Recensioni per
Sunday Morning
di JulyChan

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Veterano
19/03/19, ore 21:20

Recensione con la valutazione per la partecipazione al contest "Tell me about... your OTP"

Quinto classificato

JulyChan - Sunday Morning 
Titolo: 1.5/2 
In questo caso il titolo in inglese mi suona meglio della versione in italiano, ci sta con il testo ma non mi fa impazzire. 
Originalità: 13/15 
Quando ho letto la coppia della tua storia ho temuto di dover leggere un testo probabilmente banale e senza inventiva perché diciamolo, benché la dramione sia anche la mia otp, avere idee originali ormai sembra un utopia. La tua storia invece mi è sembrata abbastanza fresca e nuova. 
Lessico & Stile: 14/15 
Il lessico mi è sembrato sempre appropriato al tipo di testo e hai uno stile scorrevole che fa leggere il testo volentieri. 
IC (caratterizzazione del personaggio): 8.5/10 
Mi è piaciuto molto il fatto che hai deciso di far vedere i pensieri di entrambi i protagonisti e non solo di uno ma ammetto di aver trovato Draco leggermente OOC. Sei partita benissimo poi a un certo punto ho avuto questa impressione ma non so esattamente dirti a cosa è dovuta. Comunque l'analisi introspettiva dei personaggi che hai fatto mi è piaciuta molto. 
Gradimento personale: 15/20 
Mi è piaciuta ma non mi ha fatto impazzire. Sarà che mi aspettavo qualcosa di più (anche se so che con una one shot singola non si può fare molto senza scrivere un papiro e senza cade nel OOC) ma non so, mi è sembrato come se mancasse qualcosa; detto questo il testo l'ho letto volentieri. 
Impaginazione: 9.5/10 
La tua impaginazione era quasi perfetta: mi piaceva molto il font del titolo e quello della citazione e poi mi è caduto l'occhio sul l'allineamento e questo era a destra. Io sono un po' fissata con il giustificato e tutto il resto non riesco a vederlo. 
Bonus: 4/4 
TOTALE: 65.5/76

Recensore Master
05/11/18, ore 20:54

Ciao July!
Dato che partecipo anche io al concorso di Iamamorgenstern, sto pian piano passando anche dagli altri partecipanti.
Devo premettere che, in generale, io sono un po' una "canon-nazi", e preferisco leggere prevalentemente di coppie canon, per cui per me i vari contest sulle OTP sono, innanzitutto, lo stimolo che di solito mi manca per andare ad esplorare storei che, altrimenti, solitamente non aprirei nemmeno (perdendomi così tante cose belle, lo so XD).
Quello che mi piace, quando leggo di una coppia non canon, è cercare di capire che cosa li abbia portati assieme, quali siano i retroscena, come la loro relazione si definisca...
Insomma, scusa, ti ho fatto una premessa lunghissima di cui probabilmente non te ne fregherà niente.
Il punto è che, per me, la Dramione è un tasto un po' dolente. Nel senso che capisco benissimo quali siano, oltre tutte le ovvie differenze, gli elementi che questi due hanno in comune, e come questi elementi potrebbero portarli, in circostanze diverse da quelle della saga, ad avvicinarsi, ma ho letto anche talmente tante cose dda far mettere le mani nei capelli che ho un po' paura, quando si tratta di loro due XD.
Comunque, arrivando (finalmente!) a parlare della tua storia, sono rimasta molto soddisfatta di come hai trattato il tema. Innanzitutto, perché scrivi molto bene: hai uno stile pulito, preciso, pieno di descrizioni ricche ma mai esageratamente ridondanti, e questo mi piace moltissimo.
Mi è piaciuto come hai trattato il punto centrale della storia: certo, la rivelazione di un'attrazione attraverso l'Amortentia non è proprio l'espediente pi< originale che ci sia, però a volte è quasi confortante ritrovare qualche cliché, soprattutto perché, alla fine, hai introdotto anche elementi originali.
Ho apprezzato molto l'attenzione che hai dato alla caratterizzazione dei personaggi, soprattutto Draco: si trova forse qui nel periodo peggiore della sua vita, tormentato, angosciato, vittima di eventi pi< grandi di luie obbligato a cercare di mantenere una facciata insospettabile. Si sono viste tutte le sue insicurezze e le sue meschinità, e questa è una cosa che mi è piaciuta molto, perché spesso in storie come queste Draco viene trasformato in una sorta di Adone supersexy e basta. Qui invece tutta la profondità (e le ombre) del personaggio rimangono, e questa è un'ottima cosa.
Oltretutto, per quanto il lettore intuisca pi< o meno da subito dove porterà questa benedetta Amortentia, mi è piaciuto molto come hai affrontato il tutto: non ci sono grandi dichiarazioni d'amore, ma solo la sottile presa di coscienza di un'attrazione che giunge come una bomba anche per i protagonisti.
Certo, io avrei preferito leggere di pi< delle motivazioni dietro a questa attrazione, ma questo è solo un problema che ho io con le coppie non canon: mi rendo conto che non tutto ha bisogno di spiegazioni o, soprattutto, di giustificazioni.
Mi rendo conto che questo commento è un po' poco razionale e abbastanza delirante, quindi ti chiedo scusa, e ti rinnovo i miei complimenti.
A presto, e in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
06/09/18, ore 17:51

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ciao, July!
Ho deciso di scegliere questa storia per la segnalazione all’Amministrazione perché credo sia una delle più belle e verosimili Dramione che abbia mai letto, e non è poco!
Hai uno stile pulito, scorrevole, che è un piacere da leggere. Non ti perdi in evoluzioni stilistiche, ma vai dritta al cuore dei personaggi e delle situazioni, senza tuttavia trascurare le parti descrittive: così facendo, costruisci uno scenario, temporale e spaziale, per il lettore, una cornice entro cui i tuoi personaggi sembrano danzare.
Un bello stile, però, non è assolutamente il motivo per cui penso che questa storia meriti di far parte delle scelte del sito. Ciò che mi ha convinta più di tutto è la caratterizzazione dei personaggi e l’IC rispettato alla perfezione, che, con una coppia come questa, è sempre difficile e molto raro da trovare.
Fin dalle prime righe del testo, ho trovato la tua Hermione e il tuo Draco assolutamente calzanti. Le riflessioni che fanno sono proprio tipiche dei personaggi originali, credo che nemmeno la Rowling avrebbe avuto da ridire con certe tue considerazioni: Hermione che non si capacita di come Harry e Ron possano preferire una partita di Quidditch a un ripasso tranquillo; l’alterigia di Draco che è ancora incredulo davanti alla prospettiva di passare una domenica mattina, una mattina in cui c’è la partita, a recuperare un brutto voto in Pozioni. Leggendo queste righe ho sorriso, perché li ho riconosciuti: erano proprio Draco e Hermione.
La storia si snoda con delicatezza in una trama semplice, ma efficace. La coppia è presente, forse molto più presente che in storie dove i due hanno una relazione vera e propria. Ho trovato estremamente piacevole e originale che i due personaggi non si siano scambiati neanche un bacio, ma abbiano semplicemente iniziato a capire di essere attratti l’una dall’altro – grazie all’espediente dell’Amortentia, il filtro d’amore più potente al mondo. È una scelta inusuale ma che ho apprezzato molto, perché permette di rimanere perfettamente fedeli ai personaggi e di rispettarne l’IC.
Hai scritto una storia semplice, delicata, divertente. I protagonisti sono assolutamente rispettosi del canon, la coppia è appena accennata e risulta (forse anche per questo) credibile e verosimile. L’universo potteriano, sullo sfondo ma sempre presente, è riconoscibile e anche approfondito – mi riferisco, per esempio, al fatto che hai lasciato capire abbastanza dettagliatamente il funzionamento dell’Amortentia.
È una storia che tutti – amanti delle Dramione e non – dovrebbero leggere. Spero che venga inserita nelle scelte, è splendida.

Un bacio,
Mary

Recensore Junior
12/04/18, ore 19:33

Seconda classificata & Vincitrice del premio speciale "Miglior IC". 
Sunday Morning di JulyChan


Grammatica: 4,9/5 
Stile: 10/10 
Titolo: 3,4/5 
Impaginazione: 5/5 
Gradimento personale: 5/5 
IC: 10/10 


Punteggio totale: 38,3/40


Grammatica: 

Per la grammatica non ho -quasi- nulla da dire. Ho trovato un piccolo errorino che con un'occhiata più attenta poteva essere visto e modificato, nulla però di tanto eclatante vista la lunghezza del testo. 

lo superò per uscire allo stanzino. -> "dallo" 


Stile: 

Lo stile della storia mi è piaciuto: è elaborato, elegante e ricercato al punto giusto, e riesce ad attirare l'attenzione del lettore proprio per questa caratteristica e i termini scelti. 
Però, se vi devo trovare una pecca, l'inizio l'ho trovato un po' distante dal restante tono narrativo, e alcune volte il POV non mi è sembrato del tutto corretto (diciamo che ti sei persa un po', nulla che un'attenta rilettura non possa aggiustare). 


