Esiste argomento più condivisibile dell'amore? Chi non ha mai avuto il cuore sull'orlo del precipizio, almeno una volta?
Eppure tu riesci a parlare di tutto questo in modo così nuovo e fresco da dipingere il mondo che conosciamo con tinte diverse, offrendoci inquadrature e punti di vista totalmente nuovi.
Tutto sembra concorrere allo scopo di creare un nuovo affresco: la musicalità delle frasi, la fisicità che traspare da ogni verso, i riferimenti che evidentemente al lettore sono sconosciuti ma che delineano velocemente contorni ed ombreggiature di una nuova prospettiva, e persino questo delicato richiamo a Catullo che istintivamente mi sovviene nel leggere di numeri e di baci.
Nella seconda parte, e per la prima volta in modo così nitido, abbiamo uno scorcio di una zona d'ombra ai margini della visuale; il lettore non può saggiarne il contenuto, ma ne percepisce la presenza, come un cono d'ombra proiettato da una forte luce quando incontra un ostacolo (costituito forse, in questo caso, dalle parole "i tuoi lutti"). Personalmente, e non saprei spiegartene appieno i motivi, gli ultimi due versi mi hanno ricordato con prepotenza la scrittura irriverente e maledetta di Baudelaire.
Permettimi una piccola digressione.
Non so se hai sentito parlare dell'installazione "The Floating Piers" dell'artista bulgaro Christo, sul lago d'Iseo.
Smantellata pochi giorni fa, consisteva in un collegamento tra il paesino di Sulzano e l'isola lacustre di Montisola; un telo di un arancio dorato steso su centinaia di migliaia di piccoli cubi, ancorati a loro volta al fondo del lago. Per due settimane, è stato possibile raggiungere l'isola semplicemente camminando sull'acqua: Christo voleva che l'esperienza somigliasse ad una passeggiata sul dorso di una balena, ed ha reso l'opera gratuita ed accessibile per chiunque.
Io ho la fortuna di vivere a dieci chilometri dal lago, e così una notte sono andata a passeggiare sull'acqua. Questi sono i luoghi in cui sono cresciuta: ho visto centinaia di volte il lago e i suoi pittoreschi paesini, ho respirato per tutta la vita gli odori dell'acqua lacustre e dei vigneti della mia amata Franciacorta quando il sole ne scalda la terra per tutto il giorno, eppure camminare su quella striscia di tessuto arancione mi ha dato la possibilità di sperimentare tutto questo come se fosse la prima volta. Un piede dietro l'altro, cercando di scacciare la sensazione di instabilità, ed ecco che senza rendermene conto mi sono ritrovata a metà tra le due sponde, in piedi in mezzo al lago, letteralmente sull'acqua. Mi sono voltata ed ho guardato il paesaggio che mi circondava, le persone, la Luna nel cielo, il mio giovane uomo accanto a me, e mi sono ritrovata a guardare tutto da una prospettiva nuova, diversa e soprattutto inaspettata. Questa sensazione non mi ha abbandonata quando ho rimesso piede sulla terraferma, e nemmeno ora che sono passate due settimane accenna ad andarsene: è la sensazione che ogni cosa sia profondamente intrisa di poesia, se abbiamo l'occasione di vederla.
Ecco, è a questo che mi riferisco, perché la tua scrittura mi fa lo stesso effetto; in questo senso, ti dico che leggere le tue poesie è un po' come camminare su The Floating Piers. |