Recensioni per
pitchblack
di Honeymouth

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
25/02/17, ore 15:21
Cap. 1:

Buongiorno.
Benché abbia letto tutto il racconto recensisco solo questo capitolo perché, pur essendo il primo mi è molto piaciuto. Vedere l'Uomo Nero colloquiare in modo così normale (relativamente parlando) con una bimba di questo carattere mi ha fatto uno strano effetto. Di certo positivo, non ne dubito, rende il capitolo molto interessante. E' un'immagine che non si vede spesso, anzi proprio mai. Se poi prendiamo una bimba come Joey, tutto pepe e niente paura la cosa incuriosisce ancor di più.
In ogni caso è davvero un buon racconto... Stava per strapparmi una lacrima verso la conclusione, segno che si è riuscito a creare qualcosa di davvero profondo in questa storia. Davvero molto bella. Grazie.
Buon pomeriggio.

Recensore Junior
26/11/16, ore 17:48


Wow! Pitch s'è infilato nella camera da letto del padre di Joey! Notevole e perfino audace, da parte sua. Di solito l'Uomo Nero non porta incubi solo ai bambini? Mi pare proprio che il signor Re degli Incubi se la sia proprio presa a cuore la sorte della sua piccola amica, eh? Sarebbe quasi dolce, se non stessimo parlando di Pitch Black (che, se mi leggesse in questo momento, tenterebbe di staccarmi la testa con la sua falce per aver usato la parola dolce e Pitch nella stessa frase X°D).

Ehi, dico: così mi fai soffrire! Una volta tanto, una, in cui l'Uomo Nero fa qualcosa di positivo e umano (anche se, vabbeh, non proprio in modo ortodosso)... e finisce nelle grinfie di Sanderson. Ma povero Pitch. D'accordo, ha portato un bell'incubo a un uomo. Ma d'altra parte è nella sua natura. Non penso si sarebbe degnato di parlarci, con il padre di Joey.
A questo punto mi devo rallegrare che il Sandman non si sia fatto vivo la notte di Natale, se no sai che macello.
Comunque il tuo Pitch è veramente sfortunato, quasi più dell'originale. Non mi aspettavo che fosse spaventato anche dalla sua stessa ombra... Che, oddio, vista la creatura di cui parliamo è decisamente paradossale: dovrebbe trascorrere l'intera esistenza a guardarsi le spalle. Che angoscia.

Però ci è riuscito sul serio. Ha quasi fatto venire un infarto a un uomo. Fortuna che è ancora vivo e vegeto. Non credo che Joey sarebbe stata particolarmente felice di venire a sapere che Pitch aveva realmente ucciso suo padre (come invece aveva fatto intuire al primo capitolo). Grande Pitch, ottimo lavoro! E Sanderson se l'è fatto sfuggire da sotto il naso, come al solito. Non che mi aspettassi che l'avrebbe ritrovato fermo in strada in attesa.

Oh, che cosa commovente. Il papà di Joey è rinsavito ed è tornato a casa. E adesso Joey non dovrà più essere così triste e senza speranza, no? E forse il nostro Pitch ha salvato un'altra bambina, un altro piccolo tassello della sua famiglia. Sono contenta per loro. Spero che lo sia anche lui, ma non ci giurerei.

Ok, no. Ha perso l'unico essere umano che poteva vederlo e parlargli, e poi si è perso anche lui, di nuovo e probabilmente per sempre. Che cosa triste ç_ç È perché ha aiutato la bambina? La prima volta è morto dopo aver salvato la figlia, la seconda dopo aver salvato Joey. Adesso vado a piangere sotto il letto... (ah no, ci sono il libri, vabbeh).
Toothiana è sempre molto saggia e gentile, e riesce a trovare del buono un po' in ogni dove (un po' come North). Ma dubito che l'intento di Pitch fosse quello di agire da guardiano. Aveva solamente intenzione di fare qualcosa per rendere felice la piccola Joey, e lo ha fatto sul serio. Spero che questo, almeno un pochino, lo abbia fatto sentire meglio e orgoglioso di sé stesso, per una volta.

Credo che questa sia in assoluto la storia su Pitch più bella e profonda che abbia letto fino ad ora. Devo assolutamente ringraziarti, perché l'ho amata davvero tanto.

