Recensioni per
The East Wind
di theastwind

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
15/04/20, ore 23:24

uuuuh bella bella bella storia!me la sono letta praticamente tutta d'un fiato ridendo come una pazza!adoro come scrivi e non vedo l'ora di poter leggere come va a finire tre questi pazzerelli innamorati! ti adoro mi hai fatto passare due giorni meravigliosi immersa in questa storia!

Recensore Junior
15/04/20, ore 20:12

Sono di nuovo qua.
FINALMENTE UN PÓ DI LOVEEEE tra queste pazze teste rosse.
Sinceramente sono senza parole, come sempre sei insuperabile nella tua scrittura, adoro davvero un sacco come riesci a farmi entrare nella storia e farmi sentire proprio come se fossi la ad osservare tutto quello che sta accadendo.
Ti auguro un sacco di bene per la situazione che stiamo vivendo, spero che sia tutto apposto e che tu stia bene, e davvero complimenti ancora per la storia.

Recensore Junior
15/04/20, ore 19:55

Ok sono innamorata.
Hai descritto i sentimenti di Shanks in un modo assolutamente meraviglioso facendomi emozionare un sacco mentre la leggevo e facendomi sentire tremendamente vicina al suo dolore.
Continuavo a pensare “no amore non essere triste che la bella Nami ora viene a coccolarti, e se non viene lei ci sono io.”
Tralasciando questo come al solito hai fatto un lavoro eccezionale, vado subito a leggere l’ultimo capitolo.

Recensore Junior
15/04/20, ore 02:16

Salve ancora! Ho commentato prima il capitolo 38, ma di certo non potevo lasciar andare questa perla troppo lontana. L'ho amato, ho amato vedere Shanks così nudo davanti ai suoi sentimenti, alle sue paure. È un personaggio dallo spessore grande quando tutta la lunghezza del mare che ha percorso in tutti i suoi anni di navigazione! Ribadisco che amo questa storia e amo i protagonisti, ed aspetterò sempre impaziente i nuovi aggiornamenti. ♡ Alla prossima!

Recensore Junior
15/04/20, ore 02:13

Salve! ♡ Aaah, la gioia di vedere due capitoli è equiparabile alla gioia che ho provato a vedere di nuovo Nami e Shanks far pace.♡ La loro relazione sembra ancora più forte di prima, soprattutto ora che Nami conosce e ha compreso il suo passato travagliato. Ora tocca a lui conoscere il passato di Nami, no? Voglio proprio vedere come si evolverà la situazione, mi sto facendo mille viaggi mentali. E non vedo l'ora di leggere il continuo, che come sempre mi avvolge ed è come se mi trasportassi proprio lì con loro. Ottimo lavoro come sempre, ho amato questi due bellissimi capitoli, complimenti ancora! ♡ Alla prossima, A a l e x.

Recensore Junior
31/03/20, ore 12:36

Sempre io, sempre qui. Avevo intenzione di mostrartI il mio infinito supporto rileggendo questo capolavoro e di recensire ogni capitolo, perché penso che una meraviglia del genere debba essere amata sotto ognuno punto. Beh, questo è l'inizio, il capitolo che mi ha fatto dire "No, io devo continuare a leggere!", e che mi ha fatto andare a dormire alle 5, fino a che non mi sono sentita in pace con me stessa per la quantità di capitoli letti ( anche se questa fic è diventata una droga: ogni giorno vedo e controllo se è uscito un nuovo capitolo! ).

Recensore Junior
26/03/20, ore 23:56

CHE MERAVIGLIA.
Mi sono commossa un sacco.
Come al solito complimenti per il meraviglioso capitolo, continuo ad amare il modo in cui scrivi.
È sempre scorrevole e non annoia, inserisci continuamente oggetti o situazioni che invogliano a volerne leggere sempre di più.
Mi piace un sacco quello che hai scelto essere il passato del rosso, temibile fin da bambino.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo❤️!

Recensore Junior
21/03/20, ore 02:58

Ma salve! Ah, credimi se ti dico che ho aggiornato ogni giorno per vedere se fosse uscito il nuovo capitolo. Ed ovviamente, non ha mancato le mie aspettative, anzi, le ha proprio sovrastate. Finalmente si sa della famiglia del Rosso, o meglio, della madre! E mamma mia, oltre alla dolcezza, anche i nodi nello stomaco non ce li leva nessuno neanche oggi. Ho adorato, amato, venerato questo capitolo. Sono sempre curiosa di vedere come proseguirà la storia! Grazie per il tuo impegno, spero tu stia bene a casa e che questa quarantena non ti stia annoiando troppo. Baci, alla prossima!

