Recensioni per
Prospettiva Plisetsky
di uriel_s_gate

Questa storia ha ottenuto 58 recensioni.
Positive : 58
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
26/05/18, ore 00:01

Uriel,cosa posso fare per farti sentire tutto il mio entusiasmo?
La magia di questo capitolo è unica.
Potya, è il protagonista assoluto della prima parte. Vediamo attraverso gli occhi di questo felino,tutti i personaggi che incontra durante la sua giornata,per finire con orgoglio sulle lenzuola dove un bozzolo biondo riposa con mille pensieri che sfiorano la sua mente.
Il gatto è soddisfatto del suo umano..Insomma una vera star!!
Ho cercato di entrare nella testa del micio,anzi nella tua ,realizzando che questo gatto per Yuri è prezioso,con lui ha un rapporto speciale. Conosciamo tutti il carattere incazzoso del batuffolo biondo,ma alla fine è una corazza,non si lascia toccare,avvicinare da nessuno,solo da questo splendido gatto.
Ma a breve Potya,dovrà cominciare a dividere il suo amato umato con qualcun altro.
Insomma finalmente Yuri ha capito cosa vuole e il perché dei suoi turbamenti.
Con lentezza,ma ha capito!!!!
L'altra parte del capitolo che ho amato tantissimo è lo spezzone di vita,tra Lilia e Yakov..Sai,sono una loro fan accanita,sono perfetti insieme. Un po' mi ricordano Yuri e Otabek.
Lilia,determinata,zuccona come il russo e il povero Otabek teso come una corda di violino per non commettere errori proprio come Yakov.
A parte gli scherzi,mi hai fatto scendere una lacrimuccia sulla loro storia e spero di poterli vedere ancora nei prossimi capitoli per capire come analizzi il loro rapporto,sono curiosa.
Yakov sgrida Yuri per ogni cosa: le cuffie,il cibo,la bevanda oscena al cetriolo...e lui come risposta sfodera un bellissimo rutto libero!
Sai che hai fatto 1000 punti con un gesto tanto semplice ?
Perché Yurino alla fine ha quindici anni e bisogna analizzarlo come tale,non come
un porno divo pronto a calarsi i pantaloni!
Non ha esperienze,nemmeno riesce a fare chiarezza sui suoi sentimenti,figurarsi fare certe cose. Fa il gradasso,gioca con sensualità e questo lo rende delizioso agli occhi delle pazze fans e di Otabek,ma lui è ignaro del suo potenziale, ma grazie al cielo,tu hai capito tutto.
Sta crescendo e lo farà attraverso le premurose cure del giovane Altin. (muah muahahah)
Vedo con piacere che non salti da un sasso all'altro dimenticando i capitoli precedenti,porti avanti la storia della caviglia e mi incuriosisce molto quanto sottolinei questo infortunio.
E nel bel mezzo del capitolo mentre parli di Victor (perdonami Vitja,ma il tigrotto russo ha preso ogni cellula del mio corpo),l'unica cosa che mi ha fatto brillare piccole stelline negli occhi è la parte dove Mila parla con Yuuri della freddezza che gli mostra Plisetsky.
Maremma,ma qui scoppiano i petardi tra qualche capitolo!!!
Non so se ho mai detto quanto amo vedere i due Yuri insieme,sono due deficienti,si vogliono bene,ognuno a modo loro,eppure il giovane russo,ogni santissima volta che ha turbamenti,domande scomode,o più semplicemente curiosità,chiede aiuto al giapponese. Lo ammira.
Per quello che mi riguarda il suo avversario non è più Victor,ma Katsuki,perché proprio quest'ultimo ha risvegliato la grande tenacia e spirito competitivo di Plisetsky.
L'escamotage del giapponese è proprio da lui..
Sono appagata per come presenti i personaggi,senza mai uscire dai loro caratteri e ruoli. So che non è facile,eppure riesci a non stravolgere mai nessun soggetto della storia.
Bellissima la confidenza a brucia pelo del ragazzino,non ha nemmeno pensato e ha spifferato tutto nel modo più innocente possibile,perché sei sempre molto attenta a sottolineare quanto sia ancora un ragazzino giovane,un adolescente con mille problemi e paturgne ... Perché Yuri Plisetsky,non è solo la fantastica tigre che graffia il ghiaccio e morde gli avversari,c'è molto di più. Non dobbiamo dimenticare che non sa una beata cippa sull'amore e delle sue sfumatore.
Il suo cervello manda segnali inequivocabile,ma lui non riesce a mettere a fuoco,fino alla esplosione degli ormoni XD.
Mentre Yuri si lava sotto una bella doccia bollente,per cercare di calmare la giornata appena vissuta,il giovane Altin corre come un soldatino, continuando a pensare al suo amico nella grande madre Russia.
Yuri manda un messaggio,Otabek non può saperlo perché ha lasciato il cellulare a casa e il piccoletto comincia a studiare con una voglia da far sbiancare la sua professoressa Vera.
Quanto mi piace la mente di Plisetsky,non sa nemmeno quello che sta studiando è distratto e senza saperlo la sua distrazione lo porta lentamente verso un istinto naturale.
Gli ormoni e il cervello si uniscono,creano immagini,suoni,colori,odori,anche il tatto gioca un ruolo fondamentale.
Quando inarca la schiena portando i fianchi verso l'alto e inclinando la testa all'indietro perdendo l'elastico,HO TOCCATO IL PARADISO.
Perché Yuri,non è consapevole di come appare agli occhi delle persone,Otabek invece l'ha capito subito e da allora ha seri problemi per rimanere calmo,questo lo fa rabbrividire,perché non perde mai la bussola,ma con quel ragazzino ogni regola è svanita.
L'atto sessuale che hai descritto è bellissimo,perché non ha nulla di porno,anzi è naturale,appagante,stupendo.
Per ogni ragazzo adolescente scoprire il proprio corpo e i piaceri a cui può arrivare tramite esso è la prova che ormai l'età della purezza è andata a farsi un giro senza ritorno.
A Yuri piace prendere tempo per queste manovre goderecce,il problema sorge quando ormai sudato e al culmine degli spasmi,vede nella sua testa Otabek,immagina dove il cazaco potrebbe portarlo e il gioco è fatto! L'orgasmo più travolgente della sua iniziazione al futuro sesso XD
Quando poi si rende conto del macello appena combinato,con le manine ancora calde di lui,si sofferma guarda il muro e dice “Cazzo” .
Qualcosa mi dice che è stata la parola più usata dopo la lettura delle prodi gesta di Plisetsky!!
Brava Uriel!!!
Ma la parte bella arriva ora,risponde alla chiamata di Otabek,con la maglia della vergogna appallottolata sotto il braccio e Altin chiede se ha fatto allenamenti...Bhè in qualche modo sì,inusuale ma sempre allenamenti.
La sorella di Otabek,ricorda Yuri,due pestiferi a contendersi il bel ragazzo bruno.
Ho adorato il loro dialogo,prima teso,imbarazzato e poi piano piano tutto si scioglie,tensioni,malintesi,perché alla fine,loro si vogliono. Non riescono ancora a capirsi fino in fondo,ma è giusto così.
Quando tieni a una persona immancabilmente nascono incomprensioni,paure.
Ecco tutto questo è bilanciato alla perfezione.
Il passo successivo è Yuri che in uno sprazzo di lucidità ricorda di avere intravisto Yakov e Lilia in cucina,mentre correva verso il bagno per lavarsi.
Che vergogna! Ma la più grande,colei che vince tutto è Lilia e la sua frase: “Perché ti informo che io quell’orrore di maglietta non la tocco nemmeno morta, mi sono spiegata?”
Siamo alla conclusione della mia recensione. Cosa posso dire se non ribadire quanto tutto sia perfettamente nel carattere della storia originale.
Amo quando scrivi capitoli lunghi,non annoiano,lo divori senza sosta,senza perdere nemmeno il filo. Personalmente rileggerò ancora molte volte prima di essere sazia.
Uriel,aspetto impaziente il nuovo capitolo,ma capisco che un lavoro fatto bene come il tuo, richieda tempo.
Sono qui ad attenderti,ti lascio i miei più sinceri ringraziamenti per mostrarmi ogni volta chi è Yuri Plisetsky,perché solo tu hai dato la vera impronta e capito fino in fondo questo personaggio,difficile,scomodo,arrogante,stronzo,ma di una generosità e di una dolcezza celata e tenuta soffocata da dolori e sofferenze che spero farai emergere.
Un bacio grande .

