Recensioni per
Seventeen
di Nuel

Questa storia ha ottenuto 185 recensioni.
Positive : 183
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
25/09/19, ore 11:57

Carissima Nuel,
eccomi qui finalmente a recensirti! Che bello questo capitolo. Ora oltre ad adorare follemente Stella, adoro follemente anche Debbie. Che personaggio fantastico, dal carattere forte, ma che sa essere anche dolce, che sa prendere le persone, che ha sempre la risposta pronta ma non ferisce mai. Mi piace moltissimo e la sua resa è oltremodo umana.
È lei il collante per tutti, sebbene penso che anche Justin, in qualche modo, sia un valido aiuto che lega Brian e Gus, che prova a dar voce a qualcosa che quei due non riescono a dirsi, perché dopotutto forse non sono così diversi come si pensa. Capoccioni, lo sono sicuramente. Tra loro manca il dialogo ma, per fortuna, hanno persone accanto pronte a dar loro una mano.
Stella, in tutto questo, è quasi il cardine di tutto. Divisa in due, tra l'oppressione di quel pensiero e dei genitori incapaci di capire quale sia il suo desideri più grande e la sua dimensione.
Infine, Justin e Brian hanno fatto faville, all'inizio del capitolo, ma tutto è andato in fumo per colpa di qualcuno che si chiama "Marple" e che ha generato in Brian qualcosa di simile ad una gelosia infantile. Che quella cosiddetta libertà che decanta tanto, comincia a stargli stretta. Possiamo chiamarla ancora libertà?
Bellissimo capitolo, appassionante e come sempre ricco di introspezioni forti. A prestissimo, è sempre un piacere leggerti!
Miry

Recensore Master
19/09/19, ore 16:28

Carissima Nuel,
che bello e profondo questo capitolo, è stata una specie di montagna russa di emozioni diverse e contrastanti. Ho empatizzato un sacco con Stella, costretta a tornare ad essere ciò che era per amore di Gus, solo perché Brian chissà cosa vuole dimostrare a suo figlio. È fermo su quella decisione e NIENTE ma proprio NIENTE gli farà cambiare idea. Ti giuro, mi fa quasi rabbia, se non fosse che lo adoro e quindi lo perdono.
Mi è piaciuta da morire la scena in cui Gus vede Steve/Stella tra la folla e la raggiunge. Ho immaginato così bene lui che si sbraccia, dà spallate in giro solo per arrivare a lei. E quel bacio che Stella reclama, perché si sente protetta e salva nelle mani di Gus... sul serio, sono belli, bellissimi e la caratterizzazione di Stella mi lascia sempre senza fiato, oltre che ci empatizzo un sacco e mi dispiace per lei.

Deve essere davvero dura per un ragazzo che vuole cambiare sesso avere fiducia nel prossimo, non viver quel cambiamento con la paura che gli altri non possano accettarlo più per quello che è, ma Gus ha dimostrato una grande maturità, oltre a un amore sicuramente adolescenziale, ma che è appassionato e giusto, siccome con lei è tutta un'altra cosa. Perché ama Stella, per quello che è, pur essendo un concetto "banale", in questo capitolo hai reso giustizia a quello che poteva essere un cliché che invece mi ha emozionata tantissimo.
Complimenti e alla prossima,
come sempre leggerti è un piacere immenso ♥
Miry

Recensore Master
17/09/19, ore 13:49

Buongiorno Nuel!

Ci voleva proprio questa riunione di corpo e di spirito tra Brian e Justin ed è bello vederli così sazi e affiatati, anche se a farne le spese è Aidan. Non che lui sia mai contato veramente qualcosa per quella vecchia volpe di Kinney, ma la sua figura è intrisa di una dolce nota melanconica che l’opportunità offerta prontamente da Brian non dissipa del tutto. E come potrebbe, del resto? Aidan forse era innamorato del suo carismatico capo cui donava le sue attenzioni e, la sera prima, magari per una frazione di secondi ha anche creduto che potesse esserci qualcosa di più, ma Brian, nel non volere un ultimo bacio/rapporto ha dimostrato di essere un Uomo.
A proposito di uomini, è difficile resistere al fascino di Dylan. Siccome adoro Stella, ovviamente lui e la sua relazione futura con Gus mi fanno un po’ soffrire (è il Paul della situazione), ma tornando a noi è un personaggio che affascina. Usa la stessa strategia del vecchio de La Storia Infinita, quando dice a Sebastian “questo libro non è per te,” suscitando immediatamente il senso di rivalsa del ragazzino. Qui il processo psicologico è il medesimo (ed è sempre maledettamente efficace), ma a peggiorare c’è l’erotismo che emana da ogni poro di Dylan e di cui Kiki si accorge.