Recensore Junior
07/03/20, ore 00:53

Allora. Allora allora allora. Oh, ho così tanto da dire. Parto dal principio e spero di non annoiarti MA DEVO: perdonami! Mi sono innamorata di questa storia circa una settimana fa, e non so perché effettivamente io stia lasciando una recensione solo ora - forse è dovuto dal fatto che sono rimasta con il fiato sospeso ed il cuore in gola dall'ultimo capitolo, un po' come il nostro Rosso. E sì, ribadisco: mi sono innamorata di questa fanfiction. Amo come scrivi, amo come sono caratterizzati Nami e Shanks, amo come anche le scene di transizione o magari non importanti al fine della storia mi siano rimaste così impresse, amo come questa storia mi sia entrata dentro, e non so neanche perché. Merita così tanto riconoscimento e LO GIURO: la condividerò ovunque, perchè chiunque MERITA questa bellissima esperienza. Sei riuscita a farmi amare ancor di più Nami e a farmi apprezzare quel misterioso Rosso che tanto ci intriga ed incuriosisce. Ah, se fosse un libro, questa fanfiction, spenderei qualsiasi somma di denaro, qualsiasi prezzo mi andrebbe bene per far sì che possa finire nelle mie mani. Io non so cosa dire, sono così colpita. Sappi che mi hai conquistato e potresti scrivere addirittura una storia su come il grande Puffo si sia innamorato di Gargamella, ed io, la leggerei con la stessa passione con cui leggo Pirandello. E per quanto riguarda quest'ultimo capitolo: wow. Una bella sfuriata! Sono ansiosissima di leggere il prossimo capitolo e non vedo l'ora di vedere come questa storia mi colpirà da qui in avanti, perchè fino ad ora lo ha fatto ben 35 volte. Un grande bacio! ♡ A a l e x .

Recensore Junior
07/03/20, ore 00:45

NO! NO! NO!
Non può andare così T-T!
Mi si spezza il cuore, perché Shanks non poteva semplicemente apprezzare il gesto e ringraziare la povera Nami, invece di darle contro.
Si é letteralmente presa una pugnalata per lui è quel pazzo ricambia il favore trattandola come una bambina.
Sono bellissimi assieme non possono separarsi, sono fatti per stare assieme cavolo.
Si deve dare una svegliata il rosso sennò la perde sicuramente.
Mi tieni un sacco sulle spine, sono così curiosa di sapere come si svilupperà la vicenda.
Complimenti per aver aggiornato così velocemente, ne sono veramente felice.

Recensore Junior
05/03/20, ore 23:53

HAI AGGIORNATO!
Oddio sono immensamente felice e scusa se lo vedo solo ora.
É meraviglioso!
Riesci a farmi amare Shanks in una maniera incredibile, davvero, le tue descrizioni mi fanno entrare totalmente nella storia fino a perdermici dentro.
Per non parlare del fatto che riesci a non storpiare il carattere del personaggio, come spesso può accadere quando si scrive una fic, rendendolo invece molto coerente a come si presenta nell’anime/manga.
Spero che Nami stia bene T-T e che finalmente quella rossa testa vuota gli dica ciò che prova per lei.
Complimenti davvero.
Continuerò a leggerla con immenso piacere. <3

Recensore Junior
19/02/20, ore 00:42

Hey, ho letto la tua storia fino a qui e me ne sono follemente innamorata.
É davvero stupenda, la trama è molto originale e sono presenti continui imprevisti e colpi di scena che la rendono intrigante e che mi riempiono dalla voglia di scoprire come prosegue.
Volevo chiederti se c’è una speranza che la fic continui o se per il momento resterà incompiuta.
Ancora complimenti sinceri.

