Recensioni per
Baby-sitter per (un) caso
di Lory221B
NON PUOI LASCIARMI COSI' IN SOSPESO. |
Ciao, beh, che dire... mi aspettavo dell'angst prima della fine e questo perché la reazione di John poteva anche essere poco positiva. Credo che c'entrino più fattori, un po' perché è una sua caratteristica (quella di avere reazioni spesso esagerate) e un po' perché è chiaro che, qui nel tuo caso, il tradimento di Mary pesi ancora in modo eccessivo. Da un lato capisco che John si sia arrabbiato sinceramente, che si senta ferito da Sherlock/William e che sia anche in parte sconvolto dall'aver scoperto che l'uomo che ammirava in segreto e di cui leggeva sempre sui giornali (forse fantasticandoci persino troppo) in realtà gli si era intrufolato in casa. Dall'altro il farsi scudo con Rosie è forse abbastanza meschino, ecco e in questo ho amato moltissimo il discorso di Mrs Hudson. Chi meglio di lei? Già nella serie la vediamo mettersi in prima linea per far riappacificare John e Sherlock (quel discorso in The lying detective è credo una delle mie cose preferite dell'intera quarta stagione), ma qui ha un ruolo ancora più definito. Non è solo la governante di casa Watson. Ma ha passato attraverso tutti i momenti della famiglia. Ha fatto da madre a John, da nonna a Rosie. Le è stata vicino sempre e aveva, io credo e anche se si è visto poco, anche preso in simpatia William. Insomma, Mrs Hudson è sempre la johnlock shipper numero uno, non c'è niente da fare... XD |
Ciao! |
Mi spiace per la delusione di Sherlock/William, ma capisco perfettamente lo stato d'animo di John.. Quest'ultimo, dopo il tradimento di sua moglie, è riuscito a fidarsi per la prima volta di qualcuno, e purtroppo ha ricevuto l'ennesima pugnalata alle spalle.. So bene che Sherlock non voleva ferirlo e che lo ha fatto in buona fede, ma lo stato delle cose non cambia: John ha riposto la sua fiducia nella persona sbagliata. |
Ciao amica mia! |
Fantastico, non c'è che dire. |
Ciao, dunque il caso sembra essere ormai risolto. A Sherlock/William è servito davvero pochissimo per capire come sono andate le cose. Ma col suo genio e con la sua capacità di osservare e comprendere ciò che lo circonda, gli è davvero bastata un'occhiata al posto in cui lavora John, per collegare tutti i pezzi del puzzle. Mi è molto piaciuto il fatto che la scomparsa di Alice e la fuga di notizie dall'azienda fossero due cose strettamente collegate una all'altra. Così come mi è piaciuto molto il suo aver capito chi fosse il traditore, praticamente osservandone il comportamento e senza avere, all'inizio, delle prove che fossero certe. Gli è quasi stata sufficiente una vaga descrizione della sua vita personale... questo trovo che sia un aspetto molto IC del personaggio di Sherlock e spesso sottovalutato ovvero la sua capacità di comprendere l'animo umano in tutte le sue sfaccettature. |
E no, amica mia, non puoi lasciarci così! Questa è crudeltà! XD |
Finalmente tutti i nodi sono venuti al pettine!! Chissà come reagirà John alla rivelazione di William/Sherlock... Solo io ho una brutta sensazione? Temo che lo butterà fuori di casa... Spero di sbagliarmi!! |
Un bel capitolo ricco di spunti e sviluppi. Per quanto riguarda le situazioni in divenire, la più “scottante” è l’attrazione che Sh sente per John e viceversa. Un magnetismo a doppio senso, inspiegabile e carico d’energia come tutti gli incontri che segnano l’inizio di qualcosa d’importante, che si esprime in diversi gesti che hanno ancora la caratteristica della non consapevolezza: John che prolunga, inconsciamente, il contatto della sua mano sul braccio del “baby sitter”, Sh che, osservando Watson chiacchierare con gli impiegati, anche se non ne è ancora consapevole, evidentemente, ne è geloso, l’atmosfera particolarmente tesa tra loro due, nel salotto di casa Watson (“…Rimasero a fissarsi a lungo…”). Hai reso in modo efficace la malinconia che sorprende Sh, paradossalmente abbinata alla soddisfazione di aver risolto il caso, perché ciò significa concludere la sua permanenza nella casa di John e Rosie (“…Rivolse un ultimo sguardo alla famiglia Watson prima di mordersi le labbra…”). |
