Recensioni per
Come ghiaccio su un abisso
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
12/07/20, ore 14:08

Ciao, carissimo!
(questa è una storia vera?! Ma porca puttana!!
Non dev'essere stato facile sentirselo raccontare e neanche raccontarlo.)
Ehm... allora, inizio con il dire che sei stato BRAVISSIMO. Nonostante tu abbia descritto in maniera anche piuttosto esplicita ciò che succede a Colin, è tutto avvolto da uno strato di "delicatezza" che riesce a renderla una lettura scorrevole. Dico, fosse stata scritta in un altro modo, dubito sarebbe stata leggibile, probabile che sarebbe stata troppo disturbante. Nonostante questo, il lettore riesce benissimo a precepire e a immedesimarsi nel disagio profondo di Colin.
E' meravigliosa pure la descrizione della ragazza, che sembra quasi "aria fresca" (mi chiedo se sia stata viloentata pure lei, oppure se il male che li accomuna sia la depressione).
Anche se sul finale ci sarebbero parecchie cose da ridire: mica per te, che il lavoro è perfetto, ma sui genitori del poveraccio, che gli ingiungono di "dimenticare tutto". Una persona così andrebbe denunciata, non si può non ascoltare il proprio figlio solo perchè ci si vergogna di lui.
Quindi, con il tipico linguaggio da lady che mi contraddistingue, mi sento in dovere di dire che: a) 'sto ragazzo ha davvero dei genitori dimmerda; b) Salomon è un fottutissimo stronzo.
Adesso è ovvio che mi dovrò leggere il suo punto di vista sulla storia. Immagino tu debba aver fatto un lavoro incredibile per entrare nella mente di un personaggio così, quindi dev'essere un capolavoro.
Alla prossima!^^

Recensore Veterano
08/07/20, ore 18:50
Cap. 1:

Ciao, carissimo!^^
Ho il cervello fuso dal caldo, per cui non garantisco nulla sulla lunghezza e/o corerenza di questa recensione.
Comunque i miei complimenti per la delicatezza con cui, nonostante tutto, sei riuscito a descrivere la faccenda, senza farle perdere forza o scendere in dettagli che avrebbero stonato con lo stile complessivo.
Hai un talento per inventare personaggi spregevoli, di quelli che metteresti volentieri al rogo, e il rapporto di dipendenza che ha Colin con l'uomo è perfetto.
Immagino che molti dei suoi problemi derivino dal padre che lo reprime, anche se, certo, il professore non aiuta. Colin si trova in una situazione che non riesce ad affrontare e l'uomo lo sta usando.
Adesso resta da capire se viene fatto ricoverare perchè depresso o perchè omosessuale.
(ma poi con un padre così, che si vanta di aver fatto radiare un militare perchè gay, ma poveraccio! -sia Colin sia il suddetto militare).
Comunque avevo già sentito parlare del DADT e, sinceramente, non l'ho mai capito.
Vabbè, carissimo, alla prossima!^^

Recensore Veterano
18/04/19, ore 17:36

Sono senza parole, carissimo, sono davvero senza parole.
Purtroppo non mi sorprende che una storia del genere sia accaduta davvero e nemmeno mi sorprenderebbe scoprire che il povero Colin fosse stato l'unico.

La cosa peggiore, dopo una violenza del genere, penso sia rendersi conto di non esserne stati responsabili.
Già di per se le vittime tendono a colpevolizzarsi per non aver potuto prevenire od impedire l'aggressione, oltretutto il bastardo in questione insiste su questo meccanismo per nascondere il fatto che si sia trattato di un abuso e non di un atto consensuale. I genitori sono inqualificabili, però è anche vero che non possono rendersi conto di cosa effettivamente stia succedendo e stanno con il parere di chi secondo loro sta aiutando.

Dev'essere stato difficile sentirsi raccontare una vicenda del genere e capisco perchè tu abbia sentito la necessità di metterla per iscritto. E' giusto che non cada nel dimenticatoio.
La ferita di Colin è una di quelle che non guariscono facilmente ma voglio sperare che abbia trovato la forza di andare avanti e che sia quanto più felici si possa essere nonostante un trauma del genere.

