Recensioni per
I draghi del Nord
di Aranel of Mirkwood

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/08/16, ore 10:05

Ciao!
Tralasciando il fatto che non mi sarei mai sognata di essere sveglia a quest’ora, posso tranquillamente dire che non avrei mai pensato di leggere qualcosa in questo fandom. Eppure eccomi qui, interessata e affascinata sin dal titolo.
Io amo i draghi, sono delle creature particolari in ogni loro forma – sia a livello classico, sia a livello rivisitato. E questo mi ha spinta a sorridere, a immaginare una bussola che punta verso nord, a chiedermi se questi draghi siano tipici o atipici. E sì, ammetto di aver speso parecchio tempo a leggucchiare anche la intro – sono cose cui presto attenzione, cose che spesso vengono ignorate e che tuttavia sono molto importanti: titolo e intro, il perfetto cartellino da visita su cui io inciampo sempre!
Devo dirti inoltre, che il nome Heän è stupendo. Visivamente è bellissimo, e anche se non ho idea di come si pronunci, anche se nella mia testa suonerà senz’altro male, penso che anche il suo suono sia fantastico.
Tutto sommato è stata una presentazione stringata, ma d’effetto. Mi è piaciuta! Non ci sono coppie, non ci sono strani discorsi di tira e molla fantasy o il classico protagonista curioso, fanciullesco e fanciullino. Abbiamo qualcuno – Heän, per l’appunto – che si tormenta e che punta a nord come l’ago della bussola di cui parlavo prima. Ebbene, secondo me è un ottimo cartellino da visita!
Passiamo al capitolo in se per se.
Nel primo paragrafo ho ritrovato la citazione “[…] Heän non era un avventuriero e non era un coraggioso, era un ragazzo come tanti altri ma portava nel suo cuore la disperazione di pochi” presente nell’introduzione e devo ammettere di aver sorriso ancora. Ho letto tutto con il fiato sospeso, conscia del fatto che avrei dovuto prendere delle pause, e così l’ho riletto più ordinatamente. Ma devo ammettere che è stato difficile frenarmi, perché scrivi davvero bene e la lettura è più che scorrevole. Sembra una vera e propria storia, una di quelle che possono essere raccontate a voce la sera. Ecco, malgrado i miei anni credo che mi piacerebbe ascoltare qualcosa del genere!
Le descrizioni sono davvero belle, i rimandi ai saggi e alla discesa dei draghi anche. Sono bestie, sono classici, sono distruttori. Mi piacciono, m’intrigano esattamente come avevo preannunciato più sopra in questa stessa recensione.
E il clima algido di quelle terre mi è entrato nelle ossa, mi ha fatto avere freddo anche d’estate.
Ti faccio i complimenti per come hai introdotto Aven, per la sua essenza umana. È un giumenta, tuttavia viene descritta come l’amica di Heän. E probabilmente lo è davvero, perché soffre nell’essere abbandonata lì, sul giaccio. Una scena molto commuovente, ti faccio i miei complimenti.
Mi chiedo quale dolore abbia tormentato Heän per spingerlo a tanto, sì, ma forse il non dare risposte certe è una scelta narrativa – quindi non sei costretta a rispondere, don’t worry.
L’ultimo paragrafo è una descrizione particolarmente cruenta. Dapprima parte nel gelo più totale, poi discende nel serio inferno – per collegarmi alla tua frase di chiusura – e mostra la natura di quegli esseri tanto belli quanto mortali e pericolosi.
Ebbene, ancora una volta complimenti per le descrizioni cruente e violente che mi hanno fatto immaginare scene raccapriccianti quasi come in un film o un fumetto!
Piccola nota che devo inserire: non sono una fan ella d eufonica, perché sono solita inserirla solo ed esclusivamente quando serve per via di forze maggiori – quando la parola a seguire inizia con la stessa lettera o al massimo con lo stesso suono (con un’h prima della stessa lettera). Tuttavia nel tu stile non è malvagia, anzi. In alcune occasioni risulta quasi caratteristica ai miei occhi.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
06/04/16, ore 15:28