Roiben

Recensore Junior
22/11/16, ore 13:43

Non ci credo! Ha tentato di intrufolarsi anche nella Fabbrica di Babbo Natale? I recenti accadimenti devono averlo deviato un attimino. O magari (come pensano gli yeti) aveva intenzione di entrare e non aveva voglia di bussare come un normale visitatore. Un po’ come faceva il caro vecchio Frost, insomma. Certo, nonostante tutto, vedo che non ha perso il suo sarcasmo. È confortante.
 
Giuro, quando North ha detto a Pitch che sarebbe rimasto a dare una mano agli elfi, sono quasi cascata dalla sedia. Immagino benissimo i pensieri di quel povero disgraziato. Perfino Jack tremerebbe al solo pensiero di trascorrere del tempo chiuso in una stanza con un’orda di elfi di Babbo Natale.
 
Così, sembra proprio che Joey sia diventata un chiodo fisso per l’Uomo Nero. Pare non riesca proprio a pensare ad altro. Ha fatto quasi venire un infarto a North con la sua proposta di farle un regalo di Natale. È strano che né Nicholas né Jack abbiano seriamente preso in considerazione l’idea che Pitch sia definitivamente ammattito. Secondo me, senza avere abbastanza informazioni, qualche domanda avrebbero dovuto porsela. Non è mica normale che l’Uomo Nero pensi ai regali di Natale per una bambina.
 
Certo che l’idea di lasciare la sorveglianza del Re degli Incubi nelle mani di uno spirito dell’inverno dedito a battaglie a palle di neve e divertimenti vari non è stata propriamente una genialata. Quanto pensava sarebbe durato, prima di trovare qualcosa di più interessante di cui occuparsi? Probabilmente sarebbe stato più fruttuoso lasciare Pitch alle occhiatacce di Phil e Gustav: loro sì che sanno come sorvegliare.
 
Quindi è vero: Pitch e Joey hanno un passato in comune. Sono, in qualche modo, molto più legati di quanto non sospettasse Pitch stesso. Allora, effettivamente, la famiglia di Jonah deve essere sopravvissuta, o comunque lo deve essere la piccola Jill. Dopotutto, per quanto lo abbia rammaricato, aveva fatto un buon lavoro nel mettere in salvo la figlia.
E lui questo non lo può neppure sapere? Che cosa triste. In questo modo non avrà mai nemmeno idea di aver contribuito a salvare la sua famiglia. Insomma, lui è morto, pensando di essere stato assolutamente inutile fino alla fine, e invece non è così. È piuttosto ingiusto che debba rimanere all’oscuro dei fatti.
Ciò che dice Toothiana in parte è giusto, comunque. E Jack, come spesso accade, è un po’ troppo ingenuo: pensa seriamente che liberandosi di Pitch Black si libererebbero e affrancherebbero il mondo da incubi e paura? Peccato che la paura fa parte della vita, ed esisterebbe in ogni caso, con o senza un Uomo Nero a cui affibbiare ogni responsabilità.
 
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai descritto l’atmosfera un po’ sospesa e incantata della vigilia di Natale, mi è quasi parso di averla davanti, con i suoi odori e suoni particolari, con le sue luci (quelle che Pitch detesta così tanto perché gli rovinano “l’atmosfera” di sano terrore da fine d’anno).
 
Pitch può ancora controllare gli incubi, perfino quando non sono mandati da lui. Non ho idea se sia una notizia positiva o meno, ma almeno ha deciso di risparmiare una brutta nottata alla piccola Joey. Si è affezionato a lei? Nonostante non sia al corrente della loro parentela e quindi, per lui, rappresenti solo una bambina umana un po’ troppo diversa dagli altri e stranamente simile a sua figlia.
Oh, guarda, insieme sono davvero “teneri”, e anche un po’ “imbranati” nel relazionarsi con il prossimo. Sarà un’impronta “di famiglia” oppure semplicemente le esperienze passate che li hanno resi entrambi un po’ schivi? Ho idea che Joey sia la prima e probabilmente ultima bambina che mai riceverà un regalo di Natale direttamente dall’Uomo Nero. E credo anche che, in fondo, anche Joey si sia affezionata un po’ a Pitch.
 
Continuo a pensare che a Pitch farebbe piacere (se davvero possa provare piacere in qualcosa, come diceva Jack) sapere che una parte della sua famiglia è ancora viva. Ma capisco comunque le remore di Toothiana, che probabilmente si sentirebbe in colpa per aver provocato la probabile scomparsa di uno spirito. Uhm… un bel dilemma.
 