Recensore Junior
24/05/18, ore 00:49

Ciao cara e bentornata!
Anche se ho letto con un po' di ritardo è stato assolutamente fantastico!😍😍
Ora non si torna più indietro?🍾
Bene!!! Perché io voglio proprio andare avanti... Non vedo l'ora di sapere quello che succede😏😏
Amo i tuoi lunghi capitoli e spero che i piccioncini si reincontrino presto!
Grazie, infine, per averci regalato questo Yuri spinoso e ruvido ma assolutamente adorabile.
A presto
Annie


 

Nuovo recensore
18/05/18, ore 14:39

Per scriverti questa recensione sto come ‘riscansionando’ ogni paragrafo e, porcawacca, mi rendo conto che già solo i primi due ti spediscono in Russia alla velocità della luce. Mamma mia. La tua capacità di trasportare il lettore in tre frasi tre dall’altra parte del mondo è a dir poco fenomenale. Ogni stralcio della tua scrittura è denso e appassionato e la ricerca (presumo pazzesca) che fai per ogni capitolo arricchisce la narrazione di dettagli, suoni e odori che… dio mio. Ti giuro, mezza pagina ed è subito Everything is Illuminated. TI AMO! X°D

Ma andiamo avanti. Ci proviamo, sì. Un respirone emozionantissimo, e vado.

L’arrivo alla magiuoone Plisetsky è - madò, pure lei - un quadro. Le tue pennellate sono calde, nonostante il freddo boia della landa sovietica. E ti giuro, vorrei essere lì. In tutto questo, mi fa morire come Otabek contempli il nostro Plisetsky come la Gioconda al Louvre, fra sorrisi equivoci e involontariamente seducenti e la bellezza svagata e lontana del suo sguardo. (il dialogo in macchina X°D e poi, a casa!)

E OKAY, allo show del taglialegna gli ormoni sono partiti a palla, te lo dico. I miei, innanzitutto. Poi, quelli del Plisetsky. Quando ha intravisto l’ombra dell’addominale birichino di Beka prima ho urlato io, poi si è sentito male lui. Per fortuna siamo passati alla famiglia del nostro kazako (se no, il caldo aumentavaaaaah) anche se… magone istantaneo. Con poche righe di dialogo sei riuscita a farmi sentire tutta la sua solitudine, a farmi capire perché è diventato quello che conosciamo e… oh, la voglia che hanno quei due di scoprirsi. MHHH, ormoni again. UPS.
 Quando Beka dice a Yuri 'sei tu a non chiedermi nulla', mhhhhhh... :P
E poi parliamo di come Yuri lava i piatti. Te lo dico, prima o poi potrei farci una art perché è stata un’immagine così nitida e Plisetskyssima (oddio, anche uriel_s_gatissima ;) ci ho preso? Hihi.) che son un po’ morta dal ridere un po’ dalla tenerezza. Lilia sarebbe stata fieeeera!! (un po’ meno delle patatine XDD)

E ARRIVIAMO ALLA CICCIA. No, perché alla scena della festa di paese e soprattutto dell’indovina il mio cuore ha iniziato a galoppare a mille all’ora perché mi sono vergognosamente emozionata come una tredicenne. AWWWW, scusa, mi metto a saltellare un attimo. Il modo con cui descrivi il turbinio folle di emozioni di Beka mi fa sciogliere. Probabilmente perché contrasta a mille con la sua gelida imperturbabilità e non so, mi fa sbarellare perché penso a quando assisterò all’esplosione nucleare che avrà luogo quando tutto verrà a galla :P frrrremo. Indovina birichina. Senti, ma curiosità: sei esperta di carte/tarocchi o sei andata ad acculturarti in materia prima di scrivere? No perché io son sempre più ammirata da ogni, singolo dettaglio, su cultura russa e non. Ken Follett levate proprio!

Altro momento di emozione massima, dio santo mannaggia a te, è quando Beka ha recitato i versi del corano a Yuri. Brividoni alla schiena. Non so come sia possibile, ma la dolcezza calma e ‘potente’ di Beka è qualcosa che hai fatto diventare reale, palpabile, e talmente confortante. L’hai reso vivo, il nostro kazako poker face, nonostante ce l’abbiano mostrato nella serie per manco dieci minuti totali. Ripeto, brividi, e infinita gratitudine. Gli salterei addosso io right now, cazzarola. L’uomo che ha tutto. L’uomo che non deve chiedere mai. Perché tanto basta che parli dieci secondi in arabo per incantarti. A Plisetsky, invece, diamo l’Ambrogino d’oro per tutto il suo mirabilissimo controllo. (ma mi sa pure che, per adesso, non vuole esattamente rendersi conto della verità X°D)

E QUEL FINALE. Tu vuoi farmi morire. Adesso. Io ora volo al capitolo nove. (Però: reazione stra-Yuri. Si vede che è ancora un adolescente <3 che va subito in sclero al primo equivoco legato alla prima supercotta!)

… So che già te l’ho detto, ma ribadisco: riscorrendo una seconda volta questa piccola gemma che è l’ennesima prova del tuo mostruoso talento, mi viene da URLARTI che tu DEVI scrivere anche original. Il mondo intero te ne sarà grato. Io aspetto, il mondo non lo sa ma sta già aspettando anche lui. Sei fenomenale e io ho perso qualche anno di vita con questo capitolo. <3 alla prossima, tesoro. E grazie, come sempre, per tutto questo ben di dio che fa tanto, tanto bene al cuore.
(Recensione modificata il 22/05/2018 - 01:51 am)

Recensore Veterano
13/05/18, ore 17:25

Aspettavo questo capitolo da...boh, quando ho letto l'ultima parola del precedente, più o meno. E' incredibile quanto il tuo Yuri sia ormai per me lo Yuri canonico, assolutamente perfetto: chiassoso, caotico, disordinato ma, a modo suo, assolutamente di buon cuore.

Recensore Junior
06/04/18, ore 12:05

Mi sembra più che doveroso lasciare una recensione a questa storia, sebbene, probabilmente, non le renderà giustizia. 
Potrei dire tutto e niente su questa storia; l'ho scoperta circa un mese fa e l'ho letta in più riprese, fino a due giorni fa, quando le ho dato, finalmente, l'attenzione che meritava, leggendola passo per passo, con accuratezza, ripassando mille volte sui dettagli per imprimermeli in mente. Non saprei sottolineare una cosa specifica che mi ha colpito, perché ritengo che il potere intrinseco del tuo scritto sia nella sua totalità. Lo stile, che è scorrevole, accattivante, elastico e leggero, ma complesso allo stesso tempo. Quasi come un cristallo, arricchito di mille sfaccettature; raramente mi è capitato di leggere una fanfiction, in cui la complessità della narrativa abbracciava l'immediatezza delle figure descritte e delle parole, come in questo caso. I tuoi personaggi, soprattutto Otabek e Yuri, che, per ora, sono i numero uno nella mia personale classifica di "personaggi canon descritti nel fandom", in quanto a realismo, a caratterizzazione, a dialoghi e personalità. Insomma, io me li immagino proprio così. Ho apprezzato tanto il tuo mordace inserimento dei missing moment, accennandoli, riprendendoli, integrandoli nella narrazione in modo sopraffino; mi hai un po' ricordato la Yanagihara, il cui stile è costruito in maniera simile. 

