STORIA PRIMA CLASSIFICATA
PUNTEGGIO TOTALE: 103,80/110
GIUDIZIO DI ALYX
Grammatica: 9,8/10
Errori grammaticali sono praticamente assenti, e non sai quanto te ne sia grata! C’è una sola misera ‘e’ che a mio parere dovrebbe essere sostituita con una virgola per non appesantire eccessivamente il discorso (-0,2), ma per il resto ho a malapena modificato il documento.
Lessico e Stile: 9/10
Ho apprezzato moltissimo la varietà del lessico usato e il tuo stile riflessivo. La struttura della storia è piuttosto breve ma sei riuscita ad analizzare in profondità la psicologia del personaggi (assolutamente IC tra l’altro). In parole semplici non hai allungato il brodo con discorsi inutili e superficiali ed anzi, sei arrivata dritta al punto senza troppi tentennamenti che fanno venire solo il nervoso.
Da riprendere ho solo un paio di frasi iniziali che non sono state collegate in modo perfetto: per un attimo mi sono persa non capendo bene più di chi stessimo parlando; avresti potuto forse sviluppare una transizione o essere più chiara con i soggetti (-0,5). Subito dopo segue una frase piuttosto complessa, appesantita da un elevato numero di virgole. Forse sarebbe stato più efficace dividerla in due, tuttavia non è scorretta ed è solo una mia sensazione, ma in quanto giudice purtroppo devo segnalartela. (-0,5) Niente di grave, tendo a farlo anche io e capisco la frustrazione, siamo troppo Manzoniane, oh.
Titolo: 1,5/3
Se il contenuto della storia mi ha colpita ed emozionata, il titolo l’ho trovato un po’ banale e ordinario. Avresti potuto osare di più. Ma, di nuovo, il contenuto è eccellente, recuperi di certo ogni cosa.
Prompt: 5/5
Ho semplicemente adorato lo sviluppo dei prompt, sia quello conosciuto che quello nascosto. Hai azzeccato alla perfezione e combinato egregiamente i loro significati. Li hai adattati a Sirius e Remus come una seconda pelle, veramente, li ho trovati incredibili. Non sono una sostenitrice delle WolfStar, oppure sto cominciando ad apprezzarle sempre di più. E dopo questa credo fermamente che ci fosse qualcosa di più tra di loro. Che abbiano consumato o no non mi interessa, ma la tua interpretazione, credimi, mi ha più che convinta. L’ho trovata pertinente al 100%.
Taboo: 6/6
Originalità: 9/11
Ti dico la verità, amo assolutamente come hai sviluppato la storia (in caso non si fosse ancora capito) eppure ho questo strano presentimento che forse avresti potuto andare un po’ oltre, a livello di originalità. Come col titolo, sembra che tu sia caduta un po’ nell’ordinario. Un ordinario sviluppato in maniera esemplare eh!, ce ne fossero un po’ più spesso di storie come la tua in giro su EFP, ma proprio a causa del tuo stile meraviglioso avresti potuto lasciarti andare di più. So che ritieni questa storia un esperimento (molto ben riuscito), questa era quindi la tua occasione. I personaggi sono perfetti, caratterizzati meravigliosamente, ma sembri un po’ riprendere luoghi abbastanza comuni. Ripeto, è comunque una storia bellissima, ma viste le tue capacità, la prossima volta osa.
Gradimento Personale: 9/10
Una storia assai gradita. Avevo poi particolarmente voglia di leggere una WolfStar ben scritta e tu sei stata la mia salvezza. Se è stata la tua prima volta poi, veramente ti faccio un sacco di complimenti. Ho amato il rapporto tra i due ragazzi, come si sviluppa e allo stesso tempo non sviluppa negli anni, in questo tempo che è passato troppo velocemente ma che non sembra passare mai. Sono davvero straordinari, una profondità psicologica ammirevole accompagnati da uno stile delizioso.
Bonus Taboo: 0/0,5
TOTALE: 49,3/55
GIUDIZIO DI WRITER96
Grammatica: 10/10
La storia, grammaticalmente, non presenta il minimo errore.
C’è stato solo un punto in cui sono stata in dubbio, ossia là dove dici “Avevano diciannove anni, la guerra infuriava e usurava i loro giovani volti e Remus avrebbe solo voluto scappare lontano”. Infatti, se avessi scritto io la frase, avrei sostituito “avrebbe” con “sarebbe”. Tuttavia sono andata a controllare su internet e in particolare sul sito dell’Accademia della Crusca e si dice espressamente che con i verbi intransitivi –quale è, appunto, “scappare”- possono essere usati indifferentemente come ausiliari sia “avere” che “essere”. Continuo a preferire la seconda forma, ma ovviamente non ti ho sottratto nessun punto per questo motivo.
Complimenti anche per la punteggiatura, perché è usata sapientemente e dosa perfettamente il ritmo.
Lessico e stile: 10/10
Non è che io possa dire molto, se non complimenti. Questa storia ha uno stile tutto suo, che scivola tra i personaggi accarezzandoli e rubando un po’ della loro essenza e ogni parola scelta, ogni periodo o frase che sia sono calibrati con cura, scelti in maniera ineccepibile.
Titolo: 2,5/3
Ti ho tolto quello 0,5 perché, benché io apprezzi moltissimo i titoli brevi, incisivi e formati da una sola parola, ho come il sospetto che forse per questa storia ci sarebbe potuto essere un titolo ancor più pregnante e significativo di questo.
Ovviamente questo mi piace molto e ricalca perfettamente l’intento che pervade tutta la storia, ma, a mio giudizio, avresti potuto osare di più, per valorizzare davvero questa storia come merita.
Utilizzo dei Prompt: 5/5
Questo, tutto questo, era esattamente ciò che speravo di ottenere da una carta del genere. Una conversazione illogica, protratta negli anni, un filo conduttore che lega dolorosamente due personaggi complicati. Assolutamente e totalmente pregnante.
Non utilizzo delle parole vietate: 6/6
Originalità: 11/11
Ho letto un buon numero di WolfStar nella mia vita, tutto sommato. Alcune per sbaglio, altre per sfizio, altre ancora perché dovevo decidermi a farmi un’idea su una determinata coppia. Ne ho lette tante, ma la tua è una di quelle che più mi ha colpita, ad essere onesti.
Remus e Sirius sono un trionfo di IC, sono perfetti nel loro essere indecisi, insicuri, scostanti, sempre ad un passo dal ricominciare ma incapaci davvero di smettere. L’idea di strutturare la storia in momenti è buona, ottima, direi, perché accompagna, con flash brevi come quelli di una fotografia, il lettore attraverso una crescita personale e dolorosa di due personaggi fin troppo abusati.
L’idea del discorso, iniziato su una panchina con la neve e finito anni e anni dopo con una serie di inguaribili cicatrici è originalissima, ben strutturata e sicuramente innovativa.
Come ho già detto, è esattamente questo il genere di storia che speravo fluisse fuori da questa carta.
Gradimento personale: 10/10
Ho poco da aggiungere, se non che ho adorato questa storia. L’ho letta tutta d’un fiato, con lo stomaco stretto in una morsa di tristezza e di amarezza e mi è rimasta in mente così tanto che alla fine mi ha fatto venire una voglia matta di fregarmene dello studio e scrivere qualcosa anche io. E se qualcosa mi fa venire voglia di scrivere, allora è un qualcosa di buono sul serio.
E «Non ci ho capito niente» finale, così perfetto, così giusto, mi ha dilaniata e allo stesso tempo mi ha fatta urlare, interiormente: “Brava!”
Totale: 54,5/55 |
