Recensioni per
Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime
di MusicDanceRomance

Questa storia ha ottenuto 113 recensioni.
Positive : 113
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/11/21, ore 22:48

Approfitto di stasera per terminare questa lettura, ché tanto non riesco a fare altro. 👀
Tenerissimo il breve sguardo a Petunia e al fatto che cerchi di negare a sé stessa di aver mai voluto bene a Lily. Aiuto.

La Gellert/Ariana è una coppia a cui non avevo mai pensato, prima di imbattermici su efp, ma da quando so che esiste mi intriga molto. Sono contenta di avere l'occasione di leggerne da te, e che scenario interessante che hai immaginato! Una pozione per la sanità di Ariana e un sentimento pericoloso che nasce tra i due.
Gellert amerà sempre lei. Chissà se ha ragione!

Recensore Master
13/11/21, ore 14:47

Ciao cara!

Sarei dovuta passare ieri ma, tra un libro da studiare e una crisi isterica in corso, ho preferito gustarmi questa storia in un momento di maggiore tranquillità: e ho fatto bene, direi. Faccio qui una piccola premessa - commenterò entrambe le flashfic, ma sappi che sono qui per la Gellert/Ariana: è un pairing che, se non ricordo male, ho scoperto grazie ad "e m m e", autrice che peraltro consiglio a tutti, e ritrovarlo qui sul tuo profilo (che come sai adoro) mi ha resa felicissima!
Per amore di comodità, inizio però commentando la prima di queste due flash, per poi passare al commento più sostanzioso (spero che tu non me ne voglia, se mi concentro così tanto sulla seconda storia): ti dico subito che, il titolo di questa prima flashfic, mi ha fatta impazzire, l'ho trovato meraviglioso.
In realtà mi ha ricordato qualcosa e, sinceramente, ho il dubbio di aver letto questa raccolta nei bei tempi della mia gioventù ma, sospetto, non l'ho recensita per pigrizia. Quindi, insomma, vorrei recuperarla tutta con calma ma, nel mentre, prima che la pigrizia mi divori viva inizio da questo capitolo e con i miei tempi biblici arriverò nel resto.
La flashfic su Petunia mi è piaciuta molto, secondo me sei stata molto brava a "far tornare umano" un personaggio che è molto stereotipato, cioé che esiste per essere "quello cattivo": in questo senso, le hai ridato un sentore di infanzia perduta e ritrovata, hai restituito vigore a un rapporto che, a mio parere, è tanto sottovalutato.
Bellissimo, poi, il cambiamento tra la prima e la seconda metà della drabble, con una chiusura di storia che secondo me è magistrale: ho apprezzato molto, questo spaccato, anche perché io segretamente ho un po' il guilty pleasure delle fic su Petunia.
Bene, adesso passo a quello che di più aveva attirato la mia attenzione con il tuo post su Facebook, la Gellert/Ariana: prima di partire con il commento, che spero non mi venga troppo delirante, vorrei chiederti se mai scriverai nuovamente su di loro. è una coppia che mi piace tanto e tu mi piaci come autrice, quindi, ecco, sono curiosa.
Tornando a noi: mi ha colpita molto l'incipit di questa OS (o è una flash?), in quanto secondo me setta perfettamente quella che è l'intenzione della storia, dà quel senso di stordimento e squilibrio che deve aver provato Ariana nel sentirsi così instabile, malata come tu stessa la definisci, insomma secondo me una buona storia si vede dalle prime parole - e questa lo è, una buona storia, per non dire eccellente.
L'espediente della pozione, con quel sottinteso di Gellert/Albus che forse leggo erroneamente, è secondo me geniale: sarebbe molto bello vederci una OS o una storia più corposa, ma non te lo sto dicendo per convincerti, te lo giuro.
Un'altra cosa che mi ha colpita molto, è la questione delle margherite, che ho trovato di una poeticità in grado di stordire: è quello che mi piace della tua scrittura - prendi qualcosa di apparentemente semplice, ma lo fai arrivare al cuore con una potenza indicibile.
L'abbandono di Gellert fa male, prima che ad Ariana, al lettore. Lo descrivi in poche parole, ma arriva come una freccia al petto, ed è chiarissimo come si sia sentita lei, perché è come io mi sento in questo momento.
La conclusione è devastante, specie perché ovviamente sono portata a immaginarne il triste epilogo. 
Ho amato molto questa storia e spero di poterla proseguire presto, perché non ne ho un ricordo chiaro come di altre tue storie, e mi fa sempre piacere avere la possibilità di leggerti.
Spero di non averti annoiata con questo delirio.
Ti mando un bacio,
Gaia

