Ehilà ^-^
Allora, sono rimasta piacevolmente sorpresa nello scoprire ch tu riesca ad aggiornare con una simile costanza, dato il tempo che sicuramente dovrai dedicare per scrivere queste chicche. Andiamo con ordine: leggendo questo nuovo capitolo, ed iniziando quindi una nuova storia, ho potuto intravedere, tra le righe del dottor John H. Watson una punta di ammirazione nei confronti di Sherlock, che non é stato proprio in grado di sopprimere. Francamente, penso che John tenti di convincere anche sé stesso che il motivo di questa specie di connessine che ha scoperto di avere con Sherlock, sia un inevitabile svantaggio della Sindrome di Stoccolma, perché l'alternativa é troppo dolorosa da sopportare. Tuttalpiù, quando scrive, John si riferisce al suo Padrone con il suo nome di battesimo, cosa che tra normali rapporti sociali (più convenzionali rispetto a quelli trattati qui) avviene quando si é raggiunta una certa confidenza. La frase "... una delle caratteristiche che più mi affascinano del mio Padrone..." mi ha colpita principalmente per il fatto che, in primo luogo, John ammetta anche con sé stesso di essere affascinato da un individuo che dovrebbe detestare profondamente, e fa presupporre che ci sia più di un motivo dietro il suo interesse. Inoltre, Sherlock, rispetto alla precedente storia, risulta meno aggressivo e più disponibile nei confronti di John, sebbene ancora con le caratteristiche vampiresche affrontate in precedenza, rivolgendosi ad il suo "animaletto", che dopo più di sei anni di conoscenza dovrebbe considerare solo un oggetto, col suo nome, trasmettendo l'idea che, nonostante il suo essere incostante e annoiato velocemente da tutto e tutti, continui a scorgere qualcosa di diverso in John.
A presto *-*

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Mi è piaciuta molto questa storia, forse perché, nella tristissima condizione di John, si comincia ad intravedere un barlume di vita diversa da quella mostruosa prigionia trascorsa confinato a letto, nudo, aspettando l'arrivo del suo Padrone. C'è sì la consapevolezza che sei anni sono passati in balia del vampiro e rubati dal mostro alla sua famiglia, ma c'è la conquista di un riflesso di dignità in più. Bastano, infatti, per il momento, un paio di mutande ed una canotta per far credere ancora John nel futuro. Siamo a Baker Street, certo, ma l’atmosfera che vi regna è sinistra, certi particolari trasformano quel clima di goliardica confusione in grottesche immagini (“…notai il collare blu… al collo della donna…”), in cui si condensa la gelida realtà di ciò che è Sh. Un mostro, l’hai plasmato credibilmente come un mostro malvagio e sanguinario, amplificando il suo fascino con toni dark che sono veramente adeguati al suo essere un crudele vampiro. Però, come già si era intravisto precedentemente, qualcosa di diverso, di più umano, sta lentamente liberandosi da quella maschera ghignante. John questo l’ha notato e si aggrappa a questi piccoli ma confortanti indizi per sperare che, forse, potrebbe esserci un miglioramento, ancora non osa pensare quale, nella sua condizione di schiavo. “…John, vieni qua…”: una semplice frase in cui hai racchiuso efficacemente un’esplosione di sorpresa e di nuova vitalità. Watson non è più un “animaletto”, ora ha un nome per Sh, diventa qualcosa di più di un semplice oggetto senza volontà. Ti confesso che, nel leggere le “fantasiose” e “creative” punizioni che il vampiro infligge a John per motivi anche banali, mi sono sentita a disagio perché l’immagine che ho di Holmes è sì di uno splendido squinternato, ma così l’hai proprio plasmato in una nuova e mostruosa identità che ha delle caratteristiche che tu, comunque, hai pienamente rispettato. Purtroppo, nel finale, la disperazione dilaga di nuovo, a causa della consapevolezza di John che il troppo tempo trascorso prigioniero possa aver distrutto i suoi legami con la famiglia. Storia forte, affascinante.

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Ciao, carissima! *W*

Adoroooooooooooo assolutamente questo primo capitolo ma speravo che almeno Sherlock fosse meno pervertito del solito u.u. Lo fa apposta per caso? Povero Johnnn ç_ç mi fa tenerezza. E il finale?? :O. O dio.. otto anni per tutto quel tempo...mi fa pena.. ç_ç Rinchiuso e maltrattato come un animale in gabbia! Spero davvero che Sherlock cambi, cosa che lievemente sta già facendo, e che si dimostri più di ciò che è! John non merita di fargli le pulizie o da schiavetto!. *scusa il breve sfogo*. haahhhah. Il capitolo mi piace! *W* E sono stra contenta che il seguito sia arrivato presto <3. Alla prossima, un abbraccio un bacione grandissimo. <3

Mutant_
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Ciao! Questo capitolo mi è piaciuto un sacco.. si percepisce che il loro rapporto sta cambiando, si sta evolvendo.. John (lo ha chiamato per nome, non ci posso credere!) non è più solo un animaletto, sta diventando qualcosa di più, anche se Sherlock non lo ammetterà facilmente.. Gli ha addirittura chiesto (forse dovrei dire imposto eheh) di aiutarlo con i casi..
Non vedo l'ora di leggere il secondo capitolo.. voglio vederli in azione!
A presto, spero!! :)

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