Menzione d'onore alle ricerche linguistiche e culturali che hai approfondito; mi fido del fatto che siano veritiere e provate e credo proprio che lo siano, quindi complimenti e tanto di cappello per la serietà e l'impegno dietro la scrittura, già ottima di per sé, nel voler donare realismo e contestualizzazione alla vicenda; è qui che io vedo la bravura, la passione nel narrare. Oltre a una discreta invidia, ma buona eh, che provo nei tuoi confronti. D'altronde, il talento non è per tutti e sono ben felice di poter apprezzare e leggere il tuo. 
Questa storia mi ha lasciato qualcosa di intimo, di delicato, mi è sembrato di planare sopra le scene descritte e fondermi insieme ai personaggi, di osservarli nella loro nudità e quotidianità; li hai resi incredibilmente umani. 

Ecco, credo di averti detto, o tentato di dire, tutto quel che volevo riassumerti, tutte le sensazioni che mi hai trasmesso, oltre a ringraziarti per aver scritto questa storia. Attendo (con ansia e contentezza) il prossimo capitolo. 

Ciao!

K. 

 
(Recensione modificata il 06/04/2018 - 12:07 pm)
(Recensione modificata il 06/04/2018 - 12:09 pm)

Nuovo recensore
11/03/18, ore 15:11

La tua incredibile capacità di dominare la scrittura e di far letteralmente danzare le parole mi sorprende ogni volta, tesoro mio.
Rendi palpabile e viva ogni scena, riuscendo a far entrare immediatamente il lettore, ad esempio, nell'appartamento di Viktor all'alba, tra profumi di tipiche colazioni russe e inconfondibili strepiti di ragazzini sovietici che non ti mandano a dire niente XD (ma che ti fanno una kasha da favola, vuoi mettere?)
Per l'appunto, ho ovviamente adorato la prima scena, specie la rilassata nudità di Viktor tra gli scleri di un Plisetsky che, sotto sotto, è pure un po' adorabile. Le puccette citazioni di mamma Katsuki tramite figlio, poi, son state la ciliegina per killare direttamente Yuri. E non parliamo delle ultime righe dedicate a Yakov, mi hanno stesa X°°°D ha tutta la nostra comprensione!
La parentesi su Almaty: eh, Beka, lo sappiamo tutti che la tua attenzione è già da un'altra parte. Poraccia, l'amica. Per fortuna arrivano i messaggi di Plisetsky a far muovere le chiappette ad Altin! Quando poi, arrivato da nonno Nikolai, gli è stato dato il benvenuto con un bel bacio sovietico, sono cappottata. Ho adorato letteralmente il vagare di Beka per la casa (gelata), il suo indugiare sul disegno e la foto... che tanto, tantissimo raccontano, in una maniera sottilmente struggente. E poi, il finale che tutti volevamo: Beka, resta dai Plisetsky che te devi lavorare il biondino XD poi, come andrai in giro conciato non è importante (ho un po' di paura, lo ammetto, ma così impara a fare uno zaino sminchio, come giustamente gli dice Yuri.)
Che dirti, sono incantata e deliziata, ancora una volta. Sorprendi, sempre! Non vedo l'ora di proseguire con la lettura <3

Nuovo recensore
04/03/18, ore 23:50

Ciao,sono un'eroica lettrice..o forse sei tu l'eroina indiscussa dell'OtaYuri?
Eccoci finalmente all'ottavo capitolo. Attendevo con ansia l'aggiornamento,ma questa è una sorpresa senza pari.
Sono all'interno della mia bolla,non riesco ad uscirne. Mi chiedo quando riuscirò a pubblicare la mia recensione,sai perché?
Leggo,mi fermo,rifletto e comincio a sorridere,immaginando Yuri con il broncio o Otabek,che vuole toccare labbra zuccherate.
Tu chiedi a noi di sopportare la lunghezza di questo capitolo? Allora perché mi sono ritrovata a piangere e sbattere il mio malcapitato pc,urlando il tuo nome e maledicendo quel “ continua...”?

Ma bando alle ciance,cominciamo!!!
Ti avverto,da qui in poi sarà un'ascesa verso la mia follia,perché ormai sono una tua discepola fedelissima.

Nel capitolo precedente,ci avevi lasciate a macerare per mesi su una lotta eterna tra felpa/kazaco e la brillante idea del piccolo russo.
Tutto avrei immaginato,tranne ritrovarmi all'interno dell'auto sgangherata del nonno per un viaggio verso i boschi della Russia e una piccola minuscola dacha.
L'impatto forte tra la fredda periferia di Mosca,con i palazzi del quartiere “ spalnye raione”, i grigiori della metropoli a ridosso dell'autostrada e la descrizione che mi ha lasciata a bocca aperta davanti un piccolo ciclamino che tenta di squarciare con un fazzoletto di colore una soffocante aria grigia,mi ha fatto capire che la bellezza sta in ogni cosa e che tutto può lasciare senza fiato,quando un'autrice riesce a toccare certe corde.

Mentre procediamo verso una destinazione a noi ancora ignota,all'interno dell'abitacolo succede un pandemonio,tutta ad opera di Yuri. Le battute sono esilaranti i due ragazzi interagiscono in modo incredibile e i doppi sensi sono sempre in agguato.
Poi entra in scena la star di questo capitolo: “Nicolai Plisetsky”, ho adorato ogni più piccola battuta provenire dalle labbra di quest'uomo. Ma cosa più importante,sappiamo finalmente chi ha introdotto Yuri sulla via del “cristare”.
Il viaggio lentamente sta portando i suoi frutti,la bruttezza della città lascia il posto a qualcosa di più poetico e incantevole.
I filari di betulle che salutano l'incedere della piccola autovettura ,proietta la mia mente all'interno di ricordi legati alla bellezza di boschi addormentati,intorpiditi dal freddo pungente. Se chiudo gli occhi,ripensando al tuo scritto,vedo foglie secche penzolare da rami bianchi carichi di brina,dal sole leggero che tenta di filtrare tra nuvole color lavanda. Ho anche visioni olfattive (XD) ,tanto da percepire il profumo del sottobosco,quella rilasciata dal muschio o dal terriccio reso fertile e umido dalle foglie cadute durante l'autunno.
Chi ha avuto la fortuna di passeggiare attraverso alberi addormentati,conosce ogni sensazione e non può che applaudire alla meravigliosa descrizione del paesaggio che sta per aprirsi con incedere elegante sotto i nostri occhi.
Ho amato e riletto il punto dove Otabek,sofferma il suo sguardo su Yuri,dopo essere riemerso dalla boscaglia,osservare il suo viso ancora immaturo,con un'espressione fanciullesca ,cominciare a camminare lungo il viale che conduce alla dacha e annotare nella sua mente,dettagli che mai potrà cancellare.
Riporto una frase: “Otabek cominciò a farsi strada tra l’erba sfinita dalla morsa dell’inverno del piccolo giardino addormentato. Sotto il suo incedere, scricchiolava un tappeto di foglie secche e man mano che si avvicinava alla piccola casetta azzurro cielo, Altin cominciò a prendere nota di piccoli dettagli preziosi che non avrebbero più abbandonato i suoi ricordi”
Non solo i suoi ricordi,ma anche i miei. Mi hai fatto entrare totalmente in sintonia con loro.
Vedere questi due ragazzi finalmente con abiti normali,senza divise,fuori dalle piste,senza la tensione sportiva a fare da cornice ai loro caratteri. Solo loro,due semplici adolescenti all'inizio di un'avventura.
Mi ha stupito il luogo,hai osato e vinto tutto! Perché hai capito l'animo che si cela dietro questi due ragazzi tanto giovani. Sarà per questo che riesco a vedere il vero Plisetsky e Altin,all'interno del tuo mondo?
Yuri,non è una bambolina,non è un micetto. Yuri è passione,graffia,artiglia,fa male. Un animo libero, odia le costrizioni e quale posto più azzeccato per un ragazzo sovietico abituato a immense foreste o ad un ragazzo kazaco,abituato a lande senza fine?
Hai messo questi due nel loro habitat naturale. (XD)

Finalmente entrano nella piccola dacha e Yuri,come sempre non smentisce la sua giovane età. Si lancia come qualsiasi adolescente sul divano,fregandosene delle scarpe,Otabek più maturo e educato invece fa l'esatto opposto,ma indugia troppo sul volto dell'altro e il falchetto nonno Nicolai,comincia a intravedere il vero interesse del giovane ragazzo,verso suo nipote.
Lo sai cos'ho adorato? Il rapporto nonno-nipote. Loro sono due uomini,uniti da un dolore ,perché la madre di Yuri è la figlia dell'uomo che ha cresciuto un bimbo,solo con le sue forze,senza mani femminile a fare da guida. Posso solo immaginare cosa significa riuscire a smorzare pianti o cercare di fare del proprio meglio,sapendo di non avere abilità innate di dolcezza. Mi chiedo quante volte Nicolai,guardando il viso del nipote,non abbia pianto lacrime di sconforto,chiedendosi come comportarsi.
Nella sua innegabile sofferenza,le tue parole danno sollievo,alleviando un fardello difficile da portare e che tu piano piano stai svelando.