Come diceva Brian, cui toccava dare ragione su questo, Stella è una cara ragazza e una splendida persona, ma non si trova a suo agio col suo corpo. Gus ha diciassette anni, gli ormoni a duemila, non ha problemi a passare da una lei a un lui, ma si può essere e rimanere fedeli anche a diciassette anni, parola mia. Tuttavia Stella non è ancora disponibile sul piano fisico ed è un terreno sicuro, qualcosa che ha e che sa di non poter perdere ora, sebbene sia doloroso che il giovane Kinney si chiede come sarebbe stato avere con sé Steve, dato che lui ama qualsiasi declinazione scelga. Dylan è il mistero. Un mistero facile, senza impegni, senza domande, senza attese, senza paure. In questo momento mi sto dicendo che è inevitabile che l’attrazione tra i due ragazzi esploda (carica e tensione, punzecchiamento e osservazione contro un bacio leggero e dato a fior di labbra), ma poi penso che all’età di Gus e Stella anch’io ero impegnata. Su tutto emerge, come sempre, quanto tu sia stata veramente brava a creare legami e intrecci così profondi, capaci di coinvolgere sempre il lettore.
Un caro saluto e tanti complimenti, come sempre **
Shilyss

Recensore Master
12/09/19, ore 23:16

Carissima Nuel,
ti scrivo da un bunker in Vietnam, visto e considerato che questo è il mio 17esimo giorno senza internet (quasi 18esimo) e quindi ti chiedo scusa per il ritardo. Di nuovo. Sigh.

Un capitolo meraviglioso, questo, dove la personalità di Justin sembra l'unico equilibrio possibile per Brian e, alla fine, anche per Gus. Ho letteralmente amato ogni introspezione, soprattutto perché sono venuti fuori lati ancora diversi di questi personaggi, uno fra questi Brian. Sembra un tipo sicuro e di certo lo è molto più di altri, ma ha anche lui le sue paure e i suoi riti. Non riesce a lasciare andare niente, non gli piace perdere ciò che ha tra le mani, per paura di non aver tenuto le cose stretti tra le dita. Non nel modo consono e Justin, qui, è l'ago che pesa la bilancia in un perfetto stato di equilibrio; questo mi ha colpita perché ora ho capito perché i due sono così indispensabili l'uno per l'altro. Lo trovo un comportamento molto umano, e questo è sempre un bene quando si legge una storia, perché identificarsi nei ragionamenti dei personaggi, anche se sono così diversi da noi (tipo Brian, io sono l'opposto, ma ho paura anche io spesso di perdere la presa su qualcosa).

Justin, come ti dicevo, è la luce di questo capitolo e lo è anche per Gus. È un bene che lui abbia parlato con il figlio di Brian, perchéè riuscito a toccare corde decisamente delicate, senza però romperle. La sensibilità di Justin ti conquista, soprattutto perché cerca sempre di comprendere tutti i punti di vista, e sembra saper dire sempre la cosa giusta. Ora, dovrà parlare con Brian per conto di Gus... che cosa succederà? Riuscirà a farlo ragionare? Quanto potere ha Justin su di lui? Lo scoprirò presto, intanto ti faccio i miei complimenti, perché questi personaggi che sto imparando a conoscere grazie a te, prendono vita ogni capitolo di più.
Un abbraccio forte,
Miry

Recensore Master
09/09/19, ore 22:31

Ciao mia cara Nuel!

Sia Justin che Brian hanno bisogno di ritrovarsi, l’uno dell’altro e questo capitolo riesce a comunicare tale concetto con una profondità francamente invidiabile. Entrambi i protagonisti passano per una sorta di personale “prova del nove” che li rende ancora più consapevoli che è il momento di ridefinire il rapporto. Chi sta insieme da tanti anni vive diverse di queste fasi, è inevitabile. Daphne pone una domanda scomoda a Justin per ottenere una reazione diversa dall’amico. Gli chiede di preferire il buon Paul (lo sai, me lo hai reso simpatico) in modo tale da farlo correre più velocemente da Brian, l’amore di una vita con cui certo, vivere è tremendamente difficile, a volte, ma fa sentire vivi.

