Recensioni per
The east wind is coming, Mycroft.
di IpswichMyrtle

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
08/03/16, ore 17:31

Ciao Ipswich!
Sono qui per il scambio di recensioni :)
Devo dire che mi è piaciuto molto questo primo capitolo e, se ne avrò il tempo, forse continuerò a leggere questa fanfiction. Solitamente, per gusti personali, sono più portata a leggere di coppie slash - anche se per Sherlock, essendo io una grande fan dell'Holmes di Sir Arthur Conan Doyle, non ho questa preferenza [reputando il signorino troppo superiore (leggasi aromantico) per una relazione con una donna che non lo uccida/imbrogli] - quindi è raro che mi interessi a una Het (almeno in questo periodo).
Detto ciò, sproloquiato qua e là, devo farti degli appuntini - consigli, come tali sono dati e come tali vorrei li prendessi, libera di seguirli o meno.

1) dò - Non è un errore, ma sia l'Accademia della Crusca, gran parte delle grammatiche e la Treccani consigliano la grafia non accentuata.
2) « Giuro che la prossima volta gli dò retta. » sbuffò di nuovo, aprendo il cancello e avviandosi verso la porta d'ingresso. - Se si mette la punteggiatura alla fine della frase "[...] retta." la frase seguente andrebbe con la lettera maiuscola; inoltre, non ci dovrebbero essere gli spazi dopo le virgolette (cioé: "Giuro che la prossima volta gli do retta." Sbuffò di nuovo, [...]).
3) "Non di quelle durature, soprattutto, perché non c'erano ancora stati occhi che non si fossero soffermati sul seno fin troppo grande o le gambe troppo grosse." - Qui è solo un consiglio da lettrice: la virgola dopo il soprattutto spezza non poco il ritmo della lettura, rendendola leggermente più pesante, quindi ti consiglierei o di levarla o di mettere un punto e virgola dopo durature.

Finiti i consigli non richiesti, mi piace il personaggio di Mairwen (adoro i nomi di origine celtica etc) e mi è venuta voglia di vedere come hai intenzione di caratterizzare Mycroft.
Complimenti sinceri per il capitolo per strutturato!
A presto, possibilmente,
Gio ~

Nuovo recensore
08/03/16, ore 13:55

Ciao, sono qui per lo scambio :)

Allora, da dove inizio… Il fatto è che questa storia (o, per lo meno, l’inizio) non mi è dispiaciuta, ma nemmeno piaciuta. L’ho trovata molto asciutta e, sinceramente, piatta. Sorvolando sul discorso chilometrico su quanto faccia schifo la compagnia snob di suo padre, l’ho trovata molto in stile “lista della spesa”. Troppe informazioni per il primo capitolo.
La situazione con suo padre e la scena della cena mi ha ricordato un po’ una mia storia, l’unica che sto pubblicando su EFP in questo periodo. E la somiglianza mi ha fatto sorridere, perché ho immaginato la scena :)
Però… i dialoghi, proprio no. Specialmente l’uscita di suo padre. Se quest’uomo è davvero così snob, non denigrerebbe mai sua figlia davanti ai suoi “amici”. Da quello che dici, si tratta di un gruppo di persone assetate di potere e che guardano tutti dall’alto in basso, non veri amici. Questa è gente che si utilizza a vicenda e non ci penserebbe due volte prima di pugnalarsi alle spalle. Quindi, anche suo padre avrebbe fatto “buon viso a cattivo gioco”, magari limitandosi a qualche frecciatina pungente, non ad un insulto così diretto. Fa molto poco Lord.
Per il resto, è scritta abbastanza bene. Mi sembra divagante in certi punti, ma non è male. Tranne l’ultima parte. Allora, la storia inizia con il punto di vista di Mairwen (a proposito, perdona la mia ignoranza nel caso, ma questo nome esiste davvero? Perché troverei molto poco probabile che un Lord inglese desse un nome così poco convenzionale alla propria figlia. Anche se fosse stata sua madre ad insistere o altro… Mi sa molto più di nome fantasy, che aristocratico), ma l’ultimo paragrafo è improvvisamente di Mycroft. Confonde e, inoltre, secondo me è molto poco bello. Inoltre: “...era elegante e raffinata, in perfetto ordine nonostante avesse dovuto risolvere due casi nella stessa giornata.”, che ne sa lui quanti casi ha dovuto risolvere?

In conclusione, non è male. Ma penso potresti fare di meglio, visto che scrivi abbastanza bene. Ti consiglierei di rivedere i toni dei dialoghi, soprattutto quelli ambientati in questi ambiti aristocratici/snob, e di diminuire il numero di informazioni che dai insieme al lettore. Puoi cominciare col dare un’idea della situazione e aggiungere altri fattori pian piano, mentre la storia prosegue.

