Recensioni per
Vile chi l'abbandona (Lâche qui l'abandonne)
di Amantea

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/07/18, ore 22:26

Struggente Hans, che ha mille amanti e un solo amore, e un unico migliore amico. È a quell'" amico" ormai scomparso che si rivolge per chiedere coraggio, il suo coraggio. E lui, che è una Lei straordinaria, gli parla attraverso la luna, e glielo da davvero il coraggio di agire per il bene della prima Donna di Francia, a cui entrambi hanno voluto molto bene, in maniera diversa ma complementare. Bello, grazie.

Recensore Master
05/05/16, ore 18:50

Cosa dire del conte di Fersen, di quello vero e di quello romanzato?
Che dire di come egli visse e di come morì?
La sua vita fu una vera tragedia nella realtà, come lo è spesso nel romanzo, nel manga,
nell' anime e nelle ff.
Nella tua versione è il solito "perverso dai nobili sentimenti", cioè quella canonica.
Noi non conosceremo mai la verità su di lui.
In ogni caso, per quanto mi è dato di sapere, gli avventurieri del '700, ricchi o spiantati
che fossero, erano fatti proprio a questo modo.

Recensore Master
03/10/15, ore 08:30

Bello questo Fersen che nonostante tutto, non ha ancora perso la speranza di salvarla. La corrispondenza tra Maria Antonietta è vera ma molte lettere presentano cancellature per non fare comprendere pienamente il legame tra i due.
La tua storia segue l'anime quando Fersen ripensa all'amica, spera in cuor suo che lei abbia trovato un pó di pace e la felicità, quella felicità che ora è pronto a cercare, pronto a lottare.

Recensore Master
02/10/15, ore 15:11

Il mio Fersen è quello dell'anime, quindi niente giudizi di sorta sul personaggio storico. 
Nel mio immaginario non è un uomo libertino ma un fedele, appassionato e disperato amante.
Tu hai fuso insieme le due facce di quest'uomo, amalgamandole infinita poesia e un tocco di  tristezza. Una donna nel suo letto, ma la solitudine che nella notte descritta lo attanaglia è enorme. E solo il freddo di una notte d'autunno può farlo sentire vivo.
L'addio a MA è un ricordo forte che evoca immagine conosciute. Struggente è quello  di Oscar. Dimostra di aver capito di averla ferita, seppur inconsapevolmente, demolendo in un colpo solo, al pronunciare di quella sciagurata frase con l'apoteosi nel definirla "il mio miglior amico", tutti i suoi sogni d'amore (?????) 
L'episodio di saint Antoine viene visto come una seconda possibilità. Il salvarla e il darle modo di capire per chi in realtà battesse (e forte) il suo cuore.
Sono davvero splendide le parole di ammirazione destinate ad Oscar dandole quella nota di sincerità nella speranza che abbia trovato e avuto il coraggio di vivere l'amore ed essere felice, anche se per poco, anche se per un solo istante.
"Non era nato per essere felice. Ma forse solo per essere suo" : più chiaro di così!
Ne è venuto fuori un quadro davvero poetico per il contest. C'è tristezza, disillusione ma anche tanto amore per la donna che amava e un sincero sentimento d'amicizia per colei ritenuta da sempre un'amica, alla quale chiede di infondergli forza e coraggio per poter andare avanti e far scelte a suo modo ardite.
Tutto molto molto bello. Bravissima.

Recensore Master
29/09/15, ore 11:21

Un dipinto delicato e triste, quello che ci racconti. Un uomo che cede al corpo, straziato nel cuore; che ha ricordi e rimorsi... che non trova pace.
Una esistenza condannata, la sua, perchè lontano dalla donna che ama e pesante del rimorso di non averla saputa salvare.
Bello il riferimento a Oscar...
A presto

Recensore Master
27/09/15, ore 01:19

Un racconto poetico che ha espresso magistralmente la gamma di emozioni amare del povero Fersen! Un amore infelice il suo,vissuto in brevi e fugaci momenti solo suoi e di Maria Antonietta.....Come sempre sei stata bravissima a raccontare delle emozioni.....quasi fossero davvero i malinconici versi di una poesia! !!! Un abbraccio. ...Sandra