Titolo: 

Ammetto che i titoli in inglese mi piacciono molto, soprattutto per il suono che conferiscono al tutto. Il titolo è attinente alla storia, lo analizzi e ne parli, lo spieghi, lo ripeti e lo rigiri, ma non mi sembra che sia il fulcro della storia, non lo trovo un elemento significativo alla storia che hai creato. E soprattutto non mi ha scatenato una grande curiosità. 


Impaginazione: 

Cosa posso dire? 
La tua impaginazione è assolutamente perfetta: il titolo, il carattere scelto, la sua dimensione. Ogni cosa. 


Gradimento personale: 

Allora, io non mi considero e non mi sono mai considerata un'amante delle coppie non canoniche. Però, la tua storia, il tuo modo di descrivere questi due, di farli restare normali e attaccati ai loro caratteri originali... be', questi sono i motivi principali che mi hanno spinta ad adorare la tua storia. 


IC: 

È raro, davvero raro, leggere delle storie con loro due come protagonisti e constatare che il loro carattere è rimasto immutato dalla prima all'ultima riga. 
Hermione è semplicemente lei. Il suo essere restia nei confronti del Quidditch, non riuscire a comprendere e immedesimarsi nell'entusiasmo di Ron e Harry, desiderare di immergersi nello studio nonostante si tratti di una domenica mattina, nonostante meriti riposo. 
Lo stesso discorso vale per Draco. Il sarcasmo e l'ironia che fanno parte di lui e lo contraddistinguono sono presenti sin dal primo momento, il suo non credere di trovarsi in un'aula scolastica invece di godersi la partita, la sua paura per il destino che, oramai, è già stato scritto. 
Il sesto anno è quello più importante per lui, il suo fulcro, la sua crescita, il suo baricentro che lo avrebbe mandato nell'oblio del male o gli avrebbe donato un'altra chance. 
Sei stata bravissima nel mostrarci entrambi con così tanta cura attraverso ogni gesto, azione o parole, quasi come se entrambi fossero usciti o strappati fuori dalle pagine dei libri. 

 

Recensore Master
12/03/18, ore 22:38

Prima classificata

Sunday morning

di JulyChan







Grammatica: 9.35/10

Grammaticalmente, si tratta di piccole sviste, che nell’insieme di un testo così lungo sono condonabili. A parte due sviste e due virgole di troppo tra due coordinate, l’unico errore grave è una concordanza che poco mi convince, proprio nel finale della storia. Ho cercato parecchio, perché dirti che mi suona male non è abbastanza, e non ho trovato casi che avvalorino l’uso che fai dei tempi verbali all’interno della proposizione temporale.
Va vediamo gli errori di seguito:

aprì la mano, e fissò la lama del coltello intrisa del suo stesso sangue, → -0.2 (L’uso della virgola tra due coordinate, o meglio prima della congiunzione “e”, sono ammesse solo se la seconda è conseguenza o un commento della principale – faceva caldo, e si tolse la camicia – se c’è un cambio di contenuto o forma (diverso soggetto o diverso tempo verbale) – luca aveva con sé una mela, ed era rossa – o in presenza di una figura retorica, come il polisindeto. In questo caso hai stesso tempo verbale e stesso soggetto, e io consiglio di toglierla.)
gli ingrediente necessari → -0.1(ingredienti)
lo superò per uscire allo stanzino → -0.1 (dallo stanzino; conoscendoti, so che è un refuso piuttosto che un errore sintattico.)
Solo quando ebbe sentito gli ultimi sibili affievolirsi e la porta dell’aula sbattere minacciosa alle sue spalle, Hermione aveva rialzato lo sguardo dai suoi capelli. → -0.25 (Qui arriva la nota dolente, perché mi ha messo in difficoltà. Mi stona non poco questa frase, ma questa non è una motivazione che regge da sola. Che io sappia, le preposizione temporali che esprimono contemporaneità e che vengono introdotte da “quando” e hanno i verbi all’indicativo, devono essere coordinati; ovvero, se usi il trapassato prossimo nella principale, lo devi usare anche per la subordinata)


Stile: 8/10

Lo stile, in questa storia, è elegante, ordinato, ma mi è sembrato anche monocorde, a tratti un po’ ridondante, e non per il lessico, ma per la struttura che hai dato alle frasi. Leggendo, ho avuto l’impressione che la struttura non variasse, che ogni punto cruciale venisse espresso da frasi temporali introdotte da “quando” e “mentre” o sinonimi. I periodi, di conseguenza, hanno sempre lo stesso ritmo, anche laddove il testo aveva bisogno di “respirare” di più – mi riferisco ai momenti di svolta: quando entra Hermione, quando Draco la vede, quando Hermione si concentra sui capelli… è tutto un quando. Hai adoperato molto le subordinate, i periodi lunghi e ingarbugliati, con gerundi e inversioni dei sintagmi, e questo ha reso la lettura ordinata, sì, ma pesante in alcuni punti.
Anche la punteggiatura, soprattutto la virgola, a tratti mi ha poco convinto: ha reso alcuni passaggi spezzati, ricchi di pause.

Era stato un sussurro e, forse, la sua era stata più una risposta per non ammettere la sconfitta, piuttosto che per ferirlo, ma tanto era bastato per farlo trasalire e fargli suonare un campanello d’allarme nella testa. → Davanti ad avversative che mettono a confronto, come nel caso del “piuttosto che” è consigliato non usare la virgola; dopo, poi, c’è l’avversativa introdotta da “ma”, e credo che togliere la virgola prima di “piuttosto” la metta meglio in risalto. Al momento, il periodo mi sembra troppo spezzato e reso complesso

Una cosa che mi ha fatto molto pensare è stata poi la scelta linguistica, lo stile “altisonante”, soprattutto nelle descrizioni e nelle introspezioni. Se da un lato si discosta molto dallo stile che tratteggia la storia originale e risulti poco coinvolgente emotivamente, dall’altro lato credo che sia stato un buon modo per rendere omogeneo il testo ed esaltare il tratto che hanno in comune il personaggio di Hermione e quello di Draco, la prima intelligente e il secondo pieno di acume e di quel tratto “colto” che contraddistingue dentro e fuori la sua famiglia. Credo che questo tipo di scelta stilistica – la descrizione puntigliosa nell’incipit, ad esempio, o la digressione riflessiva iniziale del primo POV di Draco – esalti e sia coerente con il tipo di personaggio che hai trattato; e non solo, lo stile esalta quel sottile e invisibile filo che rende questi due personaggi, da questo punto di vista, affini, ovvero, anche se in modo differente, la cura e la compostezza che possiedono. Non so se si è capito ciò che voglio dire.
A questo mi attacco, però, per sottolineare che, nonostante l’omogeneità nello stile, sei comunque riuscita a far lievemente sentire la loro “voce” nei POV, ovvero si poteva distinguere la mente seccata e concentrata della Granger da quella annoiata, con aria di sufficienza e boriosità di Malfoy.
Nonostante il ritmo sempre uguale e posato della narrazione, ho apprezzato come tre quarti della storia proceda in maniera molto lenta, ti dilunghi in descrizioni e, soprattutto, nell’introspezione dei personaggi, per poi liquidare con una prosa più asciutta e concisa il momento in cui questa calma della “domenica mattina” esplode in una specie di piccolo inferno in miniatura, il tutto venendo racchiuso in un “riassunto delle puntate precedenti”, perché ci viene mostrato attraverso i pensieri della Granger. In questo modo, il ritmo conciso viene racchiuso in un finale riflessivo che smorza nuovamente i toni, riportando tutto alla normalità. Posso concludere quindi che hai mantenuto uno stile elegante, che a tratti andava un attimo smorzato o alleggerito, ma che è rimasto coerente dall’inizio alla fine.
I dialoghi sono stati il punto forte: hanno saputo esaltare al meglio la caratterizzazione dei personaggi. Sei stata brava a battere, inizialmente, sul lessico di cui fa sfoggio Draco in presenza della Granger e sui modi e sugli atteggiamenti di quest’ultima in risposta, per poi tirare fuori, in esclusiva, i modi più pungenti di entrambi, l’acutezza di Draco e la sua idea di “onore” e la parte più “Grifondoro” e furba di Hermione, divertente il modo in cui gli ha fornito la scappatoia per salvare l’onore.
Le descrizioni sono puntigliose, rese un po’ pesanti e ingarbugliate a tratti ma si soffermano sui giusti particolari: il modo in cui inserisci, attraverso i suoi movimenti, le caratteristiche fisiche di Hermione è un’ottima idea ma forse resa in maniera troppo compatta, avresti dovuto spezzarla un po’ e non presentarla come un unico blocco; altrettanto buono è il modo in cui descrivi, attraverso i suoi occhi, quelle di Draco; in quest’ultimo caso, l’ironia e il sarcasmo di Hermione sono traspariti alla grande.
Il lessico non è stato complesso, semmai è la struttura che è andata a esaltarlo in maniera eccessiva; ma ho comunque trovato diversi termini più ricercati e specifici, che se visti all’interno di una più ampia visione – mi riferisco alla trama e allo stile originale – sono estranianti (come filippica o pantomima), ma che attraverso le menti di Hermione e Draco acquistano un loro senso.
Ho trovato solo qualche sbavatura, dal mio punto di vista.

la cui unica preoccupazione era trovare abbastanza insulti originali per trascorrere la giornata a insultare lo sfigato di turno e sfilare per i corridoi pavoneggiandosi. → C’è il gioco di parole “insulti” e “insultare”, che mi ha stonato non poco.

