Recensioni per
Baby-sitter per (un) caso
di Lory221B

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
25/07/17, ore 10:19

NON PUOI LASCIARMI COSI' IN SOSPESO.
Sadismo allo stato puro proprio :'(
Comunque, la storia mi piace sempre di più. John ha reagito meglio di quanto mi aspettassi, o perlomeno non gli ha tirato un pugno in faccia.
Sono felice della piega che sta prendendo tutta la vicenda e non vedo l'ora di vedere la faccia di Watson quando si accorgerà che Sherlock è andato veramente alla recita *^* Kawaiiii :3 Comunque, soliti scleri a parte, sono molto curiosa di leggere il prossimo capitolo e vedere come si evolve la cosa. Rosie è sempre il batuffolino biondo e dolce che tanto adoro e qui ricopre una parte molto importante nel rapporto tra John e Sherlock, come poi la santa signora Hudson. Infatti senza di lei Londra cadrebbe :'3 In ogni caso, ti rinnovo come sempre i miei complimenti e aspetto con ansia il seguito.
Un abbraccio! <3

Recensore Master
24/07/17, ore 10:38

Ciao, beh, che dire... mi aspettavo dell'angst prima della fine e questo perché la reazione di John poteva anche essere poco positiva. Credo che c'entrino più fattori, un po' perché è una sua caratteristica (quella di avere reazioni spesso esagerate) e un po' perché è chiaro che, qui nel tuo caso, il tradimento di Mary pesi ancora in modo eccessivo. Da un lato capisco che John si sia arrabbiato sinceramente, che si senta ferito da Sherlock/William e che sia anche in parte sconvolto dall'aver scoperto che l'uomo che ammirava in segreto e di cui leggeva sempre sui giornali (forse fantasticandoci persino troppo) in realtà gli si era intrufolato in casa. Dall'altro il farsi scudo con Rosie è forse abbastanza meschino, ecco e in questo ho amato moltissimo il discorso di Mrs Hudson. Chi meglio di lei? Già nella serie la vediamo mettersi in prima linea per far riappacificare John e Sherlock (quel discorso in The lying detective è credo una delle mie cose preferite dell'intera quarta stagione), ma qui ha un ruolo ancora più definito. Non è solo la governante di casa Watson. Ma ha passato attraverso tutti i momenti della famiglia. Ha fatto da madre a John, da nonna a Rosie. Le è stata vicino sempre e aveva, io credo e anche se si è visto poco, anche preso in simpatia William. Insomma, Mrs Hudson è sempre la johnlock shipper numero uno, non c'è niente da fare... XD

In tutto questo angst ho apprezzato molto il fatto che l'apertura nei confronti di quella che è una situazione di stallo, arrivi proprio dalla piccola Rosie. L'idea di non tradire una promessa fatta, spinge Sherlock non solo a quasi ammettere di aver voluto trascorrere il Natale con John e Rosie, ma gli fa ipotizzare di voler andare alla recita di Natale. Perché sarebbe dovuto andarci, glielo aveva promesso! Dall'altra parte, John è categorico. Ma le parole di Mrs Hudson e gli occhi dolci della figlia lo spingono a promettere che faranno un salto a Baker Street a trovare Sherlock Holmes. Diciamo che John è un subbuglio di emozioni diverse, forse oltre alla rabbia per esser stato ingannato è subentrato anche un pizzico di imbarazzo. Voglio dire, John si è innamorato di Sherlock due volte. La prima attraverso il mito di Sherlock Holmes che legge sui giornali, di cui scrive nei racconti (anche se non lo hai ancora chiarito, io credo sia così) e sul quale ha fantasticato. La seconda volta di William, ovvero una tata straordinariamente intelligente e che ha fatto capitolare padre e figlia.