Sotto un invito forzato dedushka, manda i due ragazzi a farsi una bella sudata spaccando legna...
(Il mio pensiero: “ Oh...ahhhhh...eh eh eh eh” ),lasciamo perdere i miei tarli mentali e analizziamo questa scena.
Alla fine credo di avere capito perché hai deciso di usare un lavoro fisico. Uno sforzo comune,avvicina,fa parlare e aprirsi. Presi dalla voglia di allontanare la mente da un momento fastidioso,si tenta d'ingannare il tempo e si comincia a tastare terreni inesplorati. Infatti vediamo Yuri fare domande e Otabek,senza mai smettere di accettare tutto quello che gli capita sotto mano,rispondere senza sforzi al nanerottolo biondo.
Stanno imparando a conoscersi,sono talmente in sintonia da sapere quando un discorso possa sfociare in qualcosa troppo duro ancora da ammettere. Quanto rispetto,quanta celata intelligenza dietro il gesto di Yuri,lo stesso riguardo lo avrà poco dopo il kazaco,verso un ragazzino dai tratti effimeri.
Però una nota perversa devo farla, voglio ricordare che è sotto la fascia ROSSA: “Per una frazione di secondo, la felpa del kazaco si sollevò scoprendo la tensione dell’addome e la linea scura che dall’incavo dell’ombelico del ragazzo scendeva fino a scomparire sotto il bordo dei pantaloni.”
Tanto per sapere,quanto sangue devo perdere prima di vedere Yuri sbavare su quell'addome ?

Okay,sono viva,posso procedere, lentamente ti prego. Accetta la mia parlantina,ma è un fatto fisiologico,perché quando avrò finito e messo il punto sulla mia recensione,mi troverò a contare i giorni sul calendario,facendo statistiche assurde per capire quando pubblicherai.
Da questa scena passiamo all'interno della dacha,calda e accogliente,con i due ragazzi che spignattano e conversano tra loro. La posizione fenicottero ...ma ma la uso anch'io!! Ovunque!! Segno del destino?
Mi piace tanto il fatto che Beka,continua a osservare Yuri,come se non ci fosse nulla di più bello al mondo. Lo studia,perché è interessato,vuole conoscere con ogni fibra del suo corpo quel ragazzino e il gesto della spugna mi ha lasciata tramortita per un bel po'.
Ma quanto sono carini mentre “ litigano” su chi lavare i piatti e Yuri gli dà del precisino!!
Da qui nasce una conversazione stupenda ...Ho il sentore che Yuri potrebbe accettare una sconfitta solo da Otabek,lo leggo tra le righe. Yuri non è minaccioso,sa benissimo che le sconfitte fanno parte delle gare sportive,ma è altrettanto vero che odia essere sconfitto da chi non ritiene alla sua altezza (vedi Jj). Con Otabek,questo problema non esiste,lo ritiene un grande avversario.
Yuri è volubile come i temporali estivi,afferra Otabek e lo trascina fuori,comincia l'avventura e qui comincio io ad uscire di testa!!

Hai usato i boschi come mezzo d'incontro: punto primo,il bosco è la metafora della vita,il continuo cercare il proprio posto nel mondo.
Un luogo dove è facile smarrirsi,dove bisogna imparare ad affrontare il panico e la solitudine,confrontandosi costantemente con le proprie risorse.
Bhè,nulla di più azzeccato per loro due: sport e vita,un gran casino.
E qui tra chiacchierate, raccolta di pigne,fa l'apparizione il secondo divo della storia: Il cane dalle zampe incredibilmente corte.
Lo sai che ho associato la sua figura a una guida?
Insomma Yuri,comincia senza volerlo ad aprirsi e confida a Otabek,di averle presa di santa ragione,ma poi si blocca. Non vuole dire quel nome,fa male,fa bruciare gli occhi,stringe le labbra e cerca protezione rannicchiandosi e chiudendosi a guscio con le spalle.
Ho percepito subito un'apertura dolorosa verso la figura materna. Yuri tenta di odiarla,ma non riesce,non è capace di provare quel sentimento e prova rabbia verso se stesso,per essere tanto “debole”.
Questa non è una semplice fic,è una storia molto psicologica,raccontata con una bravura e una tecnica incredibile. Perché chi legge,non può non soffermarsi e cercare piccole perle.
Ed ecco il gesto di poco prima fatto da Yuri,restituito da Otabek. Sono incredibilmente sensibili,si lasciano tempo.
Quando una storia viene raccontata senza forzature ha un sapore particolare. Compatta,unisce così tanto da percepire i veri sentimenti.
Ed ecco che mentre si avventurano nel bosco,il cielo dona a loro un regalo. Fiocchi ghiacciati scivolano attorno a loro. I rumori si attenuano,l'aria rilascia un profumo particolare,tutto tace,ovattato dal candore e dallo spettacolo della neve.
Questa realtà mi ha sorpreso e sedotta.

Cambiamo ancora rotta,grazie a un profumo, ritroviamo i nostri protagonisti nella splendida cornice di un paese in festa. Non una semplice rappresentazione di qualche giorno allegorico,ma la più sacra,la più bella tra tutte,quella che fa sognare bambini e adulti.
Un mercatino natalizio,con piccole bancarelle,un albero a salutare le persone del villaggio.
Chiudere gli occhi,sognare,provare emozioni fortissime,sentire il freddo sotto la pelle,godere degli sguardi assorti di Otabek,credevo di avere toccato il massimo in questo capitolo,invece no,il bello arriva proprio ora.
Il dolce profumo di cui parlavo è quello delle frittelle,mentre Otabek fa la fila per potersi accaparrare il dolce,il nostro Yuri è assorto a scandagliare una bancarella di pupazzi di stoffa.
Appena il kazako lo raggiunge e porge il mielato impasto caldo,il russo morde,lasciando sulle labbra un velo di cristalli zuccherini. Otabek,è messo a dura a prova,sente la forza di volontà cominciare a cedere. Vuole toccare quelle labbra,levando e magari assaggiando il sapore di quella bocca mai assaporata da nessuno. Quanto eros,in questa piccola e semplice verità. Qui rischio di non uscire da tutti questi sentimenti che scateni all'interno di ogni scena.
Il colpo di grazia: La cartomante.
Hai messo in chiaro una cosa,attraverso la lettura delle carte. Un rapporto fra i due ragazzi,difficile,non facile,ma da vivere per non pentirsi. La paura di Otabek,quella di rovinare tutto,di perdere l'amicizia con il ragazzino di cui non pensava d'innamorarsi e invece è accaduto,lentamente,prima come semplice attrazione e poi capendo che quel sentimento è amore.
Non siamo davanti a una storia d'ormoni,siamo davanti a una storia d'amore, nata quasi per gioco.
C'è un pezzo,ed è colpa di esso che non riesco a procedere oltre. Ormai conosco a memoria ogni singola parola : “Otabek Altin si morse il labbro ed evitò di incrociare gli occhi della donna. Pensò alla risata di Yuri, alla grazia feroce del suo corpo acerbo che dominava il ghiaccio, al verde indomabile del suo sguardo”. Nel modo più semplice possibile,hai descritto attraverso il kazaco,Yuri Plisetsky. Perché Yuri è questo,un semplice ragazzino in grado di dominare e vincere.
Il taglio netto,lo spegnersi delle luci sul palcoscenico del mercatino,meraviglioso.
Adoro questi cambiamenti d'ambientazione rapidi,perché lasciano al lettore la possibilità di entrare all'interno della narrazione e di scegliere lungo quel lasso di tempo,la propria storia personale.