Nuovo recensore
22/12/19, ore 12:13
Cap. 28:

Mi piace tantissimo tutta la storia, hai talento e fantasia. Sono curiosissima di sapere come continuerà. Ti prego, non smettere di scrivere 😁

Nuovo recensore
03/11/19, ore 15:24

Cara Emanuela,
non so se sei davvero tu a ripubblicare questa storia meravigliosa... ricordo di averti letto anni annorum fa in un altro sito. All'epoca stampai addirittura il romanzo per poterlo leggere anche senza pc... quando per caso ho ritrovato la tua storia su questa pagina mi sono commossa... spero che un po' alla volta implementerai tutti i capitoli che hai scritto all'epoca e magari anche quelli nuovi per vedere come finisce questa tua creatura letteraria.
Il tuo stile semplice e la tua inventiva sono un mix perfetto per mantenere il lettore incollato al pc. 
Questa fanfiction è divertente, ironica, spiritosa, mai banale.
Un consiglio ai lettori: leggetela. Non ve ne pentirete ;)

Nuovo recensore
01/10/19, ore 12:38

Tra i documenti salvati...

chapter 42 - Un Giorno di Ordinaria Pirateria
Nella tarda mattinata di mercoledì raggiunsero una delle minuscole isole comprese nella griglia: Shank non contava di trovare Rubber e i suoi come invece sperava quella splendida navigatrice che gli faceva vivere momenti indimenticabili.
Quel suo sesto senso, che aveva fin dalla nascita e che nella sua lunga esperienza di pirata aveva acutizzato, gli diceva che non avrebbe trovato Rubber e gli altri troppo presto.
Per questo non si sconvolse più di tanto quando i suoi tornarono con una faccia scura dal giro di perlustrazione:
“Niente, capo”
“Vabbè, grazie ragazzi! – e pensò – Mi sa che è roba di marina, qua!”
Alzò lo sguardo e sorprese la sua bellissima mocciosa ad osservarlo preoccupata e disse, sorridendo, alla sua ciurma prossima alla tristezza:
“Ehi, ragazzi! Che sono quelle facce? Dopotutto siamo solo agli inizi della ricerca e quest’isola è ai margini della griglia… – poi aggiunse mentendo – era probabile che non li avremmo trovati qui!! Vedrete che li troviamo che stanno facendo baldoria da qualche parte… – sghignazzò – felici di non dover sfamare la loro grassa navigatrice…”
Nelle risate generali lei lo guardò truce e se ne andò infuriata.

Shank decise di aspettare l’indomani e di non salpare subito: il mare si era ingrossato parecchio e le onde non promettevano niente di buono… dispose affinché la nave fosse ormeggiata in una zona riparata.
“Se stanotte calma, ripartiamo…” – e fissava il cielo.

“Si mangia!” – l’informò Ben, passandogli accanto sfumacchiando.
“Non ho molta fame… - rispose il capitano – magari vengo più tardi: vado a fare un bagno!” - e s’allontanò in direzione della spiaggia.
In realtà non aveva alcuna intenzione di fare il bagno, ma doveva assolutamente passare la notte in solitudine e non farsi trovare da quella splendida navigatrice che aspettava l’oscurità per avvicinarlo e avvinghiarsi: la decisione di tenerla distante non ammetteva pause tanto meno notturne…
Già avevano passato notti indimenticabili!
Non poteva permetterle di avvicinarsi, soprattutto dopo quella notte di tempesta che lo aveva portato ad un passo dalla follia: l’aveva tenuta strettissima a se, quasi completamente nuda che fremeva dalla voglia di fare l’amore.
Oramai si era convinto di essere un santo, un autentico martire.
“Però non posso mancare tutte le sere!” – pensava preoccupato per i suoi ragazzi che, ne era convinto, dovevano sempre sapere che lui era con loro.
“Un vero capitano non manca mai.”
La sua vocazione alla santità lo portò a stendersi sul fondo di una lancia ormeggiata in spiaggia e a coprirsi con un telo, mimetizzandosi e nascondendosi da tutto il mondo, mocciose comprese…
E senza nemmeno l’ombra del sonno, aspettò l’alba.
La cena iniziò e si concluse pure senza che Shank avesse fatto la sua apparizione: Nami si era abituata a quelle assenze del capitano che si faceva rivedere solo il giorno dopo.
Passare la serata senza lui era un vero martirio, sembrava non finisse mai nonostante la simpatia e la vitalità del resto della ciurma, non riusciva a smettere di pensare al suo mitico Rosso che faceva sempre più casino di tutti. Capiva che c’entrava qualcosa con le sue assenze e, a parte evitare di cercarlo sempre e stargli attaccata come una sanguisuga, non sapeva che fare: Shank sapeva che lei ne era innamorata persa e la evitava, evitava di essere assaltato.
E mentre la ciurma mangiava e beveva lei si sentiva triste e vuota.