Voglio proprio vedere il prossimo capitolo...
Alla prossima.
Koa

Recensore Veterano
23/07/17, ore 11:21

Ciao!
Seguo da qualche tempo la tua storia, ma non avevo mai trovato un momento libero per scrivere una recensione decente e non mi sembrava il caso di lasciare un semplice: "bella storia."
Partiamo dal titolo che è stato il motivo per cui ho iniziato a leggere questo racconto: forse non è il titolo più ad effetto che io abbia mai letto, ma rappresenta già l'originalità della storia: non un racconto in cui prevalgono omicidi e rapine, ma sentimenti e tenerezza.
La trama è breve, essenziale e lascia che sia il lettore a scoprire i particolari più interessanti.
I capitoli hanno una lunghezza intermedia: ottima perchè possono essere letti in qualsiasi momento.
Il testo è scorrevole e piacevole: privo di errori grammaticali, con un lessico base, ma mai banale, e una grafica ed impaginazione che favoriscono una gradevole lettura.
I personaggi sono caratterizzati alla perfezione e mi piace le storie che hai cucito loro addosso: John editore di successo, appassionato di Sherlock, uno Sherlock freddo e distaccato che mette in gioco i sentimenti per risolvere un caso, la fantastica signora HUdson e la tenera Rosie. Mi sono piaciuti molto anche tutti i personaggi da te inventati: la baby sitter scomparsa, Robert il traditore, Denise la cliente preoccupata.
Il caso è innovativo e appassionante per certi versi ricorda il caso: "L'avventura del nobile scapolo" contenuta nel libro: "le avventure di Sherlock Holmes" perchè qui come nel racconto di Doyle una donna viene creduta morta e invece si è solo nascosta.
Insomma, la storia mi è piaciuta molto, ricca di eventi e di particolari e spero di leggere presto il prossimo capitolo :)

Recensore Master
23/07/17, ore 10:11

Mi spiace per la delusione di Sherlock/William, ma capisco perfettamente lo stato d'animo di John.. Quest'ultimo, dopo il tradimento di sua moglie, è riuscito a fidarsi per la prima volta di qualcuno, e purtroppo ha ricevuto l'ennesima pugnalata alle spalle.. So bene che Sherlock non voleva ferirlo e che lo ha fatto in buona fede, ma lo stato delle cose non cambia: John ha riposto la sua fiducia nella persona sbagliata.
Spero che si chiariscano presto, soprattutto per il bene della piccola Rosie, che si è affezionata tantissimo al detective!
Alla prossima!! :)

Recensore Veterano
22/07/17, ore 22:32

Ciao amica mia!

Mi avevi avvertito che questo capitolo sarebbe stato un po' angst e, in effetti, a leggere la (giusta) reazione di John mi si è stretto il cuore.
Non che il pensiero di Sherlock, quel "e non credevo possibile farmi amare" fosse meno triste.
Sei stata bravissima (come sempre) a gestire loro e le loro emozioni, anche quelle meno felici.
Sono sollevata di intravedere una piccola luce in fondo al tunnel, aiutata anche da Rosie e la sua splendida "voce dell'innocenza".

Attendo con ansia il prossimo capitolo per poter tirare - almeno spero! - un sospiro di sollievo e vedere finalmente John e Sherlock capitolare di fronte ai propri sentimenti.

A presto!
B.

Nuovo recensore
17/07/17, ore 11:54

Fantastico, non c'è che dire.
Ho apprezzato ogni singola parola letta fino ad ora: coinvolgente, dolce, emozionante, a volte straziante notare quella lotta interna tra William Scott e Sherlock Holmes che si agita dentro il nostro amato detective. Spero solamente che John non si senta tradito come da Mary e che riesca a perdonargli questa bugia, non sentendosi usato, come penso che il John che conosciamo farebbe.
Incrociamo le dita! :'3
Intanto, ti rinnovo i miei complimenti per la storia e la tua capacità di scrittura, davvero molto apprezzata!
Al prossimo capitolo, un abbraccio <3

Recensore Master
16/07/17, ore 09:30

Ciao, dunque il caso sembra essere ormai risolto. A Sherlock/William è servito davvero pochissimo per capire come sono andate le cose. Ma col suo genio e con la sua capacità di osservare e comprendere ciò che lo circonda, gli è davvero bastata un'occhiata al posto in cui lavora John, per collegare tutti i pezzi del puzzle. Mi è molto piaciuto il fatto che la scomparsa di Alice e la fuga di notizie dall'azienda fossero due cose strettamente collegate una all'altra. Così come mi è piaciuto molto il suo aver capito chi fosse il traditore, praticamente osservandone il comportamento e senza avere, all'inizio, delle prove che fossero certe. Gli è quasi stata sufficiente una vaga descrizione della sua vita personale... questo trovo che sia un aspetto molto IC del personaggio di Sherlock e spesso sottovalutato ovvero la sua capacità di comprendere l'animo umano in tutte le sue sfaccettature.