Ehi, il prossimo è l’ultimo. Immagino risolverà qualcuna delle mie “annose” domande ^_^
Amo la tua storia, sia nelle sue parti cupe e pesanti che in questi momenti quasi dolci. Sprazzi di umanità di uno spirito oscuro.
Ci sentiamo per l’ultimo capitolo, a presto!
 
Roiben

Recensore Junior
19/11/16, ore 19:48


Ahah! Sì, penso anch'io che Toothiana abbia un'aria da psicopatica mentre fornisce coordinate alle sue fatine. Dà una certa inquietudine.

Così Jonah ha perduto il suo ultimo dentino da latte per difendere la piccola Betty. Che cosa romantica. Da un tipetto poco raccomandabile come Pitch non ce lo si sarebbe aspettati. Invece le sorprese non finiscono mai. Betty già l'adora, si nota. Che carini ^-^

Jill, la figlia di Jonah, somiglia molto a Joey, sia fisicamente che nel background. La figlia di un uomo che “fa paura” ma al quale è comunque affezionata in modo del tutto incondizionato. Curioso. È un caso o è voluto?
Certo che Pitch è sfortunato ai limiti del pensabile qualunque sia il suo passato. Stavolta l'invasione di un nemico senza nome ma ben armato. E l'hanno ucciso mentre era sotto un letto, dopo che aveva praticamente terrorizzato la figlia per farla fuggire e, si spera, salvarsi. Immagino sia la linea guida perfetta per il futuro Uomo Nero che porta incubi (ma che cosa scomoda passare l'esistenza nascosto sotto i letti dei bambini!).

Ah! L'ha notato anche Pitch! Allora non me la sono immaginata la somiglianza tra sua figlia e Joey. Ottimo. Però mi sembra che continui a essere un po' troppo arrabbiato con sé stesso. Nonostante la vicinanza della moglie e della figlia, alla fin fine continua a essere parecchio insicuro e con poca fiducia nelle proprie possibilità.

Jack Frost è fastidioso come una zanzara e tremendamente inopportuno. Un uomo (ok, una cosa vagamente simile a un uomo) non può nemmeno piangersi addosso in santa pace che, Zac!, arriva il seccatore... ehm, lo spirito dell'inverno a importunarlo. Che esistenza complicata, povero Pitch.

Un capitolo un po' amaro, devo dire. Non che la storia si leggera, ma questo qui è veramente pieno di fatti pesanti da digerire. Non ha importanza, alla fine. Mi è piaciuto molto comunque, compresi i suoi pensieri cupi e vittimistici. Continuo la lettura con piacere.

Roiben
(Recensione modificata il 19/11/2016 - 07:50 pm)

Recensore Junior
17/11/16, ore 14:14

Diamine! Una storia su Pitch Black che non è Pitch Black! XD Interessante. Ok ok, partiamo dall’inizio, se no mi perdo.
 
Allora: Pitch è fuori di testa. Fatica a stare al mondo e decide di infiltrarsi (di nuovo… recidivo) nel regno di Toothiana. Da solo! Gli s’è fusa qualche rotella, povero.
Toothiana è manesca. Ma questo già si sapeva (l’ultima volta gli ha fatto saltare un dente). Uno non se lo aspetta, da un personaggio tutto piume e sorrisi, e lì ti frega. Però è anche troppo buona e comprensiva: cioè, Pitch si fa mettere al tappeto, chiede una pausa e lei si ferma? Mph! È solo stata fortunata che, effettivamente, lui non sarebbe davvero riuscito ad alzare un dito per farle del male.
 
Così, in questo tuo racconto Pitch è relativamente giovane. Insomma, Toothiana già esisteva e operava come fata dei dentini. Ha un che di intrigante questa possibilità, lei conosce il suo passato e ne ha conservato i ricordi (tranne uno). Non che sia effettivamente servito a molto, visto come si sono evolute le cose, esattamente come è accaduto con Jack Frost.
I ricordi di Pitch sono legati, in qualche modo, a quelli di Joey? Oppure è solo un’associazione di idee e un passato per certi versi simile? Perché quando Pitch ha visionato i ricordi della bambina ha contestualmente ricordato qualcosa anche del proprio passato, giusto? Quel bambino che si nascondeva sotto il letto con la sorella minore che è apparso nei ricordi di Joey era Pitch (o Jonah… tra l’altro un bel nome, per un tipetto come lui).
 