Recensore Master
24/06/20, ore 20:04

Ciao!
Tornare da te è sempre bellissimo, soprattutto quando scopro di avere ancora dei racconti da recuperare. Mi spiace non aver optato per scritti più recenti, ma o li ho già recensiti o non conosco i fandom, per cui eccomi qui, da questa raccolta che mi ha regalato una Blaise/Hermione stupenda.
Inutile anche dirlo, anche questi due racconti sono meravigliosi e mi hanno stupita con la particolare interpretazione dei personaggi proposti, trovo che ad accomunarli sia proprio l'originalità che accompagna le dinamiche protagoniste – motivo per cui trovo che, al di là di tutto, abbiano davvero ragione di coesistere nello stesso capitolo!

Iniziando proprio da lei, da Petunia, ho amato come tu sia riuscita a delineare in pochissime parole un affetto che è stato costretto in un angolo per anni, che è stato rifiutato e bistrattato e che non ha trovato la libertà neanche quando i giorni di Lily sono stati drasticamente stroncati.
L'immagine di questo mare, di queste onde che si agitano, mi è parsa incredibilmente vivida, al punto che ho quasi percepito il profumo di salsedine e i capelli resi crespi dal troppo bagnarli. Le ho veramente viste, queste due sorelle che prima sono loro e poi sono io e te – tu da una parte, io dall'altra.
Il tuo stile è sempre molto evocativo, perché è fatto di immagini che evocano più che mostrare o dire, ed evocano sensazioni capaci di ritrarre ogni più piccola emozione e vissuto dei tuoi personaggi. Te l'ho detto tante volte, ma non posso evitare di ripetermi: leggerti è veramente una bella esperienza.
Il titolo mi ha colpita tantissimo, soprattutto a fine lettura, perché questo sentimento del mare è in realtà il più grande segreto di Petunia, quello che forse percepisce come il suo peccato più grande: non è solo affetto e mancanza, è anche dolore, dolore perché nonostante ci abbia provato non riesce a odiare sul serio sua sorella, dolore per i rimpianti imposti dal tempo sprecato a non cercarsi, dolore per un'assenza cui non c'è rimedio alcuno, dolore per un rifiuto che seguita a mettere in scena.
Nel suo odio per il mare, in quella conclusione che rimarca "un tempo" io ho letto un oggi che Petunia fatica ad accettare, un volerle ancora bene, nonostante tutto. Forse, chissà, sono andata troppo oltre con l'interpretazione, ma il tuo testo mi ha urlato proprio questo.
Stupendo, davvero.

E ora passo all'altra storia, a una Gellert/Ariana che mi ha completamente stupita.
Insomma, non mi aspettavo una What if? di questa portata, e soprattutto non me l'aspettavo sviluppata in così poche parole – d'altra parte, quando un'autrice è capace può scrivere ogni cosa, e tu ne sei proprio un chiaro esempio.
In punta d piedi, un titolo ma anche un modo di trascinare il lettore nelle spire della narrazione. Perché è proprio così, in punta di piedi, che ho scoperto quale trama vi fosse alla base del tuo racconto, che ho capito di essere dinanzi a un'Ariana che non perde la vita, a un Gellert che non fugge via, a un Albus inconsapevole di essere l'altro.
Non so cosa mi sia piaciuto di più tra la caratterizzazione di Gellert e quella di Ariana, li ho trovati fantastici entrambi e in equilibrio su un dirupo che dà sul buio più nero – un buio in cui Ariana tenta di non precipitare, mentre Gellert mi è parso bramoso di tuffarvisi dentro.
Ho apprezzato molto come tu abbia trattato la delicata condizione di Ariana, il suo essere in qualche modo rotta, ma rotta dentro, a livello mentale ed emotivo, fatta di brandelli che solo la magia oscura di Gellert riesce a rimettere insieme – per poco, però, il tempo di amarla e farsi amare, il tempo di diventare la sua dipendenza, indispensabile.
Ecco, il tuo Gellert che a primo impatto può apparire addirittura romantico trovo sia invece estremamente IC, crudele e ambizioso e potente. Forse è innamorato di Ariana, forse la desidera soltanto, non lo sappiamo, perché il punto di vista che abbiamo è quello di Ariana (ed è per forza di cose ingannevole), però sappiamo che si nutre delle sue debolezze, che la rende dipendente da lui, e mi è parso di vederlo inebriarsi del potere scaturito da questo rapporto impari, dalla consapevolezza di averli entrambi – lei, così fragile, e Albus, così a sua volta succube e incapace di guardare la realtà per quella che è, ma ben felice di credere alle illusioni che gli occhi meravigliosi di Gellert e le sue labbra peccatrici gli raccontano.
Insomma, questo racconto pur nella sua brevità è una rete complicata di rapporti fatti di passioni, brame, potere.
La conclusione, poi, l'ho trovata estremamente impattante: lui è andato via, forse è con Albus, ma lei sa che tornerà. Lo sa mentre si perde in se stessa, mentre i ricordi sfumano – perché è meglio così –, lo sa mentre si prepara a staccarsi dalla lucidità con la consapevolezza che lui tornerà e lo farà per lei,
"perché Gellert amerà sempre lei" – Ariana ne è convinta, e forse alla fine ne sono convinta anche io.
Meraviglioso racconto anche questo, cosa posso fare se non riempirti di complimenti?!