Recensore Master
25/09/15, ore 21:44

Le due amiche d'un tempo, legate per anni dal destino e dai ruoli scelti per loro, tornano in modo diverso a "far visita" al bel Conte di Fersen.
Che tenta d'ingannarsi ancora una volta, nel modo che conosce obliandosi tra le braccia dell'ennesima amante d'una notte.
In effetti possiamo solo immaginare quale e quanta pena abbia potuto provare in seguito al fallito piano di fuga della famiglia reale...dolore e rimorso fusi assieme, come ci narri tu, in questa notte di luna ove solo la sua luce rischiara l'animo del conte. La luna e, appunto, la missiva di Maria Antonietta e quell'anello, marchio indelebile e prova della sofferenza della sovrana.
Ancora una volta giunge in "soccorso" dei due la nostra Oscar, come la notte del ballo, come la volta che consegnò a lui il messaggio della sua regina...arriva, come la luna: si fa posto nei ricordi di Fersen, presentissima, ma irraggiungibile e gli dà la forza, gli regala ancora quel coraggio che per diverso tempo sembrava venir meno. E forse non si trattava nemmeno di "viltà" la sua, ma terrore di ricevere ancora delusioni, di star male ancora, di arrendersi all'impotenza di una situazione di "non ritorno". Eppure un uomo se accetta l'Amore, e lo riconosce, ne accetta anche il dolore che questo causa, non può fuggire...
Questo comprende lui, quindi decide di tornare dall'unica donna che "possiede il suo cuore", com'è giusto che sia...
Sei poetica e spiazzante ( in senso buono, buonissimo..) come sempre...le tue "visioni" ci accompagnano...
Ti abbraccio...ancora.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
24/09/15, ore 16:00

Questa tua storia avrebbe bisogno di una menzione d'onore all'interno del contest. ....non c'è solo sentimento, accenno storico e sublime capacità descrittiva (solo l'inizio è pura magia....), c'è anche molto tessuto introspettivo in questo breve racconto! ! Un Fersen diviso , devastato dai sensi di colpa, miserabile per cedere ai piaceri della carne e prostrato dal suo profondo senso di inutilità. .....ti ringrazio infinitamente, mi hai coinvolto moltissimo, la lettura di questa breve oneshot sintetizza tutta la tua arte. MERAVIGLIOSA! !
P.S.Ho letto la biografia di Joan Haslip che si rifà a Stefan Zweig x cui le frasi citate e la corrispondenza segreta mi erano ben note, un grazie di cuore non avresti potuto rendere meglio il tutto! !
(Recensione modificata il 24/09/2015 - 04:07 pm)

Recensore Junior
24/09/15, ore 15:43

Ciao cara!
Storia davvero bella e te bravissima!
Mi piace questo Fersen perso nei ricordi dell'amata e che cerca altri modi di aiutarli. Tenta anche di trovare piacere altrove, ma come ben specifica, le altre donne avranno il suo corpo, ma mai il suo cuore che appartiene solo a Maria Antonietta.
Ho trovato intenso quando si è rivolto con il pensiero ad Oscar, scusandosi per ciò che le ha fatto e pregando che abbia avuto la felicità con André. Poi il paragone con la rosa è stato divino!
Complimenti!

Recensore Master
24/09/15, ore 11:52

Una frase che sintetizza un sentimento, lungo una vita, che passerà tutte le distanze. .superba storia.

Recensore Master
24/09/15, ore 02:35

Vero Amantea, Fersen ha 'amato'tanto probabilmente per colmare il vuoto dell unica donna che non sarebbe mai stata sua in maniera completa. .accontentandosi delle briciole. .complimenti

Recensore Master
24/09/15, ore 00:04

Confermi una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno, la tua bravura e la tua sensibilità nel tratteggiare con poche pennellate quella che è stata realmente una grande e infelice storia d'amore, che ha attraversato intatta il tempo e lo spazio. Mi ha sempre colpito la vicenda umana di Fersen (quello storico), che di fatto ha rinunciato a farsi una famiglia, ha sempre vissuto lontano dal suo Paese (e ci è tornato in pratica solo per morirci poco dopo), ha investito energie e risorse personali per cercare di salvare la donna che amava, inutilmente... Qui c'è spazio anche per un ricordo di Oscar, che costituisce per lui anche un esempio e uno sprone.
Insomma, complimenti per tutto!

Recensore Master
23/09/15, ore 23:19

Penso che tu Fersen l’abbia descritto molto bene!
Hai evidenziato le sue contraddizioni ma anche la forze dei suoi sentimenti e il particolare rapporto con la sua strana amica che non era riuscito a capire!
Molto ben scritta. E anche malinconica.
Un abbraccio Lucia

Recensore Master
23/09/15, ore 17:51

Che bella! Lei che è solo Marie... accidenti!

"...Evidentemente non era nato per essere felice. Ma forse solo per essere suo..." è molto bella questa frase, sai?

Sei sempre molto brava: c'è molta intensità, ma non eccessiva nelel tue storie: per girare la citazione al modo giust... soffrono, ma non piangono.

Povero Fersen, diventa quasi simpatico - uomo che ne ama tante perché non puo averne una (il contrario di André, insomma).

Recensore Junior
23/09/15, ore 17:03

Mi sono profondamente commossa...quella lettera del Conte verso la sua più cara amica, è un miscuglio dolce-amaro di sentimento, poesia, ragione, certezza e consapevolezza del passato e del suo presente...bellissimo!

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