Ciao, sono in un ritardo astronomico me ne rendo conto. Ma nei giorni passati tra la congiuntivite e il fatto che non avevo un momento per stare al computer... |
Ciao! Devi sapere che amo alla follia la piccola Rosie!! |
Quello Sh che, in tutto il suo fascino evidente, aspetta l'uscita di Rosie da scuola e provoca agitazione "ormonale" tra le mamme convenute per prendere i loro figli, è una scena gustosissima e realistica perché ho avuto modo di percepirne, nella realtà, l'altissima percentuale di possibilità che possa veramente accadere. Con tutto il rispetto per i genitori ma...credo che nella maggioranza femminile, di cui faccio parte orgogliosamente anch'io, semplicemente come donna, di fronte ad un pezzo di figliolo come Sh, si allerti un istinto primordiale d'ammirazione spontanea verso i maschi più "rappresentativi". Hai un' attenzione continua a quella che è la credibilità di ciò che racconti, anche di fronte a momenti più "leggeri" come quello che ho citato. Mi è piaciuto, inoltre, quel lasciare che lui accetti che i ricordi ritornino alla sua mente. Ricordi che, trovandosi di fronte ad una scuola, riguardano le sue difficoltà a farsi accettare dagli altri non per il suo essere aggressivo, anzi. Hai saputo dare uno sguardo di comprensione nei confronti di un piccolo Sh che amava troppo studiare e conoscere gli aspetti più affascinanti della natura senza condividere, ingenuamente, in modo troppo ligio, la scarsa propensione dei suoi compagni allo studio. Indovinata anche la sempre più approfondita caratterizzazione di Rosie, precoce, dallo spirito libero, che trova subito una via di comunicazione con il suo "baby sitter" dimostrandosi intelligente e vivace, qualità che attraggono Holmes, piacevolmente sorpreso che simili doti siano espresse da una bambina. Ci fai venire a conoscenza della "debolezza" che ha John nei confronti del più famoso investigatore di tutti i tempi, e ho trovato efficace ed originale quel ponte che getti verso l'IC, con caratteristiche che richiamano, in maniera indiretta, la personalità di John. Infatti egli scrive "giallo", è attratto da Holmes, e vorrebbe tanto conoscerlo. In più non è certamente l'uomo connotato da una banale quotidianità come potrebbe sembrare a chi sa osservare bene. E questo "William" lo sa e la distanza tra i due si fa, via via, sempre meno consistente. Una storia che si sta confermando molto piacevole. |
Questa storia mi sta prendendo tantissimo e John che ha una cotta per Sherlock Holmes è semplicemente ADORABILE. Rosie poi è proprio un bel tipetto, arguta, intelligente e sfacciata, mi piace! Mi piace anche il rapporto che c'è tra John e Rosie, il fatto che lui la tratti in maniera un po' "adulta", il non volerle mentire, lo vedo come un po' come un omaggiare l'intelligenza della bambina. Il personaggio di John mi incuriosisce molto, ho apprezzato anche l'interazione tra lui e Sherlock (anzi William Scott) da soli, con il consulente investigativo/baby sitter che deduce subito che John deve essere l'autore di quei libri, John che gli racconta la sua storia, mentre Sherlock inizia ad avvertire qualche senso di colpa. Molto belli anche i riferimenti al canone, apprezzo molto i vari dettagli. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! A presto! |
Ciao In questo caldissimo pomeriggio sei stata più apprezzata di una brezza fresca 😁 I primi 2 capitoli sono scorrevoli, pieni di accurati riferimenti ed idee stuzzicanti: mi sono davvero divertita a leggerli! Secondo il mio modestissimo parere c'è un gran bisogno di potersi rifugiare in una storia che non ti affoga con l'angst, a Londra ultimamente abbonda già di suo (come alto peraltro ) quindi, senza tanti giri di parole: brava! Ti aspetto presto |