Perchè nonostante tutto si può continuare a vivere e ogni sorriso sul suo volto è un proiettile contro il mostro che lo ha seviziato. E' la sua vittoria più grande.
E per fortuna che, per ogni dottore malsano sulla faccia di questo mondo ci sono persone disposte a medicare le ferite delle sue vittime per aiutarle a guarire. Almeno, voglio ostinarmi a credere che sia così.

Di nuovo, ti faccio i complimenti per l'umanità con cui hai trattato una vicenda di questo calibro. Non credo sia stato semplice, anzi, però sei riuscito a far passare tutto l'orrore che comporta nel modo più rispettoso possibile per chi l'ha vissuta.
Davvero complimenti, non so che altro dire.

Recensore Veterano
18/04/19, ore 17:18
Cap. 1:

Carissimo, non so davvero da che parte cominciare per commentare questa terribile vicenda.

Al di là dell'orrore e del disgusto che suscita in me una persona tanto repellente, anche senza conoscerne il punto di vista vedo che sei riuscito a costruire efficacemente il profilo di un predatore sessuale.
Si è rivestito di un ruolo necessario per la vittima, sa quanto sia vulnerabile e ne approfitta per soddisfare i propri istinti più bassi. Non c'è giustificazione possibile per un essere del genere.

Colin invece è reso con il giusto grado di distacco ed è, giustamente, di difficile interpretazione perchè chi è depresso si chiude al mondo. Non per volontà ma perchè è troppo fragile per reggere qualunque ingerenza esterna. Il ruolo dei genitori certo non aiuta ma posso anche capire che non sia facile rapportarsi con una persona che soffra in questo modo.

"E la mano dell’uomo scivola ad accarezzargli i capelli. Colin non si sottrae, è in un momento in cui ricerca un contatto più di ogni altra cosa." Questa frase in particolare credo riassuma efficacemente la questione.

Davvero complimenti, perchè la delicatezza con cui riesci a ricostruire questa situazione orribile mi lascia senza parole.
Bravo, davvero bravo.

Recensore Veterano
08/01/19, ore 02:04

Ciao^^
putroppo abusi di questo tipo sono più frequenti di quanto si possa immaginare, perché non sempre la vittima ha il coraggio dettato dalla disperazione - come il caso di Colin - di prendere il telefono e digitare il numero per chiedere aiuto.
Le persone come il dottor Salomon sono poi le più viscide e le più maschine, proprio perché approfittano di creature fragili e innocenti come Colin.
Credo che quest'ultimo fosse in piena crisi esistenziale e identitaria, proprio per la sua sessualità. Con un padre così rigido e omofobo, i suoi timori Sono più che comprensibili...
Cadere poi nelle mani di quel mostro deve averlo distrutto ulteriormente..all'ultimo ho temuto seriamente per la sua incolumità.
Se non sbaglio c'è un'altra storia collegata a questa. Daró presto un'occhiata!
Davvero complimenti per la scrittu,ra...Ho notato che nei momenti di solitudine e chiusura di Colin, utilizzi un tocco poetico in grado di armonizzare questa storia a tratti cruda e trucilenta....
Complimenti ancora,
Japan Lover

Recensore Master
12/12/18, ore 15:14

Era da un po' che volevo leggere questa storia e alla fine ho colto l'occasione.
Innanzitutto complimenti per la delicatezza con cui hai trattato questo tema, non deve essere per nulla facile.
Più che vittima della depressione e dei suoi conflitti irrisolti, Colin è vittima della chiusura mentale del padre (possibile che sia proprio quella ad averlo indotto a pensare di essere "sbagliato"), giocando un ruolo chiave nella sua depressione, e soprattutto di quel cinico manipolatore del dottore. Soprattutto quest'ultimo, mi ha fatto accapponare la pelle per l'implicita crudeltà (mascherata però da lusinghe e da "volontà di aiutare", il che forse è anche peggio, perché il ragazzo non aveva la forza di opporsi nelle condizioni in cui era) e per la faccia di bronzo che ha ostentato di fronte ai genitori, finendo per accusare il ragazzo di aver mentito ("aggravando" così il suo quadro clinico, con una finta diagnosi basata su menzogne).
Tra tutte le cose che ha fatto, non so quale sia la peggiore.
Una persona orribile, sia professionalmente che umanamente.

