ecco perché la Cerca del Graal è rimasta incompiuta (va là che bel salvagente ti lancio, Chrétien!).

Continua a piacermi la pragmaticità di Morten. È morto il re, viva il re. Peccato che non sia così facile, che Athena non ha perduto 'solo' il Figlio, ha perduto il Capricorno in quanto tale. La faccenda è più complessa di così. Come sempre, d'altronde. Se tutto fosse sempre facile e lineare, le storie avrebbero tutt'altro sapore, no?

Babd, che entra a proprio piacimento perchè Pandora le ha già consentito l'accesso al castello, mi ricorda moltissimo un vampiro che torna dove ha abitato. In fondo, sei tu che permetti al male di entrare nella tua stessa casa, nella tua intimità, si potrebbe dire. Occhio, hai lasciato un verbo al passato remoto (quando Babd rimette a posto il cranio di cristallo); e per il resto, sì, la smania, la voracità che sembra animare Babd la perderà, concordo con Pandora in tutto e per tutto. Mi chiedo, però, se anche lei finirà trascinata nel vortice di fango che inghiottirà la Morrigna.

Recensore Master
10/01/17, ore 20:56

E no, niente, Roland è sempre più intrigante ! (adesso la pianto di fissarlo mentre si immerge a recuperare la spada, giuringiurello ...) Io ci sto provando a non affezionarmi, davvero ...

Fate mangiare quel monacoooo! Prima che scompaia ... che le salse con due allenamenti le smaltisci, su! E metti via il cilicio, che con l'armatura stona (ma tienilo a portata di mano, se ti vengono i dubbi in combattimento puoi lanciarlo addosso all'avversario mentre fai pace con te stesso U_U) *fugge insieme a Hades prima che Virgo si ricordi di essere l'uomo più vicino agli dei e la faccia secca*

Eeee Desiderio ... cielo ... cielissimo ... *il neurone è momentaneamente fuori uso, ci scusiamo per il disagio*

Recensore Master
02/01/17, ore 16:20

Questo capitolo mi ha colpito e spiazzato. In senso assolutamente positivo, eh! Come dire.... Ogni riga era totalmente inaspettata. Io pensavo che Atena avrebbe dichiarato guerra direttamente ad Hades, invece mi sbagliavo di grosso. Questo banchetto ad alta tensione non solo aumenta il fascino della tua fic con un elemento di originalità assoluto rispetto al canovaccio di guerre fra divinità al quale siamo abituati, ma ti consente anche di gettare sul tavolo, fra le parole dei discorsi dei commensali, dei temi di grande interesse. Domande filosofiche, insomma, che chiariscono le ragioni degli dei, il perché delle loro ambizioni su Gaia e le loro pretese sull'umanità. Ho trovato molto bello il riferimento ai presagi, con la descrizione terribile ed evocativa che hai fatto delle tragedie della nostra epoca. E poi il finale. Fantastico. Il Sagittario è sempre stato uno dei cardini del Santuario. La sua morte ancora prima di rivelarsi alla Dea è un fattore di novità che non a caso scuote Atena fino al midollo. Sospetto che ci sia la mano del Capricorno dietro a questo omicidio. Sarebbe coerente con la storia del XX secolo e rinsalderebbe il legame fra questi due segni, che nel Settecento fa intrecciare strettamente i percorsi di Sisifo e El Cid. Ma mi astengo dalle inutili ipotesi, visto l'errore già commesso. Non devo fare altro che aspettare, a questo punto con trepidazione, l'aggiornamento della tua bellissima storia.
Un abbraccio,
S.

Recensore Master
02/01/17, ore 15:27

Mi piace sempre di più la caratterizzazione del Cancro. E' un personaggio interessante in ogni epoca, e sai bene che non resisto al suo fascino. Anche nel Trecento è dissacrante, nel senso etimologico del termine, e si concede libertà nei confronti di Atena che fanno inorridire i compagni. Ma lui può farlo, perché come giustamente fai notare è l'unico a uccidere con un semplice atto di volontà del pensiero, senza muovere le mani, senza ingaggiare lotte fisiche. Tanto basterebbe a renderlo il più potente guerriero della cerchia della Dea, ma c'è di più. Il Cancro è anche colui che presiede il passaggio per l'Oltretomba, e quindi l'anello di congiunzione fra il regno dei vivi e il regno dei morti, fra Atena e Hades. Un semidio, insomma. Solo a Kurumada è sfuggito questo dettaglio.
Continua a intrigarmi sempre di più la relazione (possiamo definirla tale?) fra Lucien e Sophia. La tensione sessuale fra i due è palpabile. Spero sfoci presto in qualcosa di concreto, anche perché avendo letto Sincretismo so che la lunghezza del gomitolo della vita di Sophia è molto breve. Don't let me down, please!
Un abbraccio!
S.