Ho particolarmente apprezzato i riferimenti ai pirati, e al fatto che William/Sherlock cerchi di trasmettere a Rosie le proprie passioni. Adesso vuole leggere l'isola del tesoro... e fa disegni in cui raffigura lei, papà John e William come "i filibustieri". La psicologia infantile è sempre una di quelle cose che nelle fanfiction (specialmente nelle partentlock) mi fa salire abbastanza l'orticaria. Ma qui, la caratterizzazione che hai fatto della bambina va di pari passo con la credibilità. Molto giusto il modo in cui parla, adatto alla sua età. Si vede che è sveglia, e ha forse molto anche di Mary oltre che di John (di alcuni aspetti della Mary della serie) , ma non fa mai considerazioni esagerate o inverosimili. Mi piace che disegni e che trasmetta tramite essi quello che vede della sua famiglia attuale. Il fatto che William sia entrato così di prepotenza nei suoi disegni e in così poco tempo, forse significa che l'attaccamento di Rosie c'entra anche parecchio con una certa infatuazione che la bambina s'è presa. Il che sarebbe perfettamente naturale. Molto bello il fatto che abbia dato a Sherlock il disegno (e che questi non sappia bene cosa farne, ma che al contempo razionalizzi su come si comporterebbe un baby sitter esperto). Insomma, tutti questi tasselli sono molto verosimili.

E infine c'è John. Mi domando come prenderà la scoperta della vera identità di Sherlock. Perché è chiaro che è particolarmente interessato a William e magari lo trova persino affascinante. Allo stesso tempo, però, è interessante il vedere come parla di Sherlock Holmes. Sherlock ha giustamente capito che John si è fatto un'idea un po' romanzata e romantica del personaggio "Sherlock Holmes". John lo vede come un eroe, come un principe delle favole. Ma naturalmente Sherlock si sente tutt'altro. Qui i riferimenti alla serie sono molto netti, ma considerato il contesto generale assume un significato ancora più forte perché, di fatto, John non ha mai visto Sherlock Holmes e tutto ciò che sa, lo sa perché ne ha letto sul Times o su internet. Sono conoscenze indirette. Eppure e nonostante questo, John riesce a vedere quell'aspetto di Sherlock che sia nella serie che nei racconti, è il solo a riuscire a vedere.

Se non si fosse capito sono dannatamente curiosa di vedere cosa succederà. Alla prossima.
Koa

Recensore Veterano
15/07/17, ore 16:18

E no, amica mia, non puoi lasciarci così! Questa è crudeltà! XD
Scherzi a parte, ho adorato la conclusione del capitolo. Riesco quasi a immaginare John mentre deglutisce a vuoto un paio di volte per riuscire a mettere a fuoco di aver osannato in tutti i modi un uomo che, sorprendentemente, è in casa sua.
Splendido anche il racconto di questo sentimento che - lo sappiamo - è destinato a nascere sempre e comunque.
Trovo quel "“Sei Sherlock Holmes, non sei William il baby - sitter, torna in te!” perfettamente IC. Sherlock filtra ancora una volta i sentimenti attraverso la lente della ragione, a lui più congeniale. Anche se delle volte è difficile mettere da parte qualcosa di così forte, e se ne sta rendendo conto. Non ne potrà uscire "illeso", per quanto voglia.

Bravissima come sempre. :D

A presto,
B.

Recensore Master
15/07/17, ore 07:28

Finalmente tutti i nodi sono venuti al pettine!! Chissà come reagirà John alla rivelazione di William/Sherlock... Solo io ho una brutta sensazione? Temo che lo butterà fuori di casa... Spero di sbagliarmi!!
Al prossimo capitolo!! 😊