Un abbraccio, alla prossima!

Recensore Master
02/06/20, ore 11:02

Ciao! Eccomi qui di nuovo, a continuare questa raccolta molto carina.
Questa volta di primo acchito ci si concentra sull'affetto fraterno ed è una cosa che mi fa molto piacere (è un tema a cui sono in qualche modo molto legata).
La prima storia - il cui titolo è meraviglioso - è di uno struggente assurdo, forse perchè è dedicata a Lily e Petunia, sorelle che anche se divise non si sono mai odiate, sorelle separate da qualcosa di più grande di loro che non avrebbero potuto gestire. E poi c'è il mare, che è il mio posto nel mondo (datemi una spiaggia sassosa e un susseguirsi di onde e io sarà felice), che rende tutto l'amaro più dolce e tutto il dolce più amaro, il mare che ti culla ma non ti permette di scordarti chi sei, a che cosa appartieni, che cosa hai vissuto e perchè sei lì, di nuovo. Così Petunia scappa, fugge dal mare in seguito alla morte di Lily e l'immagine che hai delineato - di loro bambine che giocano tra le onde con le creste di schiuma - è così poetica da non poter evitare di emozionarsi.
La seconda storia è dedicata ad una coppia che forse in pochi prendono in considerazione ed è, se possibile, ancor più struggente della prima, tenendo comunque in considerazione la questione "Fratelli". Non ho mai pensato a un possibile qualcosa tra Gellert ed Ariana e devo dire che non mi dispiace. Inoltre in questa storia ho anche in un certo senso ritrovato quel che mi ha fatta innamorare di "Nascita di un dissennatore". C'è un'atmosfera un po' dark che mi piace da morire, hai reso molto bene la pazzia di Ariana - quella sottile, serpeggiante che è tenuta a bada e che rischia sempre di esplodere - e ho trovato molto plausibile che Gellert abbia creato una pozione per tenerla a bada, una pozione che cancella la memoria come effetto collaterale, che cancella la sua presenza nella vita di Ariana. E poi Albus, onnipresente, ma non centrale, fa da sfondo e si percepisce quasi la gelosia che prova.
Vorrei tanto leggerne di più, di questi due, di questa storia, perchè mi è piaciuta davvero tanto, soprattutto per la questione "sprazzi di memoria che ogni tanto ritornano sotto forma di sensazioni fisiche". Chapeau mia cara, seriamente!
Come stile, mi trovi sempre sull'onda delle volte scorse: hai uno stile stra-scorrevole che a me piace moltissimo e che quindi leggo sempre con piacere :3
A presto e grazie mille per questa storia.
Baci L.

Recensore Master
06/05/20, ore 19:45

Tesoro ♥
Ho colto immediatamente l’opportunità di rileggerti, ancora una volta, durante l’arco della stessa settimana. È sempre un piacere immergersi nel tuo mondo delicato ed elegante; ma, soprattutto, non vedevo l’ora di ritornare su questa meravigliosa raccolta (anche se conosci bene il motivo della mia “assenza”). Questo capitolo è molto particolare perché non avevo mai letto, prima di oggi, delle storie che avessero come protagonisti alcuni dei personaggi presenti.