Questa recensione non è assolutamente diretta ad offenderti, spero di non essere sembrava brusca o stronza. Nel caso, mi dispiace xD Ovviamente sono pareri personali, raggruppati qui come una maniera per aiutarti, nel mio piccolo.

Baci **

Recensore Veterano
22/02/16, ore 23:05

Non seguo la seria di Sherlock della BBC, questo devo dirlo prima d'ogni altra cosa perchè in un certo senso va forse a penalizzare il mio fruire questa storia, ciò detto e fatto procedo con quello che questo pezzo mi ha fatto provare e pensare.

Da un lato, c'è una discretissima introspezione su Mairwen. La sua frustrazione, devo ammetterlo, emerge con viva forza ed è interessante da leggere.
Ha dell'autentico, non è una situazione astratta o fantasiosa ma qualcosa di realistico, e ciò la rende assolutamente preziosa. E' la parte che ho preferito del testo, la più pungente perché ti mette nella sua testa e puoi sentire un po' l'amaro.
Quello che mi è piaciuto un po' meno, lo dico, è la nota "ha risolto due casi oggi".
Come ha fatto?!
E' tanta roba per una singola giornata di lavoro!

Poi si arriva alla "cena di gala", mi viene da definirla così. 
E la seconda parte che ho apprezzato davvero tanto di questo pezzo. Ha quel gusto di veleno trattenuto e sorrisi falsi che la rende possibile, qualcosa che potrebbe avere luogo. 
Mi sono piaciuti i personaggi che vi prendono parte; la scena si sposta, e segue lo sguardo di Mairwen, lasciandoci questi figuri che entrano ed escano come spettri incarnati.
E sono figure potenti, che normalmente terresti sempre d'occhio, ma che sono obliati da Sherlock.
E' notevole!
Complimenti, bandierina verde meritata! 

A rileggerci presto! :)

Recensore Master
20/01/16, ore 17:21

Ciao! Scusa se ci ho messo tanto... Non mi sono arrivate le notifiche. Ma ora sono qui. Scrivi bene e poi adoro Sherlock (anche se ammetto di essere indietro con le stagioni... Sorry). Mi è piaciuto molto in cui il tuo stile si è mosso in un contesto poliziesco. Ben fatto, davvero! Mi piace questa ragazza, Mar! La trovò tra carina con il maggiore degli Holmes... Chissà cosa accadrà e come evolverai la cosa! Non ho trovato errori grammaticali o sintattici... Brava! Bella storia! Un abbraccio, Juliet

Recensore Master
19/01/16, ore 07:13

Ciao!
Allora, chiedo scusa per l'orario così strano, ma ne approfitto di questa ventina di minuti per leggere la tua storia e scriverti queste parole, quindi mi scuso per la brevità della recensione, ma altrimenti finirei col non recensire presa da diecimila impegni e mi sembra ingiusto nei confronti di chi è riuscito a trovare il tempo di spendere qualche parola per me.
Comunque, a me questa detective piace un sacco.
Insomma, io adoro già i polizieschi di loro e ne scrivo un sacco perché per me sono il genere più bello che ci sia, poi la protagonista è una giovane donna forte e intraprendente, che nonostante viva in una vita maschilista ( e chi non lo fa? ), con le unghie e con i denti cerca di trovare il posto che gli spetta nel mondo.
è ricca e suo padre è un uomo importante, ma, sebbene lei lo usi per cose futili come gli abiti di alta sartoria, nel lavoro non vuole che ci metta naso ( fossero tutti così L'Italia non sarebbe a rotoli *sigh* ).
Mi piace, mi hai conquistato con questa protagonista, complimenti!
Nell'insofferenza generale della cena a Mairwen viene presentato il maggiore degli Holmes, ho letto che saranno una coppia e quindi sono curiosa di vedere come questi due agiranno tra di loro e, soprattutto, come mai si trovano a dover stare l'uno accanto all'altro.

La storia è scritta bene, si legge tutto d'un fiato e spero di riuscire ad avere un po' di tempo per leggere anche il secondo capitolo ( intanto la storia va nelle preferite )
Alla prossima
Balder Moon

Recensore Veterano
15/01/16, ore 02:55

Ed eccomi qua, felice di poter finalmente recensire una tua storia. :)
Volevo farlo già dopo aver letto le tue belle recensioni, e sarei arrivata comunque - diciamo che lo scambio mi ha fornito solo l'immediata occasione.

