Carissima Arianna,
dopo averti conosciuta, ecco che torno a leggere qualcos'altro dituo. Ho scelto di leggere questa poesia perché mi incuriosiva il verso che hai messo come introduzione alla poesia stessa.
"E tu, viso di rugiada"
mi faceva venire in mente varie cose. Il viso di una fanciulla,dolce e delicato, o la rugiada mi faceva pensare alle lacrime di questa ragazza, dato che la rugiada è appunto qualcosa di bagnato. Incuriosita ho iniziato a leggere. All'inizio pensavo che questi versi:
"E tu, viso di rugiada,
che attendi ogni sera
di essere salvata, ma vano
è il desiderio che ti pervade
l'anima, fragile è il tuo cuore di vetro
che si frantuma, cade.
Mancano venti rintocchi
alla nuova giornata
e ormai i ricordi ti hanno già rapita;
le lacrime calde ti bagnano le guance, la gola,
il petto che curi tappezzando di cerotti.
E quelle gocce salate accarezzano le mani,
le dita, candida pelle marcata da cicatrici."
anzi, queste prime due strofe, fossero una sorta di spiegazione non metaforica. Mi spiego meglio che così non si capisce niente XD. Credevo che alla protagonista fosse successo qualcosa di brutto, che qualcuno le avesse fatto del male, ma in senso proprio fisico, e che quelle ferite fossero vere ferite. Invece poi andando avanti ho capito che era tutta una questione psicologica e che il componimento era totalmente introspettivo, e la cosa non ha affatto deluso le mie aspettative e non mi è affatto dispiaciuta, ani. Come ti ho già scritto precedentemente adoro le poesie esoprattutto quele introspettive.
Non ho capito se la protaognista soffre per un amore irrealizzabile, o che lei pensa sia irrealizzabile, o per una delusione d'amore, fatto sta che è davvero innamorata e sta malissimo e la cosa mi fa sentire dispiaciuta per lei.
La mezzanotte è un momento fatto di ricordi e di dolore anche per me, nel senso che inquuel momento e anche nelle ore precedenti i pensieri vanno dove cavolo vogliono e non posso fare nulla se non lasciarli liberi di vagare e di farmi soffrire, perché non ho la forza di oppormi. Penso che anche alla protagonista accada questo (soprattutto quando dici che i ricordi l'hanno rapita, come se l'avesero portata lontano, da un'altra parte, come se lei non fosse più presente a se stessa in quel momento ma si trovasse chissà dove). Carica di attesa la ragazza spera che il gnoro dopo sarà miglioire, che succederà qualcosa di bello che la farà sentire meglio. Ma se ho capito bene, pensa che questa cosa non si realizzerà mai e che continuerà a stare male:
"Sei rimasta sveglia nell'oscurità ora inoltrata,
ti stendi sul letto, disperata e assonnata,
non puoi farci niente, sei solo dannatamente innamorata."
perché è e sarà sempre inamorata.
Bel testo, rime perfette, bella musicalità delle parole, stupendo tutto davvero.
Scusa, ora devo andare a cena.
Complimenti!
Giulia |