Recensioni per
Il Tredicesimo Re
di Nirvana_04
Ciao! |
Vasia è una vera combattente, nonostante tutto. Apprezzo come si occupa del fratello ferito, come cerca di cucinargli qualcosa di buono nonostante le magre provviste (e lo saranno sempre di più se Dareg ha davvero perso il lavoro come assistente di Morgor...), come si ribella al tentativo di violenza di Karnak. Non ha dimenticato il suo addestramento, anche se forse è un po' arrugginita e non si lascia piegare da nulla e da nessuno: direi che non abbia bisogno delle esortazioni di Haren, in tal senso. Lei e Dareg sono molto uniti e cercano disperatamente di sopravvivere in quella difficile città. |
Eccomi qui, a lasciare il mio solito sproloquio zeppo di cuoricini per Dareg. Sono da cellulare per cui non ti garantisco la completa correttezza e coerenza della recensione (il t9 si diverte ad aggiungere parole a caso). Dunqueh, capitolo meraviglioso, come sempre: gli scontri sono ben descritti, incalzanti e avvincenti (quasi vorrei che ci fossero solo quelli, ma non si possono massacrare uomini continuamente), l'aggiunta di nuovimisteri e nuove scoperte rende la storia più intricata e interessante: cosa stanno cercando i Felici, cosa gli spinge a combattere, perché Kora si rifiuta di agire? Da questo punto di vista, Dareg, pur con tutti i suoi difetti, si sforza di trovare una soluzione, di comprendere; a differenza degli altri personaggi, che paiono languire nella attuazione in.cui vivono, accettandola passivamente, lui cerca di uscirne e di prendere in mano la sua vita, si ribella a quello stato di assuefazione in cui gli altri sono immersi. Sto cercando di capire Kora e le sue ragioni, ma mi fa rabbia il fatto che non agisca, alla fine, e non riesco a capire se questa sua ignavia é data dalla codardia, dalla confusione o dall'ottusità; capisco che siano votati a preservare la vita e siano profondamente rispettosi dei patti e leali, ma questo non deve compromettere l'incolumità dei suoi sudditi. Lo scambio di battute finale, in questo senso, é emblematico: assistiamo ad uno scontro di religioni, di culture e mentalità diverse che provano ad incontrarsi pur percorrendo strade diverse. Un capitolo davvero bello, ricco ma non pesante, che ho letto molto volentieri e mi ha acceso di curiosità: non vedo l'ora di scoprire cosa nasconde la città e cosa spinga i Felici al suicidio (perché alla fine é di questo senso che si tratta) Come sempre i miei più sentiti complimenti, capitolo superlativo *.* Ayr |
Ciao carissima, |
Buon pomeriggio. |
La crudeltà di questa sorta di novella Sparta è qualcosa di indescrivibile. |
Ciao, allora per prima cosa ti faccio i complimenti per il combattimento del capitolo, dalle tue parole sono trasudate la paura, l'orrore della morte, la concitazione della battaglia, la frenesia e la confusione. E più di ogni cosa ho amato davvero Miva, la scena in cui è corsa a cavallo verso l'edificio mi ha fatto pensare alle Amazzoni della mitologia greca, però sono completamente diverse da lei, Miva si butta nella mischia senza pensare mai troppo a se stessa, lotta con coraggio fino alla fine senza avere paura di morire, quindi, restando sull'antica Grecia, ho optato ad avvicinarla ad Atalanta. E visto che la mia mente ha davvero troppa fantasia, dopo che ho pensato alle Amazzoni, quelle Araknaa mi sono parte l'esercito personale di Aracne (vabbè, sto incomiando a sparlare). Comunque, la morte del vecchio del consiglio e le sue parole sono un pessimo presagio, ho la sensazione che le cose andranno sempre peggio, e che l'attacco sferrato prima a Cirene e poi ad Aertha sia solo l'avvisaglia di un piano ben più strutturato. Alla prossima :) |
Ciao, incredibile ma vero riesco a recensire entrambi i capitoli. La decisione che ha preso Dareg potrebbe cambiare le sorti di Aertha, comunque in casi estremi come questo, almeno la carica sotto il Mataj, quello che conduce direttamente le truppe, dovrebbe avere la libertà di prendere decisioni del genere in assenza di un capo diretto da cui poter prendere ordini. Altrimenti, si arrischia ogni volta di essere accusati di tradimento per una scelta giusta ma che non veniva dall'alto. Se ho capito bene, gli uomini di Aertha non scendono in guerra ma restano all'interno della città per proteggerla perchè è il più antico insediamento del regno, giusto? Passerò poi a leggere il prequel, così almeno riuscirò a capire bene il patto che hanno concluso i Felichi e la città di Aertha e perchè hanno deciso di sottoscriverlo. Il povero Peit sembra sempre fuori posto, eppure se non ci fosse stato lui, nessuno si sarebbe accorto che gli Araknaa (non mi ricordo se sono già comparsi o meno, ma dal nome deduco che sono ragni e ovviamente non ragnetti piccoli da poter schiacciare con il piede, ma giganteschi aracnidi grandi come mastini, giusto per complicare la vita a tutti). Il consiglio degli anziani si trova solo ad Aertha per la sua importanza, oppure anche in altre città? Adesso passo al prossimo :) |