E faccio un’illazione: ma non è che c’è un qualcosa di speculare tra la vicenda della madre di Justin e il figlio? Entrambi hanno scelto un partner con un lieve age gap e mi chiedo se sia una coincidenza. Tra l’altro, hai menzionato un tema molto caro, cioè il rapporto delle donne con la loro fertilità e la perdita di essa, in una società che guarda ancora con molto sospetto alle donne che scelgono, per le più varie ragioni, di non avere figli.

Molto bella e malinconica è anche la parte con Brian. Ed è anche romantica, sai? Hai dato un grande spessore al personaggio del barista regalandogli un passato e rendendolo rotondo, hai fatto sentire Brian meno invincibile del solito e hai fatto interrompere la tresca col ragazzo sulle note di un bacio passionale. Il finale è di una dolcezza estrema: lasci spazio all’immaginazione dopo aver fatto presente come ci sia un cambio di ruoli, ma soprattutto lasci nel lettore un senso di nostalgica tristezza per un amore che nemmeno le idee più libertine, le personalità più frizzanti, possono contenere. Brian ha una casa e anche Justin. Bellissimo capitolo, intenso e struggente. Il punto di vista di Brian, qui, mi ha veramente stesa! Buonanotte mia cara, a presto!
Shilyss :*

Recensore Master
07/09/19, ore 17:37

Carissima Nuel,
sono senza connessione a internet e ci sto mettendo gli EONI a recensire (12 giorni senza wifi... secondo te devo fare un genocidio o denunciare tutto il denunciabile?), ma finalmente eccomi qui!
Questo è decisamente un capitolo corposo e che ha chiarificato un po' dei miei dubbi. Il complicato triangolo (se così lo vogliamo chiamare) tra Paul, Brian e Justin mi aveva molto incuriosito specie volevo capire per Justin cosa significasse e hai detto delle cose molto umane, specie quando Justin sostiene che Paul è qualcuno con cui si trova bene, con cui vorrebbe chiarificare la sottile situazioni in cui si trovano, ma che poi finisce per parlare con lui di molte altre cose, e questo denota in Paul una bella personalità, dove Justin trova una sorta di isola felice, laddove Brian pecca. Un atteggiamento DECISAMENTE umano. E questa profondità, mia cara Nuel, non è cosa da tutti.

La parte finale è stata un vero e proprio calcio in faccia e io adoro quando gli autori mi prendono a calci in faccia. Brian non ha davvero compreso. È così arrabbiato all'idea che Gus sia stato espulso per via di Stella, che non ha altro che brutte parole per lui... solo commenti acidi, insinuazioni, che ovviamente hanno fatto uscire di senno Gus (e pure me), per via di questa sua superficialità... lui nonsa niente di Stella, non sa chi è, non sa cosa fa. Eppure si permette di elargire giudizi; e questo ancora lo trovo umano, perché Brian è un padre, che si ritrova a dover fare i conti con il "fallimento" di un figlio che mai avrebbe voluto vivere.
Brian è davvero la tipica persona che deve avere sempre l'ultima parola e vincere, schiacciare tutti con quella crudeltà che è capace di tirare fuori.
Insomma, lo amo sempre di più, malgrado in questo capitolo lo avrei volentieri preso a pugni pure io XD Ma è giusto, significa che sei riuscita a far trasparire emozioni (e non mi dovrei stupire più, ma ogni volta mi stupisci).
E' sempre un piacere leggerti e farmi coinvolgere dalle tue storie,
un abbraccio fortissimo e a presto,
Miry