Ora è sera,siamo dentro la casa di legno,Otabek,crede di potersi rilassare lontano da Yuri .La notte sembra un'oasi e invece no!
Lo uccidi anche qui,infilando il folletto biondo dentro lo stesso letto!!
Otabek,ormai è un martire e mentre cerca di non toccarlo,recita una frase stupenda in arabo...e mi sciolgo.
Trovo la lingua araba bellissima,il suono particolare del colpo di glottide che avvia o arresta l'emissione dell'aria,è unico,se poi penso a Otabek parlare questa lingua,seriamente potrei avere un infarto.
Quindi cerco d'immaginare Yuri.Altro che brividi,tesoro sei cotto e ancora non lo sai!!
La mattina successiva con la descrizione curiosa del russo, a spese del corpo stupendo del kazaco è la chiara resa,Yuri non capisce,ma sta cominciando a vedere Otabek con occhi diversi.

Siamo arrivati alla fine,alla scena madre.
Non c'è nulla da dire è tutto sotto gli occhi: hai preparato questo momento con attenzione,lentamente senza fretta,giostrando come il migliore dei giocolieri sentimenti,ilarità,situazioni difficili da districare. Non ho mai provato un interesse del genere per nessuna fiction. Hai un'intelligenza tale,da riuscire a scoccare frecce e colpire nel segno.
Amo l'armonia del racconto,il fatto che nessun personaggio esce dalla natura data da Hino-sensei.
Non è facile,sopratutto per chi si addentra come te,in un campo sconosciuto. Perché,siamo oltre quello che conosciamo attraverso l'anime.
Ultimo appunto,grazie come sempre per permettere a noi lettori di ritrovare questi splendidi personaggi a scaldare le nostre menti.
Non smettere,continua su questa strada,sono sicura che dopo questo capitolo,possiamo iniziare a intravedere cambiamenti sempre più marcati in Yuri,fino a giungere alla consapevolezza di cosa veramente vuole.
Un saluto Futaba-chan. <3
(Recensione modificata il 05/03/2018 - 01:56 pm)

Recensore Junior
03/03/18, ore 18:08

No tu non hai capito
"Continua" lo dici a tuo nonno
Non puoi abbandonarmi così a metà della scena più intensa DELLA STORIA
Così tiri fuori lo Yuri Plisetsky che è in me 😂😂😂😂❤
Ok tiriamo fuori il lato da persona relativamente educata
[Premetto che come vocabolario e carattere, purtroppo assomiglio molto a quel nano biondo, ma cercherò di contenermi]
Dicevo
Non puoi bloccare la scena più bella a METÀ
C'È
NO
NON SI FA
Cosa farà adesso il mio povero cuoricino straziato dal dolore? T_T
Lui che poverino si stava godendo la scena gongolando, immaginandosi i paesaggi, i boschi, la dacha, anche il russare di Nikolaj, ma soprattutto la neve che ricopriva tutto, il silenzio in cui erano risuonate i versi del Corano di Otabek, la pelle d'oca di Yuri, e la sua curiosità mentre studiava il viso di Otabek che dormiva (che invidia...)
Poi l'aeroporto, le voci gracchianti che chiamano i passeggeri, le voci di chi si saluta, di chi si rivede dopo tanto tempo, ma anche il panico nella voce di Yuri, e il dolore negli occhi di Otabek, e le sue mani che tremavano e pOI TU HAI FERMATO IL CAPITOLO
COMPRENDI IL MIO DOLORE?
Ok vado a piangere in un angolino fino al prossimo aggiornamento, dasvidania
(Recensione modificata il 03/03/2018 - 06:10 pm)

Recensore Junior
01/03/18, ore 23:19

Ah Uriel...
Ero giusto a casa, sprofondata nel divano, fuori una tempesta di neve, con copertina e cioccolata calda e cosa ti trovo? Il tuo nuovo capitolo! Era esattamente quello che ci mancava!!!
Grazie!😘
È bellissimo, scorrevole e divertente. La caratterizzazione dei personaggi è azzeccatissima, sopratutto Yuri. I ragazzi si stanno conoscendo e stanno venendo a patti con quello che provano l'uno per l'altro, diamo tempo al tempo....
Nonno Plisetski poi è la fine del mondo...ancora rido. Però forse lui ha già capito?
Dai ci hai lasciato sul più bello! Non ci resta che aspettare la prossima!
Ciao👋🏻
Annie

Recensore Veterano
01/03/18, ore 21:25

Che dire... Sto ancora riprendendo fiato. Ho trovato la tua storia oggi e l'ho letta tutta d'un colpo, davvero. Non riuscivo a staccarmi dal pc, è già finita per direttissima nelle mie preferite.
Volendo scrivere qualcosa di sensato... Ho adorato il modo in cui hai tratteggiato tutti i personaggi, dal primo all'ultimo. Ognuno ha una voce propria, i dialoghi funzionano, i momenti di ilarità si alternano bene con quelli di maggior tensione e scandiscono un ritmo perfetto per la lettura. Non mi hai annoiata nemmeno per una riga, ma la famiglia Plisetsky non annoia mai! Sorprendenti anche le tue conoscenze di lingua e cultura che hai sfoggiato nel corso dei capitoli, che rendono tutto davvero molto curato. Complimenti, complimenti davvero!

Recensore Junior
30/01/18, ore 01:09
Cap. 1:

Macciaooo!:D

Con un tremendo ritardo, eccomi qui!
Avevo detto da un paio di mesetti ad Ele che presto avrei iniziato a recuperare un po' le FF del gruppettino ma, vuoi la pigrizia di andare a pescarmele (sono due click, lo zo, sono una personaccia T_T), vuoi i vari fattacci che mi han tenuta lontana da Efp..ci ho messo un po'!

Fortuna ha voluto, che avessi salvato il tuo accu salvato qui quando ti ho letta di là da me (e risponderò! <3) e quindi, finalmente, son approdata su questo nuovo angolino magico da esplorare che è 'Prospettiva Plisetsky'.


Cercherò di recensirti capitolo per capitolo, oggi parto da questo:

Mi piace molto l'idea di un fanfiction "Yuricentrica", che vada a trattare sensazioni, pensieri, timori e momenti di rabbia del personaggio principale e come queste vibrazioni interiori si vadano poi a riversare fuori, determinando azioni e reazioni.
Da quando scrivo, leggo poco di Yuri on Ice, quindi so veramente poco (my bad) di quel che gira. Sono però contenta di essermi fermata alla tua storia.

Questa parte qui:
- "Ecco, bravo, respira. Svuota la mente, così, Vedi? Ce la fai, ce la fai, ce…Ma ti rendi conto? Katsudon lardosa cotoletta fritta si becca l’amore sensuale e io? Io mi becco la tiritera in latino per aspiranti martiri. Viktor si è rincoglionit-"- è una di quelle che mi è piaciuta di più! Questo perché è proprio quello che Yuri aveva canzonato irritato nella mia mente mentre guardavo quell'episodio, ormai più di un anno fa. XD

Spero di riuscire a metter su una recensione più accurata prossimamente; ora mi limito a dirti che mi piace molto questo inizio e mi piace la naturalezza con la quale ti sei attenuta allo stile di Yuri, per la scelta del linguaggio che risulta tipico di lui, pur senza strafare, per la composizione del capitolo, che risulta essere una sorta di pilot molto accattivante, breve, eppure ricco, capace di incuriosire.
Molto bella.

Proseguo la lettura, sono un po' lenta con le recensioni ma ce la farò!
Gran bel lavoro cara!

