Recensioni per
Masterpiece
di Cassandra Sventura

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/11/16, ore 00:19
Cap. 1:

Buonasera, sono arrivato qui curiosando in mezzo alle storie dei partecipanti al contest ;)

Il tuo esperimento è sicuramente interessante. Il tuo stile è pulito e molto elegante, descrive la follia con magnificenza e non posso che rendertene merito, dato che sei riuscita a far trasudare questa sensazione di insanità in ogni paragrafo. Forse anche merito della brevità del testo, ma la tua capacità evocativa è fuori di dubbio.
La frase finale è quella che dà il tocco in più al tutto, quella ciliegina sulla torta che rende la pazzia del protagonista non solo patologica, ma la spinge al gradino successivo: la rende mostruosa, aberrante. Il tuo non è un malvagio di cui si possa aver compassione, è il tipo di creatura a cui si guarda con terrore, con lo sgomento che ispira l'orrore peggiore, quello incomprensibile, fine a se stesso. E' una scelta azzeccata - secondo me - quella di non rendere noto il movente del protagonista: la mancanza di un senso all'atto più che sanguinoso lo rende ancora più efferato, insensato e... malvagio.
L'unico difetto che posso trovare alla storia è la brevità. Ma essendo un esperimento, ci può stare. Preferisco i racconti più lunghi e articolati, ma la tua è stata una lettura davvero piacevole. In bocca al lupo!

Recensore Junior
03/11/16, ore 12:12
Cap. 1:

Inquietante, perverso e assolutamente perfetto! Descrivi molto bene quelli che potrebbero essere dei pensieri sadici, questa storia è talmente coinvolgente che sembra quasi l'abbia scritto un'assassino vero e proprio! Devo farti i miei più vivi complimenti perchè chi scrive questo tipo di genere, molto spesso, può cadere nel ridicolo, ma tu sei riuscita a renderlo quasi una poesia, un "delirio poetico" direi. Ma la cosa che mi è piaciuta di più era l'ambiguità del tuo personaggio, Elijah, il cui comportamento sembrava all'inizio sfociare in una sorta di "necrofilia", ma che alla fine si è rivelata solo essere uno sfogo perverso. Detto ciò, posso annunciare che il tuo esperimento è riuscito alla grande!

Recensore Master
27/09/16, ore 07:08
Cap. 1:

Ciao.
Questa mattina ho voglia di leggere un po', pertanto sono passata da te ben sapendo che sul gruppo Scambio recensioni c'era il tuo profilo e non questa storia. Per dirti, sì, è lì che ho scoperto il tuo profilo. Sapevo già chi tu fossi, quindi sono voluta passare tanto per curiosare il tuo stile. E non mi pare male, affatto.
Anzi, questa OS non è nemmeno stata volgare come mi sarei aspettata.
Hai descritto il tutto con leggerezza ed eleganza. Ha detto che non ha mai scritto uno scritto del genere, ma io l'ho trovato davvero bello e profondo. Mentre leggevo, vedevo il corpo per terra di un pallore incredibilmente accecante e da parte quella persona che, con i suoi pensieri, sorrideva come uno psicopatico. È questo il bello, cioè che nonostante dovrebbe farmi paura, ho sentito un brivido che scendeva dal collo fino giù alla schiena. E anche a me veniva da sorridere, nonostante l'atto che quel personaggio ha fatto sia stato molto crudele. La parte più bella è stata l'ha fine, che va a sottolineare quanto quella persona fosse felice e soddisfatta del suo lavoro. Che non gli importa ciò che ha fatto, anzi è come se non vedesse l'ora di tornare a svolgere questo suo lavoro, quindi l'ho immaginato alzarsi con un sorriso bestiale sul volto, sussurrare quelle parole a quell'uomo che non è nient'altro che suo padre, e andarsene con un sorriso soddisfatto.
I suoi pensieri, il suo atto e il sorriso che fa verso quell'uomo, suo padre, per un problema che io non riesco ancora a capire, perché qua hai descritto solo le parti generali, mischiato con lo stile così preciso che quasi ho alzato un sopracciglio per la tua raffinatezza, son stati le parti migliori nel leggerla. E nell'essere passata di qui.