Recensore Master
03/09/19, ore 09:36

Mia carissima Nuel! ^^

Allora, direi che tutta la tensione emotiva del capitolo sia racchiusa nella prima parte. Lindsay ha una sensibilità particolare, accentuata dall’avere una relazione stabile e di lunga data con Mel e dall’essere un’artista dall’occhio finemente allenato a cogliere anche le sfumature minime racchiuse in un’opera d’arte. Ecco perché non le sfugge l’idillio rappresentato dalla coppia Justin/Paul. Vedere come lei si approcci all’avvocato è stato doloroso e bello a un tempo, ma soprattutto tanto credibile. Grazie a un sapiente scambio di battute, abbiamo una nitida rappresentazione di ciò che Paul è e vorrebbe essere. È l’altro, quello che aspetta e che ha messo su con Justin una casa e una famiglia. Famiglia che il pittore abbandona per l’amore per Brian. Se l’equilibrio rappresentato dalla coppia libera e aperta ha funzionato in un passato più spensierato, è evidente che adesso l’impalcatura non regge più. Io adoro Brian e Justin insieme <3 e soffro nel vederli separati, ma qui tutta la mia solidarietà va a Paul che non può gridare a Lindsay che è più di un semplice amico e quelle chiavi le ha perché lui e Justin, in qualche modo, stanno insieme. Un lavoro magnifico, hai fatto un lavoro magnifico con questo bellissimo passaggio emotivo.

L’altra parte rivela le grettezze contemporanee alla QaF. La società bigotta e francamente miope che vede in un allenatore gay una possibile minaccia farebbe sorridere, se solo non si trattasse di temi d’attualità (quindi anche le ragazzine dovrebbero temere necessariamente allenatori maschi?). Vorrei dire anche che la società statunitense è particolarmente chiusa su determinate questioni (ma poi penso all’Italia e mi rattristo), ma di nuovo non sarebbe vero. Sorvolando su questi temi che appaiono più complessi del previsto e che certo non possono essere affrontati in una recensione, noto un altro barlume del rapporto futuro che ci sarà tra Stella e Brian. L’ammirazione indubbia verso un uomo dalla personalità travolgente, pur con tutte le sue idiosincrasie, contraddizioni e particolarità. Come sempre, leggerti è un viaggio sulle montagne russe. ^^
A presto, cara :*
Shilyss

Recensore Master
28/08/19, ore 17:54

Ciao Nuel,
allora, parliamoci chiaro. Prima mi sconvolgi con la storia di Brian, Justin e Paul, che a quanto pare non ha preso subito benissimo la questione dei due amanti ma, a quanto vedo, dopo l'ha semplicemente accettata, anche se non demorde nei confronti di Justin... ma nemmeno Brian, quindi temo che il nostro dotatissimo amico si dovrà accontentare di fare da "secondo". E poi adoro tutto lo sviluppo, come glielo dice, proprio nel momento in cui non dovrebbero pensare a nient'altro che a loro. E niente, amare Brian è praticamente semplice come bere un bicchiere d'acqua. Persino dopo, quando si approccia con Stella.
Brian è quel tipico personaggio che mi fa dire: ohibò, ma perché non sono così? Quella frase:

«Sì», rispose Brian, un ghigno sicuro e divertito, «mi piacerebbe sapere perché la madre di mio figlio non sa che Gus ha una ragazza, tanto per cominciare».

No, è impossibile non amarlo, confermo.
Per quanto riguarda la questione Stella, non me lo aspettavo proprio. Hai messo tra gli avvertimenti tematiche delicate e questo poteva spaziare le possibilità tra milioni e invece... hai gestito tutto con una delicatezza infinita, e il fatto che tra tutti, Stella abbia proprio avuto la fortuna di farlo sapere prima a Kiki, è un sollievo. Almeno è qualcuno che sa come si gestisce il cambio di sesso.
E ora? Sono proprio curiosa di sapere cosa ne pensa Brian. Ma tanto, tanto curiosa!
A presto, mia cara,
come sempre leggerti è un piacere immenso.
Miry

Recensore Master
27/08/19, ore 17:16

Cara Nuel,

che capitolo difficile da recensire! Devo dire davvero troppe cose. La prima che mi salta in mente è sulla legge (che non conoscevo) sugli obiettori religiosi. Resto sgomenta e addolorata non mi esprimo oltre, anche perché rifiutare cure mediche tradisce ogni principio della medicina (ma basta vedere cosa succede anche da noi su altre questioni per credere a certi comportamenti allucinanti e qui mi fermo). Mel e Liz sono pucciose e complici e mi sono piaciute molto. Al tempo del trasferimento in Canada hanno messo il loro nucleo familiare al centro dell’attenzione e hanno tentato di proteggerlo, facendo vivere i bambini in un ambiente tollerante, ma la famiglia di QaF travalica i meri rapporti sanguigni per estendersi (almeno, così mi piace vedere Justin che chiama Linz) anche agli amici o agli affini.

