Recensioni per
Neverville
di Amantea
E alla fine sono arrivata! Semore più intrigante questa storia. Dunque...continua il flusso dei ricordi di Mina e devo dire che uniti al lresente lasciano molti interrogativi. Ci chiarisci come ha conosciuto Jody e le origini della loro amicizia, ma mi dai da pensare che anche lui è stato analizzato e che pur non essendo un'arma potenziale come Mina, qualcosa di particolare.c'è in lui...fosse soltanto per quegli occhi screziati, seppur di tutt'altro colore, come quelli dell'amica. Ed ecco che mentre Pete va a chiamare Mina, nella vasca avviene l'inimmaginabile: nessuna scena d'amore, anzi, un velato tentativo di violenza che si trasforma in tragedia, rivelando a noi e a lei due sue nuove e inaspettate doti: la capacità di avvertire anche sensazioni e pensieri altrui e quell'urlo rabbioso che uccide. Commovente il finale, con lei in lacrime che si sente prendere il viso da qualcuno, forse Pete. Brava cara...e a presto. |
la storia di complica si... il legame con l'acqua di Mina sembra più complicato di un semplice squilibrio nella composizione... e anche il suo udito... sente solo le parole? |
Ecco che pian piano i pezzi del puzzle si incastrano... Che gusto ci sarebbe altrimenti senza un po' di attesa... La narrazione tra passato/ricordo e presente/azione mi piace molto!! Bravissima come sempre.. Cosa succederà all'equipaggio? :-) |
Ecco svelati altri tasselli che servono a ricomporre il puzzle della vita di Mina. Elemento in comune tra i due momenti descritti, l'acqua. |
Buonasera, cara Amantea. Scusa per il ritardo, ma gli ultimi giorni sono stati alquanto turbolenti ed ho avuto ben poco tempo per leggere questo meraviglioso capitolo.. |
Ciao sorella cara, stai diventando anche maestra di fantascienza, oltre che di frecce e peccati... Ci racconti qualcosina di ciò che in passato ha vissuto Mina, ci sveli in quali tristi circostanze ha conosciuto Jody, ci fai conoscere, e a quanto pare non solo a noi ma anche alla stessa protagonista, quali dirompenti poteri sono celati nella sua mente... Che dirti se non che questo tuo viaggio spaziale continua a piacermi e che sono sempre più convinta che la tua bravura sia grande, in qualunque epoca o filone ti cimenti? Niente altro, se non che attendo l'incontro con Pete, consapevole della tua maestria nel raccontare emozioni. Passo e chiudo, sister. |
Ti dico solo questo: con questo racconto hai attirato l' attenzione anche di mia figlia! E non ha gusti facili! |
Sempre più interessante. Ed io sono sempre più curiosa. Per un momento avevo pensato che lei fosse in parte extraterrestre! Vedremo dove ci porterai con quest'altra storia e con quest'altra eroina!! |
Questa piccola storia affascina più di quanto tu creda, cara Amantea! E confessa....ti stai sollazzando a nostra insaputa, mentre mescoli racconto a supposizione, frasi dette e inmaginate. Quella che è chiara è la unicità di Mina, per nulla chiari i ruoli del Capitano e della Dottoressa. Oltre che quello della mamma, custode primaria della vera natura della nostra protagonista. |
...mi accorgo che non è tanto il corpo, che reclama la sua felicità, quanto l'anima, che ci passa attraverso... |
Ecco altri tasselli a complicare il mosaico...un segnale misterioso, extraterrestre, che ha fatto sorgere in Mina le sue strane capacità; le trame del capitano, che da figura amica si fa più ambiguo, e uno scalo che non promette nulla di buono. In tutto ciò Mina è immersa nella vasca, nell'acqua che ha segnato il suo risveglio (da cavia?), dopo essere stata ritrovata da qualcuno che non era sua madre. Bellissima la descrizione del flusso delle sue sensazioni, dominate dalla pace e dal silenzio. Mi è piaciuto anche come hai ricostruito il suo rapporto con Jody, una ''simbiosi'' che però non è amore..dove amore è appunto voler valicare i propri limiti, anche fisici, e unirsi all'altro...qualcosa che invece Mina e Pete provano l'uno per l'altra...e Jody sa e benedice. Galeotta sarà la sua ingerenza...e quella vasca? ;) Un bacio Silvia |
Lo so, sono in ritardo, ma non volevo lasciare la solita recensione frettolosa degli ultimi tempi. È un capitolo bellissimo, Amantea, in cui continui a offrirci nuove informazioni sul passato, che però ogni volta fanno sorgere nuove domande e interrogativi. Insieme alla curiosità, cresce però l'empatia con questa ragazza novella vittima sacrificale, che ha accettato con tanta serenità, in apparenza, il suo destino. L'incipit è stato un pugno nello stomaco: mi hanno commosso i suoi ricordi, mi hai fatto percepire tutto il suo terrore di bambina, facendomi provare un senso di oppressione e di freddo, come se fossi stata io in quella vasca, o mia figlia, di fronte a quei bagliori misteriosi. Poi riprendi la trama...io sono un po' come Jody, mi sta antipatica questa dottoressa che con gentilezza e garbo, in realtà, la viviseziona. E così ecco chiariti i motivi per cui Mina viene evitata e perché non si butta con Pete.in. realtà sa di non avere futuro, sa di essere perduta. Bellissima la descrizione dei suoi occhi screziati di verde, toccante la sua solitudine...ma soprattutto struggente la scena finale, con Jody che la prende tra le braccia, tenero e protettivo, e la immerge nell'acqua. Acqua che è l'elemento vitale per eccellenza, che costituisce la stessa essenza di Mina; acqua presente all'inizio e alla fine come la sua salvezza. Brava cara...un bacio e a presto Silvia |
Onorata per il piccolissimo contributo e per il fatto che tu abbia pensato a me. |
Sono ancora con Mina nella vasca... A sentirmi vivere, come lei, semplicemente. Senza saperne il motivo, senza pensare al passato o al futuro, solo al bisogno primordiale di acqua, ovunque. Splendido. Ma al di fuori di quella vasca gli interrogativi restano molti per noi e per lei... Cosa è successo nella fonte di Neverville? Mina è nata così o c'entrano qualcosa gli uomini vestiti di bianco che ricorda? E cosa dovrebbe svelarle il capitano? (anche se su quest'ultimo punto un'idea piccina ce l'ho...) e la richiesta di aiuto "non terrestre"? E lo strano rapporto con Jody, anche lui simile a Mina, mi par di capire... Insomma aspettiamo sviluppi. Aspettiamo la discesa sulla stazione, l'arrivo di Pete alla vasca, la reazione di Mina...aspettiamo.... Non temere nulla sulla comprensione dei vari momenti, tutto l'insieme è fluido e ben collegato e si comprende molto bene la contemporaneità degli.avvenimenti in luoghi differenti. Sei sempre tu, raffinata, elegante e soave, qui come nel 1700. Molto bello, bravissima! Un abbraccio! |
ma che bella questa descrizione! il corpo che respira sott'acqua, lei che insegue giocosa un riflesso come una sirena di una favola... potrebbe stare lì per sempre, felice di ciò che è - anche se quello che è... una perfetta candidata per un sacrificio... difficile da accettare. |