Recensioni per
Se telefonando io, potessi dirti addio.
di Mardy Paranoica

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
17/12/16, ore 15:22

Ciao!
OS molto romantica e nostalgica, che mi è piaciuta davvero molto. Bello il modo in cui hai introdotto i due personaggi, già nel pieno dell'azione, in qualche modo.
Nulla da dire su grammatica/ortografia, mi piace molto il tuo stile.
Brava!

Gaia

Recensore Master
15/09/16, ore 10:53

Ciao!

Sono qui per lo scambio recensioni :)

Ho trovato molto cruda e reale questa tua breve flashfic, ma non per questo meno piacevole. Sei riuscita a dipingere perfettamente uno dei grandi problemi di questa nostra umanità esasperata, di questa vita non-vita in cui facciamo a gara per dimostrare non il cuore più grande, ma l'animo più egoista, tronfi nei nostri successi e sempre pronti a denigrare il nostro prossimo per i suoi fallimenti.

Hai descritto davvero splendidamente questi due personaggi che, sebbene abbozzati in una storia alquanto veloce, hanno tutte le caratteristiche che li rendono persone complete, a tutto tondo, reali. Una persona può ritrovarsi quanto in Edoardo quanto in Viola e credo che questo sia il più grande successo di questa storia, il cardine su cui spingi il lettore a riflettersi, a chiedersi "ma che cosa sto facendo della mia vita?".

Ci vogliono, storie così, che ci mostrano con una delicata crudezza il modo sregolato e vuoto in cui ci ostiniamo a vivere. Si tratta di una piccola chicca molto bella e piacevole da leggere, e ti ringrazio per averla scritta: ne avevo proprio bisogno.

Spero tu non me ne voglia, ma vorrei sottolinearti qualche errorino che ho trovato. Sono cose di poco conto, sul serio, ma è un peccato lasciarle perché tendono a sminuire la bellezza di questa breve ma intensissima storia.

- [...] non ricompensavano tutto quello che avrebbe voluto essere per lei nonostante Viola desse a vedere che non le importava [...]

- E a volte pensava anche che probabilmente Edoardo non le avrebbe mai dato [...] nonostante avesse l'atroce dubbio che lui non l'avrebbe mai cercata, che si sarebbe rassegnato a se stesso e sarebbe andato avanti nonostante non voleva pensare a questo finale della storia

- [...] condividere quei pochi momenti di normalità quando fuori la città quasi ormai dormiva tutta sapendo che con la nuova alba si sarebbe rimesso in moto il meccanismo demoniaco di quella vita ricca tanto quanto insoddisfacente e povera di umanità.  [...]

Ti mando un abbraccio,
B.

Recensore Veterano
04/05/16, ore 12:39

Ciao Mardy, ho scelto questa storia perché è l'ultima pubblicata e perché l'introduzione mi ha davvero incuriosita.
Solitamente mi piace leggere quello che pensano le persone su temi comuni, come può essere proprio questo: un uomo, ricco, bello e di successo, che ha la fortuna di avere al proprio fianco una donna che lo aspetta e che non si lamenta e, anzi, lo accoglie con un sorriso. Premetto che per me è un'utopia, una cosa quasi inesistente, perché probabilmente diventerei isterica oltre ad ogni limite XD e anche perché non mi è mai capitato di incontrare una persona così.
Forse i pensieri di Edoardo sono le speranze di tutti gli uomini ma notiamo anche come Viola in realtà ci soffre. Se non fosse innamorata lo lascerebbe, tanto che medita di farlo, ma prima o poi. O forse sarebbe meglio dire "poi".
Penso che tu abbia messo in luce una realtà un po' inesistente, ma è stato molto piacevole entra in questo mondo malinconico che nasconde un grande romanticismo.
A presto,
Wellsie

Recensore Master
02/03/16, ore 11:44

Ciao! :)
Che bella storia, anche se molto amara. Non dico triste, perché non lo è, ma amara. Amara come la vita e l'egocentrismo di Edoardo, amara come la "debolezza" di Viola, che vorrebbe fuggire via da questa vita insoddisfacente e senza futuro, ma che davanti all'uomo che ama tutta la sua determinazione va a farsi benedire.
Che dire? Sai che ho apprezzato molto lo stile con cui hai narrato la vicenda? è davvero molto piacevole e nonostante non ami i periodi lunghi, questa volta sono riuscita ad apprezzarli, perché ben definiscono il carico emotivo di Edoardo e Viola, i loro pensieri che sembrano susseguirsi senza posa, ma che arrivano sempre ad un nulla di fatto (Edoardo non è intenzionato a cambiare e Viola non è intenzionata a mollarlo). Quel "forse" suona alle mie orecchie come un "mai": sono convinta, infatti, che Viola continuerà a sopportare i ritardi e l'egoismo di Edoardo, perché è imbrigliata in un amore che pare quasi malato, poiché lei si ostina a restare con la persona che la fa soffrire.
"Edoardo e Viola avevano una cosa in comune, più dell'amore verso i dischi in vinile, il jazz o la passione degli scacchi, dei film d'autore e della passione per i libri di storia, l'amore verso Edoardo. Entrambi amavano la stessa persona." questa frase riassume le vite di Edoardo e Viola e l'ho trovata davvero molto triste, nonostante mi abbia strappato un sorriso. Sai, leggendola mi è venuto in mente un aforisma di Wilde, dimmi tu se ci azzecca qualcosa: "amare se stessi è l'inizio di una storia d'amore lunga tutta una vita".
Edoardo lo sa bene. E anche Viola.
Che dire? Complimenti! Anche se breve, questa storia è emotivamente carica e l'ho davvero apprezzata. Brava! :)

A presto,
Elly

p.s.: il titolo è azzeccatissimo! ;)