Curiosità mia: alla fine questo stronzo è stato beccato/denunciato? Si è comportato così solo con questo ragazzo oppure lo faceva con tutti?

Recensore Master
30/06/18, ore 07:04

***Il male oscuro crea una silenziosa solidarietà fra coloro che ne sono colpiti. Come appartenenti ad una società segreta, essi si riconoscono alla prima occhiata, colgono segni impercettibili che alla cosiddetta gente sana sono preclusi, perché è proprio l’abnorme sensibilità che li accomuna nella sofferenza. In un mondo che urla, essere dei diapason può risultare insopportabile.***
Ho quotato il pezzo perché ho un dubbio: Colin e la "Dama bianca" si sentono subito simili.
Avevano in comune solo quel malessere adolescenziale? O anche la ragazza subiva come lui? O forse era stata fortunata perché era in cura dalla dottoressa invece che da Salomon... E questo spiegherebbe perché, nonostante sia anche lei depressa, è più forte di Colin, corre leggera come una gazzella o qualcosa del genere, scusa se non ricordo di preciso.

[Unica svista: hai scritto "ad Salomon"]

***I due lo guardano ancora poco convinti. “Colin ha formulato accuse abbastanza esplicite,” insiste il padre.***
E dire che gli stavano credendo! Peccato che il padre abbia aspettato di parlare col professore invece di prendere il ragazzo e portarlo fuori da lì per farlo visitare da un medico.
Ma visto che il ragazzo si è buttato di sotto, quando è giunto in ospedale di sicuro avranno controllato se ha subito violenza. Quindi il consiglio della madre: "Dimentica", in realtà vale per tutta la famiglia. Di sicuro adesso sanno, e chissà quanto si stanno sentendo di merda loro due!

Hai ragione a dire che è una storia particolare, scritta da altri non avrei potuto leggerla tutta, ma tu hai il dono di aprirci gli occhi sul mondo con grande sensibilità e umanità. Mi sento una privilegiata ad esserti amica da così tanto tempo che potremmo quasi quasi definirci degli amici d'infanzia.
Sentirsi raccontare questa storia direttamente da chi l'ha vissuta dev'essere stato una batosta. Posso comprendere perché l'hai scritta: quando ci si sente raccontare certe cose non si può restare indifferenti e nemmeno tenersi tutto dentro.