La prima flashfic mi ha spezzato il cuore in due. Hai raccontato la storia di Lily attraverso i pensieri di Petunia, un personaggio particolare che mi ha sempre intrigata. Per tutta la durata della saga (eccetto il settimo libro) siamo stati bombardati su quanto Petunia fosse gelosa della sorella, e per questo motivo ha riversato il suo rancore nei confronti del nipote. Invece dietro questo atteggiamento io ho sempre visto altro, che hai confermato con quanto hai scritto. Attraverso la metafora del mare, veniamo travolti dai pensieri di Petunia che ricorda con malinconia le meravigliose giornate trascorse insieme a Lily. Il mare le ricorda i giorni felici insieme alla sorella, momenti innocenti, momenti in cui tutto era bello e facile, senza incomprensioni. Un tempo ormai perso e offuscato da un presente che le ha trasformato il cuore in ghiaccio. Nulla può sciogliere questo gelo. Anzi no, una cosa riesce a farlo: il mare. Ecco spiegato il motivo perché Petunia eviterà per sempre di andare al mare. Che tristezza…

La seconda flashfic è qualcosa di pazzesco che (come dicevo prima) non avevo mai avuto modo di leggere. Assistiamo ad un triangolo: Gellert, Ariana, Albus. Lasciami dire che questa è pura genialità! Qui è presente un amore corrisposto, ossia quello tra Gellert e Ariana, che però è contrastato dallo stesso Gellert che, per la sete di potere, preferisce Albus e la sua magia. Tutto ciò è molto triste, soprattutto perché Gellert rimarrà sempre innamorato della giovane Silente; eppure l’amore per la magia è più potente di qualsiasi altro sentimento, ed ecco che ciò decreta la fine di ciò che avrebbe potuto essere una bellissima storia d’amore.

E niente sono estasiata da tutto quanto. Come potevo attendere ancora qualche altro giorno, prima di leggerti? Mi sarei persa questo capitolo, o meglio, avrei procrastinato la lettura fino a domenica. Meno male che sono riuscita a leggerti prima. Sei sempre fantastica e ti stimo tanto tanto! Non vedo l’ora di rileggerti ancora. A presto tesoro
PS: io e Samuel ti amiamo ahahah ♥

Recensore Master
21/04/20, ore 18:24

Cara MusicDance!
Finalmente passo da te! <3 Mi è piaciuto che tu abbia dedicato spazio alla figura di Petunia e di cosa sia significato per lei essere la sorella di una strega e vederla così diversa da lei. Il suo essere magica ha segnato irrimediabilmente la divisione tra le due impedendo ogni rapporto e provocando uno squilibrio futuro, dato che le amicizie, i gusti e le conoscenze di Lily verteranno unicamente sul mondo magico a discapito di quello babbano che comprende Petunia, la non speciale. Il ricordo del mare in tal senso è doloroso perché collegato a una serie di momenti ancora liberi da questa grande divisione, ma che segnano con poche parole come un rapporto tra le due sorelle c’era stato. Un ricordo su cui Petunia, l’ordinaria e normale e borghese Petunia, non desidera affatto tornare. Interessante ho trovato anche l’altra flash che ci mostra un’Ariana sensuale in veste di donna, femmina e amante che deve dividere il proprio amore per un personaggio oscuro, salvifico e sfuggente.

A questo proposito ho trovato particolarmente ricca di simboli la pozione che, una volta al mese, rende la ragazza di nuovo normale e le regala un’esistenza gestibile, lontana dalla pazzia per cui è tristemente nota. C’è una connessione tra il ciclo mensile femminile e la mensile sanità mentale della sfortunata Ariana, così consapevole anche della natura del suo salvatore e dei suoi intenti non esattamente condivisibili, ma che in un certo senso suonano come una sorta di vendetta nei suoi confronti? Alcune espressioni, poi, sono bellissime, come il tocco con cui descrivi i due amanti, la sicurezza con cui Ariana sa di essere l’unico amore e anche lo scambio di battute tra i due – l’ho trovato arguto perché la ragazza non risulta in una condizione di subalternità rispetto al mago che, sappiamo, è terribilmente potente. Come sempre regali storie scritte con una scrittura elegante e raffinata che personalmente sto amando moltissimo **! A presto, mia cara (prima di quanto tu creda, probabilmente).
Shilyss