Seppur in forma minore rispetto al giorno della lezione sull’Amortentia, riconobbe chiaramente l’odore dell’erba tagliata, ricordo delle estati trascorse con i suoi genitori sul patio della loro villetta, e quello inconfondibile della pergamena nuova, che l’aveva accompagnata negli ultimi sei anni durante i mesi a Hogwarts → La parte finale è resa in maniera contorta. Secondo me, andava fatto respirare di più il pensiero finale, tipo: […] che l’aveva accompagnata durante i mesi passati a Hogwarts negli ultimi sei anni.

Malfoy mollò la presa e lei si massaggiò subito il polso, sfidandolo con lo sguardo ad accettare il suo favore. Il ragazzo distolse lo sguardo, ostinato e deciso a ignorarla → Anche qui, ho trovato un po’ fuori luogo la ripetizione del termine “sguardo”, usati in frasi così vicine.

L’equilibrio tra narrazione e descrizione è pressoché stabile, mentre i dialoghi hanno avuto meno spazio. Questa scelta la reputo corretta, perché hai trattato un contesto e un’atmosfera molto introspettiva e riflessiva, dove quei pochi momenti di dialogo sono stati circoscritti nelle due uniche occasioni in cui i personaggi cercano un contatto diretto (il primo involontario e obbligatorio, il secondo più istintivo e cercato), mentre per il resto hai esaltato il loro “studiarsi” a vicenda.
E veniamo, infine, alla nota dolente: l’uso del narratore.
Hai usato un narratore esterno con focalizzazione interna, per di più giocando con il punto di vista di entrambi i protagonisti, seppure quello della Granger aveva la “precedenza”. Per tre quarti della narrazione sei stata bravissima, hai controllato il narratore e hai saputo esprimere il pensiero dei personaggi attraverso di esso, dal modo in cui guardano l’uno alle azioni dell’altro, al modo in cui leggono e interpretano l’uno i modi dell’altro. Ho però riscontrato dei punti in cui il POV mi è apparso salterino, soprattutto all’interno del POV di Hermione.

Malfoy continuava a fissarla e a stritolarsi i polsini, ma il cipiglio di puro odio che aveva dipinto in volto si trasformò lentamente in stizza e incredulità, quando si accorse che la ragazza non solo non si era degnata nemmeno di rispondergli come suo solito, ma aveva bellamente ignorato la sua presenza in un vano tentativo di mostrarsi superiore. Hermione esultò mentalmente per la riuscita del suo piccolo proposito → Immagino che Hermione lo stia tenendo d’occhio di sottecchi, e fin qui può starci, ma visto che il tutto è filtrato dalla mente di Hermione, e non da quella di Draco, ciò che dici sul “vano tentativo di mostrarsi superiore” è dubbio come commento da parte del personaggio femminile. Una descrizione simile poteva starci se il POV sarebbe stato quello di Draco, ma in questo caso c’è questa sbavatura che rende confuso il punto di vista.
E lo stesso accade in quest’altra frase:

La guardò con un ghigno malevolo, reggendo le uova con fare trionfante, emblema dell’ennesima vittoria su quell’essere dai geni immondi e dai meriti infondati. → POV di Hermione, ma pensieri di Draco.

Il ragazzo aggrottò la fronte, confuso, senza capire dove volesse andare a parare, e la guardò girarsi lentamente, un’espressione ruvida dipinta sul volto. → Questo passaggio, invece, è impossibile, poiché siamo di nuovo nel POV di Hermione, Hermione gli dà le spalle e non può vedere né la sua fronte aggrottata né l’espressione ruvida (tra l’altro, “fronte aggrottata” e “espressione ruvida” indicano, secondo me, lo stesso concetto all’interno della frase. Di uno dei due puoi fare a meno, per alleggerire.) Né, nella frase prima, può vederlo sgranare gli occhi.

Il POV risulta ballerino in questi passaggi, perdi il controllo del narratore, e questo rende la narrazione ingarbugliata e confusa da un punto di vista stilistico.


Originalità e trama: 9.5/10

Allora, partiamo dall’attinenza con il bando. Proporre storie edite in un contest con un bando specifico è sempre un rischio. Credo che questa storia, però sia perfetta per la voce “sulla natura essenziale di un personaggio[…]tipo di rapporto con una persona”. Quando ho scritto il bando, la prima cosa che mi era venuta in mente era un amore non corrisposto, ma comunque c’era libertà di scelta verso qualsiasi tipo di rapporto. Posso, quindi, dire che la tua scelta mi ha sorpreso, e che la personalità/originalità con cui hai interpretato il tema merita il punteggio pieno; a questo, poi, si deve aggiungere un altro particolare, ovvero la complessità e la sfumature con cui hai interpretato e risposto al bando. Mi hai dato due personaggi nel pieno del loro IC (ma ne parlerò, ancora una volta, dopo) esaltandone un determinato tratto; mi hai dato un rapporto che non viene esaltato per come ce l’ho mostra la Rowling, ma che sembra lottare contro questa natura delle cose per poi perdere miseramente. Da un lato c’è l’esaltazione di Hermione, che non si fa scoraggiare da niente e da nessuno pur di raggiungere i suoi obbiettivi, che qualunque cosa accada resta porta a termine i piani della domenica; ma dall’altra parte c’è quasi un impossibile avvicinamento tra di loro, un tacito accordo che cerca di rivoltare lo stato delle cose, ovvero il loro rapporto basato sull’odio e il disprezzo che sembra quasi trasformarsi in una malsana e improbabile attrazione. Insomma, chapeau!
L’incipit mi ha un attimo diviso, perché l’ho trovato molto carico, anche se il POV è quello della Granger. Trovo l’espediente di iniziare una storia con una panoramica sul tempo e una visione generale del contesto una scelta facile e comune, però che possiede sempre il suo fascino, soprattutto perché poi usi questo espediente per dare subito carattere al pensiero del personaggio femminile, con il suo astio nei confronti del Quidditch. Nel complesso, va bene, come idea.
La fabula sembra semplice, perché si basa su un giorno come tanti, e ne ricalchi i vari passaggi di normalità, per poi stravolgere tutto in questa inusuale convivenza forzata. Il grande pregio della storia è l’idea di fondo e l’intreccio, il quale, seppure reso in maniera breve e lineare, ha risvolti e comportamenti originali. Mi riferisco alla scena madre in sé: Draco e Hermione chiusi da soli nella stessa stanza, obbligati a sopravvivere, perché entrambi alla conquista di un obiettivo comune, ovvero imparare l’Amortentia. E qui sta l’idea geniale, che va premiata: hai usato il filtro d’amore più potente per mettere in atto una trama inusuale, con uno sbocco “tragicomico” di sentimenti che in altre circostante sarebbero parse inverosimili, ma che trovano la propria forza in questa trama.
L’Amortentia è insidiosa e letale, e non solo per chi la beve, ma anche per chi la prepara. Come a dire che è pericoloso giocare con l’amore, in tutte le sue forme, e che non si può controllare.
L’unica sbavatura che ho trovato – e forse sono io che non ho capito – è l’effetto iniziale che ha l’Amortentia su Draco: essa dovrebbe far sentire gli odori che più attraggono chi la annusa. Sembra contraddittorio, dal mio punto di vista, che Draco senti il sapore del ferro, del sangue… si potrebbe dire che dovrebbe odiare quell’odore, perché per lui è tensione e morte. Eppure, non riesco a darti una penalità maggiore perché ho pensato che potrebbe essere stato un tuo modo per esaltare la natura “serpeverde” di Draco, quasi un suo desiderio inconscio di sangue. Penso che, in realtà, sia stata una svista, oppure è qualcos’altro che non ho capito. A te il compito di dirmi, poi.
I generi scelti sono stati protagonisti, soprattutto l’introspezione a livello stilistico. Meglio di così, sia dal punto di vista di coerenza tra le parti che da quello di costruzione della trama, non potevi fare. Complimenti!


Titolo e Impaginazione: 5/5

Il testo è giustificato. Ti faccio i complimenti perché hai rispettato anche il rientro a ogni capoverso e il margine dai bordi. L’impaginazione è curata e pulita.
Mi verrebbe da dire “sembra una domenica mattina come tante”, e sembra che il titolo voglia dire proprio questo, per poi nascondere qualcosa al suo interno, un segreto nascosto. Il bello di questa storia è che non è un missing-moment, eppure nessuno può dire che non potrebbe essere accaduta. E così anche il titolo: non annuncia tempesta, non avverte il lettore. È calmo, lento, tranquillo, banale verrebbe da dire, eppure chissà cosa può succedere di domenica mattina. Ed è questa calma e semplicità che invoglia ad aprire la storia e a leggere. Cosa nasconde un titolo così semplice e all’apparenza senza sbocchi coinvolgenti?
L’ho trovato attinente con il ritmo lento e introspettivo della storia, inoltre credo che sia il modo più disarmante di presentare la trama. È domenica, e Hermione e Draco sono chiusi da soli nell’aula pozioni. Che domenica mattina!


Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

E veniamo al punto centrale: la caratterizzazione. Ho già detto quanto brava tu sia stata a creare questo tipo inusuale di rapporto tra i due, il modo geniale in cui hai reso questo momento “fattibile”, e questa strana attrazione, che fa uscire in loro l’aspetto più affine, quello strano filo che tenta di creare un punto di incontro. Qui, invece, vorrei analizzare singolarmente la caratterizzazione dei singoli.
Parto col dire che ho trovato ottimo il modo in cui hai saputo dare ai personaggi una caratterizzazione fisica: di solito nelle fic la si dà per scontata, ma le poche parole che vi hai speso hanno dato corpo all’interno della tua storia ai personaggi, quindi brava.
Hermione è puntigliosa, intelligente, sempre prima della classe; ne hai esaltato la sua avversità per il Quidditch (tratto che trovo fondamentale per capire il personaggio) il suo amore per lo studio e il suo ricercare sempre la calma e la perfezione. Ma c’è anche un tratto che tu esci a galla, e che credo può venire solo nel momento in cui ella viene presa da sola, senza Ron e Harry: il suo modo di gestire le avversità e la tensione. Hermione studia perché non vuole perdere il controllo della situazione, vuole sempre trovarsi pronta davanti a ogni tratto della vita; ma nel momento in cui trova Draco nell’aula, lei si trova impreparata. Come reagire? Semplice: per una come lei, tutto sta nel restare padrona di se stessa. È l’accoratezza, la diffidenza, il mostrarsi superiore e non mostrarsi debole, il suo modo di reagire. Ottimo il modo in cui l’hai fatta parla, ottime le pause scelte, il tipo di sarcasmo che lei tira fuori. Mi è sembrato di sentirla rispondere a denti stretti, stringendo labbra e occhi, sempre composta, sempre attenta. Davvero un attimo lavoro.
L’associazione con le mandorle amare è perfetta: la mandorla mi ha fatto pensare alla fioritura in primavera, qualcosa piena di vita e dolcezza, un sapore setoso in bocca; eppure l’amaro mi richiama un contrasto triste, una nota stonata, come un qualcosa che non arriva mai a sbocciare. Non so se ha senso ciò che voglio dire, ma questo mio pensiero si accosta molto al modo in cui Draco la percepisce: un qualcosa di attraente e affine che però non è alla sua portata, che non può essere mai.
E veniamo a Draco! Cupo, teso, superiore, borioso, c’è il Draco del sesto anno in queste pagine, e quale altro Draco avrebbe proposto una tregua con una grifondoro figlia di babbani? Anche il momento in cui inserire il fatto è stato ben ponderato. Draco si trova “indebolito”, preda degli eventi, eppure il suo carattere esce comunque a galla: nel momento in cui reagisce (ottimi riflessi), poi nel momento in cui le dà una “lezione” e nel finale, dove esplode. E ciò che sta in mezzo? Beh, qui sta la parte originale, se così vogliamo chiamarla, ma che trova il suo fondamento negli eventi del sesto anno. Draco è in un momento in cui il suo essere purosangue, appartenere a una famiglia devota al Signore Oscuro, lo confonde, in un certo senso lo mette all’angolo. E un ragazzo messo all’angolo è un ragazzo che pensa molto, preda dei dubbi della sua età, accentuati dal suo ruolo e da ciò a cui è chiamato a fare. Il momento in cui mostra il suo lato protettivo, in un certo senso, quello più affine a Hermione, tira fuori quel lato che vediamo solo in un’altra occasione, ovvero quando muore Tiger, nella Stanza delle Necessità.
L’associazione con lo zolfo mi fa pensare al diavolo, al tentatore, e in un certo senso la sua figura circondata dai fuochi, l’effetto che su Hermione è proprio quello del diavolo tentatore. Questa associazione, quindi, la dice lunga sul modo in cui Hermione lo percepisce: sembra tirare fuori il lato peggiore di lei.
Finisco con il dirti che sei stata altrettanto brava a rendere i loro comportamenti e la loro estrazione sociale all’interno del testo(tratti altrettanto importanti quando si caratterizza un personaggio): Hermione che si distrae con una ciocca di capelli per calmarsi, l’eleganza dei modi di Malfoy quando impugna l’ampollina. Tutto ha camminato verso un unico traguardo: IC perfetto.


Gradimento personale: 4/5

Ho trovato l’idea molto originale, il fatto che tu abbia sfruttato l’Amortentia per creare questo momento tra questi due personaggi, ai miei occhi agli antipodi, con tanto di IC e trama particolare è da lodare in ogni sua forma. Non so dirti a parole quanto titolo e trama mi abbiano colpito in positivo per la loro affinità e particolarità. Il personaggio che ho preferito in questa storia, poi, è stato Draco: ho trovato la sua sagacia e il suo modo sprezzante coinvolgenti e ben resi, ma soprattutto ho amato stranamente quel lato attraente che mostra e quell’aria da condannato a morte che cammina a testa alta; anche la sua idea di onore mi ha fatto battere il cuore. Il modo in cui, infine, ha accettato il gesto di Hermione solo dopo l’attacco di superiorità di lei è stato divertente, per certi versi. Peccato non aver avuto in primo piano il suo scoppio finale, ma è solo un commento personale, che nulla ha a che fare con punteggi e valutazione.
La pecca di questa storia è stata la resa stilistica, purtroppo. Al di là che prediligo un altro tipo di stile, più evocativo e coinvolgente, dove è l’azione e i gesti che esaltano l’introspezione (qui per i miei gusti personali è stata troppo predominante, come caratteristica narrativa) è stato il narratore a deludermi. Hai scelto quello che preferisco, e questo sarebbe stato vincente se non avessi trovato quei passaggi estranianti. Mi hanno costretto a fermarmi e a rileggere più volte, perché mi confondevano, era come se la telecamera si fosse sposta di botto sulle spalle di Draco, una sovrapposizione di focalizzazione stordente.

Qui aggiungo anche il commento per i punti bonus (che non riguarda il voto del gradimento personale, ma non sapevo dove inserire la spiegazione). Ti ho dato i punti bonus perché, seppure la caratterizzazione dei personaggi è resa in maniera esplicita ed è esaltata in maniera diretta, c’è stato un momento in cui Hermione si morde la lingua per non mostrare il suo lato da “so-tutto” e quello di chi la risposta pronta, per poi fallire miseramente. A parte questo, che da solo non sarebbe bastato ad accreditarti i punti bonus poiché non era una scena protagonista della trama, è la resa della “coppia” a farti avere l’extra: i due mettono da parte la natura avversa e scontrosa del loro rapporto per convivere, ma alla fine tutto scoppia e la natura della relazione viene a galla. Quindi, punti bonus presi!

Totale: 45.65+2/50+2

Recensore Master
17/01/18, ore 18:26

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Credo che questa storia meriti di essere inserita nelle scelte per molteplici motivi, dato che è estremamente curata sotto ogni punto di vista: grammatica e stile, caratterizzazione dei personaggi, rispetto dell'IC, intreccio, sviluppo. L'autrice si serve di uno stile scorrevole che non risulta né scarno né pomposo e che riesce a fondere introspezione e dinamicità in maniera armoniosa, senza trascurare nessuno di questi due aspetti e allo stesso tempo senza dilungarsi in maniera ripetitiva e prolissa. Questa OS è incentrata su una coppia molto amata nel mondo fanon, una coppia spesso abusata e con la quale di rado si riesce a rispettare l'IC nell'ottica di una relazione sentimentale, ma l'autrice ha creato ottimi presupposti di sviluppo della coppia, offrendo una storia che rispecchia fedelmente il canon e non snatura i personaggi. L'introspezione di Hermione e Draco è curata nel dettaglio e l'interazione fra i due risulta talmente coerente al canon che sembra direttamente strappata dalle pagine dei libri. La vicenda descritta si snoda in maniera lineare, l'atmosfera del testo richiama l'Harry Potter originale, ma è arricchita da una maggiore introspezione rispetto alla saga della Rowling. Questa OS non tratta tematiche delicate o contenuti forti, è una lettura adatta a tutti, contestualizzata, raccontata con brillante ironia. Grazie all'estremo rispetto dell'autrice per l'IC credo che la storia possa essere apprezzata anche da chi non è fan della Dramione.
In sintesi: scritta con uno stile ottimo, rispetta il canon e l'IC, presenta un'introspezione credibile e dettagliata, perciò ritengo che non le manchi nulla per rientrare nelle scelte.
(Recensione modificata il 17/01/2018 - 06:28 pm)

Recensore Veterano
08/12/17, ore 23:45

Terza classificata al contest "Un cliché per tutti!"

Grammatica 8,8/10

Alcuni piccoli errori che ti sono sfuggiti:
Mentre formulava incantesimi d’Appello per richiamare a sé gli ingrediente necessari […]
Discordanza di numero, sarebbe gli ingredienti.
[…] bruciava ancora come se fossero passati solo pochi attimi, e non decine di giorni.
Nonostante la pausa nel parlato si faccia, prima della e quella virgola non va.
In quell’istante, aveva avvertito quasi una sensazione di sicurezza, e si era lasciato accarezzare […]
Anche lì la virgola prima della e non va.
L’ultima cosa che avrebbe voluto, sarebbe stata dover rinunciare […]
In questo caso, l’ultima cosa che avrebbe voluto è soggetto della frase, quindi hai messo la virgola fra soggetto e verbo.
[…] nessuno degli ostacoli lungo il percorso erano riusciti a minare i suoi buoni propositi.
Il soggetto nessuno degli ostacoli è singolare, quindi dovresti mettere era riuscito.

