"una figura umanoide al centro" " Quel che è peggio, ha in faccia un gran sorriso ebete"
LOOOOOOOOOOOOOOOOOOL, sorry Bucky, è così che ti vede Steve! Fattene una ragione!
"C'era una volta un mostro oscuro e spaventoso. Era cattivo e arrabbiato e tutti avevano paura di lui, ma in fondo gli andava bene così perché non gli piaceva molto stare intorno ad altre persone. [...] Questo coraggioso, stupido cavaliere andava a parlare con il mostro e gli diceva che non doveva essere così arrabbiato. Diceva al mostro che voleva essere suo amico, che il mostro non era costretto a continuare a vivere nella fortezza di neve e ghiaccio."
Sapevo, lo sapevo, che alla fine Bucky avrebbe raccontato la SUA di storia al piccolo Steve. Meraviglioso.
"Sentire Capitan America usare la parola 'cazzone' sarebbe abbastanza da far rivoltare lo Zio Sam nella tomba, figuriamoci sentir usare la stessa parola dalla sua versione in miniatura."
BUCKY, che cosa fai? Non si insegnano parolacce ai bimbi in età prescolare, a maggior ragione se sono Capitan America!! (che tuttavia le parolacce le dice eccome - in condizioni normali - ma solo quando serve. E' alla gente che piace credere il contrario)
"Poi il mostro manteneva la promessa. Siccome aveva trovato un amico, voleva essere sicuro che niente potesse far del male al cavaliere. E vissero per sempre felici e contenti. Almeno fino a quando il cavaliere non si andava a infilare in uno dei suoi soliti casini e il mostro cominciava a pensare che sarebbe stato meglio chiuderlo a chiave da qualche parte."
FEEEEEEELS. E il piccolo Stevie che ha un incubo sul Teschio Rosso...
"Per la miseria, succede: le lacrime spuntano agli angoli degli occhi di Steve e il labbro inferiore tremola un poco. E' spaventato, addirittura terrorizzato al pensiero di dormire da solo, e James è costretto a cedere."
ECCO, le lacrime sono sempre l'arma più efficace per piegare la volontà di "mostri" con braccia metalliche e un cuore troppo tenero sepolto chissà dove.
"D'accordo, pulce, ti avverto subito: comincia a fregarti le coperte come facevi quando eravamo piccoli e ti butto fuori." AHAHAHAHAH! Adoro questo fugace accenno all'eternità di ricordi che lega Bucky e Steve, ricordi che Bucky aveva archiviato in un angolo recondito della sua coscienza, ma mai perso del tutto.
Come sempre, nella dinamica Bucky/Steve (soprattutto nel contesto delle fanfiction) trovo dei riferimenti piuttosto ovvi al trope della bella e la bestia - e non è una critica, perché si tratta di un archetipo che amo in tutte le salse e versioni possibili e immaginabili, sebbene presenti degli aspetti problematici. Questa storia non è da meno, ma è abbastanza ironica e originale da cambiare completamente le carte in tavola. La bestia diventa una riluttante babysitter, e la bella un adorabile pupo bisognoso di coccole e protezione, e non è che un geniale plot device per sciogliere le barriere create fra questi due personaggi dai cattivi come ghiaccio al sole. |