Ciao Rose, grazie di partecipare la mio contest, che bello. Devo subito farti i complimenti per il tuo stile ben strutturato e lineare. Mentre leggevo mi sono dimenticata per un secondo di essere in efp, credendo di star leggendo uno di quei tomi che mi piacciono tanto di leggende e miti. Difatti poi scorgendo le varie note che hai scritto all’inizio della storia, mi sono resa conto che questa mini storia fa parte di una tua long più grande, proprio con al centro queste tematiche.
Altra cosa che mi piace molto è la serietà con cui hai affrontato l’argomento. Hai detto miti del Nord e tutto ciò che hai scelto che hai narrato a quello fa pensare: il nome – Heän – la descrizione degli ambienti, del drago… molto azzeccato il tutto, davvero.
Purtroppo ho però notato degli errori di battitura e vorrei qui riportarteli sperando che tu non ti offenda. Hai scritto: ‘… creatura mortale od immortale…’ rileggendo questo pezzo dirai che qui non c’è nessun errore, e in un certo senso hai ragione, sarebbe meglio dire piccolo refuso. Vedi, sto frequentando un corso in editoria e una delle regole che ho imparato è che la d eufonica va usata nel caso in cui la lettera che la precede e quella dopo è la stessa vocale. In alcuni casi il non uso come nella regola va segnato come errore, mentre in altri, quelli in cui l’uso ha superato la regola stessa, alcuni lo ignorano. Io volevo dirtelo, poi fai tu 
Ah e ho notato che ti è saltato un accento in liberò dove scrivi: ‘… la creatura si libero…’ verso la fine del testo.
Mentre leggevo ho deciso di darti un premio, quello denominato ‘Emozioni a catinelle’, e sii felice perché questi errori non te lo toglieranno di certo, dato che le emozioni provate rimangono ;)

Recensore Veterano
22/02/16, ore 20:14

Buona sera! Sono qui per lo scambio recensioni! ^.^
Il tuo nome utente ha subito chiamato la mia attenzione ed ho visto che hai una storia che riguarda anche re Thranduil...la terrò per dopo, quella.
Prima questa!

La descrizione di questi Draghi del Nord è notevole, complimenti per la resa. Viene da chiedersi "ma se non è mai tornato nessuno, come mai vi sono delle leggende?" Insomma, le leggende nascono da un fondo di verità e se non vi è nessuno a raccontare la storia che poi viene esagerata di bocca in bocca, potrebbe esserci un problema.
Però è anche assumibile in diverso modo: qualcuno è tornato in tempi molto antecedenti OPPURE questa leggenda è, appunto, una mera leggenda.
Un letterale "here be dragons".

Ah, no.
I draghi sono vivi per davvero e scendono ogni cinquecento anni. Ciò sfata tutto quello che ho detto ma se colpiscono anche gli elfi e le altre creature mi viene da pensare che vi sia qualche immortale che li controlla e li guida.
Cinquecento anni sono tanti per noi ma per un qualche essere che è immune allo scorrere del tempo devono apparire come un battito d'occhi e poco più. Certo è che se ogni 500 anni questi draghi ritornano, qualche fonte scritta che parla di loro dovrebbe esserci.
E con quella, qualche dozzina di balliste sulle mura. Non sempre si ha Bard a disposizione! xD

Heän è un cercatore di morte. Ce lo rendi bene, il discorso ha anche quella struttura che ribadisce il suo NON stare cercando la gloria che pare un suo dirci ciò.
Però...carissimo, ci sono modi un po' meno agonizzanti per tirare le cuoia! Insomma, buttarti giù da un dirupo non sarà epico ma almeno non soffri che per mezzo secondo e magari anche meno se l'altura è più alta.
Tu stai andando a farti bruciare VIVO.
Oh, beh...la vita è la tua!

"Il ghiaccio sembrava anestetizzare qualunque cosa e facendo sembrare quel luogo isolato dal resto del mondo." 
Non sarebbe più corretto "e faceva sembrare"? Il cambio di tempo mi sembra stonare un pochino :(

Ah, nel momento in cui vedi un tizio morto cominci ad avere paura? Coraggio, ragazzo: non è quello che volevi? Hai pure lasciato quella povera cavalla indietro per questo.
Prosegui, coraggio :)
Ed alla fine muore così. 
In un certo senso ha avuto il suo lieto fine: è morto.
Ed apprezzo che sia finita come lui voleva, anche se in maniera discretamente più dolorosa e meno istantanea. 
Mi dispiace soltanto che sia una one-shot e che quindi non prosegua il resto della storia; in poche righe, beh non proprio poche ma il giusto, hai creato un mondo del quale ci hai parlato. Ci sono abbastanza dettagli per poterlo immaginare ma ti sei evitata gli spioni luuuuuuuunghi ed iper-dettagliati.
Quelli sì che avrebbero stonato se forniti dalla narrazione di un...
Come descrivere questo ragazzo?
Un povero disgraziato? L'ultimo tra gli ultimi? Non è un guerriero e non ha opposto alcuna resistenza, è andato a morire perché voleva morire e nessuno -tranne te- racconterà o conoscerà mai la sua singolare storia.
Un signor nessuno scagliato in un mare d'ossa ormai irriconoscibili.