Stile 6/7
In generale lo stile della tua storia mi piace, è comprensibile e ricercato al punto giusto; l’inizio, a mio parere, contiene termini un po’ troppo pomposi e ricercati, facendo risultare l’introduzione pesante e quasi slegata dal resto.
Inoltre, nella mia personalissima opinione, sarebbe stato meglio cercare un altro modo per introdurre la storia. A tal proposito, se me lo permetti, vorrei riportarti una citazione dello scrittore Elmore Leonard: “Mai iniziare un libro parlando del tempo. Se è solo per creare atmosfera, e non una reazione del personaggio alle condizioni climatiche, non andrai molto lontano. Il lettore è pronto a saltare le pagine per cercare le persone.”
Certo, una fanfiction non è un libro, ma a mio parere il consiglio vale comunque e ammetto che, complice l’estrema ricercatezza dei termini, la tentazione di saltare al vero inizio della storia è stata forte.
Ovviamente questo non influisce più di tanto sulla mia valutazione del tuo stile, perché l'incipit di cui parlo è corto – probabilmente più corto del mio commento su di esso…
Non ho trovato niente che mi ostacolasse nella lettura, a parte qualche piccolo elemento di poco conto, per esempio la ripetizione cacofonica nella frase:
[…] solo un’attenta conoscenza del filtro potesse aiutare a riconoscerlo […]
O l’assenza di una – a mio parere utile – d eufonica prima di un aroma nella frase:
[…] si intrecciava a un aroma muschiato più gradevole […]

Trama 8,5/9
La trama è lineare, comprensibile e, a mio parere, anche plausibile. Onestamente, essendo ambientata nel sesto libro, quando Malfoy aveva ben altre preoccupazioni per la testa rispetto all’odio per i suoi coetanei Grifondoro, non trovo una situazione del genere così OOC come la definisci nelle note.
L’unico punto che non mi torna è l’iniziale odore dell’Amortentia per Malfoy. La pozione fa sentire l’odore delle cose che si amano, quindi penso che se l’odore del sangue che si sente a casa sua ormai gli dà la nausea, non avrebbe dovuto sentirlo.

Originalità 11.5/12
Il mezzo punto te l’ho tolto per la frase, che sì, nel contesto ci sta ma è usata in modo piuttosto banale (ma, come dico sempre, è difficile usare una frase in modo granché originale) e per la coppia scelta, molto frequente nel fandom.
Per quanto riguarda la situazione, il colpo di fulmine è rimasto tale, una realizzazione d’amore improvvisa, quindi ti sei attenuta al cliché; ma il fatto che quest’amore sia stato rivelato dall’Amortentia piuttosto che dal primo sguardo l’ho trovato geniale e magnifico. Complimenti!

Caratterizzazione dei personaggi 5/5
Non ho molto da dire, ti faccio i miei più sinceri complimenti per essere riuscita a mantenere IC i due personaggi dentro una Dramione. Non capita spesso… Anzi, non capita quasi mai! Hermione appare perfetta dall’inizio, quando non capisce cosa ci trovino tutti nel Quidditch, è IC la sua scelta di studiare la domenica mattina, è IC il suo cercare sempre di fare la cosa giusta, anche quando si tratta di Malfoy. Anche Draco è perfetto, la sua ostilità è forse un po’ mitigata dalle preoccupazioni che lo attanagliavano in quel periodo. Insomma, complimenti.

Titolo 0.5/2
Il titolo è attinente alla storia, ma non significativo: è vero che è domenica mattina, giorno della partita di Quidditch e giorno in cui Hermione e Draco decidono di studiare – seppur per motivi diversi – ma non mi sembra un elemento così significativo nel testo. Sì, lo analizzi e ne parli, spieghi perché i due si sono ritrovati a studiare la domenica mattina, ma non è il fulcro centrale della storia. Nomini la domenica cinque volte all’inizio del testo e poi basta.
Inoltre, non apprezzo molto i titoli in inglese, a meno che non siano giustificati (ovvero in caso il titolo sia una citazione di qualcuno, o la storia sia una traduzione).

Gradimento personale 4.75/5
Io odio le Dramione. Dopo aver letto la tua, comincio a pensare che, se ce ne sono altre così belle e IC, allora forse mi sono persa qualcosa. Complimenti vivissimi! E ho adorato l’uso geniale dell’Amortentia!

Totale 45.05/50
(Recensione modificata il 08/12/2017 - 11:46 pm)

Recensore Master
04/09/17, ore 13:30

Terza classificata al contest "Regalami un'OTP"


Grammatica: 9.7/10 
Va bene, ti sono sfuggiti due errori con le virgole. 
"Le centinaia di studenti che quella domenica mattina si stavano dirigendo verso il campo da Quidditch, avevano atteso": hai messo la virgola fra soggetto e verbo (- 0.30) 
"La flebile luce che fino a qualche istante prima la accarezzava, si affievolì": hai ripetuto lo stesso errore, suggerisco quindi di creare degli incisi per mantenere le pause inserite. 
"forse per spingerla verso fonte dell’esplosione.": "verso la fonte" 


Stile: 9.5/10 
Inutile dire che ho letto la storia tutta d'un fiato e che una sola lettura non mi è bastata. Questo stile invoglia proprio a rileggere: è scorrevole, semplice nella struttura, articolato nelle descrizioni e d'immediata comprensione. 
Mi è piaciuto come tu sia riuscita a delineare perfettamente ambientazione, contesto e personaggi senza risultare prolissa o negligente. Mi hai fatto calare nei panni di entrambi i protagonisti in poche righe, optando per un'impostazione intelligente del testo; dapprima ci hai mostrato Hermione, poi Draco e infine entrambi nel momento dell'incontro, senza rallentare lo scorrere degli eventi e motivando l'intera trama. L'ironia di sottofondo che si respira è un ulteriore... tocco di stile! Aggiunge un altro punto di forza alla tua capacità di creare situazioni credibili e ben ragionate, visto che si adatta ai protagonisti stessi. Mi è piaciuto tantissimo! 


Titolo: 1/5 
Amo i titoli in inglese, ma "Sunday Morning" lo trovo banale, non incuriosisce e ci dice ben poco della storia. Non lo trovo nemmeno pertinente alla trama, il fatto che la storia si svolga di domenica mattina mi sembra un aggancio debole. Credo invece che fare riferimento alle mandorle o allo zolfo sarebbe stato più appropriato. 


Introduzione: 5/5 
Accattivante nella sua sinteticità, l'aspetto che secondo me non può mancare in un'introduzione ben fatta. Crea suspense e mostra l'ottima capacità di scrittura dell'autrice, se mi fossi imbattuta nella tua storia nella home avrei sicuramente aperto il link. Brava! 


IC: 15/15 
Hermione è assolutamente IC, cosa che ci viene mostrata sin dall'inizio: detesta il Quidditch, non comprende l'entusiasmo di Harry e Ron per questo sport, è irrimediabilmente ligia al dovere, tanto che si auto impone di andare in un luogo che non le piace pur di ripassare. Hermione è una persona razionale, difficilmente cede all'istinto, lo si può vedere chiaramente quando realizza di essere in sgradita compagnia, ma decide comunque di accettarla per non rinunciare ai suoi scopi. 
Lo stesso si può dire di Draco, il sarcasmo che lo caratterizza emerge sin dalla sua prima apparizione. Il sesto anno è cruciale per lui, Voldemort gli ha affidato una missione segreta e lui si sente solo nella sua angoscia ("Nessuno poteva capire, nessuno poteva sapere"), è impossibilitato a chiedere aiuto e a far trapelare informazioni: tutti aspetti che ci vengono mostrati chiaramente, rafforzati dalla realistica paura verso il tempo che passa e dall'insonnia. 
Non è solo l'introduzione di entrambi a convincere, ma anche la loro interazione, che mi ha dato la sensazione di essere stata strappata dal sesto libro. L'incontro è sgradito e inaspettato, e sembra che fra Draco e Hermione aleggi una sorta d'ostilità incontrollabile: Hermione cerca d'ignorare insulti, dispetti e frecciatine, ma arriva al limite; Draco ha preoccupazioni più grandi di una Sanguesporco, eppure non riesce a fare a meno di distogliersi dai suoi impegni per punzecchiarla; entrambi sono guardinghi, scettici di fronte alla tregua imbastita, tanta è la discordia che li divide. Li ho ritrovati entrambi, nitidamente. Non è una cosa che mi capita spesso. Sei stata incredibilmente brava, ci hai mostrato entrambi con cura attraverso gesti, azioni e parole. 