Recensore Master
20/04/20, ore 18:55

Ciao carissima, torno di nuovo su questa raccolta perchè il primo impatto mi aveva decisamente conquistata. Perdonami se non vado in ordine ma trovare Petunia al primo rigo qui ha attirato immediatamente la mia attenzione.
E' infatti uno dei personaggi che più mi incuriosisce e trovo che tu, in questa piccola flash, hai trattato davvero benissimo l'introspezione del personaggio in rapporto al rapporto che meno vediamo ma che più la caratterizza: quello con la sorella perduta. Mi è piaciuto molto come il mare rappresenti la magia in una dimensione infantile in cui nessuna delle due è ancora strega e dunque entrambe possono credere paradossalmente nella magia - quella di essere bambine, quella di essere insieme. L'odio per la magia diventa allora l'odio per il mare, che Petunai non vuole più vedere perchè le ricorda Lily nei momenti felici che hanno vissuto insieme. E allora il ricordo dell'amore che prova per la sorella diventa un monito a odiarla ancora.
La seconda flash mi ha invece sorpreso tantissimo: non avevo mai letto nulla su questa coppai, ma come sempre sono super attratta dalle ships improbabili. Hai dato una lettura di Ariana molto interessante: è fragile, usata, debole, sofferente di amore... Ma allo stesso tempo anche padrona, alla fine, del cuore di Gellert. Lui le sfugge, insegue i suoi sogni ambiziosi, la abbandona e la tradisce proprio con suo fratello. Però Ariana sa che quella fuga è dovuta alla paura d'amore: ecco perchè lui sfugge a lei di fatti e non ad Albus. Ho trovato intrigante questo triangolo amoroso con i due fratelli Silente che si contendono (di fatti in maniera indiretta) Grindelwald, e in particolare mi è piaciuta la conclusione, dove Ariana riafferma il suo potere, chiedendo tra i suoi pensieri scusa al fratello proprio per essere la non scelta - non scelta che in realtà significa proprio "quella davvero amata".
Mi meravigli sempre, adoro come caratterizzi i personaggi e come scrivi. Davvero bravissima anche questa volta!
Alla prossima, baci!

Recensore Master
14/04/20, ore 13:52

Buongiorno <3
Trovo molto interessante l'idea di scrivere su Petunia. Un personaggio davvero odioso, ma interessante da esplorare. Ho letto di rado di lei, ma mi piace sempre molto leggere sue fanfiction quando mi capitano davanti. Mi piace che scrivi di personaggi di cui non parla praticamente nessuno, alle volte, e riesci a dargli una profondità che nei libri e nei film non ho visto, poiché hanno avuto poco spazio.
Il bello della prima, piccolissima flashfic, è che non ci mostri la solita Petunia a cui siamo abituati. Inizi mostrandocela subito come umana, non come l'odiosa sorella di Lily. Una persona che ama il mare e che trascorreva le vacanze lì con la sua famiglia e apprezzava la sua vita, voleva bene a sua sorella Lily. E' davvero angst l'ultima frase, il momento in cui pensa che il mare le ricorda l'affetto che provava per Lily, prima che purtroppo tutto cambiasse. L'ho apprezzata davvero tanto perché sei riuscita a renderla  un personaggio non odioso, mostrandocela nel suo periodo migliore.
Quanto alla seconda flashfic, anche questa mi è piaciuta tantissimo. Onestamente non ricordo molto su questi due personaggi, ma li ho amati tantissimo qui. Non mi ricordo nemmeno se sono in Harry potter o in Animali fantastici xD
Questa si guadagna il posto fra le mie flashfic preferite di questa raccolta, seriamente. Ho amato tanto i personaggi, sarà che hanno una natura più cattiva e a che a me fa impazzire, ho amato il fatto che Ariana calpesti le margherite invece di giocare a "m'ama o non m'ama". Questa flash l'ho trovata anche a tratti poetica, mi è piaciuto davvero tanto il modo in cui l'hai impostata, ogni frase è meravigliosa. E' così angst, la scelta che Gellert fa mi ha spezzato il cuore. I dialoghi, pur non essendo intervallati da descrizioni, si susseguono benissimo, in modo chiaro e ammetto di averli shippati davvero tantissimo - mi hai fatto venire voglia di leggere altro su questi due, sono troppo belli, aiuto. Sono quel tipo di coppia che non riesco a non amare tantissimo **
Davvero complimenti, mi hai fatta innamorare di una coppia di cui non so praticamente niente **
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Junior
12/04/20, ore 22:39