Recensore Master
14/07/17, ore 23:02

Un bel capitolo ricco di spunti e sviluppi. Per quanto riguarda le situazioni in divenire, la più “scottante” è l’attrazione che Sh sente per John e viceversa. Un magnetismo a doppio senso, inspiegabile e carico d’energia come tutti gli incontri che segnano l’inizio di qualcosa d’importante, che si esprime in diversi gesti che hanno ancora la caratteristica della non consapevolezza: John che prolunga, inconsciamente, il contatto della sua mano sul braccio del “baby sitter”, Sh che, osservando Watson chiacchierare con gli impiegati, anche se non ne è ancora consapevole, evidentemente, ne è geloso, l’atmosfera particolarmente tesa tra loro due, nel salotto di casa Watson (“…Rimasero a fissarsi a lungo…”). Hai reso in modo efficace la malinconia che sorprende Sh, paradossalmente abbinata alla soddisfazione di aver risolto il caso, perché ciò significa concludere la sua permanenza nella casa di John e Rosie (“…Rivolse un ultimo sguardo alla famiglia Watson prima di mordersi le labbra…”).
Per quanto riguarda gli sviluppi, un canale narrativo riguarda la parte del caso che il consulting è chiamato a risolvere e che si conclude positivamente, l’altro è il delinearsi, sempre più nettamente, di una “famiglia” non conforme ai canoni tradizionali. Infatti un legame importante, di sangue, c’è già ed è quello tra John e sua figlia, poi ci sono i rapporti, che si stanno consolidando e assumendo contorni più precisi, tra Watson e “William” e tra quest’ultimo e Rosie. Rappresenti chiaramente l’attaccamento quasi filiale che la bambina sta sviluppando per il suo baby sitter, affascinata dalla sua intelligenza e, forse, intuendo la positività che intercorre tra lui ed il padre: si sa che i piccoli sono molto intuitivi per quanto riguarda le situazioni relazionali che li circondano e tu, Rosie, come personaggio, l’hai “costruita” intelligente e sensibile. Anche in questo capitolo ho gustato la tua scrittura fluida, senza strutture troppo complicate che possano rallentare il ritmo di questa che è proprio una bella storia.

Recensore Master
20/06/17, ore 08:54

Ciao, sono in un ritardo astronomico me ne rendo conto. Ma nei giorni passati tra la congiuntivite e il fatto che non avevo un momento per stare al computer...

Ero molto curiosa di capire come avresti proseguito la storia. Già nel capitolo precedente avevo notato che avevi ampliato, creando un tuo universo in tutto e per tutto. Gli accorgimenti che hai preso mi piacciono molto. A iniziare da John. John che come padre lascia un po' a desiderare, almeno per come l'ho percepito io. Sì, ha molte preoccupazioni, è pur sempre un padre single... ha molto lavoro e molte responsabilità sulle spalle, ma io credo che più di tutto si percepisca la sua insofferenza. Anche se ama Rosie, e questo è indubbio, si capisce che è tormentato dalla vita sedentaria e che vorrebbe dell'altro. Ho adorato l'idea che sia un po' innamorato di Sherlock Holmes. Che si sia invaghito della fama che ha, delle cose che vengono scritte di lui sui giornali... ne è tanto preso che c'è addirittura una scena in cui è perso a leggere il giornale (presumibilmente un articolo su Sherlock) che quasi non si accorge che Rosie è tornata a casa. John non lo sa, ma è già totalmente perso.

Hai già comunque introdotto alcuni temi, come le bugie. Il fatto che con Mary sia finita male, ha segnato John profondamente. E questo si nota. L'immedesimazione con Sherlock, nella scena finale, è così grande che mi sono chiesta come reagirà John quando saprà chi è William e come la prenderà a conoscere la verità. Sherlock sa che John è innocente e che la scomparsa di Alice non è certo da addebitare a John Watson o a sua figlia, o a Mrs Hudson... lo ha capito, eppure nasconde comunque la verità. Forse per proteggere lui e Rosie, forse per proteggere se stesso? Magari è semplicemente troppo presto perché si apra tanto con qualcuno. Eppure è infastidito all'idea di mentirgli, e questo è un ottimo modo per iniziare.

Un'ultima nota per Rosie. Mi piace molto la sua caratterizzazione. Spigliata, intelligente, molto aperta ed espansiva... il suo esser già partita e andata per William mi sembra davvero molto chiaro. Oltre che parecchio divertente per il futuro.

