Ciao!
Giungo per lo scambio libero del Giardino!
Non conosco il fandom su cui scrivi, quindi ho optato direttamente per il fantasy, che tra l'altro è il mio genere preferito (se non si era capitoXD).
Tra le due ho scelto questa perché il titolo mi ha incuriosito; in effetti è quello più interessante presente nel tuo profilo, quindi doppiamente ho scelto questa storia.
Il titolo è semplice, diretto, ma soprattutto mette il punto sul grande enigma di questa storia: il cavaliere senza nome. Quindi ci sono delle buone premesse per incuriosire e calamitare l'attenzione dei lettori.
L'introduzione, però, mi ha messo in allarme. Dovrebbe essere la copertina con cui attrarre il lettore, ma questa si presenta sgrammaticata e priva della giusta punteggiatura. Non molto invitante. Inoltre le parole del personaggio non sono molto incoraggianti, nel senso che uno che dice "ma potete chiamarmi occhi grigi" non è che mi ispiri grande cura nella caratterizzazione, sicuramente manca un po' di maturità nel linguaggio.
Passando alla storia, la prima cosa che mi è saltata all'occhio è il grassetto: da evitare assolutamente.
A colpirmi in positivo è l'idea. Può sembrare un cliché - lo sconosciuto che si siede al bancone e poi viene invischiato in una rissa in cui manda a terra/uccide il provocatore - però ha sempre il suo fascino, quindi ci può stare. L'ammirazione della gente, queste tetre descrizioni mi hanno portato in un mondo pseudo medievale che a me non dispiace mai. Ma tutto questo deve anche essere saper reso.
Si vede l'impegno che ci hai messo. Soprattutto nei primi paragrafi, ho notato che hai provato a tenere un certo tono misterioso e cupo, la punteggiatura è più curata; ma superata la prima parte, dialoghi e narrazione diventano più acerbi e sempre più pieni di cliché.
Di errori, poi, ce ne sono fin troppi (sembra che tu abbia litigato con gli accenti):
Una fitta pioggià -> pioggia (è un errore che commetti spesso)
Pochi erano i viaggiàtori che attraversavano una zona così desolata e priva di qualsivoglia commercio, una fitta nebbia si stava intanto addensando all'entrata del villaggio e da lì apparve un cavaliere. -> La punteggiatura di questa frase costringe il lettore a leggere frettolosamente, mancano le giuste pause. Dovresti mettere un punto prima di "una fitta nebbia"; inoltre congiungerci "e da lì apparve un cavaliere" è stilisticamente poco elegante e poco coinvolgente. Metti un altro punto e isola la frase, rendi un tono netto, forte, che metta in evidenzia questo arrivo, perché è lui il protagonista della scena.
Lo sconosciuto si avvicino -> avvicinò
Cosa ti porto straniero? -> virgola prima di "straniero"
“Per lei.” Disse il vecchio con un sorriso. -> i verbi dicendi vanno in minuscolo e senza punto all'interno dei dialoghi.
sapeva bene ciò che succedevano in simili regioni. succedeva
Era un uomo alto, oltre i due metri e dal fisico muscoloso -> senza la virgola.
"Sono stati loro a cominciare... Mi sono solo difeso." Ribatté lui anche se già sapeva come sarebbe andata a finire. Il colosso iniziò ad avvicinarsi ed estrasse una gigantesca spada a due mani, grande quasi quanto il cavaliere e furente rispose: "Ti sarai anche solo difeso ma chi osa toccare i miei uomini merita solo la morte!" "Non voglio combattere con te." borbotto lui serio e aggiunse "Lasciami andare per la mia strada..." -> Qui c'è una sequenza di errori, sia sintattici che di interpunzione, oltre di nuovo al problema del verbo dicendi. Inoltre, ti consiglio di mettere in righe differenti i vari dialoghi, per segnalare che sono diversi i personaggi che parlano.
Il cavaliere lo osservò con due occhi pieni di tristezza aveva capito che stava per macchiare di un'altra morte la sua coscienza già sporca. -> ancora problema di punteggiatura. Inoltre questa frase rovina tutto il mistero intorno al cavaliere senza nome. Già ci sta dicendo, senza esserci veramente motivo, che lui ha già ucciso e che si è già trovato in queste situazioni. Il narratore prende più volte il sopravvento, inserendo infodump che rendono il testo troppo informativo e poco immersivo.
Il bandito lo osservò un po' stupito si aspettava un qualche vagabondo non certo un simile tipo, ma senza lasciarsi sopraffare dalla sorpresa lo attaccò. -> problema di punteggiatura
tranciò di netto le gambe del suo nemico che crollo a terra. -> crollò
James urlo dal dolore, -> urlò
la testa e mormoro -> mormorò
Il cavaliere fisso i suoi occhi -> fissò
la quale inizio a rotolare -> iniziò
si guardo le mani e le vide -> guardò
Sentì tossicchiare, si girò e vide che un anziano, forse il capo villaggio, lo guardava con un misto d'ansia e di pauragli si avvicino e disse -> frase sgrammaticata e sintatticamente scorretta, manca la punteggiatura
e, voltandosi di spalle, sussurro -> sussurrò
"Io non ho più un nome, o almeno finché non avrò adempiuto al mio compito non posso rivelarlo. Voi potete chiamarmi semplicemente Occhi Grigi. Detto questo il cavaliere si incamminò e alcuni raggi di sole illuminarono finalmente il villaggio. -> ancora problemi d'interpunzione, grammaticali e sintattici.
Oltre questo, la narrazione risulta poco curata a causa del tipo di narratore: è indefinito. Parti con uno onnisciente - sa tutto ed è a focalizzazione zero - e poi inserisci diversi passaggi dove diventa un narratore POV. Insomma, è tutto molto confuso e poco definito.
Molti paragrafi sono privi di intonazione. Non usi la giusta punteggiatura, e tutto appare scritto frettolosamente, quindi perde la capacità di evidenziare un certo passaggio o di rendere l'azione coinvolgente. Anche lo scontro, quindi, diventa troppo carico e troppo compatto: non mi ha coinvolto. Ed è un grosso problema, perché di per sé i combattimenti rischiano di essere poco chiari e tutti uguali agli altri, quindi bisogna sempre dosare descrizioni e narrazioni, sapendo dare una precisa prospettiva dalla quale il lettore può "assistere".
Infine, la scena finale è inverosimile. Gli ha tranciato le gambe, sicuramente ha reciso l'arteria femorale. Se non è già morto, quell'uomo è sicuramente svenuto a causa della mancanza di ossigeno nel sangue. E sicuramente non trema di paura!
Per quanto riguarda la caratterizzazione del cavaliere, non mi ha convinto molto. Si presenta, all'inizio, come un uomo misterioso, dall'indole riservata, che non cerca brighe; e poi diventa tutto sbraiti e minacce. Infine, cosa che mi ha convinto ancor meno, si ferma a dare spiegazioni a degli estranei, dicendo persino come chiamarlo; e questo mi fa pensare a una persona piuttosto egocentrica, a cui piace che si parli di lei. Un personaggio riservato sarebbe stato più conciso, si sarebbe fermato a dire "Io non ho nome, non più. Non per ora". Avresti anche lasciato più mistero intorno a lui, senza dargli un pseudonimo e senza rivelare che ha una missione.
Mi dispiace, la storia è piena di difetti; però credo che, se vuoi, potresti lavorarci su e sicuramente migliorarla.
A presto! |