Recensore Master
02/01/17, ore 15:02

Adesso sì che c'è da trepidare. Caspita, se è decollata, 'sta storia. Complimenti, perché hai tenuto fede al tuo programma. Prima Imbolc, l'inverno, l'attesa, il ritmo lento,. E ora Baltain, in cui le pedine cominciano a muoversi. L'apertura mi ha colpita molto. Il Prodigio è il momento in cui le azioni degli Dei cambiano la storia degli uomini. Quello che noi chiamiamo miracolo, insomma, ma senza tutto il carico semantico che il Cristianesimo gli ha addossato. Se Zeus decide di intervenire sono cazzi, passami il termine. Atena lo ha capito. Krest l'ha capito. La spada del Capricorno sarà l'ago della bilancia.
Sai bene come la penso sul legame Pegaso-Ofiuco. Sophia somiglia tantissimo al suo successore Seiya. Ottusa, incapace di cedere al sentimento che comunque prova. Lucien invece mostra una compostezza che Shaina ha perso. E pensi che mi sia sfuggito il riferimento ai fatti del XX secolo, con Sophia che va a caccia di conigli? CONIGLI! Chapeau per questa perla, mia cara.
Che dire, ormai sono incatenata. Volo al prossimo capitolo. Mi sa che oggi mi rimetto in pari.
Hasta pronto!
S.
 

Recensore Master
02/01/17, ore 14:30

Me lo ricordo bene, Simulacra. Lo lessi quando ancora non era completo, e ora che è qui in EFP, con la promessa di un finale, non ho ancora continuato la lettura. Pensa un po'. La spiegazione migliore di una excalibur in mano a un Santo greco secondo me l'ha data KillerKing in Il Cavaliere e la Chimera, ribaltando la questione. Ma non divago e torno al capitolo. Che è ricco di spunti interessanti. Le domande poste a Pandora dalla scaltra Badb invitano a una riflessione radicale. Se Hades non ha mai vinto perché continuare a incaponirsi? E forse sì, la sola soluzione per far girare la fortuna è quella di rompere uno schema, spingendo Atena ad attaccare per prima. Forse la chiave sta nel ruolo ambiguo del Capricorno?
Si entra nel vivo, con un carico di domande nate dall'ermetismo del dialogo fra il Conte e la Dea. Definirlo esoterico è un eufemismo. Seguo il tuo invito alla fiducia, perché conoscendoti so che non lasci mai nulla al caso.
A presto!
S.

Recensore Master
02/01/17, ore 14:10

Questo capitolo ha il sapore dell'inizio di una nuova stagione, e non a caso infatti apre la sequenza dedicata a Beltain. L'arrivo di Atena alla reggia del Granchione ha un non so che di malinconico. A partire dalla sua figura, così lontana dalla fanciulla in età puberale che siamo stati abituati a conoscere. Questa Atena, per anagrafe e atteggiamento, appare più matura e compassionevole. La dea ricorda fatti e sensazioni. Lo stesso provano a fare i suoi eletti, sebbene il limite intrinseco della loro umanità limiti la vividezza dei ricordi. Nell'inconscio più irraggiungibile, però, si annidano proprio quelle memorie che non possiamo rivivere per immagini ma per sensazioni. E' ciò che accade al giovane Santo della Lacerta. Sono curiosa di sapere quale terribile fine abbia avuto la sua vita passata. Per far piangere la Dea, la promachos, la prima in battaglia, ce ne vuole.
Un applauso per l'intensità del discorso di Xuan. Personaggio affascinante, questo Santo della Bilancia. Scrive annali, riporta fatti, contribuisce alla memoria collettiva del Santuario. A proposito, ho un dubbio. Come poteva annotare le date in a.C.? O si tratta di una trasposizione nei suoi ricordi, che da uomo del suo secolo lo spingono a traslitterare le date secondo il nuovo parametro?
Krest, invece, non incontra il mio gradimento. Sarà il suo modo di fare, ma non mi riesce simpatico. E confesso di non aver capito molto bene la faccenda dei guerrieri de Il Cerchio. Spero che la lettura dei capitoli seguenti sia illuminante in tal senso.
Un abbraccio e alla prossima!
S.