Nuovo recensore
19/06/18, ore 10:57

Al di lá di tutte le parole di spiegazione che possono starci dietro, è ovvio che quando uno legge una storia si formi, al momento e se ci ripensa in seguito, un proprio parere. Ed è ovvio, sempre psicologicamente parlando, che possa interpretare la suddetta storia in modo diverso da quello che l'autore intendeva - se non ha ancora la replica della propria o di altrui recensioni sottomano. Fin qui niente di non giá noto, ma anche quello che sto per dire mi sembra scontato e inutile, appunto, da esternare - eppure sono qui a rompermi il collo perché, a mio parere stranamente, nessuno l'ha ancora fatto notare, mentre io ci tenevo a sfruttare la libertá di parola. Premetto che puó trattarsi solo di coincidenze, ma questo non impedisce che possa esserci, tra i lettori, chi le ricollega a svariate cose, per il motivo detto sopra, tirando conclusioni che possono essere ugualmente giuste o sbagliate. E questo modo di pensare si adatta a tutta la realtá, non solo a questa storia. Con un esempio vicino alla dimensione di Efp, anche solo considerando le immagini sul profilo di un non ben precisato autore e tralasciando sottigliezze rasenti al subliminale di alcune sue storie, nonché la delicatezza con cui assalta pareri discordanti dai suoi, uno puó benissimo pensare che il suddetto imprecisato autore puó ribadire all'infinito di essere aperto/a al dialogo ma, siccome non sembra tollerare la libertá di opinione per il motivo di due righe prima e inserisce rimandi alla sua corrente di pensiero (ovviamente sottili, subdoli, per non essere preso/a in causa - insomma, ribadisce la propria integritá morale con la sua "gentilezza" nello rispondere a recensioni negative e poi si scherma, in modo non poi cosí tanto antisgamo anche considerato i "messaggi subliminali", dietro al paraculo della privacy... come se volesse prendere in giro qualcuno, ma vabbè), il suo sembra piú un modo per prenderti da dietro senza fartene accorgere cosí che ti ritrovi ad accettare certe cose per belle senza sapere come sei arrivato a farlo, e quindi uno a un certo punto arriva a dire che è inutile scrivere certe cose a certi tipi di persone - la veridicitá di questa conclusione, soggettiva, non si puó dimostrare in modo oggettivo, quindi prendendo in considerazione le parti interessate quest'utima oscilla ugualmente dal giusto allo sbagliato. Ti ho annoiato con tutta questa manfrina per dire che: in genere gli autori si informano sui cognomi da dare ai propri personaggi, questo perché i cognomi sono indicativi della nazionalitá o comunque delle origini dei suddetti. La tua non sarebbe sembrata una versione, certo, elegante e sofisticata per lo stile, di quelle storielle pervertite da Stürmerkasten (il che spiegherebbe i miei dubbi sul fatto che sia una storia realmente accaduta, in quanto non penso che se qualcuno avesse assistito, anche indirettamente, a certi fattacci li riporterebbe poi in chiave... erotica? Pornografica? - Non che abbia qualcosa contro le slash esplicite, ma trattare in questo modo stupri è ripugnante) se non fosse per il cognome dello Svengali della situazione. O forse per tutta una serie di altre coincidenze, invisibili per chi non avesse un "certo" occhio (non che ci voglia tanto) sparse qua e lá. Spero almeno che ti risparmi l'autocongratulazione di chi non si rende conto di non essere il primo ad aver avuto una trovata sil geniale (il fatto di non lasciare "prove" per dimostrare) per pararsi dalle accuse di far propaganda. Ovviamente questa non è una recensione definibile tale e sei libero di cancellarla.

Recensore Master
11/10/17, ore 20:48

Vedi che non riesco a stare lontano dalle tue storie. Questa mi ha incuriosito, perchè la vicenda è la stessa di Narcoanalisi, vista da un altro punto di vista, in qualche modo speculare.
Nei fatti, questa sembra essere una prima stesura soft di Narcoanalisi, molto meno disturbante (malgrado le avvertenze), perchè non si addentra, come l'altra, nei meandri dei ragionamenti dell'illustre clinico, mostrandone il completo il cinismo, nonchè il disprezzo per la sua stessa professione.
Forse in questo testo intendevi far emergere maggiormente il punto di vista di Colin: di fatto a emergere è soprattutto il modo in cui gli eventi precipitano, mentre di Colin, dei suoi sentimenti e dei suoi processi interni si colgono solo brevi riferimenti.
Ho apprezzato in ogni caso il modo in cui rappresenti la depressione come assenza di rumore e di emozioni, una dimensione da cui si percepisce il mondo esterno come ovattato e lontano. La ragazza che d'un tratto compare, come sorta all'improvviso da un'aiuola fiorita e così simile, anche lei, a una creatura del mondo erboso. La maggiore finezza di sensibilità che le persone depresse possiedono, simile ad un gioiello fragile e prezioso. Questo è un particolare che ho colto/imparato/scoperto leggendo questa tua storia. Strano, perchè quando io sono triste e stanco, e ho i miei momenti fortemente depressi, mi sento solo svuotato e privo di ogni percezione, altrochè sensibilità accentuata! Ma forse questa è la differenza che passa tra depressione vera e semplice stanchezza interiore.
In conclusione, una bella e malinconica storia. Io continuo a leggerti, e non temere che anche le tue cosine nuove sono sotto i miei occhi.