Bandierina verde guadagnata!

Però occhio, eh! Occhio: forse una lettura al testo ti aiuterebbe a notare alcuni periodi molto lunghi, senza punteggiatura di pausa.
Presumo sia una scelta voluta, per rendere il fiume di pensieri, ma ho come la sensazione che in certi punti sia una lettura davvero precipitosa.
E' voluto?
In ogni caso, complimenti! ^.^
A rileggerci presto :)

Recensore Master
16/01/16, ore 12:14

Ci ^^ finalmente giungo!
Allora... ti dirò. Io amo uomini e draghi, di solito le storie così le apprezzo anche più del necessario. La tua mi ha colpita, l'ho trovata abbastanza tragica, anche se non ho ben capito perché Hean sia andato incontro a una morte così atroce. Capisco aver perso la voglia di vivere, ma io, al suo posto, piuttosto che intraprendere un lungo viaggio verso chissà dove, mi sarei direttamente impiccata a casa mia xD ecco, questa è stata l'unica cosa che mi ha fatto un po' storcere il naso, assieme al fatto che non c è una descrizione appropriata dell'equipaggiamento di Hean. Può sembrarti una sciocchezza, però mi sembra strano che un ragazzo povero come lui dia riuscito a racimolare viveri, coperte, sella e pellicce adatte a sopravvivere a questo lungo viaggio. Poi io ho immaginato un ambiente dal clima siderale ( tant'è che mi sono stupita che Hean si fosse fatto accompagnare da un cavallo: visto e considerato che non hanno molto grasso addosso, sarebbe dovuta morire molto prima di arrivare a destinazione), quindi capisci anche tu le mie perplessità. Per il resto nulla da eccepire, la storia è molto bella e tragica; anche se il finale non è così inaspettato. Lo stile è epico, la storia sembra quasi una leggenda tramandata di bocca in bocca, con tutte le ripetizioni che servivano a memorizzare il testo per raccontarlo alle generazioni a venire.
Spero di non essere risultata rompipalle xD un bacione
Hime

Recensore Master
15/01/16, ore 12:19

Ciao! Da amante di libi come Lo Hobbit e Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sono rimasta immediatamente incuriosita da questa tua storia e le aspettative non sono state deluse.
Sin dalle primissime righe si intuisce il malessere di Hearn, la sua fine tragica, ma nonostante questo è stato molto triste leggere della sua violenta morte.
Ha preferito morire da "eroe" che vivere una lunga vita nella miseria e nell'ombra, eppure tra le ultime righe ho scorto rimpianto e pentimento per le scelte fatte; molto triste è stato anche l'addio con la sua giumenta, che in questa OS appare come l'unica "amica" che lui abbia mai avuto, l'unica che gli dimostra affetto.
Le scene di violenza, per quanto forti, non sono state esagerate o estreme e questo è molto importante per non rovinare la lettura. Anche le descrizioni sono d'impatto, della giusta lunghezza, così come le emozioni del protagonista.
Brava, questa tua OS mi è piaciuta davvero tanto! ;)

Alla prossima,
V.

Recensore Veterano
15/01/16, ore 11:58

Questa storia, pur nella sua brevità, è decisamente ricca di eventi!
Allora, prima di tutto comincio dicendo che il tuo stile mi piace e lo trovo molto adatto al genere fantasy.
La descrizione dei draghi mi ha conquistata. Sarà che si tratta di una delle creature del mondo fantastico più amate di tutti i tempi, fatto sta che mi sono piaciuti i tuoi draghi del nord.
Hai un modo di scrivere le scene e descrivere i fatti coinvolgente e ho apprezzato molto il tono cruento (e un po' crudelino...) del racconto.
A me piacciono le storie sanguigne e questa la è.
Hai creato un buon climax, e il lettore si illude anche che il protagonista sopravvivrà, quindi il mix di emozioni è perfetto.
La frase finale è veramente ottima e incisiva.
Complimenti ancora! Alla prossima!