Ho letto che hai aggiunto un continuo a questa OS, forse passerò. Vedremo.
Au revoir

Recensore Master
02/06/16, ore 23:33
Cap. 1:

Ciao, Cassandra.
Noi due non ci conosciamo e credo che nessuna delle due abbia mai letto nulla dell'altra - almeno fino ad oggi, il giorno in cui ho spezzato questa catena. Ahahah.
Bene. La mia recensione DEVE essere seria, perché questa flash lo merita: mi hai catturata e poche persone riescono a farlo; sono davvero pochi gli stili che mi rapiscono.

Partiamo dal tema che hai scelto di trattare: risulterei una pazza psicopatica se ti rivelassi che desidero tanto scrivere qualcosa di simile anch'io?
Descrivere un essere umano in una condizione così... estrema, malsana e... sbagliata mi ha sempre affascinata e spero di non dire assurdità - se così fosse cancella ogni singola parola che leggerai dalla tua mente -, ma ho rivisto questa mia stessa visione della cosa, questa mia stessa curiosità fra le righe della tua flash.

Mi piace. Mi piace letteralmente ogni tua singola scelta. Ogni singola lettera che hai deciso di utilizzare.
Si capisce che hai un vocabolario ampio, per nulla ristretto e che sei profondamente sensibile. Chi penserebbe mai ad una foto? Nessuno.
"Sarebbe solo una prova in più della sua colpevolezza", direbbe chiunque altro.
Invece tu ci presenti un ragazzo - suppongo - soddisfatto di ciò che ha fatto. Ha ucciso suo padre; non sappiamo il perché, ma non conta.
L'importante, "l'opera d'arte", sono i pensieri del tuo protagonista.

Davvero, potrei stare ore ed ore qui a commentare questa tua breve flash, ma non vorrei per nulla al mondo tediarti.
Concludo, dunque, facendoti presente che questa non sarà l'unica e ultima recensione che ti lascerò perché scrivi DAVVERO BENE.
Ti terrò d'occhio, ecco.

Grammatica impeccabile, stile affascinante.
Bandierina verde più che meritata in pratica.
I miei complimenti.
Alla prossima!

Ps. Ah, quasi dimenticavo: la storia finisce nelle preferite!

Recensore Master
23/05/16, ore 17:31
Cap. 1:

Ciao!
Ne approfitto dello scambio per recensirti questa storia, che, per fortuna, ho avuto l'opportunità di poter leggere in anteprima quando me l'hai gentilmente passata.
Per evitare di passare per una pazza omicida ti chiedo di soppesare le parole messe in corsivo dato che sono un po'... modellate per la recensione e trascendono dal significato che hanno in genere.
Come ho detto ti ho un po' conosciuta per le tue poesie ( credo con il tuo vecchio account e spero di non star facendo una figuraccia ), ma anche con un testo in prosa ti sei letteralmente superata.
Fai entrare il lettore all'interno della storia, e il protagonista, alla fine, risulta un po' simpatico come Hannibal.
Entrambi assassini, ma a modo l'oro quasi li si apprezza per il modo in cui si pongo ( e, nel secondo caso, per il modo che tu l'hai posto ).
L'atto orrendo che l'assassino ha compito nei confronti di suo padre sembra quasi passare in secondo piano poiché considerata una vera e propria opera d'arte ( L'assassino diventa così un Dio, un artista che plasma la materia ) e così, l'atto barbarico sembra quasi giustificato poiché noi, tendenzialmente, riteniamo arte tutto ciò che è bello.
Voglio farti ancora i complimenti
Alla prossima
Balder Moon

Recensore Master
22/05/16, ore 12:41
Cap. 1:

Agghiacciante. Sembra proprio di entrare nella mente malata di un assassino che vede nel cadavere "plasmato" da lui stesso una malsana forma d'arte. È perversa questa flash, mi ha veramente turbato. Il finale, poi, da agghiacciante diventa scioccante fa percepire l'emozione conturbante di chi ha ucciso in maniera cruda. Piccolo appunto personale, la mia impressione è che le ripetizioni di "bello" e "bellezza" siano un po' troppo esasperate, ma riconosco che da un lato possano rispecchiare l'ossessione euforica dell'assassino di fronte all'atto compiuto. "Sono un artista ora": dopo artista ci vuole la virgola. Di solito non spendo tempo per fare osservazioni puntigliose come queste, ma siccome la flash merita, te le ho volute elencare perché questo scritto merita, quindi merita di essere impeccabile.
Non dico di aver apprezzato la lettura in positivo per ciò che racconta, ma per "come" sei riuscita a coinvolgermi e a scioccarmi: trasmettere le emozioni dei personaggi è la cosa più importante che si possa fare, secondo me, a prescindere dal genere e dalla trama. Tu ci sei riuscita più che bene, con questa introspettiva e insana analisi. Brava!
(Recensione modificata il 22/05/2016 - 12:45 pm)