Recensore Master
18/09/17, ore 10:47

1° posto



OldFashioned


Come ghiaccio su un abisso 39.8


Stile: 10/10
Leggendo questa storia la prima cosa che mi ha colpita è il freddo che tramette. Ogni parola è studiata per essere posizionata in quel determinato luogo; il ritmo dato da parole comuni da altre ricercate è lento ma costante.
La storia è molto scorrevole, ma allo stesso tempo si rimane impantanati nella sua lentezza. Vediamo tutto dalla parte del ragazzo ma la terza persona ci rende distanti da lui, vediamo quelle che fa, quello che prova ma come spettatori passivi.
Mi ha lasciata senza fiato come tu abbia creato una storia basata sulla mostruosità rimanendo comunque distaccati da essa.
Anche la punteggiatura mai invadente permette di addentrarsi pian piano nella storia dei due personaggi.
Mi piace.

Trama: 10/10
Trama davvero ben sviluppata: inizialmente sembra che solo i pregiudizi possano ferirlo in quel modo, che solo l’odio dei suoi genitori possa essere motivo del crollo del ragazzo.
E le stesse cure non erano così malvage, no? Sì (pensava Colin)un po’ morboso ma nulla di che, poi sempre più, sempre più fino ad arrivare alla violenza vera e propria derivata dal disprezzo, quasi dall’invidia per qualcosa di non identificato. Il dottore lo odiava e doveva fargliela pagare perché aveva il potere di farlo.

Originalità: 9.8/10
La cosa che mi ha lasciata interdetta mentre scrivevo in questo parametro è che è tutto troppo surreale per essere vero, ma da come hai scritto nelle note, dovrebbe essere una storia vera quindi… è originale come idea iniziale? Più si che no, il tema del medico e del paziente non è del tutto nuovo.
È originale lo svolgimento della storia? Sì, assolutamente sì; un simile odio, una simile volontà di distruzione è rara trovarla.
Ma essendo una storia tratta dalla realtà, la cosa mi ha davvero inquietato.
Personaggi: 10/10
In tutto sono tre quelli principali che davvero si muovono nell’ambiente della storia e sono tutti e tre di sesso maschile: due carnefici e una vittima.
Il padre, un militate per lavoro e nella vita, vuole un figlio perfetto, più simile a lui, quasi un suo clone e per questo lo lascia in una clinica, solo, senza via d’uscita. Non gli importa della sua salute basta che sia “sano” per avere una famiglia normale, avere una ragazza normale… essere normale.
I ragazzo vittima di un ambiente troppo stretto mentalmente e vittima di un uomo che ama il male.
È giovane, sente il suo corpo ed è questa la sua maledizione perché gli si ritorcerà conto. È solo nella mani del suo aguzzino e non sa distinguerne la pericolosità se non all’estremo; quei tocchi erano sintomo del male ma per lui erano il bene, la sua cura. È lui quello malato, quello che ha qualcosa che non va: si sente in colpa propri perché è una vittima innocente.
Il dottore è un essere viscido, spregevole, che utilizza la propria posizione per vendicarsi del mondo.
Un antagonista, lupo che si traveste da agnellino con carezze e belle parole e solo poche volte lascia trasparire il suo vero io, il suo disprezzo per l’altro.