Davai <3

Recensore Junior
11/12/17, ore 12:42
Cap. 1:

Ciao, di solito ti seguo in silenzio, ma oggi non potevo non scriverti due parole per il piccolo gioiello che ci hai regalato.
Lasciami dire che la tua nuova indipendenza ha giovato e mooolto!!! Mi è piaciuta ogni singola parola del capitolo e più di una volta mi sono ritrovata a ridacchiare sotto i baffi. Quelli che mi hanno vista avranno pensato che sono matta AHAHAAH!!!
Il tuo Yuri è semplicemente adorabile e divertente con il suo carattere spigoloso e tagliente.
E Beka poi... da mangiarselo col pane!
Non vedo l'ora di sapere come si svilupperà la vicenda e poi.... tre giorni insieme in più .... è come la manna dal cielo!!!
A presto
Baci
Annie

Nuovo recensore
08/12/17, ore 10:53

Appena ho aperto la pagina e ho trovato la dedica in bella vista per me,non ho potuto fare a meno di lasciarti i miei ringraziamenti più sinceri. Aspetto i tuoi aggiornamenti come acqua nel deserto. E oggi,la sorpresa che ogni lettore vorrebbe avere,la dedica da parte della sua autrice del cuore.
- “Grazie! Potrei gridarlo dalla montagna più alta o dipingerlo sulla faccia della Luna… Ma per quanto possa proclamarti la mia riconoscenza, non v’è modo in cui possa mostrarti interamente quanto ti sia grata."
(Linda Macfarlane e Stuart Macfarlane)
E una piccola recensione a caldo ,poteva mancare?
Mi sono incollata allo schermo del pc,non distogliendo mai lo sguardo ,dalla bellezza di questo capitolo. I passaggi da San Pietroburgo,ad Almaty,mi sono piaciuti da impazzire. la colazione in casa di Victor, è qualcosa che mi ha fatto sbellicare dalle risate,perché questo trio insieme è fantastico,stupido eppure si amano in modi diversi,ma si vogliono un gran bene. Bello i pensieri di Vitja,sul giovane bambino che si trova ad osservare veramente per la prima volta,seduto su un'anonima panchina degli spogliatoi del Club russo.
L'entrata in scena di Otabek,mi ha smosso sentimenti profondi. L'idea di ambientare una festa,all'interno di una fabbrica abbandonata di Almaty,è superlativa. Conoscendo le tue capacità di autrice,sono certa che nulla è inventato,ma che alla base di tutto ci sia una ricerca senza fine.
Questa è solo una brevissima introduzione a una recensione lunghissima.
Ancora grazie infinite.
Futaba-chan.
(Recensione modificata il 08/12/2017 - 10:56 am)
(Recensione modificata il 05/11/2018 - 09:26 pm)



Ciao Uriel,non ho mai recensito come si deve questo capitolo,non per mancanza di tempo e nemmeno per ingratitudine. Non serve certo un genio per capire cosa una lettrice possa provare nel trovare una dedica per lei.
Sto rileggendo proprio ora ogni riga,assaporando ancora una volta i sentimenti e le emozioni scatenate mesi fa.
Quindi cominciamo?
Beh direi che l'attesa è stata anche troppo lunga,quindi diamo il via a questa ascesa.Vieni con me?
L'idea di aprire il primo arco a San Pietroburgo nella casa di Viktor,con un dolce risveglio della coppia più innamorata ( per ora) dell'intera seria,ha un sapore particolare.
Vediamo attraverso gli occhi assonnati e ancora piena di gratitudine dello scapolo più ambito di tutta la Russia,un piccolo e delizioso quadretto familiare.
Yuri Plisetsky,ha un modo molto particolare per interagire con gli esseri umani,eppure se osserviamo bene,questo ragazzo giovane e inesperto cerca di fare del suo meglio per ringraziare a modo suo chi lo aiuta.
Un esempio molto ben sviluppato è proprio all'interno di questo capitolo,Yuuri,Yurio e Viktor hanno un legame che va al di là dello spirito sportivo o di un'amicizia leggera e di poco spessore.
Lo enfatizzi molto nei pensieri del giovane Nikiforov,mentre grazie a un rumore,uno sguardo,la memoria del ragazzo corre a cinque anni prima,al primissimo incontro con quel bimbetto biondo,dai lineamenti delicati,in contrasto con uno sguardo feroce,predatorio,famelico.
Quanto ho amato questa parte,perché fai capire che Viktor,per molti considerato il pagliaccio,il comico della situazione,è invece una persona molto attenta,scoprendo lati e situazioni ancora nascoste alla maggior parte delle persone.
Alla fine è un talento non solo nello sport,anche se hanno avuto vite e situazioni molto diverse Yuri riesce a far sgretolare le sue paure solo restando a contatto con due pilastri della sua giovane vita e Nikiforov,lo sa.
E mentre il nostro protagonista si crogiola nei cristoni ormai sempre più sospetti che non fanno altro che aumentare la tenacia di Viktor nello stuzzicare il gattino russo,ci catapulti ad Almaty durante un nuovo anno. ( Soprannominato dalla sottoscritta "l'anno otayuri")
Vediamo un Otabek Altin,all'interno di una fabbrica durante una festa dell'ultimo dell'anno,mentre dopo un suo intervento come dj,interagisce con una ragazza,non una qualunque,ma bensì con la prima che gli ha fatto battere il cuore.
Eppure appena sente le labbra della giovane,i seni pieni toccare il suo petto,la scosta. Ormai è cosciente di provare un'attrazione troppo intensa per Yuri Plisetsky.
Il tormento del kazako è pari al mio,sento nel petto lo stesso identico dolore,quello di volere una relazione con chi pensavi fino a pochi mesi prima un amico,un guerriero da dover raggiungere e spodestare. Invece si è ritrovato a dover fare i conti con sentimenti molto diversi.
Certe cose non si comandano,arrivano,ti travolgono e non conosci più ragioni.
Ecco Otabek è chiuso dentro un limbo. Desidera,ma non capisce,vuole ma non osa.
Un tira e molla da far mancare battiti al cuore.
Sai cosa mi è piaciuto di questa scena?
I loro dialoghi.Yuri è sciolto,non ha nessun problema a interagire con Otabek,mentre dall'altra parte del telefono abbiamo un ragazzo in perenne attesa.
Hai trovato un modo brillante e poco ortodosso per l'invito del giovane kazako nella grande Madre Russia.
In quel momento i cieli si sono aperti,schiere di angeli sono scesi verso di me...Ah no,quelli sono i residui del capitolo 12. ( ͡° ͜ʖ ͡°)
Quindi abbiamo l'invito ufficiale,il movente e pure la tempistica esatta,cosa desideriamo di più?!
Ma ovvio l'incontro all'aeroporto di San Pietroburgo.(Dove per la cronaca mi sono sentita male pensando ad un Plisetsky tutto arruffato e rossssso in viso.)
Arriva per il povero Altin,una prova durissima,l'incontro con nonno Nikolay,che tipo sarà? Oddio forse ha il carattere del nipote? Come dovrei comportarmi?
E mentre il nostro giovane eroe si pone domande assurde,scocca il primo bacio dell'intera seria...tra lui e il nonno di Yuri!!
Santa Paletta,quanto ho riso e quanto rido ancora, pensando a Otabek senza parole con le braccia distese lungo i fianchi.
Con delicatezza e una cura incredibile,il capitolo lentamente volge al termine lasciando al lettore tanti punti su cui riflettere.
Ho amato tantissimo il particolare del respiro di Yuri su Otabek,oppure le dita del kazako accarezzare un disegno o delle barchette sul davanzale della finestra. Ci sono scorci della vita di Yuri,quella che non conosciamo:Yuri da bambino,Yuri da scolaro,tanti piccoli universi paralleli.
Dai ad ogni lettore il tempo di spaziare dove vuole,cercare il proprio Yuri . Ecco dove sta la tua magia,doni tempo a chi come me ama sognare.
Grazie mia Uriel,grazie per tutto quello che condividiamo insieme e se ti chiedi perché abbia deciso di commentare ora,ricorda non è un caso.
Il capitolo dodici chiude un arco narrativo.
Dalla prossima pubblicazione entreremo in quella centrale e desidero che questa recensione sia speciale,unica come lo è stata la tua dedica.
Con immenso affetto e stima Futabachan <3
(Recensione modificata il 05/11/2018 - 09:28 pm)
(Recensione modificata il 05/11/2018 - 11:52 pm)

