Recensioni per
Dies Irae (XIII secolo)
di Deliquium
Eccomi finalmente a commentare anche Dies Irae! |
Mi sta prendendo sempre di più, accidentissimo! (tralasciando il fatto che Sophia sta cadendo neanche troppo lentamente vittima del legame Pegaso/Ofiuco, ihhihihi *scansa un suiseiken*) |
E nel giro di un capitolo scopriamo come Pandora ha avuto l'arpa e perché Shura ha Excalibur XD (l'avevo detto che l'aveva rubata a mio marito U_U) ed entrambe le cose hanno senso (alla faccia del nipponico avvinazzato) |
«Tanti quante le Costellazioni.» ha risposto. |
Sono sicura di avere qualcosa di serio da dire (oltre a "pubblica questa cosa come libro a sé, se in Giappone hanno pubblicato la gigantomacchia ..." e "aaaawwww!!!"), ma temo si sia perso più o meno nel momento in cui introduci Hernequin attraverso o sguardo di Roland (cielo, dategli una spada dal nome pomposo!!!) .. no, davvvero, ci ho provato, ma ... éprende Cunegonda e fugge verso una ccasa/pizzeria dove ci siano solo cibi ricchi di carboidrati complessi e coccole, perché al cuore di zia non si comanda* (no, seriamente, ho due nipoti, e le o riviste piccole, ma di fuxia vestite! Arghissimo XD) |
Ciao carissima!!! |
Il Cancro come lo descrivi tu è meraviglioso *___* Ma in generale adoro questo tuo unire mitologie di epoche e popolazioni differenti facendole collaborare alla perfezione (ri *____*) |
Mia cara Engel, sono davvero contenta di aver trovato quest’aggiornamento! |
O sono una veggente oppure ho avuto un colpo di fortuna. Propendo per la seconda ipotesi. Nel mio precedente commento mi domandavo quando Lucien sarebbe uscito allo scoperto ed eccolo qui. Ora mi domando: ma perché mai Ofiuco e Pegaso devono avere una storia tanto difficile in ogni epoca della loro esistenza? Cos'hanno mai fatto per meritarsi tanto? Tu, com'è nel tuo stile, dici e non dici. E mi lasci con la voglia di sapere come andrà a finire. |
In questo capitolo emerge più che altrove la grande attenzione che hai posto nel collegare fra loro miti di diversa matrice, religioni antitetiche e fatti storici che ancorano tutto quanto a un presente ben collocabile cronologicamente. La parte che ho apprezzato maggiormente, però, è quella in cui ci narri la turbolenza interiore di Sophia, che vive un vero e proprio complesso. Ma c'è di più, e lo esprimi (a mio parere) in questa frase: "È combattuta tra l'amore e la devozione". Eccolo qui, il fil rouge che la unisce a Tenma e a Seiya. Entrambi vivono e si consumano per la Dea al punto da non essere più in grado di distinguere con certezza la vera natura del loro sentimento nei suoi confronti. Se in Tenma il conflitto appare meno evidente (il suo sentimento di affetto si declina in semplice amore fraterno), in Seiya la faccenda è più complicata. In Sophia l'amore prende la forma di affetto filiale. Tradito. Una sorta di complesso di Edipo superato non per volontà naturale del figlio che diventa adulto, ma un legame reciso prematuramente da fattori esterni. Lucien ancora non ha mostrato il suo lato affettuoso nei confronti di Sophia, ma sono certa che le tenderà presto una mano benevolente per rimetterla in carreggiata. |
Sono sola in casa e ho kyahiato senza ritegno, sappilo U_U Perché che questa storia sia il non plus ultra dell'accuratezza storicosociologica, non vul dire che io non sia bimbaminkia XD |
Uno dei punti di forza di Dies Irae è la lucidità con cui affronti e analizzi alcuni tratti che potrebbero essere spinosi, quali le questioni religiose/dogmatiche. Tu ti astrai, considerandole degli interrogativi filosofici. Rimani esterna alla questione in quanto tale, e, quindi, sei libera di pensare. Ed è una cosa che apprezzo molto, sul serio; analizzare una religione, quale che essa sia, deve tenere conto di determinati paletti. Il rispetto, innanzitutto. E una sorta di parità tra le varie fedi/dottrine/filosofie. È il distacco dell’antropologo, che guarda a queste questioni come farebbe un numismatico con le monete della propria collezione. Con occhio scientifico. Enumerando segni, anno di conio, particolarità e via di seguito. E io ci vado a nozze, con un programma così. |
Oggi spendo la pausa pranzo assieme a te. |
In questo capitolo si sente l'ineluttabilità del destino, e forse è per questo che Atena attende con pazienza il risveglio completo delle memorie precedenti dei prescelti. Ora abbiamo il Toro, il Leone e il Cancro. Dei tre, quello che sembra più consapevole di sé è proprio quest'ultimo, che mostra un lato beffardo e sarcastico tipico dei saint del suo segno delle epoche successive. Il ritmo cresce, si capisce che fra poco ci sarà un cambio di passo. |
Questa storia, tralasciando l'assolutamente non tralasciabile accuratezza storico-culturale e la ricerca che l'ha generata, è qualcosa che va al di la del "bello": l'efftto nostalgia dovuto al fatto di essere una "fanfiction" , che unisce i nuovi personaggi a quelli che già conosciamo con un filo invisibile, rendendoli irresistibili, e l'essere una storia completamente a sé, con personaggi nuovi, incrementando la curiosità e la voglia di leggere di riga in riga, nell'attesa del prossimo evento che accadrà e della prossima persona che conosceremo ... si, ok, ho perso il filo, ma il concetto è: *____* ancoraaaaaaaaa (tanto per cambiare, no? XD) |