Sono sempre più curiosa.
Koa

Recensore Master
18/06/17, ore 20:34

Ciao! Devi sapere che amo alla follia la piccola Rosie!!
E' troppo in gamba, e se ne è accorto anche il suo baby-sitter!
Così John è un fan di Sherlock Holmes, e probabilmente si ispira a lui per scrivere i suoi racconti! Chissà come reagirà quando scoprirà la vera identità di William.. non vedo l'ora!!
Sono sicura che la piccola indagine in cui lo ha coinvolto John li farà avvicinare... :)))
Al prossimo capitolo!! :)))))))))

Recensore Master
18/06/17, ore 16:37

Quello Sh che, in tutto il suo fascino evidente, aspetta l'uscita di Rosie da scuola e provoca agitazione "ormonale" tra le mamme convenute per prendere i loro figli, è una scena gustosissima e realistica perché ho avuto modo di percepirne, nella realtà, l'altissima percentuale di possibilità che possa veramente accadere. Con tutto il rispetto per i genitori ma...credo che nella maggioranza femminile, di cui faccio parte orgogliosamente anch'io, semplicemente come donna, di fronte ad un pezzo di figliolo come Sh, si allerti un istinto primordiale d'ammirazione spontanea verso i maschi più "rappresentativi". Hai un' attenzione continua a quella che è la credibilità di ciò che racconti, anche di fronte a momenti più "leggeri" come quello che ho citato. Mi è piaciuto, inoltre, quel lasciare che lui accetti che i ricordi ritornino alla sua mente. Ricordi che, trovandosi di fronte ad una scuola, riguardano le sue difficoltà a farsi accettare dagli altri non per il suo essere aggressivo, anzi. Hai saputo dare uno sguardo di comprensione nei confronti di un piccolo Sh che amava troppo studiare e conoscere gli aspetti più affascinanti della natura senza condividere, ingenuamente, in modo troppo ligio, la scarsa propensione dei suoi compagni allo studio. Indovinata anche la sempre più approfondita caratterizzazione di Rosie, precoce, dallo spirito libero, che trova subito una via di comunicazione con il suo "baby sitter" dimostrandosi intelligente e vivace, qualità che attraggono Holmes, piacevolmente sorpreso che simili doti siano espresse da una bambina. Ci fai venire a conoscenza della "debolezza" che ha John nei confronti del più famoso investigatore di tutti i tempi, e ho trovato efficace ed originale quel ponte che getti verso l'IC, con caratteristiche che richiamano, in maniera indiretta, la personalità di John. Infatti egli scrive "giallo", è attratto da Holmes, e vorrebbe tanto conoscerlo. In più non è certamente l'uomo connotato da una banale quotidianità come potrebbe sembrare a chi sa osservare bene. E questo "William" lo sa e la distanza tra i due si fa, via via, sempre meno consistente. Una storia che si sta confermando molto piacevole.

Recensore Veterano
18/06/17, ore 02:14

Questa storia mi sta prendendo tantissimo e John che ha una cotta per Sherlock Holmes è semplicemente ADORABILE. Rosie poi è proprio un bel tipetto, arguta, intelligente e sfacciata, mi piace! Mi piace anche il rapporto che c'è tra John e Rosie, il fatto che lui la tratti in maniera un po' "adulta", il non volerle mentire, lo vedo come un po' come un omaggiare l'intelligenza della bambina. Il personaggio di John mi incuriosisce molto, ho apprezzato anche l'interazione tra lui e Sherlock (anzi William Scott) da soli, con il consulente investigativo/baby sitter che deduce subito che John deve essere l'autore di quei libri, John che gli racconta la sua storia, mentre Sherlock inizia ad avvertire qualche senso di colpa. Molto belli anche i riferimenti al canone, apprezzo molto i vari dettagli. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! A presto!

Recensore Veterano
17/06/17, ore 15:40

Ciao In questo caldissimo pomeriggio sei stata più apprezzata di una brezza fresca 😁 I primi 2 capitoli sono scorrevoli, pieni di accurati riferimenti ed idee stuzzicanti: mi sono davvero divertita a leggerli! Secondo il mio modestissimo parere c'è un gran bisogno di potersi rifugiare in una storia che non ti affoga con l'angst, a Londra ultimamente abbonda già di suo (come alto peraltro ) quindi, senza tanti giri di parole: brava! Ti aspetto presto