Ciao, sono una grande appassionata del periodo, ma questa storia non mi convince per niente.
Innanzitutto per l'ambientazione: secondo me scrivere di fatti storici che sono realmente accaduti, inserendoli in un posto immaginario, rende tutto il contesto poco credibile. Se hai deciso di trattare questi argomenti, allora collocali dove è giusto che debbano stare: nella realtà.
Poi non si capisce molto della storia in sé per sé... certo, l'occupazione tedesca, i cattivoni, la ragazza coraggiosa che rapisce il cuore dell'algido tedesco... ma la spiegazione dove sta?
Ti sei limitata a raccontare superficiali episodi di guerra, senza entrare nei particolari della questione o dei caratteri dei personaggi e, credimi, questo è lo sbaglio più grosso che possa fare uno "scrittore". Tutto questo però contrasta con lo specificare solo in tedesco il grado dei soldati o utilizzare parole tedesche nel mentre. Che senso ha? La metà dei lettori, me compresa, neanche le sa pronunciare.
Hai detto che la storia tra il tedesco ed Elisabetta non venga accuratamente approfondita perché hai intenzione di portare l'attenzione sui fatti storici... beh, come ho già detto prima, non è una cosa che ti sta riuscendo benissimo, poi è un'idea che già qualche scrittore qui su efp ha avuto; Costruire una storia inventata intorno a fatti realmente accaduti, è una cosa che già qualcun'altra ha fatto... e aggiungerei anche molto meglio. Se poi l'aitante tedesco ha pure un passato che lo tormenta, allora penso proprio che tu ti sia lasciata ispirare troppo da chi prima di te si è cimentato in questo genere di contesto.
E niente, questo è tutto. Seguirò la tua storia sperando che nei prossimi capitoli tu possa smentirmi.
Ciao.
L.K. |