Recensore Master
30/07/17, ore 17:43

Rieccomi.
Sono veramente turbata, ma non nel senso negativo del termine; sono turbata perché, grazie al tuo modo di narrare i fatti, sono riuscita a entrare perfettamente nella vicenda, nelle sensazioni, nell'angoscia di Colin e nel suo inferno.
E ne sono rimasta spaventata, terrorizzata. Potrebbe anche essere che lui fosse omosessuale, ma come possiamo saperlo? E come può qualcuno costringerlo a scoprirlo in una maniera così brutale?
No, è veramente orribile.
La cosa peggiore è che i suoi genitori non gli hanno creduto, e che quell'essere immondo di Salomon sia riuscito a portarli dalla sua parte, comportandosi come un vero e proprio attore.
Ha recitato alla perfezione la sua pafte, ingannando anche il severo e autoritario signor Bowes-Lyon... non ci posso credere.
A quel punto per Colin è stata solo disperazione, è stato pure dolore per il semplice fatto di essere stato tradito dai suoi genitori, da coloro che, senza troppo affetto, comunque lo aveva consegnato nelle mani di un medico per aiutarlo a stare meglio.
E altro che stare meglio! Tutto questo è stato veramente terrificante, ci credo che lui abbia deciso di farla finita; poi non è successo, come vediamo dall'ultimo paragrafo, ma io in cuor mio ho sperato che la sua vita finisse.
Penserai che io sia pazza e che stia dicendo qualcosa di terribile, ma sai, ho letto tanti libri di Wulf Dorn, uno scrittore che amo molto e che riesce sempre a trattare magistralmente la rimozione di certi eventi tragici in quanto traumi vissuti in passato; da ciò che lui scrive, che poi si basa sulla realtà che la psichiatria si trova di fronte, i fatti rimossi in quanto traumatici poi riemergono: basta un nonnulla, qualcosa di piccolo e insignificante scatta, e l'incubo ricomincia.
Quindi non so quanto sia meglio continuare a vivere in seguito a queste brutte faccende... ma è anche vero che bisogna reagire, ma non mi sento di dire che sia facile o fattibile, visto e considerato che non posso minimamente immaginare che cosa si privi in questi casi.
La cosa che più mi spaventa è sapere che questo sia successo davvero in Italia, e la consapevolezza che questo non sia, ahimè, l'unico caso; sono certa che ogni giorno la violenza imperversi, soprattutto in quegli ambienti che dovrebbero essere "protetti".
Mi dispiace tantissimo per Colin, comunque lui si chiami e qualunque sia la sua età o provenienza, mi dispiace perché nessuno dovrebbe mai, mai, mai vivere qualcosa del genere.
E tu hai reso giustizia alla sua storia, perché meritava di essere letta e raccontata. Sul serio.
Qualcosa che non mi è chiaro, ma che vorrei sapere, è: cos'è che aveva spinto i suoi genitori a portarlo in clinica? Cioè, cos'aveva inizialmente? Qual era il suo vero problema?
E poi... lui veramente non ricordava nulla? E poi? Gli è tornato tutto brutalmente alla mente?
Chissà se queste cose le scoprirò nell'altra versione della storia...
In ogni caso, ti faccio i miei complimenti ancora una volta, per come hai parlato di Colin e della sua esperienza.
Sei stato veramente magnifico, non smetterò mai di pensarlo e di dirtelo!
Alla prossima ♥

Recensore Master
30/07/17, ore 16:28
Cap. 1:

Carissimo, eccomi.
Sai che ti dico? Sono proprio felice di aver letto questa tua storia, anche se per ora ho letto solo questa prima parte. Questo perché, come ti ho detto diverse volte, sono convinta che tu scriva davvero ma davvero bene.
Qui ne ho avuto la conferma e ti rinnovo i miei complimenti: sotto tutti i punti di vista, hai fatto un eccellente lavoro.
Ma ora sarò più specifica. Credo che tu abbia un buonissimo stile, che tu riesca a dare benissimo l'idea della violenza psicologica e non solo fisica subita da Colin; sai, io credo che prima di tutto il ragazzo subisca tantissimo da suo padre e dalla sua famiglia in generale, che parta tutto da lì. Il fatto di essere omosessuale è solo questione di genetica, anche se potrebbe avere anche un qualcosa che ha a che fare con la mancanza di stima e affetto da parte di un genitore di sesso maschile.
Diciamo che, a mio parere, essere andato da Salomon l'ha gettato dalla padella alla brace, per dirla in maniera schietta; forse può sembrare strano da dire, e non è certo mia intenzione giustificare il comportamento del "professore", ma ciò che sta capitando a Colin con lui, forse gli sta facendo anche capire il suo vero orientamento sessuale.
Non so come spiegarmi, ma credo che il padre avrebbe peggiorato ancora di più le cose, reprimendo ogni sensazione del povero Colin; non dico che Salomon sia per questo una brava persona, è soltanto un uomo spregevole e infimo, che si sta chiaramente approfittando delle sensazioni di Colin e ne sta facendo abuso.
Diciamo che è una questione complicata, contrastante...
Certo, se Colin fa di quei sogni, la spiegazione è solo una, ma non possiamo certo dire che sia malato! Assolutamente no, l'unica malattia a suo carico, se così possiamo dire, è il non accettare la sua condizione.
Voglio proprio continuare a leggere e vedere anche come hai sviluppato la stessa storia per il contest di milla.
Sei veramente bravissimo, sono sinceramente colpita e onorato di aver deciso di leggere ciò che hai creato ^^
Be'... ci sentiamo presto per la prossima recensione ♥