Recensore Master
15/01/16, ore 11:32

Eccomi qui ;-) Allora ho trovato questa oneshot molto bella e molto suggestiva, ho apprezzato molto l'incipit in cui hai descritto i draghi del nord, in quanto i draghi sono tra le creature fantasy più intriganti e misteriose che siano mai state inventate, il protagonista che decide di andare incontro all'avventura, un'avventura pericolosa ma l'unica in grado di smuoverlo, meglio un'avventura pericolosa che morire di inerzia, insieme alla sua fedele giumenta, una cavalla destinata ad avere una brutta fine e che viene salvata da lui...il momento in cui entra nella grotta e scopre tutto quello c'è dentro, è terribile e devastante nello stesso tempo e si rende conto che i draghi sono creature da cui è meglio stare alla larga...stile fluido e coinvolgente...ho potuto sentire dentro di me il terrore e la curiosità del protagonista... Molto brava, i miei complimenti :-)

Recensore Junior
15/01/16, ore 11:13

Ciao, perdona il ritardo!!!
Allora, cominciamo dai problemi o meglio dal problema. La storia, a livello di stesura, sarebbe ottima se non fosse per le virgole. Prova a rileggere a voce alta: in alcune frasi ti finirà il fiato prima di essere giunta al punto. Hai deciso una struttura cadenzata e spezzata, che ben si sposa con ambientazione e avvenimenti, ma per farla devi gestire molto meglio la punteggiatura.
"Si narrava d’imponenti e maestose creature ricoperte da scaglie azzurre brillanti più resistenti dell’acciaio. Denti come spade più affilati della miglior lama mai forgiata da creatura mortale od immortale" questa frase sintetizza molto di questa storia: lessico ottimo ed atmosfera resa d'incanto (e di questo dirò più avanti) ma veramente complicato da leggere. Ad esempio una virgola tra "creature" e "ricoperte" é necessaria, sono due frasi diverse. Da "denti come spade"poi, parte un'altra frase molto complicata da leggere: magari mettendo "i loro denti (denti da solo non può fare da soggetto) erano come spade, più affilati ecc. Ecc.".
Purtroppo il racconto é pieno di cose del genere, che vanno a minare i due grossi pregi di questa storia: l'atmosfera che hai creato e le descrizioni degli ambienti. Hai creato spazi orribili nel loro splendord, con una vena gore che ci sta benissimo. Nella mia mente ho un'immagine nitida di tutto ciò che hai descritto, specie nel finale. Hai evocato molto bene su "tastiera" quello che (credo) ti frullava in testa. I draghi (ma che simpatici burloni) mi sembrano molto simili a quelli presenti nell'antico testamento (non so se é un caso, ma 'sti cavoli: mi sono piaciuti).
Comunque, in conclusione: risolvi il problema della punteggiatura, perché la tua scrittura é davvero troppo ben realizzata, per il genere fantasy almeno, per essere sprecata.
P.s. Ma la cavalla si é salvata alla fine? Almeno lei XD

Recensore Master
14/01/16, ore 22:20

Wao.
Ammetto di dovermi riprendere, questo genere di racconti non fanno proprio per me, nonostante mi scagli con sadico entusiasmo (?) contro i miei stessi personaggi e li uccida, anche.
Il fantasy non è esattamente il mio genere preferito, ma ho sempre ammirato chi sa scrivere un racconto così intenso come hai fatto tu. Amo i draghi, ma non li ho mai immaginati così... ehm... spietati e sanguinari. Sarà che ho apprezzato molto Eragon e di conseguenza ho l'idea del drago-animaletto-da-compagnia (?) come Saphira. Va beh, sorvoliamo... sono una capra ignorante! ^^'
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai presentato queste creature: sono belle e terribili, affascinanti e spaventose e nonostante appartengono all'Inferno vivono fra i ghiacci (ho trovato molto bello questo contrasto, sì).
Ho apprezzato anche la presentazione del protagonista: "Heän non era un avventuriero e non era un coraggioso, era un ragazzo come tanti altri ma portava nel suo cuore la disperazione di pochi". Questa frase mi è bastata per inquadrarlo: Hean non ha davvero nulla da perdere e anche se prova paura per il destino che ha deciso di affrontare, il desiderio di farla finita con un'esistenza che gli sembra troppo misera (e forse la mancanza di coraggio per suicidarsi con le proprie mani) è addirittura più forte dell'istinto di sopravvivenza.
L'affetto per la sua giumenta è commuovente e mi chiedo che fine abbia fatto quel povero animale. Chissà, magari trovandosi da solo si è lasciato morire...