Ti dico subito che io non conosco la serie a cui ti sei ispirata, ma conosco il personaggio letterario - e comunque ho sentito parlare della serie tv, e dunque so almeno a grandi capi che è una rivisitazione del mito di Sherlock Holmes trasposto in tempi moderni.
Tuttavia, non avendola vista, mi sono goduta la tua storia come una original liberamente ispirata ai personaggi di Conan Doyle e, del resto, leggendo le note in calce, tu stessa dici di esserti presa delle libertà rispetto al canon della serie, quindi non penso dovrebbe essere un problema. :)

Il capitolo l'ho davvero gradito, hai una scrittura pulita e precisa che scorre via liscia come olio, con il giusto equilibrio tra le sue parti: ci sono descrizioni puntuali dell'ambientazione - molto vivide ma mai soverchianti - che permettono di figurarsi bene il contesto; c'è introspezione, nel modo in cui cali il lettore poco a poco nella mente della tua protagonista, disvelandone la personalità e i trascorsi senza eccedere nelle informazioni; ci sono buoni dialoghi, che danno carattere agli scambi tra i personaggi, creando il giusto ritmo - e infine ci sono i personaggi.
In questo primo capitolo, giustamente, il focus è tutto su Mairwen, che risulta subito una protagonista accattivante: e non solo per la sua scelta di dedicarsi a una carriera in prima linea, ma per quel suo oscillare tra una forte femminilità (adorabili i dettagli sulla sua passione per la moda e le Céline^^) e la sua indole spericolata, che la porta a preferire una vita d'azione che di sterile bonton. Un bel contrasto, che mi è piaciuto.
Mi piace anche che non sia "perfetta" - con quei suoi accenni alla figura non proprio filiforme, che abbattono il cliché della Mary Sue tutta perfettina e idealizzata; questa cosa l'ho gradita molto, e mi ha fatto parteggiare fin da subito per il personaggio.

Il padre e i suoi amici aristocratici fanno parte di un mondo molto distante da Mairwen, e infatti l'attenzione si sposta subito su Mycroft, di cui però viene svelato pochissimo, lasciando la scoperta - suppongo - ai prossimi capitoli. Anche con questa breve apparizione, tuttavia, appare chiara la sua arguzia e spirito di osservazione, e ho subito percepito una scintilla tra i due, che mi ha acceso la curiosità di scoprire dove porterà.
Mycroft era un personaggio molto misterioso anche nei libri di Conan Doyle, e sono ansiosa di vedere dove condurrai la "tua versione" di questo membro della famiglia Holmes - che il fratello stesso non esitava a definire il più sagace tra i due.

A livello grammaticale e di forma non ho trovato nulla da segnalare - sintomo della cura che hai messo nello scrivere e rileggere il pezzo, e dà senz'altro la cifra della tua serietà.
Ottimo lavoro! Seguirò senz'altro i prossimi capitoli di questa tua opera. :)

Recensore Veterano
15/12/15, ore 23:24

ciao!! Come ti ho già detto in privato la protagonista che hai introdotto mi piace molto! E' una ragazza determinata, che sa quello che vuole ed è ben decisa a proseguire il suo cammino nonostante i pregiudizi della società in cui è cresciuta.
Non vedo l'ora di scoprire come lo svilupperai!
ovviamente non avendo ancora introdotto i personaggi della serie non posso dirti se sei rimasta o meno in character, però mi piace molto il tuo stile. E' fresco, semplice ma diretto, e si vede che niente è lasciato al caso!
Ottimo inizio!!

Recensore Veterano
13/12/15, ore 23:03

Con me caschi proprio bene.
Non soltanto perché ho letto con sommo piacere, anni addietro, tutto il ciclo holmesiano scritto da Arthur Conan Doyle e visto con interesse diverse trasposizioni (tra le quali anche quella di riferimento per la tua storia), ma anche perché, come te, sono attratta dal personaggio di Mycroft. Attratta... Forse più che attratta dovrei dire ossessionata, ma ok, meglio tacere prima che tu mi prenda per una matta alla Moriarty prima ancora che io possa iniziare a recensirti.

Esaurita una premessa, occorre che io ne faccia una seconda.
Appena sono incappata nel primo nome asteriscato, sono scesa a cercare le note e, già che c'ero, ho letto l'intero blocco.
Credo tu abbia fatto bene a inserire OOC come avvertimento perché dubito fortemente che Mycroft abbia trent'anni – per quanto Sherlock sembri giovane nella serie, occorre tener conto che John Watson è già laureato, perciò credo sia lui ad avvicinarsi alla trentina e, con lui, anche Sherlock suppongo, ritenendoli più o meno coetanei. E ho apprezzato anche che tu abbia messo in evidenza le coppie che vedremo nel corso della narrazione. Personalmente sono un'amante dell'IC, perciò nelle mie storie non inserisco mai coppie che nella serie tv non si sono manifestate, ma apprezzo le scelte di altri autori, specialmente se la storia è scritta bene e risulta quindi credibile.