Durante la cena erano stati tutti piuttosto tranquilli, fino a quando Luky Roux non scoppiò a ridere all’improvviso, sconcertandoli tutti.
“E mo che ti prende?” – s’informò Ben, spolpando una bistecca enorme.
“Stavo ripensando… - e rideva – stavo ricordando la festa di S. Valentino della marina…” – ma non finì di dirlo che tutti i pirati esplosero un boato di risate che piegò i rami degli alberi intorno a loro e per poco non spense le fiamme del fuoco che avevano acceso. Rosetta lacrimava e persino Ben smise di mangiare per mettersi una mano in faccia e soffocare le risa.
Nami li guardava e rideva con loro: quei pirati ridevano sempre di gusto e la loro allegria era contagiosa, ma non ci capiva granché. Quando il boato, dopo un po’, si calmò, chiese:
“Che è successo?”
E di nuovo risate e nessuno riusciva a spiegarle niente perché stavano tutti male dal ridere: Luky era davvero ai limiti, Yassop aveva perso la faccia nel piatto e finanche Piombo, che non rideva mai e poi mai, aveva le lacrime agli occhi.
“Uffa… voglio sapere anch’io!”
“La sera… - Yassop provò – la sera di… Ah! Ah! Ah!” – ma non ce la fece.
Passò una buona mezz’ora così: ogni tanto qualcuno provava a smettere di ridere e non ci riusciva, lasciandola ancora più curiosa: non riuscivano ad andare oltre “la sera di S. Valentino” che rischiavano l’embolia.
Alla fine, fiaccati da un’ora abbondante di risate ai limiti dell’umana sopportazione, quell’anima pia di Luky prese a raccontare.
“La sera… - ma smettere di ridere era proprio difficile – la sera di S. Valentino di dodici anni fa… - e rideva, seguito dagli altri tutti ansiosi di rivivere quella notte memorabile – Ben, Yassop, Rosetta, Duca, io e quell’idiota dai capelli rossi eravamo a Rogue Town…
C’eravamo fermati solo noi perché dovevamo fare compere veloci e non volevamo incontrare nessun marine – e giù tutti a ridere mentre lui si asciugava le lacrime e si soffiava il naso con un grande fazzoletto. Riprese: - c’eravamo fermati in un’osteria e avevamo sentito che c’era una festa della marina lì vicino dove tutti quegli idioti si erano riuniti con le loro donne per festeggiare S. Vale… - ma rideva troppo – Vale… - ancora risate, seguito da tutti – …nti…no…”
Si fermò un pochino nei sussulti generali e riprese:
“Eravamo conciatissimi, ubriachi fradici e cominciammo a fare casino come al solito... Così venne il padrone dell’osteria che ci disse queste parole:
“Signori, scusate… ma dietro quella parete c’è una festa della marina militare ed io non voglio guai… se sanno che siete pirati, vi arrestano e mi fanno chiudere…”
Luky continuò: - “Altro che osteria!!! Noi non avevamo capito un cazzo: era un ristorante parecchio rinomato con tanto di sala conferenza e nell’altra ala del palazzo c’era la festa di quegli stronzi in divisa… - rantolavano tutti dalle risate – ci avevano fatto entrare solo perché temevano che avremmo spaccato tutto sennò… allora – riprese Luky – quel campione di capitano che abbiamo, ci disse:
“Oh! E che cazzo! Si festeggia senza Shank il Rosso?? Non s’è mai vista una roba così… andiamo!”
“Io…Io – Luky tossì per le forti risate, rischiando l’embolia – tutti noi credevamo stesse scherzando e invece quell’idiota si era alzato che voleva partecipare per davvero alla festa della marina… c’era tutta la base di Rogue Town!!
“M’ha fatto cagare sotto dalla paura, quel deficiente!! – lo maledisse Rosetta fra le lacrime – mai come quella volta ho avuto voglia di abbandonarlo!”
Ben non diceva ancora niente e continuava a sussultare con una mano in faccia.
“Allora… con la morte nel cuore ci alzammo per seguire il campione… - riprese Luky – ed entrammo nella sala gremita di marines che ballavano tutti in alta uniforme…”- e ricominciarono i boati di risate.
“Un signore ben vestito… - Luky si stava sforzando di continuare a raccontare – si avvicinò tutto trafelato a Du… - e sussultava – Du… – non ce la faceva più tra le risa generali – Du…ca… a - riprese fiato - e gli disse: “Oh… finalmente siete arrivati! Tra quindici minuti tocca a voi!”
E di nuovo tutti a farsi male dal ridere.
“Ci… aveva… - era Rosetta che stava malissimo – ci aveva scambiati per artistiiiii!!…” – non ci poteva ancora credere a distanza di dodici anni. Duca era entrato per primo e, siccome era quello più normale e nelle luci soffuse non aveva visto le facce da galera che lo seguivano, quel signore li aveva scambiati per gli artisti che aveva ingaggiato quella sera.
Ora anche Nami rideva a crepapelle: scambiare quei loschi figuri per artisti era il massimo della deficienza…
“Allora… - Luky Roux, riprese – quel coso rosso-deviato si mise a seguire il tipo e noi con lui… non te la dico la paura di passare tra un’intera base di marines che ballano… E quello camminava come se fosse ad una riunione di filibustieri: ci mancava solo che si fermasse a salutare qualcuno!! - e si fermò un pochino mentre tutti ridevano – io l’avevo capito cosa gli passava per quel cervello bacato, ma non ci volevo credere!!”
“Io no… - rideva Rosetta – io davvero non me l’aspettavo!!” – quella sera Rosetta decise che avrebbe seguito Shank il Rosso pure all’inferno: avrebbe fatto crepare dal ridere anche Belzebù.
“Arrivammo dietro le quinte del palchetto… – riprese Luky – e quando quello ci vide alla luce per poco non gli prese un colpo!! – continuò – Shank tramortì tutti quelli che stavano lì e ci disse:
“Beh… prepariamoci, no?”
Ben scuoteva ancora la testa incredulo mentre rideva rosso in volto e cercava un boccale di qualsiasi cosa che l’aiutasse a far scendere quel boccone di bistecca che non voleva abbandonare la sua gola.
“Ci costrinse a cambiarci… - Luky rideva da stare male – a lasciare le armi dietro le quinte e… – sussultava – e… mandò B… B… Ben…nn a fare… – non riusciva ancora a crederci - a fare… il pre….sen… ta… tore…e…ee!!”
Tutta la ciurma stava per morire, Nami non ce la faceva più perché le facevano male tutti i muscoli e Ben Beckman non sapeva più come vergognarsi per quella serata: se l’avesse visto la gente del suo villaggio…
Ricordava troppo bene la serata più imbarazzante della sua vita.