Ciao carissima^^ |
Ogni tanto ti soprendo con una nuova recensione ^^ |
Buon pomeriggio. |
Ciao, sono riuscita a passare prima del previsto. Allora, innanzitutto volevo farti una domanda sull'ora cieca. Inizialmente pensavo indicasse la notte, ma negli ultimi capitoli mi è sorto il dubbio che sia propriamente l'intero arco della notte, ma un preciso momento dove la luna non illumina il cielo notturno. È una cosa possibile oppure non ci azzeccato niente? Si parla anche degli antichi abitanti di Serinut, questo significa che quelli odierni provengono dove ora si trovano le creature, mi viene il dubbio che quando si sono insediati, abbiano ucciso l'antica popolazione, oppure non è successo un avvenimento così drastico, e l'antico popolo si è semplicemente ritirato in un luogo di cui i "profughi" non erano a conoscenza. Dareg ha preso le redini del suo plotone, secondo me è proprio portato per il comando e anche lui pian piano se ne sta rendendo conto. Aertha mi incuriosisce come città, è ancora diversa dalle città presentate fino ad ora, è un piccolo paradiso in mezzo alla guerra. E infine: chi cavolo sono i felichi? Un altro popolo proveniente da Cahar? Le domande aumentano a dismisura ad ogni nuovo capitolo. Alla prossima :) Florence |
Ciao, rieccomi qui. Liov è il mio personaggio preferito, è così atipico, fuori dagli schemi, pensa al rovescio di tutti quello che lo circondano, i suoi ragionamenti mi sorprendono sempre, sono lontani anni luce dai nostri ma rimangono comunque razionali, seguono un filo logico, non sono sconclusionati e fanno capire cosa voglia dire nascere, crescere in un posto diverso dal proprio, in un contesto rovesciato. Liov però sta cominciando a cambiare, non molto e credo che stia andando a tentoni perchè non sa nemmeno lui cosa gli sta accadendo, si sta affezionando a Vasia e non riesce a comprenderlo (e qua ritorna il ragionamento del bacio). E anche Haren si sta affezionando a Vasia, non dico che la vede come una figlia, ma sicuramente è più di una semplice allieva (che comunque rimane figlia dell'uomo che gli ha salvato la vita) e si preoccupa per lei e dell'influenza che Liov ha su di lei. Vasia (e così come Dareg) non è fatta per i giochi mentali di Liov e Haren, prende la vita di petto, non preoccupandosi che il nemico può nascondersi in un volto amico e non solamente nelle creature, forse anche perchè è cresciuta a Velenia dove il senso di comunità è il perno attorno a cui gira la vita. Non penso che Liov possa farle del male, o meglio, finchè non la vede come una minaccia per la sua missione non le farà del male, può essere che affezionarsi a lei potrebbe vederlo come un segno di debolezza (se ovviamente riesce a comprendere cosa voglia dire affezionarsi, voler bene ad una persona senza secondi fini) e decida di distruggere questo legame piuttosto che fallire. Vharnet si trova al di là della faglia, quindi era uno di quelli che ha combattuto il Bizar, e Haren gli è molto legato, è il suo maestro vero? Dopo tutte queste teorie psicologiche, ritorno nel mio campo (studio storia dell'arte) e ti faccio i complimenti per la puntigliosità delle descrizioni delle architetture. Ho trovato solo un errore di battitura: |
Ciao, finalmente sono riuscita a passare e a leggere l'intero capitolo, quindi poi passerò a recensire l'altro. La prima parte mi ha fatto sentire nostalgia del mare, sei riuscita a descriverlo così bene, in ogni sua sfumatura, che mi è venuta voglia di rivederlo (e invece fino a fine a luglio non se ne parla) e farmi un tuffo fra le onde. Liov che bacia Vasia mi ha sorpreso, da una parte il gesto significa che si fida di lei, dall'altra mi lascia leggermente con l'amaro in bocca perchè dubito fortemente che l'abbia fatto per affetto. Vivendo per tutti quegli anni tra le creature, non credo che sappia cosa vogliano dire affetto, amicizia, amore, quindi di conseguenza anche un bacio perde il significato che noi gli attribuiamo normalmente, un bacio che per lui cosa significa? Forse è un gesto che non sa spiegare, ma di cui sentiva il bisogno per esprimere qualcosa di inconscio che sentiva dentro di lui, qualcosa che non aveva mai provato prima? |
Ciao carissima, |