Gradimento personale: 8/10 
Molte Dramioni che ho letto partono da spunto di partenza strampalati o campati per aria per far interagire i personaggi: la tua fa tutt'altro. Draco cerca di non destare sospetti nemmeno in ambito scolastico, mentre architetta il suo piano, così si trova costretto a recuperare lo studio perso; Hermione detesta il Quidditch e sfrutta le ore dedicate alla partita per ripassare: le premesse per giustificare la presenza di entrambi nell'aula di Pozioni ci sono, così come non mancano le spiegazioni sulla loro permanenza a seguito dell'incontro reciproco. Adoro le storie che curano i dettagli e che creano contesti credibili. Ho adorato lo stile con cui è scritta, la caratterizzazione impeccabile, nonché la gestione dell'Amortentia - elemento sfruttato spesso che hai saputo riproporre con un'originalità e una cura inedite nella mia esperienza di lettrice. Ti ho dato 8/10 perché la storia crea una suspense infinita, si concentra alla perfezione su ogni gesto o sguardo dei protagonisti solo per farci capire che sono attratti l'uno dall'altra. Insomma, mi aspettavo un finale meno scontato o comunque un finale che non lasciasse tutto in sospeso - un finale che aggiungesse qualcosa in più rispetto al prevedibile. Mano a mano che leggevo pensavo "E poi? Devo leggerla tutta subito o uccido qualcuno. Dieci. Dieci meritatissimo.", poi ho letto il finale e sono rimasta un po' delusa. Se come OS mi ha lasciato la sensazione che mancasse qualcosa, come incipit per una long la vedrei invece perfetta. Se scrivi un seguito, fammi un fischio! 


Totale: 48.2/55

 

Recensore Master
01/09/17, ore 21:57

Recensione premio per prima classificata al contest "Tutto fa un po' male".

Salve!
Finalmente ce la faccio a lasciarti le recensioni. Dunque, non amo le Dramioni (e ho appena scoperto che invece sono le tue OTP), non ne ho mai scritta una e ne ho legge davvero poche... Le trovo poco originali e poi Draco non mi é mai stato simpatico. Sí, amo il canon sono noiosa, ma leale xD. Prima di tutto le citazioni: Io le adoro, e quelle musicali le avevo subito trovate, sono davvero stupende amo una storia che ne è piena ** per l'odore di mandorla anche avevo pensato subito a "L'amore ai tempi del colera" ma non ne ero sicura, o comunque pensavo fosse solo una mia idea e invece... Molto carino il riferimento!
Dunque devo dire che di per sé i personaggi sono IC, seppur la situazione é invece OOC come hai scritto anche tu nelle note... Hermione mi sembra proprio lei, Draco un po' meno, specie perché nel sesto libro é molto più misterioso e cupo e terribilmente preoccupato. Qui accenni alla cosa all'inizio, ma nulla più , ma come hai detto nelle note non è una storia angst o drammatica. Ha una nota comica questo é vero anche se fai delle belle descrizioni e poche battute, risulta in qualche modo leggera e lontana dalle storie che sono abituata a leggere e che scrivi. La storia é piena ci dettagli molto ben descritti: I capelli crespi di hermione, i vapori della pozione, i vari ingredienti introdotti in modo sublime... Ti immergono davvero nel mondo di HP e si percepisce l'impegno con il quale scrivi. Ho visto inoltre che hai vinto molto premi con questo scritto, brava!!!! La cosa non mi sorprende, hai uno stile ricco ma mai noioso, che coinvolgere in modo efficace sempre... E devo aggiungere una nota positiva al finale: Zolfo... Ah, hai lasciato con la sorpresa, ma con la soddisfazione della rivelazione di una cotta appena nata ^^. Molto carina come cosa, adoro i finali che ti lasciano col fiato sospeso, ma al contempo ti soddisfano perché concludono la storia in modo esaustivo!
Beh, a presto :).
(Recensione modificata il 01/09/2017 - 10:00 pm)

Nuovo recensore
15/05/17, ore 17:10

Lessi questa storia tipo una vita fa(?), ben prima di pensare di crearmi l'account e - e niente, ora che ce l'ho, ho ritenuto d'obbligo lasciare una recensione a questa piccola, incredibile perla.
Non mi sono mai ritenuta una fan della dramione, tutt'altro, mi ha sempre fatto ridere leggerne nelle fanfiction perché erano sempre assolutamente campate per aria: quale scritta meglio, quale peggio, ma praticamente tutte senza alcun senso reale.
Quello che ho amato della tua storia, invece, è proprio come hai deciso di svilupparla. Con calma, senza affrettare nemmeno di una parola lo svolgimento della vicenda, facendo sì che i personaggi raccontassero attraverso i propri gesti i propri sentimenti - ed è un dettaglio, questo, che a mio parere il salto di qualità tra una fanfiction bella e una veramente bella. Ti dico solo che man mano che scorrevo i paragrafi nella mia testa si andava dipingendo un unico pensiero: "questo sì che è otp material". 
Ma andiamo con ordine.
Una cosa che ho veramente adorato è stato lo stile. A differenza delle tue fic più recenti (sì, ho letto parecchie cose tue e, sì, recensirò anche quelle sooner or later B] ), che vivono d'uno stile più "visionario", per così dire, e che pure mi piace, quello che hai utilizzato qui è uno stile da romanzo. Mi spiego: è esattamente questo quello che mi aspetto di trovare in un libro di narrativa ben fatto - ed è stata proprio questa la sensazione che ho avuto nel leggere, quella di avere sotto mano un libro, e ammetto il mio netto disappunto nel non trovare almeno un secondo capitolo. Lo so, lo so, è una OS, ma è stato più forte di me: lo volevo, non l'ho avuto e ho messo il broncio. Sad me.
Poi, i personaggi. Adoro i tuoi Draco e Hermione. Lei è fantastica, dolce ma orgogliosa: buona pur tutt'altro che servizievole, non riesce non aiutare qualcuno in difficoltà davanti a lei, persino una persona che l'ha sempre trattata come una pezza. E' una delle parti del carattere di Hermione, a mio parere, più importanti e più belle. Di Draco, invece, m'è piaciuto leggere questa versione più stanca, logorata, sfibrata; pronto a mettere da parte l'antica ascia di guerra pur di poter fare quello che deve fare, perché è cresciuto, sa che non è più il momento di giocare a fare il ragazzino borioso, saccente e razzista, che ci sono cose più importanti, più delicate in gioco.
E ora, infine, la trama. Mi è piaciuto davvero tutto, dalla prima romanticissima decrizione all'ultima lapidaria parola, "zolfo". A parte la trovata dell'Amortentia, che, checché tu possa dire, ho trovato tutt'altro che banale, e anzi molto interessante, ho adorato anche quel tono che tu hai definito "quasi da commedia". Certo, non c'è angst, ma che vita sarebbe se fosse tutto angst? Leggere questa fanfiction è stato, in eguali parti, un sospiro di sollievo e un sorriso intenerito - per i personaggi; per la vicenda; perché in qualche modo sono riuscita a sentirli anche io gli odori di zolfo e di mandorle amare. Hai questo modo di raccontare tutto con attenzione, persino i dettagli, e farlo con una maestria che dà un tono delicato a tutto. Adorabile, davvero.
Però ora basta questo tono serio, mi sia concesso di fare un po' la fangirl.
dnmafioefnierfneriu iwefnidufnsj TI PREGO scrivi altre cose così, ne ho DAVVERO bisogno. E, come ho detto all'inizio, la tua dramione è davvero otp material: quindi FA' LA COSA GIUSTA e proponi al triste mondo di efp altra di questa magnifica roba, che ce n'è più che bisogno. Magari una bella long, per la mia gioia ❤❤❤❤❤❤❤
Ora, dopo questo lungo disagio, mi congedo. Un bacio ❤

 