“Allora, ragazzi… hic! Hic! – li radunò il capitano più improbabile che avrebbe mai incontrato nella sua vita – adesso lasciate le armi qui; tu, Duca, di all’orchestra di mettere una musica movimentata e tu, Ben, vai a presentarci!!”
“Ma che cazzo dici! – Ben non ci poteva credere – io non vado da nessuna parte! Io ho una faccia, non sono come te che ci hai due chiappe al posto delle guance!!”
Shank rideva:
“Ehi… che vuoi dire?”
“Che ci hai la faccia come il culo!!”
“Disobbedisci al capitano tuo? Forza corri a presentarci che sennò ti metto a fare il mozzo a vita!!” – e lo spinse fuori dalle quinte.
Ricordava ancora tutto il suo imbarazzo e anche una certa apprensione davanti a quei settecento marines in alta uniforme che lo guardavano in silenzio dopo avergli dedicato un lungo applauso mentre qualcuno cominciava a notare che non somigliava per niente al presentatore di prima.
“Ehmmm… signore e signori… - smadonnava dentro se: quando avrebbe avuto sotto le mani quell’idiota rosso… - vi presento…” – ma non sapeva chi cazzo presentare!
“…I rossi!” – suggerì Shank da dietro le quinte.
“Ma vedi… – sospirò – I rossi!” – e lo disse con l’enfasi di uno che dice: “vi presento gli idioti!”
Scese in tutta furia dal palco e a debita distanza dai marines: quella performance non se la sarebbe persa per nulla al mondo…
Le luci si abbassarono per restare puntate solo sul palco.
La musica iniziò e quel pirata sfregiato e rosso di capelli entrò ballando come uno morso da una tarantola seguito dai suoi nel casino una musica esagerata che spaccava i timpani.
Ben ricordava che riuscì a richiudere di nuovo la bocca solo il giorno successivo…
Tutti i marines rimasero a guardare allibiti, ma smisero completamente di respirare quando videro quel tizio rosso che sembrava una faccia conosciuta, cominciare a spogliarsi seguito dal panzone e dagli altri che erano con lui.
Ben si sedette per terra e iniziò a ridere…
“Oddio… no!! – e rideva – oddio no!! Che deficiente!!”
Se non l’avesse visto con i suoi occhi, mai e poi mai avrebbe creduto che uno dei più famosi pirati del mondo, ricercato con la già notevole somma di cinquanta milioni di berry sulla testaccia, avesse improvvisato uno spogliarello in piena regola davanti a settecento marines…
Le donne s’erano tutte gasate e guardavano interessatissime i notevoli corpi muscolosi di quei meravigliosi pezzi d’uomo che si dimenavano sul palco sempre più nudi… E poi anche il panzone non era niente male…
Nami guardava allibita la ciurma del Vento dell’Est che ancora soffocava dalle risate mentre Luky continuava a raccontare: il suo Rosso nudo su un palco…
“E io non ci sono mai!!” – smadonnò ridendo, seguita dagli altri.
Cinque pirati che ballavano sul palco spogliandosi…
I marines che erano in prima fila avevano riconosciuto la testa rossa di quell’idiota che, serio serio, aveva lanciato la camicia, seguito dagli altri, all’arrapatissima platea femminile, ma non riuscivano a muoversi: erano convinti fosse un’allucinazione, un incubo…
“Ditemi che non è lui…” – mormorò l’ammiraglio della base di Rogue Town, il predecessore di Smoker, tra il divertito e il terrorizzato: Shank il Rosso era conosciuto come un’autentica furia in battaglia… un demonio. Era uno dei più grossi ricercati del pianeta.