Eccomi qui, sempre contenta di leggerti e recenserti il meglio che posso. Per prima cosa, ti auguro una buona Pasqua e spero proprio tu stia bene!
Partiamo subito dicendo che anche questa volta sei riuscita a descrivere due momenti completamente diversi, emozionanti e permettendo quindi al lettore di immedesimarsi nei personaggi. 
Al solito la scelta dei termini, l'uso corretto della grammatica hanno reso il risultato ancora più efficace. 
Non riesco a capire come riesci ad immaginare questi momenti con persone già esistenti, vai al di là di ciò che si conosce per introdurti nella loro psiche e nei pensieri più profondi, anche in situazioni che non potrebbero accadere ma riesci comunque a renderle realistiche e convincenti.
Sono contenta che tu abbia scelto di raccontare un episodio della vita di Petunia che poverina non è mai considerata (va be' ci credo ahah) ma in questo caso è un ricordo il suo, profondo e intenso, che la ricollega al legame che aveva con Lily quando ancora non aveva astio nei suoi confronti e si volevano davvero bene. Tutto questo con lo sfondo del mare, la schiuma e gli schizzi che hanno reso l'atmosfera più magica del ricordo che ha della sorella.
La seconda storia è tormentata, triste e strappalacrime e in ogni capitolo almeno ce n'è una così. Gellert ha scelto Albus e la sua magia e ha abbandonato Ariana privandola del suo ricordo.
Credo sia perfetta la metafora della rosa, che in realtà sono proprio le spine a costiturla, nonostante ti facciano del male e quindi sei costretto a tenerti lontano. 
Non c'è cosa più triste, secondo me, che rinunciare all'amore. Hai reso perfettamente il sentimento dei due, specialmente quello di Ariana che si sente persa e tradita. 
Spero davvero di aver colto il senso che volevi trasmettere ai personaggi: io mi sono immedesimata parecchio e mi sono messa nei loro panni, ho pensato a delle mie esperienze specialmente nel secondo caso e quindi ero anche emotivamente coinvolta.
Complimenti veramente, non mi deludi mai! Alla prossima :)

Recensore Master
29/03/20, ore 11:17

Ciao, ed eccomi qui! Wow, cosa dire, cosa amo delle tue storie? Che scrivi di personaggi che nei libri non sono approfonditi , a parte con qualche accenno e dai tu la tua interpretazione, la tua realtà dei fatti ed é meraviglioso. Riesci sempre a farmi immergere completamente nel tuo racconto al punto da farmi sentire parte integrante della storia. Complimenti davvero, non smetterò mai di dirtelo.
Ma veniamo a questo racconto, ho letteralmente amato la parte in cui parli delle rose, Gellert che dice ad Ariana che nessuno ama le spine e le ribatte che proprio le spine fanno le rose... Penso che questa parte descriva perfettamente ciò che li lega, che in questo pezzo sia racchiuso tutto il senso della storia, il loro legame tormentato, oscuro, che non è dato di esistere. Gellert non ha scelto lei, ha scelto Albus, il suo potere, la magia. L’ha abbandonata. Ha scelto di andarsene per sempre e lasciarla sola, privandola dei suoi ricordi verso di lui. Ecco, quindi penso che la similitudine delle rose racchiude perfettamente questo concetto, le rose sono meravigliose, ma le spine di essa ti feriscono, ti fanno anche gettarle se per sbaglio ti pungono e ti esce sangue. In un certo senso mi sono immaginata Gellert che si punge con la rosa, che è rappresenta Ariana, e la getta via, la lascia a terra, senza più recuperarla per curarla come merita. Preferisce scappare.
Ecco, ho questa piccola visione in testa ed é tutto merito tuo e del tuo modo di raccontare. Bravissima, ogni volta riesci a farmi emozionare.

Recensore Master
20/03/17, ore 11:06

MusicDanceRomance ~

Non ci pensa quasi nessuno a Petunia, trovo sia un pensiero gentile, da parte tua, riservarle un piccolo spazio nella raccolta. Credo che questa flash racchiuda interamente ogni sfaccettatura nell'evoluzione del rapporto che avevano le due sorelle. Mi piace il fatto che il Mare sia un tenero osservatore e custode di una eterna felicità rimasta sospesa tra le sue braccia (metaforicamente parlando). Mi da uno strano senso di pace. Sì, ok, le due sorelle si sono allontanate, ma nella loro infanzia rimane il felice ricordo dell'affetto che provavano. O meglio: Che Petunia provava, sono convinta che Lily non l'ha mai odiata. Pare il classico Odio e t'amo. Ad ogni modo, ho apprezzato molto tale pezzo scritto. Breve ma conciso e pieno di sentimento. Brava, as always. Tanti complimenti, alla prossima.

Un saluto - Melinda Pressywig