Recensore Master
14/02/17, ore 14:11

Recensione premio del contest: Reverse Canon
premio sezione Drabble

Eccomi qui con la tua prima rec premio, cara,e devo dire che si comincia con una grande sorpresa
Giuro, è la prima volta che non solo "tollero" una Dramione, ma l'ho davvero gradita, e questo non è normale! ^^
Non ti sei gettata nel romanticismo più ovvio e grandioso, con questa coppia, ma sei riuscita a restare in un limite nel quale è possibile trovare ancora dell'IC
Insomma, vorrei saperti dire davvero quanto questa sia un'incredibile eccezione, per me, sei stata incredibilmente brava
La trama è semplice ma con questo resta nel canone, una scelta che apprezzo molto, e comunque, complice l'assenza degli altri personaggi, si è creata una situazione di racconto d'interni che è molto favorevole allo studio dei personaggi.
Hermione è meravigliosa come al solito: perché andare a seguire lo sport (si può dire nazionale? ^^) quando si può studiare? hem, hem, sì, Hemione, guarda, hai ragione..*cof, cof*
La sua pozione deve essere la migliore, non sia mai detto!
Dall'altra parte, Draco. Anche lui vuole studiare davvero, anche se è giunto a questa conclusione tra i rimpianti per la partita persa. Gli uomini sono sempre così, in qualsiasi mondo...
Non può sfigurare in pozioni, materia malefica nella quale ha sempre avuto buoni voti.
Potranno questi due sopportare di trovarsi soli, a dividere uno spazio vitale? in teoria no, grazie a te, sì.
L'odore sprigionato dalle due preparazioni l'ho trovato perfetto, hai attribuito davvero ad ambedue quello che significa familiarità e affetto.
Per Hermione sono veri profumi, l'erba tagliata, la menta...
Per Draco, odore di sangue che aleggia già sulla porta di casa sua.
Devo dirti che mi ha fatto pena, in questo passaggio, e io proprio non lo mando giù. Siamo già due a zero per te!
Vorrebbe distrarsi, ma Hermione non glielo permette. Se arrivano alla lite prima o poi lei dovrà difendersi, e spiattellargli in faccia che sente odore di Mangiamorte è da vera, coraggiosa Grinfondoro. La amo!**
Poi, l'impensabile. Tra mille dettagli della ricostruzione della biblioteca, le ampolle, gli ingredienti - che mostrano con che cura tu abbia rifinito questa fiction - le pozioni dovrebbero essere pronte.
Ma certo, quella di Hermione è perfetta, quella di Draco fa le bizze.
In un gioco sottile di comportamenti fraintendibili Draco la blocca - la abbraccia - le impedisce di sfuggire dal respirare un tanfo nauseante - la trattiene dov'è anche lui.
Perché degli strani fenomeni si manifestano intorno ai due preparati: la pozione di Draco profuma di mandorla amara, un aroma gradevolissimo anche se per lui inspiegabile. Non dovrebbe ricordargli nulla, per cui non resterebbe che pensare che sia il risultato di un errore nella miscela. Eppure lo potrebbe identificare...
E l'altro è l'odore di zolfo, che accompagna da sempre la presenza del diavolo, che suppongo sia dovuto alla frequente compagnia di Voldemort a casa Malfoy.
Ecco, è in questi particolari che sei stata davvero calibrata e attenta. Draco non olezza di rose, mi sarei angosciata a leggere delle cose così. L'hai lasciato IC in quelle che sono le sue abitudini, la sua perdizione, e quello che per adesso è il destino che lo sta inseguendo, al quale sembra ormai condannato.
Forse in questa tua versione ce la farà ad uscirene anche meglio di quella vera, ma resta il fatto che il tutto è credibile malgrado l'OOC del canone che vede i due ragazzi solo nemici.
Veramente hai fatto un gran lavoro, non lo dirò mai troppe volte.
A presto, cara, un bacio con 10 petali di rosa,
Setsy
 

Recensore Junior
28/01/17, ore 14:51

Ed eccomi qui con la seconda recensione.
Dico la verità, generalmente non sono molto avvezza alla lettura di storie sul fandom di Harry Potter (non che non mi piaccia leggere fanfic su questo fandom, che adoro, ma generalmente le mie letture sono rivolte ad altro). In più, non ho letto nemmeno moltissime Dramione. Io stessa ne ho scritta solo una, anni fa.
Quando trovo storie come queste, però, mi pento per tutte le volte che "trascuro" questo fandom.
Come avrai ormai capito, adoro il tuo modo di scrivere. Il modo in cui hai descritto Hogwarts, la bruma mattutina, la confusione per la partita di Quidditch, nonché il freddo umido dei sotterranei, è molto evocativo e dettagliato, tant'è che sono perfettamente riuscita a immaginare l'ambientazione che, devo dire, mi ha fatto fare un salto indietro a quando ho letto i libri.
Vogliamo poi parlare della caratterizzazione dei personaggi? Perfettamente IC. Hermione è il mio personaggio preferito e, Dio, mi rivedo così tanto in lei. L'hai descritta molto bene, davvero. Il culmine però è stato nella descrizione ed introspezione di Draco, personaggio assai complesso. Hai reso anche lui molto bene, con quella paura che lo sta spezzando nascosta dietro quella facciata di superiorità, arroganza, boriosità. E ho adorato assolutamente anche l'introspezione di entrambi.
Una cosa, però, non mi è del tutto chiara: la pozione di Hermione è stata, di fatto, così ben fatta da scatenare in entrambi una infatuazione? E se sì, com'è proseguita poi la storia fra i due? Hanno ceduto all'attrazione reciproca? Insomma, I wanna know!
Inoltre, ho due piiiiccoli appunti da fare: all'inizio, quando Hermione scende le scale per recarsi nell'aula di Pozioni, scrivi "dove si tenevano le lezioni del professor Piton". Credo sarebbe più corretto che aggiungessi, magari, un "un tempo" (es: nell'aula dove, un tempo, si tenevano le lezioni del professor Piton"). Essendo al sesto anno, Pozioni è una classe tenuta dal professor Lumacorno.
Inoltre, quando Hermione risponde a Draco "Sempre meglio dell'odore di Mangiamorte", scrivi: "Era stato un sussurro e forse, la sua era stata più una risposta per non ammettere la sconfitta, ecc". Aggiungerei una virgola per mettere quel forse in inciso ("Era stato un sussurro e, forse, la sua era stata...").
Per il resto mi sembrava andasse tutto bene. Ovviamente, ho apprezzato molto anche le varie spiegazioni nelle note riguardo agli odori scelti (molto azzeccati, secondo me - si vede, poi, che con queste ricerche da te fatte ci tieni molto a questa saga) e come non adorarti per aver fatto (seppur indirettamente) riferimento a Gabriel Garcia Marquez?
Per non parlare di "Enjoy the silence", adoro quella canzone!
E nada, anche con questa recensione mi fermo qui, altrimenti finirei per scrivere un commento più lungo della storia stessa :D inoltre, la inserisco fra le ricordate, perché mi è piaciuta davvero tanto, e almeno così posso ritrovarla e rileggerla quando voglio.
A presto,
Starsfallinglikerain.

Recensore Master
20/01/17, ore 21:07

GRAMMATICA: 10\10
Nulla da dire al riguardo.
STILE: 7,5\10
Lo stile che usi qui è certamente molto curato, ma l'ho trovato un po' "pesante" andando avanti nella lettura. Inizialmente mi ha fatto molto piacere trovare uno stile un po' più complesso applicato ad una storia, visto che sono un'amante degli stili contorti e complessi, ma a lungo andare la cosa mi ha un po' stancata, anche visto e considerato che la vicenda che narri, di per sé, è molto "ordinaria", semplice, non particolarmente ricca di dettagli da evidenziare, e quindi ho trovato qualche difficoltà a vedermi descrivere in maniera tanto dettagliata delle azioni di per sé piuttosto semplici, che potevano essere riassunte in maniera molto più concisa. In alcuni punti la tua scelta è adatta, soprattutto nella descrizione dei pensieri e dei sentimenti dei personaggi, perché dà un resoconto dettagliato, ma in altri (soprattutto nell'entrata di Hermione nella sala e i suoi tentativi di non farsi vedere da Draco) ho trovato un'attenzione anche troppo maniacale, che poteva essere evitata, secondo il mio modestissimo parere. Dai alla tua storia, comunque, un ritmo piuttosto lento, che allunga l'azione ma che, nel momento finale, riesce anche a "velocizzarla", a far comprendere al lettore cosa stia succedendo (anche se, lo ammetto, dopo la parentesi di Draco mi aspettavo che i due si baciassero o peggio XD) e che infine si "ricomprime" nel climax finale, che ho trovato molto ben riuscito. Non so se sia una cosa positiva o meno, visto il carattere piuttosto "generale" della vicenda, ma non posso dire che non abbia apprezzato alcune soluzioni stilistiche e la maniera in cui hai curato la costruzione delle frasi. L'unico punto su cui ho da ridire, come ho già detto, è il ritmo talora eccessivamente lento della storia.
IC E CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI: 10\10
Qui devo dire che te la sei cavata molto bene, e probabilmente non avrò molto da dire perché hai trattato i personaggi in maniera egregia. Sia Hermione che Draco sono resi in maniera davvero eccellente, grazie anche al "resoconto" che fai delle loro emozioni, delle loro situazioni di partenza (per così dire) e dei loro background. Hermione appare sin dall'inizio studiosa, attenta, ma al contempo si dimostra pronta all'indifferenza nei confronti di Malfoy, decisa a non scatenare una discussione e anzi, pronta ad aiutarlo nel momento del bisogno, mettendo i propri valori di fronte alle loro discrepanze. Dall'altra parte Draco risulta vulnerabile, ma al contempo strafottente. è comprensibile il suo desiderio di solitudine, e il suo volere non attaccare briga con Hermione, per una volta, troppo "svuotato" dalla situazione che sta vivendo e ormai consapevole di non essere più ciò che era una volta. Anche le poche parole che si scambiano risultano azzeccate, adatte a loro, ai loro caratteri, come anche la loro "battaglia" verbale e non, che, lo ammetto, è stata la parte che ho preferito nella storia.
ORIGINALITA’: 7\10
Non è raro dipingere Draco nel momento della sua massima debolezza, durante il sesto anno, periodo in cui tra l'altro anche Hermione, a causa di Ron e Lavanda, è a sua volta in un periodo di difficoltà, ma mi rendo conto che questo sia l'unico modo per poter attribuire a Malfoy sentimenti umani o quantomeno dipingere un lato di lui più debole e vulnerabile che solitamente non emerge. Non sono certa se l'idea dell'Amortentia sia molto utilizzata, ma comunque non credo sia qualcosa di nuovo: già all'interno della storia stessa l'Amortentia viene utilizzata per far innamorare Ron e molte sono le ragazze che provano a somministrarlo a Harry. Ma mi è piaciuto il contesto che hai creato, la maniera in cui hai fatto interagire i protagonisti, il "trucchetto" che hai usato per farli interagire, come anche la decisione di non ripiegare su qualche cliché come l'improvvisa attrazione sessuale, che ogni tanto ritrovo in questa coppia.
CARATTERIZZAZIONE DEL RAPPORTO E INTROSPEZIONE: 10\15
Qui mi devo tenere un po' più bassa, purtroppo, e ti spiego immediatamente perché. L'introspezione è abbastanza ben resa, e anche molto dettagliata. Solitamente preferisco uno stile più "evanescente" e più ricco di immagini, per descrivere la psicologia di una persona, ma non disdegno neppure questo genere di cose, se lo stile è abbastanza ben costruito e non risulta troppo "semplice" o elementare nella descrizione dei sentimenti dei personaggi. In questo caso la tua analisi risulta piuttosto puntuale, ma c'è un "problema" che ho avuto con la storia in generale: non sono riuscita a inquadrare del tutto il rapporto che avevi intenzione di costruire tra questi due. Mi spiego meglio: sono arrivata alla fine della storia con molti dubbi e domande, riguardo alla costruzione del loro legame. Ho passato gran parte della storia aspettandomi che accadesse qualcosa, che i due si parlassero, o che rimanessero chiusi nello stesso spazio per giorni, o che lui "approfittasse" di lei, o che trovandosi da soli scattasse una certa scintilla fisica o cose simile... E invece nulla. Sono arrivata a fine storia ritrovando i personaggi come erano partiti, o almeno così mi è sembrato. Non è chiaro cosa faranno, non è chiaro cosa provino e se lo provino, e non è chiaro neppure perché lo provino. Forse l'esplosione dell'Amortentia di Draco ha causato l'infatuazione di Hermione? Ma non era riuscita male? Ha potuto fare effetto nonostante non fosse ben fatta? E cosa ha causato l'innamoramento di Draco? L'Amortentia di Hermione? Ma basta l'averla annusata per averlo fatto innamorare di lei? E in caso contrario, COSA l'ha fatto innamorare? Cosa ha trovato, in quelle ore che hanno passato in silenzio, di tanto "attraente" in lui da farlo innamorare? Forse è stata anche una mia limitazione, ma sinceramente non ho trovato risposte a queste mie domande nella storia, e non mi è stato dunque del tutto chiaro come il loro rapporto possa aver preso una simile piega, anche se, come ho detto, alla fine della vicenda non c'è nulla di fatto, nulla di definitivo, nessun indizio che porti ad una successiva relazione, solo l'odore dell'Amortentia a farci comprendere che provano qualcosa l'uno verso l'altra.
GRADIMENTO PERSONALE: 10\15
Della tua storia ho apprezzato molto l'introspezione dei personaggi e lo stile, che però qui e là tende ad appesantirsi un po' troppo. Ho trovato invece difficile da comprendere il rapporto dei due protagonisti e le loro motivazioni, ciò che li spinge, alla fine, ad "infatuarsi" (non uso la parola "innamorarsi" perché mi sembra un po' eccessiva e precoce per la situazione) l'uno dell'altra. Inoltre la situazione, di per sé, è piuttosto semplice, statica, non offre molti spunti di riflessione, e mi sarebbe piaciuto di più, invece, vedere come sarebbe evoluta la loro vicenda a seguito di questo incidente fortuito. Potrebbe essere un buon inizio per una long, ma così com'è penso avrei preferito vederla approfondita maggiormente.
PUNTI BONUS: 3\5
Per un totale di 57,5\75