Recensore Master
21/04/17, ore 01:13

Ma che tristezza! Da non credere! Ed è tutto vero? O mio Dio!
Che schifo, che cosa ripugnante quell'uomo! Ma quanto è furbo? Come fa a fare quello che fa e a passarla liscia?!
Ma davvero, fosse ambientata nel passato sarebbe stato peggio, perché non ci sarebbe stato modo di dimostrare la violenza sessuale, ma non serve comunque a nulla, perché i genitori preferiscono non denunciare.

E così quell'essere viscido lo farà ancora e ancora...
Proprio vero, mi ha dato abbastanza fastidio, soprattutto per le cose che diceva, diavolo, erano quasi sempre in netto contrasto con quello che faceva.
' Va tutto bene... ' , ma andava bene per te, disgraziato!
Finché poteva contare sul fatto che il ragazzo non era in grado di ricordare se la godeva, ma poi, quando questo ha iniziato a capire, quel coso è diventato ancora più orrendo, mentendo spudoratamente davanti a tutti! Ma te la do io la cura, a bastonate!

Soprattutto quando i genitori hanno creduto a lui e non al figlio... ma è possibile? Eh, sì, è possibile, i genitori sanno davvero sorprenderti in negativo, quando vogliono.

E qui c'è quasi scappato il morto e il male ha trionfato.
In effetti si capisce che è tutto vero, solo nella realtà le cose vanno così. La realtà è crudele e insensata, non è l'opera di qualcuno che scrive per dare benessere a chi legge, ma semplicemente è quella che è, senza nessuna grazia. E senza nessuna speranza...

Spero che il ragazzo riesca a superare tutto questo.
Visto che non ha alcun supporto, meglio per lui dimenticare, tanto non avrebbe giustizia in ogni caso.

E la mia fiducia nel genere umano cala sempre più...

Comunque la lettura è stata bellissima, cioè, intendo dire, non è facile veicolare così bene nel lettore delle sensazioni negative così forti.
La storia procede per gradi e si sprofonda sempre più nell'incubo e questo è un lavoro che hai fatto tu, non era facile riproporre un qualcosa di simile con tanta efficacia.
Quanto lo avrei strozzato!

E mi fa quasi paura che la cosa più pura della storia, cioè l'incontro con la ragazza, sia anche quella che ha dato origine all'orrore, rispingendolo con false speranze nelle mani del suo aguzzino.
Se il giovane fosse riuscito a capirlo prima...

I mostri non devono per forza avere zanne e artigli e venir abbattuti con una croce. Possono avere un aspetto normale e riuscire a celare il loro marciume anche per sempre.
Questo ho imparato da questa storia...
(Recensione modificata il 17/11/2017 - 04:47 pm)

Recensore Master
19/04/17, ore 01:20
Cap. 1:

Stasera leggo questa. Ehm, è una storia che per caso hai abbandonato in corso?
Bella comunque, anche se tratta argomenti molto spinosi. Un padre aggressivo, forse troppo, che soffoca il figlio e lo fa sentire inadatto alle sue aspettative, peggio ancora perché c'è la possibilità, intollerabile per il vecchio, che il ragazzo sia ' uno di quelli '.
Ma che bel papino amorevole. E che poi va in giro vantandosi di aver denunciato e fatto radiare un uomo dall'esercito per la stessa ragione?
Ma posso sapere quando è ambientata questa storia? Nel medioevo?
Tralasciando il problema grosso che ha quest'uomo, ho sempre e solo odiato i genitori che godono nel far sentire inadeguati i figli.
Di solito i ragazzi giovani sono ' giustamente ' ribelli nei confronti dei genitori, ma quando invece sono docili e obbedienti finiscono per diventare delle vere e proprie vittime.

E quindi lo ricoverano perché è depresso o perché è uno di quelli?
No, da ricoverare era qualcun altro qui, ma andiamo avanti.