Acclamazioni selvagge e urla di donne eccitatissime si levarono quando Shank e i suoi si slacciarono la cintura dei pantaloni e se li tolsero, restando in mutande…
“Che facciamo, ammiraglio?” – chiese un tenente in preda al nervosismo perché la sua ragazza sbavava come una lumaca e aveva fatto a cazzotti con un’altra per prendere uno dei pantaloni che quei maschi muscolosi, pieni di cicatrici e tutti sudati avevano lanciato dal palco.
La musica continuava assordante e Ben incrociò lo sguardo attento e allo stesso tempo ubriaco del suo capitano idiota che ballava come se nulla fosse fra le urla selvagge e le mani sempre più lunghe di ragazze arrapatissime che volevano farselo a tutti i costi:
“No… - Ben lo guardò terrorizzato – no, Shank… - diceva tra se – no… LE MUTANDE NOOOO!!”
Non finì di dirlo che quel essere irripetibile si sfilò le mutande…
Nella sala calò il silenzio più assoluto: l’orchestra smise di suonare allibita, i suoi lo guardarono increduli e indecisi se seguirlo o meno e la platea si era fatta silenziosissima…
Gli uomini avevano il mento a terra e le donne erano decisamente spiazzate…
Nami non respirava più.
Lui continuava a ballare mosso da un ritmo interiore e incurante del vuoto cosmico che lo circondava mentre sventolava le sue mutande sulla testa come una bandiera; alla fine lanciò anche quelle che finirono sopra la faccia della moglie dell’ammiraglio!!
“OH CAZZO! CAZZO!” – Ben era davvero preoccupato.
Questa, sconcertando tutti, si mise a gridare con le mutande di Shank in faccia:
“EVVIVA I PIRATIIIII!!!”
E la baldoria riprese più rumorosa di prima mentre anche gli altri si sfilavano le mutande, mostrando parecchio materiale alle femmine in sala che sbavano e urlavano da crepare i vetri alle finestre.
Ben, con la coda dell’occhio, vide del movimento e si alzò di scatto: dall’alto del palco, mentre ballava, anche Shank l’aveva notato e aveva guardato i suoi…
Ad un suo cenno si dileguarono dietro le quinte.

Ben Beckman ricordava ancora la corsa forsennata per le vie di Rogue Town, ancora piuttosto popolata, dietro i culi nudi del suo capitano e dei suoi compagni; ricordava ancora le risate fragorose di Shank che correva e rideva come un moccioso, con solo gli infradito addosso e il cappello di paglia con le mani tutte impegnate per le armi che aveva fatto appena in tempo a recuperare.
Mai più avrebbe dimenticato la sensazione di farsela addosso e di soffocamento da risate mentre correva a perdifiato e affianco a lui la pancia enorme e nuda di Luky Roux ballava la samba, la paura di essere catturato dalla marina e l’ammirazione per quella faccia da culo di Shank…
E mai più avrebbe scordato il boato di risate che li accolse sul Vento dell’Est quando gli altri li videro tornare in quelle condizioni: rischiarono davvero di essere catturati perché nessuno voleva prendere ordini da un capitano che nudo come l’aveva fatto la mamma, in piedi al castello di prua, con la spada in mano urlava:
“Levate le ancore, mollate gli ormeggi, spiegate le vele, ai remi!!”