Brian che parla d’amore con Justin è una parte che ho amato tantissimo e su cui avrei tanto da dire. Il primo, complimenti a Gus, perché tollera di sentire le prodezze amorose del padre (quando invece buona parte dei ragazzi sovente vive nell’illusione di essere nato sotto a un cavolo o, comunque, non gradisce sapere i dettagli della vita sessuale dei propri genitori). Il discorso di Brian lo condivido e non lo condivido. Lo condivido perché Gus deve fare esperienze ed essere spensierato. Vent’anni è l’età in cui si deve sperimentare, provare, amare e fare tutte quelle cose che a trenta o a quaranta non si fanno più (o almeno, dicono che non debbano fare più XD). Ha ragione nel dire che diciassette anni sono pochi per trovare l’amore della propria vita, e se io avessi un figlio gli direi le stesse identiche parole (senza raccontare i miei eventuali trascorsi, ma tant’è). Dall’altro, però, non esiste un campione rappresentativo del numero di uomini con cui bisogna andare per sapere se Tizio è quello giusto. L’amore per un’altra persona può esserci a prescindere e lo stesso discorso potrei girarlo a Brian: “sei andato con mille uomini, dopo Justin, ma in fondo ti è sempre bastato solo lui, caro Kinney.” Insomma, all’amore della vita non si può dire “ripassa, devo fare esperienza”, ma Kinney fa il ragionamento che chiunque farebbe.

‘Sto delirio per dirti che ho adorato questo capitolo <3.
Un caro saluto e a prestissimo, come sempre questa storia è una montagna russa emotiva <3
Shilyss

P.S.
Perdona il wall of text :*

Recensore Master
20/08/19, ore 15:10

Cara Nuel, ^^

eccomi con i miei deliri settimanali! Questo capitolo ha due livelli: da un lato un messaggio sociale fortissimo da parte di Micheal, dall’altro una trama che procede come un treno con delle introspezioni pazzesche. Partiamo dall’inizio: Michael dice delle cose meravigliose, quando parla del fatto che non esistono crociate né schieramenti, non esistono amori di serie A e quelli di serie B. Trovo che il suo ragionamento sia il punto di arrivo dell’accettazione e della tolleranza. Puoi essere bisessuale, eterosessuale, gay, quello che ti pare, purché ami e siamo tutti uguali nella nostra unicità.

Quale messaggio può esserci meglio di questo? Eppure, per paradosso, schieramenti e atteggiamenti da crociati sopravvivono (e qui potrei aprire una parentesi su quanto mi dispiacciano certi ragionamenti anche qui, su Efp). Dall’altra parte, c’è anche il sollevamento della questione dei bagni: una cosa d’attualità che riguarda la vita di tutti i giorni e che non può e non deve essere ignorata. In questo capitolo, l’approccio crociato di Kinney viene smorzato da Michael e si inizia a intravedere la complessità del rapporto che lo legherà a Stella e a Gus. Brian vuole proteggere entrambi, ma chiaramente i suoi dubbi sulla forza e la resistenza del legame tra Gus e Stella sono più che legittimi e doverosi per un padre, soprattutto considerato quanto i due siano giovani. L’ombra di Justin, invece, è sempre presente ed è bellissimo vedere come questo amore arrivi a permeare, senza volerlo, qualsiasi aspetto della vita di Brian.

Anche i rapporti degli altri, cioè, vengono letti e analizzati in base a questa storia d’amore che dura ormai da una vita. Come sempre, il tuo capitolo è bellissimo. Oltre a scrivere bene, regali emozioni, mi fai affezionare tantissimo ai personaggi e mi dai sempre nuovi spunti di riflessione. Un caro saluto Nuel! Alla prossima!
Dai, che stavolta non ho delirato troppo XD,
Shilyss

Recensore Master
19/08/19, ore 16:53

Carissima Nuel,
Niente, mi sa che io questa serie devo iniziare a vederla perché ormai sono in love with Brian. Devo scoprire di più sui suoi modi di fare, perché dai video che ti ho già detto di aver visto, trovo straordinariamente efficace la resa del personaggio ma questo ha dato inizio in me, ad un concatenarsi di curiosità nei riguardi della serie e di lui. Insomma, prenditi le tue responsabilità, se inizierò a vederla e diventerò dipendende da questa storia!
Adoro Justin e Brian, i loro approcci così familiari, il loro continuo cercarsi e tentare di non fare l'effetto magnete, stando sempre appiccicati eppure dopo quel regalo era impensabile che non accadesse quel che è accaduto sulla macchina nuova... e adoro, adoro, adoro ogni singola parola delle tue descrizioni di quella parte. Erotismo allo stato puro , ti ringrazio per avermelo donato ♥