La descrizione forte e un po' cruenta della morte del protagonista è la parte che più mi ha scioccata, non tanto per la scena in sé per sé, quanto per il fatto che Hean resta immobile, non tenta di fuggire nonostante all'inizio ne abbia l'occasione. Era proprio rassegnato e deciso a morire.
I draghi compaiono come bestie fameliche che si avventano sulle proprie prede, facendole soffrire, eppure mantengono la loro terribile bellezza e il loro fascino. Sei stata davvero molto abile nel descriverle!

Dal punto di vista stilistico non ho proprio nulla da dire, anzi. Personalmente preferisco i periodi brevi, ma questo è un parere personale che puoi tranquillamente ignorare! xD
Hai una bella proprietà di linguaggio e hai la capacità di invogliare la lettura: e puoi fidarti, perché come ho già detto il fantasy non è il mio genere, ma con la tua storia non ho staccato gli occhi dal foglio nemmeno per un attimo.
Ti faccio i miei complimenti!

a presto,
Elly

Recensore Master
14/01/16, ore 17:50

Eccomi.
Ok... Ok. Sto cercando di riprendermi.
Lo dico con sincerità, è la prima volta che mi capita di leggere una shot simile, non per la crudezza e né per il finale atroce, ma per la disperazione che impregna ogni singola parola di questo testo.
Hean sa già quello che accadra e lo vuole dannatamente, e questo è decisamente un grande colpo. La parte più straziante, oltre a quella finale - l'hai resa benissimo, nella sua sanguinolente violenza - è stata l'addio alla cavallina. Sono riuscita a non piangere - io faccio paura, mi emoziono con impressionante facilità - ma mi ha comunque commosso.
Al di là della trama e dell'esito non scontato, complimenti per come hai calibrato le varie scene e per il sottile clima di terrore che hai saputo creare. Brava!

Alla prossima :)

Manto

Recensore Master
13/01/16, ore 17:23

Cioè no... Bellissima storia, ho letto con il fiato in gola fino alla fine, ho sentito su di me il freddo gelido delle terre del Nord, ho avvertito la solitudine e il dispiacere di Hean, il rapporto affettuoso tra lui e la cavalla, ma no, tu non puoi far questo al mio fragile cuore... Io non resisto alla sofferenza...
povero ragazzo..E io che speravo si salvasse in extremis...
Tutto molto ben scritto e delineato, mi piacciono molto le tue ambientazioni e descrizioni, trovo solo molto triste il finale!
complimenti bravissima! A presto Ladyhawke...

Recensore Master
13/01/16, ore 16:13

Ciao!
Eccomi, passo subito, se non ti dispiace!

Il tuo stile in questa one-shot emerge in maniera più intensa ancora, se è possibile.
Il ritmo è molto più lento, rispetto all'altra, ma non l'ho trovata pesante, anzi!
Mi sembri molto attenta ai dettagli e alla struttura dell'ambiente, questa è una cosa che mi piace molto... ma attenta, lascia immaginare qualcosa anche al lettore!;)
Non ho trovato errori grammaticali o sintattici, mi ha fatto piacere. La lettura è scorrevole e ben strutturata.
Veniamo alla trama...
Impostata bene, chiara e fluida.
Mi è piaciuto un sacco il momento tra Aven e Hean ( perdona la mancanza della dieresi), quello in cui si separano. Mi è dispiaciuto un sacco ma, per citarti, "gli dispiaceva lasciarla andare ma sapeva che quella era la cosa giusta da fare, non sarebbe riuscita a proseguire con lui e se fosse rimasta ad aspettarlo sarebbe certamente morta di freddo o sbranata da qualche predatore. "
Questa frase racchiude l'essenza della giustizia e della volontà.
Lui vorrebbe tenerla con sé, ma preferisce saperla al sicuro, piuttosto che metterla in pericolo!
La parte sui draghi... allora, le scene di scontro sono sempre le più difficili - ho lo stesso problema-. Non sono venute male, sono un po' troppo lente.
Spero di non averti offesa, perché la recensione è sempre positiva!
Un abbraccio e a presto!
Juliet