Ci credo che è depresso. Un padre così farebbe venire la depressione a chiunque.
E poi questo professore... hmm.... che ha di sbagliato?
Ma che fa? Ma come parla?
Sembrava l'Arcangelo Gabriele all'inizio e poi si mette a fare e a sparare cose a caso?
Ma se il ragazzo non ha detto nulla!
Un altro malato di mente? Il dottore, intendo.

Ah, andiamo bene. Uno che lo condanna - il padre - e l'altro che fa e dice cose strane per IL SUO BENE?
Fatico a capire quale dovrebbe essere il bene del ragazzo qui, se non che dovrebbe armarsi di mitra e sistemare 'sto pazzo che provoca senza ragione.

Comunque lo vedo, il ragazzo è estremamente debole e ne fanno quello che vogliono.
E' in una brutta posizione, con il padre che lo ha praticamente distrutto moralmente e questo coso che parla come uno schizzato.
A meno che non abbia qualche strana idea per la testa, questo vecchiaccio... il modo in cui lo tocca... non mi dire!

Oh, scusa, io di solito quando leggo m'immedesimo moltissimo e mi sto incavolando con questi.
La storia rimane comunque bellissima e il giovane è super affascinante. Così affascinante che se ne sono accorti anche là e gli fanno le avanches...
Poi lo stile stupendo che hai qui è ancora più stupendo, adoro il modo in cui hai descritto le emozioni del giovane, con tutte le sue sfumature.

Ma dillo che sei uno scrittore professionista, non mi far sentire così inferiore!
No, ok, non ho fatto altro che scrivere battaglie e quasi non ricordo più come sia descrivere il calore umano...

Niente mostri e sangue qui? Meglio! Non arriverò alla fine della storia con i capelli dritti!

Alla prossima!

Nuovo recensore
04/04/17, ore 14:41

Ciao, OldFashioned! Spero ti ricorderai di me!
Dunque, avevo letto questa OS tempo fa, però ogni volta mi scordavo di lasciarti una recensione (sono una scordona nata, perdonami) e oggi finalmente me lo sono ricordata!
Allora, che dire? Beh, in primis, se sono qui è perché ero davvero davvero incuriosita da te. Le recensioni che mi avevi lasciato tempo fa (che mi sono accuratamente salvata) erano qualcosa di... boh. Meravigliose, ecco. Mi hanno fatta sentire particolarmente onorata e ora, dopo aver dato un'occhiata tra i tuoi lavori (piano piano passerò da tutti), mi sento ancora ancora più onorata. Diciamo che ho finito di leggere e mi son detta: "e lui (sottolineo) legge la mia robaccia? Veramente?"
Sai perché l'ho pensato? Probabilmente te lo avranno già detto, anzi di sicuro, ma sei BRAVISSIMO. Non so come fai, ma hai un modo di entrare nella mente del lettore che mette i brividi. Io finii di leggere questo racconto e ti giuro morissi adesso ero rintontita, sconcertata, avevo il sudore freddo. C'era un misto di rabbia e fascino dentro di me. Rabbia, ovviamente, per questo delinquente che spero l'abbia pagata molto ma molto cara. Fascino perché le tue parole, il modo in cui getti in faccia la scena al lettore... non riuscivo a staccarmi. Ero sconvolta, volevo allontanarmi da questa storia perché mi disturbava e al tempo stesso ne ero troppo affamata per mollare. Ora, per disturbare mi riferisco al fatto che hai un talento innato nel coinvolgere emotivamente il tuo pubblico. Come dicevo sopra, tu entri nella testa di chi ti legge, in un certo senso lo manipoli, poi lo trascini dentro i tuoi personaggi. Arrivi alla fine che sei senza fiato e pensi "oh, cavolo, questo ci sa fare!".

Insomma, io sono davvero contenta di essere passata da te. Non mi aspettavo niente di simile. Certo, mi aspettavo di trovarmi qualche talento davanti, ma hai superato anche le mie aspettative! ^^
L'unica cosa che ora non capisco è... perché diamine non ho un tuo libro in mano?!
E soprattutto... ma come accidenti fai a leggermi?! Mi sento un tantino inferiore, giusto un tantino xD

Alla prossima! :D

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