Recensore Master
21/05/16, ore 19:55
Cap. 1:

Io amo questa storia.
È quasi paradossale a tratti, potrebbe tranquillamente essere il ritratto di una di quelle persone che compiono atti di follia, ammirando il risultato soddisfatti.
È così interessante il lavoro sulla introspezione di Elija, sembra un pazzo ed a tratti mi ha ricordato un personaggi che ho creato io, credo che i due insieme sarebbero pericolosi xD
Questo tuo personaggio fa quasi paura, è perverso e malato eppure è così tremendamente affascinante, sopratutto per il modo in cui lo hai reso. Tutti quegli dettagli truculenti sono inquietanti ma io non posso che ammirarli soddisfatta e raramente ho trovato storie horror che ho amato come ho amato questa shot.
In una sola parola: ammaliante.
Complimenti Cass,
Tua, Carmen♡

Recensore Master
21/05/16, ore 13:37
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Se dovessi descrivere questa breve storia, direi che è stupendamente paradossale. Fatico, onestamente, a trovare una descrizione che meglio si addica a quello che, in fin dei conti, è la perfetta e meticolosa descrizione della lucida follia di un assassino. C'è qualcosa di sbagliato in queste righe, di malato nelle parole del protagonista e lo si percepisce fin da subito e fin da subito ci si ritrova coinvolti in un vortice di pensieri assurdi, sbagliati e che senza ombra di dubbio sono il frutto di una mente psicotica. Pare incredibile riuscire a farcela in così poche parole, ma l'autrice ha dipinto il ritratto di una psiche criminale contorta, e lo ha fatto usando uno stile (grammaticalmente e sintatticamente ineccepibile) a tratti crudo. Si è quasi affascinati, ed è questo il paradosso più evidente di tutti e anche il più brutale, dalla follia del protagonista il quale, pazzo assassino, si ritrova a contemplare un corpo morto come se fosse un'opera d'arte. L'assassino tratta il cadavere come si tratterebbe una propria creatura frutto della fantasia, quali un quadro, uno scritto, un testo o una statua. Lui la contempla, l'ammira, si bea e glorifica sé stesso, quasi ritenesse d'aver compiuto un'impresa straordinaria. Addirittura, leggendo, ho avuto la sensazione che cercasse di poetizzare il momento, che prova a far rimanere immortale dapprima restando in una contemplazione quasi silenziosa e reverenziale, e poi scattando una fotografia. A sottolineare l'assurdità della cosa, c'è un frangente in cui il protagonista quasi teme che il flash possa aver rovinato il momento che, per lui, è pura perfezione.

Tutto questo in poco meno di cinquecento parole. Ed è incredibile quanto quest'autrice a me, mea culpa, sconosciuta fino a ora, sia riuscita nella straordinaria impresa di disgustare, ma allo stesso tempo affascinare e irretire il lettore, con la personalità complessa e malata di questo assassino che, ora della fine, risulta essere descritto con più di una sfaccettatura. La genialità sta per la stragrande maggioranza, nel fatto che la storia sia molto breve.

Il tocco finale è, neanche a farlo apposta, il finale stesso. Ci si ritrova quasi senza fiato e con la sensazione che un pugno nello stomaco sarebbe stato più facile da sopportare. Nell'esatto istante in cui ci si rende conto che un figlio ha ucciso il proprio padre, è in quel momento che mi sono resa conto della straordinarietà di questa storia.

In mia opinione, merita assolutamente di finire tra le scelte.
Koa

Recensore Master
20/05/16, ore 15:20
Cap. 1:

Hai raccontato la psicologia di un pazzo, perché solo un pazzo si metterebbe a uccidere così a sangue freddo il proprio padre! Chissà che traumi si sta portando dentro, e chissà se il padre stesso gliene abbia conferito qualcuno... però, in poche parole, tutte queste cose non sono state specificato, avendo voluto tu fare un "flash" semplicemente sul momento dell'uccisione, e mi rendo conto di quanto tu sia stata brava: tutto fuoriesce dalle tue righe, ogni dettaglio, la lama, il sangue, il taglio come una collana... tutto estremamente inquietante e... magico, se posso dirlo. Complimenti davvero, hai dipinto un "pazzo" nel vero senso della parola ^^ alla prossima!