Recensore Master
02/01/17, ore 12:22

Rieccomi dopo un lungo silenzio a commentare questa storia che, mentre io vagavo per altri lidi, si è allungata parecchio. Con pazienza mi rimetterò in pari.
Si chiude la prima parte del tuo lavoro, in cui, coerentemente con lo spirito dell'Imbolc, le energie sono sottese alla terra e si muovono nell'ombra dell'inverno. Manovre preparatorie dietro le quinte, insomma, per i due eserciti che presto si fronteggeranno in campo aperto. Fedele al sincretismo al quale dichiaratamente ti rifai, il sapore della cultura celtica si mescola alla salsa allo yogurt greco del Santuario classico. Questo tocco esotico è come una spezia che arricchisce ed esalta un gusto. C'è qualcosa di ineffabile. Non saprei come definirlo. Le ambientazioni di questa fic mi ricordano il ciclo arturiano. Sono sospese fra storia, che pure è presente in molti rimandi concreti, e leggenda. E non una leggenda qualsiasi, ma un rimando a un universo profondamente tribale ed evocativo tipico della cultura celtica.
I Santi d'Oro che hai descritto sono affascinanti. Diversi, diversissimi da quelli che conosciamo. E proprio per questo magnetici. Riscontro una grande coerenza attraverso le varie opere che punteggiano la tua produzione. Mi piace anche il tuo ermetismo, fatto di poche parole - selezionate con una cura estrema - che creano immagini vivide. Intrigante.
Un abbraccio
S.

Recensore Junior
30/11/16, ore 12:00

Che banchetto spaventoso! Cioé, magnifico e pericoloso, ho tenuto gli occhi incollati al testo dall'inizio alla fine *_* Poi però proprio alla fine del capitolo ho ridimensionato il tutto, perché il peggio è accaduto fuori. Povero Sagittario, ci ha già lasciato T_T Mi dovrò consolare con la lettura di Sincretismo (sperando che lì il Sommo Aiolos abbia vita più lunga, così, per compensazione ^^)
Il personaggio di Hades è una bella sorpresa. Non vuole combattere con Athena, ma nel contempo ha lasciato che Pandora intrattenesse rapporti con le divinità celtiche. Non si capisce che cos'abbia davvero in mente, da quando ha deciso di fare ritorno nel suo regno. Si sa già comunque che tra Athena e Hades tornerà a finire male, mi aspetto solo di vedere come...
Ti rinnovo i complimenti per questa fanfic, è sempre piacevolissima da leggere. Alla prossima!

Recensore Master
26/11/16, ore 17:42

Non provo nemmeno a commentare sensatamente, tanto non sono capace :P
Questo Hades pacifico confesserò che mi piace, prima fa la riunione dando neanche troppo velatamente del capitan ovvio a Hypnos (Che dai, diciamocelo, è un po' un bietolone in fondo .. XD) poi va a sbronzarsi, ehm, banchettare dalla sua nipotina

Roland che non è roland mi intriiiigaaaa! Tipo che saltellavo sulla sedia "noi c'abbiamo un mezzo druido e voi nooo" XDD (la maturità!)

E continuo a temere di avere una cotta per Xuan ... cje mi fanno sti cinesi della bilancia?! XD

E ci siamo giocati il sagittario anche in questa generazione ... forse porta un po' iella quella cloth! O.O

Recensore Veterano
25/11/16, ore 15:48

Ohohoh! La mia esaltazione continua! Proverò ad andare con ordine, dunque seguirò il filo degli appunti che ho preso in fieri....

Bellissima, semplicemente bellissima l'epigrafe iniziale! Molti considerano le epigrafi un vezzo, ma a me piacciono a livello quasi patologico: ho sempre considerato l'epigrafe come una parte integrante dello scritto, un po' una chiave musicale, che dà il tono alla lettura.