Bunnymund sarà anche buono e comprensivo, ma lo è solo con quelli a cui tiene. Toothiana, in questo caso, perché se fosse stato solo per Pitch col cavolo che si sarebbe allontanato dalla sua tana per andare a fare la caccia al tesoro con lui. Lei ha insistito e alla fine lo ha convinto. Ma Bunnymund… credo abbia un debole per le ragazze, a questo punto, visto che anche nel libro si lascia convincere a collaborare solo perché glielo chiede Katherine, non certo per la “bella” faccia di Nicholas North, e nemmeno per il suo caratterino infiammabile.
 
Piccolo appunto sul capitolo: Pasqua, essendo giustamente una festività e ricorrenza religiosa (come il Natale), vuole l’iniziale maiuscola.
 
Molte bene, direi che le cose si fanno interessati. Sarà la ricerca del ricordo perduto, il prossimo capitolo? Caccia al dente! Ironico, fatto da un coniglio (ghgh). Ci sentiamo al prossimo capitolo.
 
Roiben

Recensore Junior
15/11/16, ore 13:42
Cap. 1:

L’Uomo nella Luna, in un modo o nell’altro, sembra sempre entrarci. O almeno questo è ciò che ne ho dedotto leggendo le primissime righe di questo racconto. Mi chiedo se Pitch avrebbe continuato a vegetare nel suo supposto sonno eterno, se la Luna (i famosi raggi inviati da Manny in perlustrazione, secondo la curiosa teoria di Joyce) non avesse trovato un modo per raggiungerlo di nuovo. Mi chiedo anche se lui, per qualche verso, non lo avrebbe preferito. Oblio eterno… tanto, alla fin fine, quello sembrava già essere il suo destino.
 
Oh, Pitch ha trovato qualcuno che lo può vedere! Sono contenta per lui. Anche io sono in ballo a scrivere un racconto con qualcuno che può vedere Pitch. Mi ha sempre fatto tristezza l’idea che venisse emarginato in quel modo. Così ho dovuto, assolutamente, trovargli una compagnia (non so se lui abbia apprezzato molto il mio pensiero, però).
Certo che la tua Joey è una tipa piuttosto dura e inflessibile. L’Uomo Nero s’è decisamente trovato qualcuno di ostico a cui pretendere di fare paura. Sfortunato fino all’ultimo granello di sabbia, povero. Ma vedo che non ha dismesso la sua aria da sbruffone incallito (e nemmeno le sue gabbie… questa ostinazione nel mettere i bambini in gabbia prima o poi dovrò capirla, lo fa anche Joyce nei suoi libri).
 
Mi piace la stanza della relatività dell’Uomo Nero, sembra parecchio interessante, mi ricorda un poco la tana del bianconiglio, per certi versi, o i “migliori” incubi, se è per questo.
Pitch ha poca pazienza, soprattutto con i bambini, e vedo che l’ha già quasi esaurita con la tua Joey. Pensare che lei nemmeno fa i capricci. Ma forse lui l’avrebbe preferito?
L’ha riportata a casa. Questo è inaspettato. Immaginavo si sarebbe limitato a liberarsene, invece l’ha accompagnata davanti alla porta di casa, ed è persino rimasto ad aspettare che la madre aprisse, quasi volesse assicurarsi che fosse al sicuro per la notte. Mh… strano e curioso.
 
Solo un appunto: Pitch Black, come fosse una sorta di nome + cognome (come Jack Frost, per intenderci). O almeno così è nel lungometraggio animato. Nei libri è solo Pitch, non ho mai visto scritto Black da nessuna parte, per ora. Tra l’altro ho recentemente scoperto che in inglese il termine è usato per definire il buio più profondo, come il nostro Buio Pesto, insomma: Pitch Black, Nero Pece. È carino… oddio, ho il vago sospetto che non siano in molti a trovarlo “carino”, ma vabbeh.
 
Molto bene. Mi sono messa da parte la tua storia per leggerla con calma e vedere un po’ come va avanti. Per il momento sono soddisfatta, l’ho trovata molto interessante. Quindi ci sentiamo al prossimo capitolo.
 
Roiben