Poi Gus... il suo rivedere Stella mi ha fatto sorridere. Due adolescenti che si cercano e si vogliono, pieni di confusione e paure ma già pronti a fare scelte giuste, seppure pregni di quella impulsività tipica dei ragazzi giovani, come il bisogno d Gus di difendere lei o la decisione di Stella di andar via di casa e lasciare la scuola.
Insomma, bellissimo capitolo, pian piano prendo confidenza con i personaggi e complimenti come sempre** leggerti è un piacere immenso!
Miry

Recensore Master
17/08/19, ore 13:38

Carissima Nuel,
ti chiedo perdono per l'immenso ritardo, dato da alcuni contrattempi imprevisti che, comunque, non giustificano un ritardo tale! Giuro che la prossima volta arriverò con più anticipo!
Intanto ti dico che, dalla tua risposta alla scorsa recensione, ho deciso di cominciare a leggere questa, siccome nell'altra ho fatto davvero confusione con alcuni eventi e, volevo anche dirti che non ho iniziato la serie ma ho visto qualche scena su youtube e mi sono letteralmente innamorata di Brian. Ora, sarà l'attore, sarò che ho visto determinate scene che mi hanno fatto un po' capire il tipo, ma sappi che il dialogo con Justin mi ha fatto capire quanto studio c'è dietro questo personaggio. Lo sto amando già.

Il rapporto con Justin mi piace terribilmente perché ne denota la confidenza e la conoscenza reciproca dei due, dove non si fanno problemi a dire quel che pensano e, da quel punto, ci parli di Gus e ce lo presenti sotto due visioni completamente diverse: quella di Brian – più critica e severa e quella Stella, decisamente più adolescenziale. Insomma, Gus grande assente ma protagonista indiscusso del capitolo. E ora che Stella si trasferirà da Debbie, dobbiamo aspettarcene, vero?
Un caro saluto e ancora scusa per il ritardo,
Miry

Recensore Master
12/08/19, ore 17:52

Ciao Nuel!
Prometto che non delirerò in questo capitolo. Debbie è una nonna spettacolare. Aperta su tutti i fronti, propone il modello di una nonna inclusiva che vive con una certa libertà anche la propria sessualità. Certo, è madre e nonna, ma per arrivare a questi traguardi ha vissuto e amato e una donna può avere desideri e impulsi anche una volta che ha passato la menopausa. Poi appoggia Stella, quindi sai che adoro <3.

Tra i sostenitori di Stella c’è anche Justin. La scena notturna con Paul mi è piaciuta moltissimo. Ovviamente sono una fan della coppia Brian/Justin, ma la monogamia non è stata mai appannaggio di questi due soggetti. C’è bisogno di una svolta e Paul sembra preferire perdere Justin – che pure ama intensamente, come scrivi, ama più di quanto Justin non ami lui – ma anche qui… Paul è una persona adulta che non vuole più accontentarsi, ma non ha bisogno di una scenata di gelosia, per farlo. In verità, qui fa più da Grillo Parlante: in questo senso, il capitolo diventa educativo, mettendo Justin e il lettore di fronte alle idiosincrasie di un movimento non così inclusivo come potrebbe o dovrebbe, ma anche proponendo un comportamento coerente.

Se Justin sostiene di essere un padre putativo per Gus, che lo sia a fatti e non a parole. È esagerato – come anche gli fa notare Justin – descrivere Kinney in maniera così negativa, ma… beh, anche qui, ci sta. In fondo, Paul un minimo geloso deve essere, no? Come sempre, la tua si rivela una lettura piacevolissima e ponderata. Non è solo intrattenimento, ma è anche un modo per venire a contatto con una vera e propria cultura – come il riferimento alla conduttrice Ellen DeGeneres, moglie di Portia De Rossi. Un caro saluto e a presto, carissima! Come sempre, ti faccio una carrettata di complimenti e ti auguro un sereno e felice Ferragosto!

Shilyss

Recensore Master
03/08/19, ore 10:30

Cara Nuel!

