Recensioni per
when a good man goes to war
di theuncommonreader

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/01/16, ore 13:21

Ciao! :D
Non vedevo l'ora di recensire questa breve raccolta, sai? Anch'io, un annetto fa, ho dedicato una one-shot a questi due personaggi e ti confesso che li leggiamo e interpretiamo in modo molto simile, io e te.
Beh, ormai è quasi inutile dire che mi sono piaciute molto le tue drabbles!
Anch'io preferisco il nome Pirro a Neottolemo e non perché ne descrive un aspetto fisico (il colore dei capelli), ma perché rappresenta la sua indole. L'ho sempre immaginato, infatti, come un incendio che tutto devasta, poiché egli non si è fatto scrupoli ad uccidere Priamo davanti al focolare né il piccolo Astianatte né la povera Polissena.
Andromaca, invece, l'ho sempre vista piena di dignità e forza - con un nome così non poteva essere di certo debole! - ma anche piena di dolore e soprattutto di rabbia repressa. Trovo che sia un personaggio davvero affascinante e tragico, perché nonostante dentro voglia ribellarsi, la sua doppia condizione di schiava e di donna non glielo permette. Combatte gli uomini, ma è destinata a perdere sempre...
L'introspezione che hai dato ad entrambi è molto profonda e ben costruita, mi ha colpita molto: non è semplice dare tanto spessore a un personaggio e rendere partecipe il lettore delle sue vicende e dei suoi sentimenti in così poche parole. Ti faccio i miei più sinceri complimenti!
Mi permetto di farti un piccolissimo appunto, che non è assolutamente una critica, per quanto riguarda le prime due drabbles: secondo me ci sono un po' troppe virgole, rallentano un po' la lettura e spezzano le frasi... io le sostituirei con qualche punto. ^^
Per il resto, mi hai fatto tornare la voglia di scrivere ancora su Pirro e Andromaca! xD
Complimenti!

a presto!
Elly

Recensore Junior
07/12/15, ore 18:24

Eccomi finalmente giunta a recensire quest'ultimo capitolo, anzi perdona il ritardo indecente, ma non ho avuto il tempo per partorire qualcosa di completo.
Per prima cosa ribadisco ciò che ho già detto nel capitolo precedente: il tuo stile è incredibilmente bello ed efficace, trasmette, attraverso immagini e metafore definite, i sentimenti più intimi dei personaggi. 
Si percepisce la cura e il labor limae a cui sottoponi i tuoi testi – il che ti fa onore, perché denota la volontà continua di mettersi alla prova e migliorarsi. 
In secondo luogo, ho trovato i personaggi estremamente aderenti al mito e curati nella loro indagine psicologica. Andromaca è una donna sofferente, arrendevole di fronte all'impossibilità di cambiare il proprio destino. Neottolemo è giovane e impetuoso, volenteroso di distinguersi da quel padre di cui porta il medesimo epiteto, ma con significato per lui opposto. Mentre Achille è colui che si cela sotto le sembianze di una ragazza per sfuggire alla guerra, Neottolemo vuole andare in guerra, vuole dimostrare il proprio valore e coraggio. Una caratterizzazione molto efficace.
Complimenti ancora, ci riconteremo sicuramente :)
A presto, 

Clytie

Recensore Veterano
27/11/15, ore 21:15

Ho letto entrambi i capitoli e meritano tutti e due; ho preferito questo incentrato su Pirro perchè sei riuscita a fare l'impossibile, ovvero farmi provare dispiacere per lui.
In fondo quella era la guerra, e da come lo hai presentato tu, Pirro è solo un ragazzo che cerca di rimediare ai suoi sbagli, e a quelli di suo padre prima di lui.
Hai accennato al rapporto problematico tra lui ed Achille in maniera sottile ma pungente.
Curioso che consideri Andromaca quasi un dovere, la rivendicazione di un suo diritto, l'hai presentato davvero molto bene.
Il linguaggio è perfetto e curato; complimenti!

Recensore Master
19/11/15, ore 20:57

Eccoci alla fine di questa storia; eccoci nel cuore del protagonista, quel leone che senza rispetto e timore alcuno ha ucciso un vecchio e un bambino indifesi... quell'uomo scosso dai dubbi e da un rapporto non facile con un padre altrettanto complicato e sfuggente.
Tantissimo angst in questo capitolo, voglia di dimostrare agli altri chi si è, di sicuro non solo l'ombra di un uomo troppo grande, nel bene e nel male.
Ti dirò, io Neottolemo l'ho veramente odiato, e ne "Le Paludi di Esperia", quando Oreste pone fine alla sua vita, ho esultato come una pazza; eppure qui ho provato un sacco di pena per lui.
Non è il personaggio rispettoso che si trova nel "Filottete" di Sofocle, tuttavia non sono riuscita a provare completamente odio; questa è una cosa positiva, perché effettivamente questo rapporto problematico con Achille c'è, e ho l'impressione che non sarà mai risolto, e non solo perché il Pelide è morto.
Nient'altro da dire, come sempre complimenti.

Alla prossima,
Manto :*

Recensore Veterano
19/11/15, ore 01:23

Uh, che meraviglia abbiamo qui...
Era un pezzo difficile da scrivere - so che lo era - e non dev'essere stato facile calarsi in un'anima così controversa. Beh, l'hai fatto magistralmente, e io amo dal profondo i personaggi tormentati - i personaggi che sentono di aver qualcosa da dimostrare, e si avvelenano il sangue con la loro brama e il loro desiderio - finendo bruciati essi stessi.
Qua, abbiamo un uomo (un ragazzo) che deve confrontarsi con la figura di un ingombrantissimo genitore - e da questo confronto non intende lasciarsi schiacciare. Eppure il mito ricorda Achille - non Neottolemo, se non per rimarcare il suo fallimento (perché, dal taglio che hai dato al pezzo, sono portata a credere che tu voglia sposare la versione che lo vuole ucciso dai sacerdoti di Delfi, finalmente colpito dalla vendetta di Apollo).
Tragico - ma splendido. Di quello splendore che hanno anche le fiere più ripugnanti, nel momento del massimo fulgore.
Bello anche che lui veda Andromaca come una delusione - dal suo punto di vista acheo, è un sentimento perfettamente comprensibile.
Brava davvero. Un pezzo perfetto.

Recensore Junior
18/11/15, ore 00:37

Allora, il piccolo Pirro bastardo è splendido: nel senso che è ad esserlo è il suo pezzo e splendida è pure l'abilità con cui l'hai scritto, con cui hai tracciato, in così poche righe, ma perfettamente, la psicologia del protagonista.
Questa seconda drabble – o è una flash? – è senza ombra di dubbio superiore alla precedente, che comunque avevo apprezzato moltissimo.
C'è davvero poco da aggiungere, a parte che vado a metterla fra la lista dei preferiti e che mi spiace di aver già finito di leggerla.
Complimenti vividissimi!