Nuovo recensore
25/11/17, ore 22:02
Cap. 6:

Dunque, ho deciso che scriverò questa recensione passo per passo, ogni volta che finirò di leggere una scena. :)
Inizio con nonno Nikolai, che è capace di prendermi il cuore e spappolarlo in mille pezzetti. Vedo nitidamente la trapunta coi pini della vecchia camera di Yuri, gli occhi gattosi di Kotienok persi nella penombra, e mi viene solo voglia di abbracciarlo, il nostro nonno preferito. Aw. Quanto coraggio a lasciare andare Yuri, e osservarlo diventare un uomo (vincente!) da lontano…
Oddio, la scena Mari/Minako! A parte la spedizione trucchi per Yurio, mi ha fatto ribaltare la confessione (non esattamente confessione, in realtà XD ho la sensazione che Mari in effetti non sia capace di fingere) di Mari sugli anni in cui aveva frequentato il corso di Minako. Le amooo! XD
E passiamo al nostro kazako, totalmente spiazzato dalla piccola tigre. <3 l’idea della palestra per provare la coreografia mi è piaciuta assai (io sarò più “selvaggia” nella scelta del luogo XD), così come la notte di composizione, aw! Un auricolare a testa, stesi vicini viciniii. Il povero night manager XD e non parliamo della scena nel camerino, ahaha, Otabek inizia già a non farcela più. Come lo capisco!! L’ormone inizia a chiamare prepotentemente, e pure Mari e Minako ormai se ne sono accorte X°D (Mila ci spera ancora, ma... non te lo dà, Milaaa XD comprendilooo!) 
Uahahah, la scena con Leroy!! Oddio, alla fine un filo intelligente lo è se coglie i doppi sensi mmmaaao di Otabek. Son morta. E Beka che si rifugia in bagno… e Yuri che fa l’offeso/geloso XD ho amato le sue battute, omg. E Phichiiit! Immancabile quando manda la foto a Yuuri, LOL. 
Lilia, oh Lilia! E' ufficialmente la nostra eroina: insomma, la benedizione dalla strega inflessibile del Bolshoi, cosa possono volere in più Beka e Yuri? No fear, amatevi e siate felici XD insieme spaccano e Lilia ne conviene!! Se poi aggiungiamo quel calice di vodka perso da Nikiforov… che, alla fine, non preoccupa nemmeno troppo nonno Nikolai. Anche lui benedice l’unione! XDDD aw, ho amato la telefonata e ho amato la sequenza-sbronza. Ancora una volta, l’ormone chiama Altin, che però non indugia nei pensieri impuri. Tra nonno e il resto… meglio di no (per ora X°D) Tenero luiii, non ha voglia di andare viaa! E quanto lo capiamo <3 
E per concludere, le rivelazioni imbarazzanti X°D oddio, quanto vorrei vedere la scena della gara animata! Un degno seguito al banchetto di Sochi, lol. E ho amato tanto tanto il finale. Quel piccolo sorriso sulle labbra di Yuri non mi fanno vedere l’ora del prossimo capitolo. Grazie mille tesoro, come sempre è un piacere immenso leggerti e questa tua versione degli eventi di Barcellona è preziosa e tanto verosimile! :D

Nuovo recensore
10/11/17, ore 23:41
Cap. 6:

Eccomi!!
Uriel,hai superato te stessa!
Ogni capitolo è sempre più bello e tutte le volte mi sento sempre più coinvolta nella narrazione di questa storia.
Prima di cominciare il lungo cammino sui sentimenti che hai scatenato dentro di me,voglio soffermarmi per l'ennesima volta sul tuo stile di scrittura.
Ogni volta rimango sbalordita per come riesci ad analizzare i personaggi e renderli vivi,attraverso dialoghi, gesti,flashback.
Aspetto gli aggiornamenti sempre più impaziente e questa volta,ho trovato un lunghissimo racconto ad aspettarmi. La mia attesa è stata premiata,è talmente coinvolgente. Non puoi fermarti un secondo,arrivi alla fine e vorresti solo leggere ancora.
Dopo le mie dovute farneticazioni passiamo al lavoro vero e proprio.
Mi piace l'introduzione,hai virato verso Mosca,nella casa del nonno dove è cresciuto Yuri.
Sento i sentimenti del nonno come se fossero miei. La solitudine lasciata dalla vivacità di un bambino,cresciuto lontano dall'unico affetto famigliare che conosce. La nostalgia dei ricordi s'impossessa dell'uomo fino a scavare dentro la sua anima,alla ricerca di frammenti sul nipotino. La fiaba,il gatto di peluche,le barchette costruite insieme, magari durante i lunghi e freddi inverni russi. Se chiudo gli occhi vedo la modesta casa,attraversata dai piedi stanchi di quel vecchio,avvicinarsi alla piccola stanza dai toni azzurri. Sedersi sul letto,sfiorare delicatamente le coperte per rievocare la morbidezza e il calore di guance e mani paffute,strette attorno a quelle più ruvide e vecchie di un uomo in prossimità del tramonto. Vedo una tristezza infinita,un sentimento legato alla sua età. La paura di lasciare il suo amato Yuri,solo in questo mondo. Il nipote non ha nessuno solo lui,ma la realtà è un'altra.
La giovane promessa russa,ha fatto un incontro che lo sta trascinando inconsapevolmente verso nuovi sentieri. Sentimenti nuovi,si scontreranno con quel carattere dall'apparenza burbero e poco socievole.