Ora veniamo a noi.
Sempre nelle note dici di essere arrugginita con le fanfiction, ma a me sembra che tu abbia fatto un buon lavoro. Non mi metto a darti pareri tecnici su particolari che probabilmente mi sfuggono, perché non ho le competenze per farlo. Inoltre sono solita dare maggior importanza a ciò che provo leggendo una storia più che ai virtuosismi stilistici – che presi da soli, senza che la storia abbia un'anima, per me valgono davvero poco.
La narrazione è introspettiva al punto giusto e descrittiva al punto giusto. Si legge facilmente, non risulta pesante e non si sofferma su dettagli che a primo sguardo potrebbero sembrare superflui (dico "a primo sguardo" e "potrebbero" perché molto spesso quando ci sono gli Holmes in ballo, alcune precisazioni acquistano significato anche a distanza di cinque o sei capitoli).

Se ho ben capito, il riferimento al ritorno di Moriarty pone come condizione l'aver ambientato la storia successivamente agli eventi della terza stagione. Sono curiosa di scoprire come fonderai gli eventi passati con le tue vicende (ho così tante teorie che mi piace sempre tantissimo verificare se altri appassionati ne hanno preso in considerazione una affine).

Il personaggio di Mairwen è consono al ruolo che le hai affidato, almeno stando a questa breve ma efficace presentazione. Promette di essere una tosta, una donna che non si ritiene inferiore a nessun uomo, una che sa il fatto suo, ambiziosa e combattiva.
Una nobile e basta, come quelle che descrivi, tutta intenta a spendere soldi non suoi, non sarebbe degna di Mycroft Holmes.

Questa storia promette bene – sul personaggio di Mycroft non posso ancora esprimersi, ma conto di leggere anche il resto e dirti la mia tempo permettendo.

Prima di chiudere ho qualche annotazione da condividere con te:
- "Suo padre, appunto. L'ottuso, nazionalista, conservativo e iperprotettivo Dixon Bloodworth", più che conservativo userei conservatore;
- "Come se la sua caparbia, l'intelligenza e l'enorme curiosità per ogni piccolo dettaglio non fossero niente.", caparbietà trovo sia più corretto, a meno che decidi di stravolgere la frase in qualcosa che somigli a "Come se il suo essere caparbia, intelligente ed incredibilmente curiosa...";
- L'età la metterei in lettere anziché in numeri, ma questo dipende dal mio gusto personale.

In conclusione sono soddisfatta della mia scelta di leggere questa tua storia, quindi ti faccio i miei complimenti, ti aggiungo tra le seguite e ti lascio sicuramente una bandierina verde.
Ah, ti chiedo scusa se mi sono dilungata troppo, ma non amo lasciare recensioni di quattro parole: da "autrice" (che parolone!), adoro ricevere pareri corposi, quindi cerco di fare altrettanto quando ne lascio io.

Ancora complimenti e alla prossima!

Recensore Master
13/12/15, ore 00:04

Ciao, hai scelto bastoncino di zucchero e dato che avevo scelto già due Gingerbread e tu eri, assieme ad una con la storia Daredevil, "bastoncino di zucchero", ho preferito scegliere la tua proprio perché Scherkock Holmes, Watson li conosco molto bene anche se seguo la serie tivú americana Elementary. Non mi é piaciuta la serie inglese dal trailer Sherlock, pertanto ho scelto l'altra con gli stessi personaggi a a parte John Watson come femmina. Tuttavia nel leggere questa parte di capitolo, la prefazione, mi rendo conto che la storia è sí scritta bene perché non ho trovato alcun errore grammaticale. Né stilistico. Anzi... hai un modo di buttar giù le idee interessante e coinvolgente, questa Mairwen (nome di origine gallese, tra l'altro meraviglioso) che sarà in coppia con Mycroft. Hm, io mi aspettavo che fosse con Sherlock ma forse ho sbagliato a comprendere la storia fin dall'inizio in fatto di coppie.
Tuttavia sono contenta di essere arrivata alla fine, di questo capitolo, però non la proseguiró. Sono sincera.
Tutto sommato, mi hai tenuto compagnia con questa storia mentre aspetto che si carichi Divergent.

Au revoir

Recensore Veterano
09/11/15, ore 09:26

E rieccomi qui.
Che dire? Mi piace questo capitolo! E' scritto bene ed è scorrevole. E mi piace Mairwen, che mi pare essere anticonvenzionale e interessante.
Quanto a Mycroft, penso che tu lo abbia descritto perfettamente in poche parole. Affascinante ed elegante.
L'età in effetti non è proprio quella... Se non ricordo male, Mycroft dovrebbe avere almeno 7 anni più di Sherlock, quindi è più nella quarantina che trentina, ma sinceramente non è un problema. Sono certa che a lui non dispiacerebbe se gli venisse tolto qualche anno! ;)
E, infine, ancora grazie per avermi citato, per me è un onore e un grande piacere esserti stata di aiuto.
Metto la storia fra le seguite e attendo il prossimo capitolo.
Alla prossima.
M.