Recensore Veterano
16/11/16, ore 14:34

Recensione premio per il contest "Not so Bad, Not so Mad". 3 su 3

Scusami, ma ieri sera non riuscivo a connettere, non la connessione, ma il cervello. Mi si stavano chiudendo gli occhi, così ho preferito aspettare di essere più fresca e carica.

In questa storia rivedo di più "Time to Erase", la storia è ancora "frammentata", ma il tutto è più corposo, c'è molto di più da leggere ed esplorare. Sia chiaro, non è una critica alle altre storie. In "La tempesta perfetta" ad esempio, ho apprezzato moltissimo il tutto: semplice ma efficace. Mi piacciono le belle descrizioni, ma uno deve essere in grado di evocare determinate scene nella mente del lettore, senza necessariamente scrivere tremendamila pagine. Tu sei molto brava, e per questo so che, qualunque tuo lavoro mi dovesse passare sotto al naso, sarebbe un piccolo capolavoro.

La tua nuova OTP mi ha conquistata, ma, dato che per il momento non ne hai scritte altre, ho deciso di buttarmi su questa. Non sono una grande fan delle slash, in una ho visto uno dei personaggi che odio di più (Ginny), quindi mi son buttata a colpo sicuro XD (Hermione, ti confesso, io l'ho sempre vista bene con Harry - capirai anche quindi l'odio per l'innominale G -, ma accetto di buon grado anche di vederla con Draco... è un accostamento interessante).

Si capisce quando uno ha non solo letto o vista, ma vissuto intensamente un'opera. Dalle tue parole, è evidente una profonda conoscenza del tema trattato e, a tratti, mi è parso di scorgere io stessa il castello di Hogwarts. Non è solo per merito del film che ce lo ha mostrato fisicamente, ma anche per la tua bravura narrativa che coglie ogni singolo dettaglio, riproponendolo su carta.
Subito, da poche parole, ho visto l'autentica Hermione, quella dei libri. Molti non sono soddisfatti della sua interprete, a me non spiaceva, ma riconosco che nei libri è tutta un'altra cosa.
Già me la immagino a sbuffare dando ai suoi amici degli scansafatiche XD. Beh, da un lato capisco lei: io non sono una grande amante degli sport, ne seguo pochi con passione e, di certo, non calcio e simili. Se esistesse davvero il Quiddich, non credo che sarei ansiosa di starmene sugli spalti, specie con il freddo di questi giorni.

E Draco... so che lui è il personaggio a te più caro e posso dire, senza alcun dubbio che si vede. Lo si capisce dal modo in cui lo descrivi, per la cura con la quale riesci a descriverlo facendo sembrare il tuo scritto quasi un'opera originale della Rowling. Io non vedo qui una fanfiction, ma un potenziale estratto del penultimo libro.
Certo, non è una coppia ufficiale, ma sia lo stile, che i personaggi, sembrano quelli autentici.

Chiusi nella stessa stanza per uno strano scherzo del destino, entrambi lì contro il proprio volere, consci della "fastidiosa" presenza dell'altro... riesco davvero a vederli, come fosse una scena del film, lui arrogante come sempre, lei puntigliosa e con la lingua tagliente (ma solo verso chi non le mostra il dovuto rispetto).

Quando hai trattato degli odori della pozione, mi è venuta in mente la profumoterapia, da non confondere con l'aromaterapia... è un bel ricordo della mia tesina delle superiori. La profumoterapia si basa sugli odori che per noi hanno un significato, come nel caso della pozione, mentre l'aromaterapia necessita di un qualcuno specializzato che usa determinati odori per curarci o darci sollievo. È una cosa del tutto personale. Sarà anche merito della Rowling che ha parlato di questa pozione, ma nella storia sei stata te ad inserirla, e anche molto bene. Il fattore nostalgia è sempre bene accetto :)

Trovo il tutto molto ben costruito, non ci sono buchi nella storia raccontata, la lettura scorre via molto fluida e ritrovare i personaggi che abbiamo amato o odiato, è sempre un qualcosa che fa piacere.

Leggendo le tue note capisco il tuo punto di vista: amare talmente tanto dei personaggi o una coppia, da avere paura di scrivere di loro temendo di non riuscire a renderli come si vorrebbe.
È un qualcosa che ci accomuna, ma lascia che ti dica che le tue paure non hanno motivo d'esserci: hai talento e il tuo amore per questa saga la si riesce a sentire, tanto che non pare una fanfic, ma una storia originale della vera mamma della saga.

È stato un piacere leggere anche questa storia. Continua così che stai andando alla grande!

Shera♥

Recensore Master
07/11/16, ore 14:08

Ehilà! Come promesso ho lasciato la prima delle tre recensioni in questa storia! Allora... Parto dal titolo: immaginavo fosse collegato ad una canzone ma pensavo fosse un rischiamo a una canzone degli U2 e non dei velvet underground (ascolterò questa canzone). Ho apprezzato molto questa dramione perché si è vero che questa storia potrebbe sembrare un cliché ma quest'elemento dell'armontentia ha dato quel tocco in più che mi ha fatto quasi divertire a leggere questa shot (lo so non è una storia comica ma adoro quando una ship si punzecchia).
Poi devo essere sincera: ho apprezzato le note esplicative alla fine perché leggendo il termine "sangue sporco" stavo già dicendoti che era sbagliato e che si dicesse "mezzosangue" poiché non sapevo di questo cambio di termine in quanto anch'io posseggo la vecchia edizione del 2000. Che poi in inglese non era halfblood? Mi sta venendo un dubbio 😱
Comunque buona fortuna per i due contest!

[Precedente] 1 2 [Prossimo]