1209. Un buon anno per cominciare. È un anno di grandi inizi e di grandi fini: vengono fondati l'Ordine dei Frati Minori e l'Università di Cambridge (dopo i conflitti interni ad Oxford), ma è anche l'anno in cui il Midi brucia dei roghi degli Albigesi, sia i "Puri" sia gli altri - ché Dio smisterà i suoi. E per me, fan di Robin Hood in tutte le salse, anche quella storica, è l'anno in cui Giovanni Senzaterra fa arrabbiare Innocenzo III, che non doveva essere né dolce di sale né una personcina perbene, e si becca una scomunica! XD Anno interessante. Per quel che riguarda la Grecia, credo che sia anche l'anno in cui Venezia rinuncia al Peloponneso e viene dunque ufficializzato il principato di Acaia, ma le mie competenze storiche per il Mediterraneo Orientale sono un po' più lacunose, e la mia memoria fa sempre più acqua da sempre più parti, quindi la lascio in forse e mi taccio....

Ancora uomini e dèi ... mi piace che il confine sia sottile, eppure ci sia un abisso. In fondo, cosa sono gli eroi? Come li si distingue da questi dèi incarnati, che sanguinano, muoiono, vengono traditi? Mi piace che questo sia il tempo di una stirpe di ferro, che l'età degli eroi abbia ceduto il passo. Così come mi piace che il mito sia una forma della dimenticanza - e che questa Athena non riesca che a ricordare a sprazzi, per sogni e visioni, come se anche lei stessa sia in fondo poco più di una leggenda, solo più tangibile e più reale. (Nota a margine: Qui mi chiedo: che cosa ricorda Hermes, che appropriatamente qui si fa chiamare Ermete? Il Tre volte grande sembra essere stato a zonzo fra i mortali continuativamente e pare conservare più memoria, sapere più cose, essere in grado di rivestire il suo ruolo di Psicopompo, per quanto in mezzo ai vivi)
E mi piace che Athena debba occuparsi in prima persona dell'addestramento di Sofia, che la piccola Sophia sia tutto quel che le resta - e che non la stia neppure troppo a sentire! XD
Mi incuriosisce questa Athena pratica, che tratta coi mercanti e fa gli sformati di frutta. Perché a questo giro, con questo Pegasus, Athena è madre, e sì, hai ragione, quello è IL ruolo che non le era mai spettato. È incantevole vedercela. Mi incanta il suo rapporto duplice con la piccola Sophia, di madre e di dea, anche se la piccola Sophia questo ancora non lo sa; mi incanta questa loro tenerezza un poco triste, con un po' di dubbio, ché Athena è una madre che sta tirando su questa bambina per mandarla sostanzialmente al macello.

Ai suoi pensieri sul cervello di Kora che le scivola fra le dita, la tua Pandora si è conquistata la mia incrollabile simpatia. Mi sembra bene che tu lo sappia! XD
Mi piace anche questo altro fronte, mi piace che Pandora si renda conto che Hades è prigioniero di una primavera che sarebbe dovuta andarsene e invece è restata, mi piace che torni in ballo il dio della croce, lì, sullo sfondo.
E mi piace che sia Pandora a prendere le redini, a gestire diplomazia e alleanze. Le pedine iniziano a muoversi. Si prospetta una partita interessante.

Ed ecco l'assedio di Béziers! Sì, sì, sì! Non ho niente da dire su questa terza sezione se non: è perfetta. Mi ha completamente tirata dentro. Sì!

Ok. Amo questa storia. Grazie!

P.S. Bellissima la dicitura di Figli o Stirpi per gli Ordini dei Cavalieri; bellissima la simmetria con le Età. Io ho sempre trovato bislacco che nell'universo Kurumadiano la fondazione fosse contemporanea, che Athena ordinasse tutte le armature di vari livelli tutte insieme. La tua versione mi convince molto di più, ha molto più poesia (classica!) e molto, moltissimo più senso.

Recensore Veterano
23/11/16, ore 15:08
Cap. 1:

Un po' in ritardo sulla tabella di marcia, ma eccomi qua! Come sai, partivo già con i miei preconcetti positivi su questa storia: un po' per l'ambientazione medievale, cui non so resistere; un po' per il titolo - perché i tuoi titoli sono davvero uno più bello dell'altro, ed io sono il tipo di donna assolutamente profonda e di spessore che compra i libri per i titoli e le copertine. Insomma, c'erano già gli ingredienti per solleticare il mio palato; ma il primo boccone è stato ancora più delizioso del previsto.
I prologhi sono importanti, forse più delle conclusioni: i prologhi danno il La, danno il tono, devono al contempo dare un senso di quel che si troverà nel resto, ma senza rivelare troppo, ed invitare il lettore a continuare a leggere. Mi piace questo prologo, mi piace tanto quello che ci ho trovato dentro: una guerra estesa, in corso; un'Atena appena svegliata e un po' smarrita, che viene mandata avanti dai suoi pari e accetta il suo ruolo; un nuovo culto di un nuovo dio, che nessuno degli altri ha visto. Quest'ultima scelta mi piace immensamente, la trovo sensatissima: già Saint Seiya è una storia imbevuta di altre simbologie religiose, di guerrieri che professano un altro credo pur servendo dei pagani - volendo tagliar fuori il buddismo, che conta più come una filosofia, Hyoga con la sua croce è l'esempio più lampante che viene in mente, ma anche il Sommo Sacerdote ci viene presentato con una croce fra i suoi paramenti... -; ma parlare di Medioevo, soprattutto in Europa, costringe inevitabilmente a fare i conti con il ruolo fondamentale della religiosità nella cultura medievale, innanzitutto il Cristianesimo. Ed il contrasto con le divinità pagane è immediato ed immediatamente interessante: come fai notare tu qui, gli dèi pagani non sono onniscienti, non sono onnipotenti e non sembra neanche che siano davvero immortali; l'Uno sì. Gli dèi pagani sono in un certo senso "umani, troppo umani", ma l'Uno porta in scena un'idea radicalmente diversa del sacro e del divino. Qui io vedo innanzitutto la promessa di una dialettica interessante, sono intrigata. I am in!
Infine, una nota speciale di apprezzamento per il tuo Hermes: a me, in linea di principio, gli dèi stanno antipatici - credo che sia una forma di odio di classe -, ma ho sempre avuto un debole per il Messaggero, e mi piace che tu lo faccia camminare fra gli uomini con più gusto, più simpatia e più spesso di quanto facciano gli altri; mi piace che il tuo Hermes non ami tornare a casa. Si è subito conquistato il mio cuoricino di pietra!

Recensore Junior
06/11/16, ore 12:39

E niente, in questa fanfic ho proprio un debole per i Saint irlandesi! Sono contenta che Roland stia trovando il suo ruolo. Se ne stava zitto zitto, in realtà possiede conoscenze che potrebbero essere determinanti. E' stato un piacere inoltre scoprire che Sophia è degna del nome che porta: caspita, un Pegaso che sfodera conoscenza, questa sì che è una rivoluzione! Lo so, anche Seiya era stato istruito, ma non ha mai dimostrato di possedere altrettanta memoria XD (preciso che Seiya mi sta simpatico, ma non posso evitare di prenderlo in giro, abbi pazienza ^^;)
Ho seguito con trepidazione il viaggio dell'esercito di Athena, per cui posso dire che era davvero ben scritto in tutte le sue parti: l'intervento di Zeus, le perplessità di Xuan, la sua sorpresa nel trovarsi davanti alla dea... Che poi è stata una sorpresa per tutti!
Tra questi Figli di Oro, Argento e Bronzo devo dire che ai miei occhi spicca sempre la piccola Andromeda. Mi sa che c'entra il mio essere fan di Shun, ma in realtà penso che dietro ci sia un altro motivo, ovvero il fatto che tu non abbia livellato le età dei personaggi. E' una cosa che negli anime e manga di una volta accadeva di norma per imposizione degli sponsor/editor, ora per fortuna non è la regola, ma il Saint Seiya classico è nato in quel contesto e ne resta afflitto. Così, vedere rimarcata l'età più matura del Cancro e quella più infantile di Andromeda mi toglie una specie di senso di oppressione. Tra l'altro penso che un Hernequin maturo sia un vantaggio per tutti, perché l'essere a contatto con la morte non è uno scherzo e le esperienze aiutano. Death Mask era divenuto malvagio, Manigoldo no ma aveva sempre accanto Sage, Sage a sua volta condivideva i poteri con Hakurei... ma a risvegliarsi così, come santo di Cancer del tredicesimo secolo, che cosa avrà passato Hernequin? Inoltre Athena pare trovarsi a suo agio con lui, quasi dividessero un che di divino. Il personaggio è affascinante, senza dubbio!
Continua a raccontare così, che io continuo a leggere felice ^_^

Recensore Master
05/11/16, ore 10:26

Povera Sophia che gira con tre guardoni XD :P Dai che Lucien ce lo siamo giocato *inizia afare la lista degli invitati*

Questo Cancer è davvero tanto intrigante *___*

Roland che non è Roland? Argh ho già (shhhh non passavo da secoli XD) finito il capitolo ç___ç Voglio sapereeee! (oggi ho al massimo 6 anni XD)