Recensioni per
Galeotto fu il diamante
di Akemichan

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/10/15, ore 12:39
Cap. 3:

L’ho detto, l’ho promesso e lo sto facendo. 
E nonostante tutti gli impegni, la mia costante voglia di non fare niente e di voler fare tutto (?), i cataclismi naturali (comprendi, qua piove a dirotto, l’acqua rischia di sommergerci, ma per i meteorologi è tutto regolare), sono finalmente riuscita a lasciarti una recensione a questo capitolo.
E sottolineo, questo capitolo, che mi ha lasciato a rotolare nel letto per diversi minuti, seppure l’avessi letto parecchio tempo prima. Di nuovo, l’ho riletto, e di nuovo la stessa storia! :’D <3
Purtroppo, con Ace e Sabo reagisco così, non posso farci niente. Soprattutto quando penso che un incontro del genere non l’avranno mai… *piange a dirotto e si dispera*

Bene, molto bene – *si ricompone* –, cominciamo con la recensione seria, che non sto più nella pelle! ^^
Allora, io questo capitolo l’ho letto praticamente subito, non appena ho finito di leggere il secondo. Lo so, sono una cattiva persona, perché avrei dovuto aspettare come hanno fatto tutti gli altri, ma questo è il vantaggio di leggere le cose su AO3, no?
*la guardano tutti di traverso*
No, okay, sono una cattiva persona e basta, oltre ad essere particolarmente curiosa…
Beh, era probabile che Marco sarebbe stato più che restio all’incontro con Sabo (e non posso smettere di pensare alla faccia che farà quando scoprirà di chi è fratello xD), oltre al fatto che si preoccupa per Ace **
Ora, io tenevo particolarmente, in realtà, a parlare di questo benedettissimo incontro… COSA E’?
Non sapevo se ridere o disperarmi – sempre perché loro due... insomma, lo sai!
Sabo, santo cielo, è la dolcezza fatta persona, non potevo aspettarmi atteggiamento diverso da uno come lui, che non smette di sorridere ad Ace nonostante questo non lo riconosca.
E poi sono partiti i feels, perché i feels ci stanno sempre, anche in compagnia di tanto fluff. 
L’ammetto, ci sono rimasta malissimo dalla reazione di Ace (come anche Sabo, povero, che non ha capito niente), ma del resto era più che normale, lui Sabo l’ha sempre creduto morto. Sappiamo tutti come è fatto Ace, è più che sensibile a queste cose, a queste ferite che non se ne andranno mai, e la dimostrazione l’hai data tu stessa quando si allontana un attimo da Sabo per riprendere il controllo.
Ancora una volta, com’era prevedibile, hai rispettato perfettamente la caratterizzazione dei personaggi :33 
Sabo che si dispera in quel modo mi ha quasi ucciso, ma alla fine mi sono consolata con quello che è accaduto dopo *^*

Lo fissò dritto negli occhi. «Sei davvero tu?»
Sabo ricambiò lo sguardo senza abbassarlo, quindi annuì lentamente. Le lacrime non accennavano a smettere nemmeno un istante, quindi quando aprì la bocca si accorse che non sarebbe riuscito a dire una parola, con la gola impastata che aveva. Ace lo afferrò per le spalle e lo trascinò di nuovo contro le sbarre, al punto da fargli temere che volesse aggredirlo nuovamente, invece lo abbracciò stringendogli la schiena con le mani.
«Pensavo fossi morto...!» Aveva nascosto il volto nell'incavo della sua spalla, ma il tono di voce bastava ad indicare che anche lui stava piangendo adesso.
«Mi sei mancato così tanto...! Mi siete mancati così tanto» aggiunse, perché avevano anche un fratellino di cui non potevano scordarsi. «Non lo sapevo, non ne avevo idea...» Il regno di Goa era nel pieno dei festeggiamenti per l'arrivo del Drago Celeste, era convinto che nessuno al di fuori della città potesse mettervi piede, figuriamoci persone dal Grey Terminal dopo l'incendio che l'aveva devastato. E invece...
Rimasero abbracciati a piangere l'uno nell'altro finché l'agalmatolite delle sbarre non iniziò a dare la nausea ad Ace per il contatto ravvicinato, quindi si separò e si asciugò il viso con il dorso della mano prima di alzare il viso. E poi sorrise: non aveva ragione di credergli, ma Marco aveva torto. Lui sapeva, inconsciamente ma lo sapeva, che quella persona davanti a lui era davvero Sabo.
Anche Sabo ricambiò il sorriso, pur con le lacrime che gli solcavano ancora il viso. Finalmente l'incontro stava tornando sui binari che si era sempre immaginato.
«Guarda qui, che frignone che sei diventato...» mormorò Ace, allungando una mano all'interno per asciugargli le guance.
«Senti chi parla!» protestò Sabo, ridendo e singhiozzando e tossendo assieme. Poi rabbrividì appena quando le sue dita sfiorarono i bordi della cicatrice, ma lo lasciò fare.


Non so che dire Akemichan, solo che mi hai reso particolarmente felice. Lo sai, amo queste scene: l’ho amata in “Storia di due fratelli” e l’ho amata anche qui <3 <3
Loro due che si abbracciano in quel modo, che piangono e ridono insieme… Insomma, sono adorabili è basta, non ho altro da aggiungere uu
E poi, quanto possono essere adorabili quando non vogliono separarsi? *W*

Non vedo l’ora di scoprire come fuggiranno insieme, anche perché ci sarà di sicuro da divertirsi :’)
(potrei già leggere l’altro in realtà, ma non ne sono del tutto sicura. Ci devo pensare, magari non voglio rovinarmi l’effetto sorpresa!)
Come avrai già intuito, ho letteralmente adorato questo capitolo, e mi auguro che sarà così anche con gli altri *^*
In realtà, amo già la storia in sé, ma non importa, è irrilevante :’) 
Ovviamente, sarà qui anche la prossima volta, salvo che miei impegni o qualche valanga mi uccida.
Ci si vede alla prossima ;)
_Lady di inchiostro_