Nella parte successiva,come introduzione al Gala exhibition ,ho trovato a fare da apertura Minako e Mari,puro colpo di genio!
Insomma chi poteva occuparsi del viso del bel biondino,se non delle ragazze?
Tutta la scena è comica,mi piace da impazzire,sia la visione di Minako che russa come un uomo,sia la sorella di Katsuki nascosta dentro il bagno a messaggiare in gran segreto con quella peste di gattino,che tutto è tranne che dolce e tenero,infatti anche la ex insegnante di Yuuri,fa notare che forse il ragazzo ha una crisi d'identità,per tutti quelli che hanno visto in Yurio,un dolce,innocente fanciullo.
Tutto il loro discorso fa emergere,quello che penso anch'io da tanto,Plisetsky più che un gattino è una tigre,non è una fata e nemmeno un angelo...Assomiglia più a un diavolo tentatore.
Lo scambio di battute,tra le due donne sull'esibizione del russo,è molto intrigante,perché nulla fa presagire che qualche riga sotto,vedremo il bel kazaco,con il viso assonnato,pensare alla sera prima,a cosa ha visto e di cosa è stato testimone durante quella lunga notte.
Plisetsky,appare per quello che è,un genio,che nel giro di qualche ora,riesce a coreografare un'intera esibizione,senza musica,senza pattini. Solo,dentro una palestra e come unico spettatore l'amico che non riesce a staccare gli occhi dalla giovane promessa russa. Noto tante cose,non solo l'immensa stima che ha verso il ragazzino,ma quello che sta nascendo nel cuore del ragazzo. Attraverso gli occhi di Otabek,contemplo il suo cuore,sento i suoi battiti aumentare,mentre osserva Yuri,che prova salti e poi madido di sudore,crollare a terra e libera la tensione con una fragorosa risata.
Ho adorato da impazzire,dove Otabek,osserva gli occhi di Yuri inseguire i suoi,come a voler cercare la sua approvazione. Per non parlare delle labbra che morsica nervosamente, chissà come mai lo sguardo del kazaco,ha catturato quel dettaglio.
Quando entra nel camerino,non è pronto per quello che lo aspetta. Il russo lo chiama e appena si volta,non ha parole,la salivazione si azzera,gli occhi si dilatano sotto quella visione,il volto effimero,dalla pelle candida,gli occhi verdi come smeraldi dal grande potere seduttivo,marcati con il nero di kajal,ombretti,mixati alla perfezione,per mettere ancora più inquietudine dentro quello sguardo,forte,fiero,sensuale.
Vuole attaccare,demolire lo stadio di ghiaccio dove a breve si esibirà e senza rendersi conto cosa sta scatenando nell'anima del suo amico,infila il dito nella piaga,afferrando un braccio del kazaco e parlando in modo così sicuro,da fermare il flusso sanguigno al povero Otabek.
Guarda caso solo il ragazzo più grande si accorge del silenzio dentro quella stanza e degli occhi quasi a cuore che hanno le due ragazze,mentre li fissano con il fiato mozzato. Yuri,proprio non ci arriva e questa cosa mi piace da impazzire.
Un'altra cosa che ha mandato il mio povero cervello in crisi è il fatto che non c'è l'attesissimo WTTM,perché anche qui,hai avuto la brillante idea di farci accusare fitte forti e farfalle allo stomaco,grazie ai flashback di Otabek.TI AMO!
Infatti,eccoci volare al banchetto serale,ai tavoli e la combinazione dei commensali è comica: Otabek,Yuri,Isabel,Jj,Mila... Bella combinazione,perfetta,per fare arrabbiare Plisetsky e fare morire il povero Altin!
Quanto mi piace l'intreccio tra questi personaggi.
Jj,stuzzica Yuri,facendo capire perfettamente al lettore,come il canadese vede ancora molto piccolo il campione in carica. Mentre al ragazzo accanto,non sfuggono le allusioni,anzi è in piena crisi.
Vedere Yuri fare magie con la bocca e il cibo..Ho quasi la sensazione che scappi in bagno per non perdere il controllo,per non afferrare quella peste bionda e sbatterlo in qualche angolo per “punirlo” XD
Si alza,è tesissimo,scappa per riprendere respiro,è in piena tempesta,sia ormonale che celebrale. Yuri lo sta distruggendo,mettendo a dura prova,il suo proverbiale autocontrollo.
Ma non c'è nulla da fare,il russo,lo segue,non molla,non gli lascia un attimo di respiro e vediamo il kazaco combattuto tra il desiderio di tornare ad Almaty e quello di rimanere a Barcellona per sempre.
Il dialogo in bagno,è illuminante,perché il ragazzino fa vedere senza problemi la sua gelosia. Yuri è molto possessivo.
Otabek imparerà a sue spese, che stare vicino a Plisetsky,divorerà molte,molte energie. (AWWWW)
Bhe,cosa dire di Pichit,ho riso fino alle lacrime,immaginando il ragazzo,trattenere il respiro per non fare rumore,mentre il carattere forte del russo prendeva il sopravento e con un “ ..Grazie per oggi. Divertiti al tuo party privato al cesso” ,lascia il povero Otabek,sempre più teso e con i nervi a fior di pelle.
Quando rientra in sala,viene fermato da Lilia,non riesce a trovare respiro e immagina la sua testa infilzata su un palo,stupenda visione ironica,hai questo incredibile dono! Riuscire a smorzare la tensione di un dialogo,infilando siparietti comici.
Invece,mentre comincia a parlare con Lilia,la sua tensione scema,tanto da capire di averla giudicata troppo severamente. La donna,per la prima volta ha visto Plisetsky bruciare,la sua fiamma espandersi sul ghiaccio,inghiottire ogni persona al suo interno,facendo spettacolo,stupendo tutti.
Sotto le sue spinte,sotto i suoi volteggi e salti,l'immenso lago di cristallo sotto di lui,sembra sciogliersi.
Otabek stesso,mentre era al tavolo,ripensa alle braccia di Yuri,allo sguardo lascivo che regala al pubblico,al petto nudo,candido come la neve,perfetto seppur non ancora del tutto sviluppato e capisce quanto desideri sentire su di se,quell'ardore ,quel fuoco. Vuole vedere Yuri,bruciare per lui.
Alla fine della conversazione,lo raggiunge e il russo,con il suo solito modo di fare,allarga le gambe per non lasciare spazio a nessuno,perché in quel momento più che arrabbiato è imbarazzato,non sa frenare la lingua e sa di essere in torto.
Invece il kazaco è davvero maturo,non cade nel tranello e con pacatezza gli dice che forse il poco tempo che rimane,dovrebbero rimanere uniti e godersi le ultime ore.
Senza dire nulla,colpito nel segno,Yuri si alza e lo trascina vicino al buffet,per la battuta che ti conseguirà il premio Strega.

Plisetsky lasciò scivolare la gamba giù dal divano ricomponendosi lentamente. Poi senza dire una parola, si alzò, prese Otabek per un braccio e lo trainò di forza fino al buffet.
-Non dirmi che hai ancora fame…?-
-Io ho sempre fame, Altin. Ricordatelo- Yuri Plisetsky spinse un dito nella mousse au chocolat per poi ripulirlo con la punta della lingua. –Sempre-
Guarda,sono deceduta,ho riletto fino alla sfinimento,fino a farmi sanguinare gli occhi. GRAZIE
Il colpo magistrale arriva con il bicchiere,beve tutto,senza nemmeno porsi il problema,che forse il liquido trasparente non è acqua e l'effetto è immediato.
Mi piace il salto di Otabek,lo sguardo che si lanciano e il susseguirsi successivo,fino al trascinamento in camera di Yuri sulle spalle del giovane amico.
Se penso alla sofferenza di quel povero ragazzo,sentire il contatto con quella figura che brama,il profumo del corpo,misto al lieve odore dell'alcool,i capelli chiarissimi che stuzzicano le guance.
Ha un autocontrollo impressionante,spero non muoia prima del momento magico,porello.
Deve anche darsi da fare tra le tasche della giacca di Yuri,insomma è al limite umano,per me alla fine ha fatto una doccia gelata.
Entrano in camera,con dolcezza,lo stende sul letto,gli sfila le scarpe,le calze e tocca quei piedi lividi e sanguinanti. Quanto è bella questa scena,perché Beka,vede davanti a sé,una meraviglia,un'eccezione. Un ragazzino di quindici anni sul tetto del mondo.
Immagino lo sguardo di Beka,scivolare lentamente dai piedi al viso,soffermarsi un poco per decidere di voler andare via da quella stanza.
Ma non c'è niente da fare,Plisetsky,non molla,cerca di sfilarsi la cravatta e il povero ragazzo torna sui suoi passi per aiutarlo e non farlo impiccare. Ed ecco che quel bambino,lo afferra,si aggrappa a lui,perché ha un disperato bisogno di quell'abbraccio,perché ha paura di perdere Otabek. L'amico tenta di puntellarsi,ma non riesce e si ritrova avvinghiato al russo.
La dolcezza di Yuri,mentre cerca conferma che tra loro non è cambiato nulla e il silenzio di Otabek è troppo eloquente. Il kazaco,non risponde perché non vuole essere suo amico,vuole un rapporto diverso,una conoscenza tra loro,molto molto intima.

La mattina dopo,Yuri perde la partenza di Otabek,non riesce a salutarlo e in aeroporto nel pomeriggio ha il nervosismo a fior di pelle.
Ho adorato questo pezzo,perché Plisetsky,non pensa alla medaglia che sta portando in patria,ma all'amico che la sera prima ha tratto male.
Mi piace,perché questo tuo punto di vista fa capire che Yuri è già proiettato verso la prossima gara. Ha vinto l'oro,ma ora deve ritornare lucido per le prossime esibizione,quindi meglio pensare a qualcosa che davvero vuole : Otabek.
Quando torna in Russia,e riceve il messaggio dell'amico,finalmente libera un sorriso,ora è davvero a casa. Ora può rilassarsi e godersi i festeggiamenti,perché Otabek,non l'ha abbandonato,lo vuole,lo cerca e per lui è importantissimo,più della medaglia appesa al collo.
Con questo finisce la mia recensione,molto molto positiva e da egoista quale sono,posso dire che amo come stai torturando Altin.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo. In attesa del nuovo aggiornamento,mi godrò ogni parola di questo bellissimo e intenso racconto.
Un bacio Futabachan.
Ps: Recensione a caldo,giuro che rileggerò e correggerò gli errori,ma volevo farti capire quanto il mio cervello si azzeri e si proietti dentro la tua fic. Ah...non ho finito,mi manca tutta la parte della telefonata nonno/Altin ^^