Inizio il weekend leggendo un capitolo della tua long – ormai è una mezza abitudine – e prometto che, stavolta, non sclererò come mio solito, nonostante la dolcissima dichiarazione d’amore tra Mary e Hunter. Lei è dolcissima e anche onesta nel suo lavoro, dato che non dice nulla circa i problemi di Stella e la curiosità di Hunter è giustificata dalla parentela nei confronti di Gus. Il bello della proposta è che ha una spontaneità enorme ed è dolcissimo leggerli così, mentre sono nel corridoio di un ospedale, a promettersi di essere sempre insieme.

Per quanto concerne Brian, non credo affatto che sia un caso che scelga proprio un barman simile a Justin; certo, la sua abilità nelle pratiche sicuramente aiuta, ma questi dettagli del ricercare i lineamenti dell’amato nel partner occasionale sono indici pericolosi, molto, molto pericolosi. Sono d’accordo con il Fantasma del Natale Passato aka Thomas Paine alias Brandon, soprattutto su quel discorso sulla paternità, ma credo che Brian dopotutto debba solo abituarsi all’idea e fare mente locale su questa cosa generazionale: è un personaggio che ha tanti difetti e che è il classico str%&pnzo, ma non è sciocco, non è crudele, non agisce per il male di suo figlio. Deve solo abituarsi all’idea e capire, guardare dalla prospettiva giusta le cose.

Il momento in cui non va a fare il predatore in discoteca, in questo senso, spiega questo passaggio perché pensa al primo giorno di scuola di Gus. E Gus con Stella (insieme li amo, lo sai) si è messo in una condizione tale da dover cambiare scuola. Insomma, fare i genitori è un mestiere difficile, fare i genitori di un figlio come Gus ancora di più, perché dal padre non ha ereditato solo il fascino indubbio, ma anche la cocciutaggine. E poi c’è la parentesi Justin, che attendo… insomma, bel capitolo, come sempre: vedere Brian preoccuparsi per il figlio è qualcosa di interessante e bello.
Un caro saluto e a presto,
Shilyss

Recensore Master
28/07/19, ore 16:11

Mia carissima Nuel!

Lo sappiamo: Brian è un personaggio particolare, un uomo difficile da amare (e Justin ne sa qualcosa), una persona egemonica e rampante che tenta di controllare tutto, ma è anche un padre sinceramente preoccupato per il proprio figlio che sa quando ha passato il segno. E ci vuole forza e maturità per ammettere di aver sbagliato nei confronti di Stella e ridarle quella parvenza di femminilità che tanto lei cerca, ma che è anche così difficile da ottenere per una ragazza sempre. Sono da sempre una fervente sostenitrice/appassionata del make-up, perché il trucco permette alle persone di apparire come vogliono, di creare una commistione tra ciò come si sentono dentro e come vogliono che gli altri le vedano. A volte sono trasformazioni totali, altre trucchi coloratissimi poco portabili, come si dice in gergo tecnico. Il trucco è qualcosa che guarisce l’anima, che aiuta ad apprezzarci o a ritrovarci (non a caso vengono fatte sedute anche in ospedali eccetera).

Il dono di Brian, in questo senso, è il dono che un genitore fa a una figlia. Insegnarle a essere bella non nel senso di un canone estetico, ma con l’obiettivo di guardarsi allo specchio e di riconoscersi e riconoscerci. Il capitolo, in verità, si occupa marginalmente di questo e vede Gus ambientarsi a scuola. È adorabile come sia un Brian in miniatura, per certi versi, dato che vuole subito emergere e non ci sta a farsi compatire dai prof. La seconda parte è romantica e dolce. Amo molto Micheal e Ben e la loro storia e ho trovato di una dolcezza infinita – e mi fa sempre pensare a quel capolavoro di Philadelphia - e le paturnie di Hunter con Mary ♥. Non ricordo però la questione dei figli: è una scelta precisa del personaggio o non può averne? Quale che sia il motivo, trovo la sua paura molto realistica. Come al solito, deliro e mi appassiono.

A livello di trama qui c’è una pausa, vero, ma era necessaria per quel bacio bellissimo tra Gus e Stella e per il dolce intermezzo casalingo e adorabile tra Ben e Micheal. Come sempre una lettura incantevole, piena, profonda, che mi fa delirare; buona domenica! ^^
Shilyss <3