Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94
Lì per lì, leggendo il titolo, mi è venuto da cantare "Dormi sepolto in un campo di grano...", le coincidenze! |
Mmm è fresca, mi ricorda tanto l'infanzia, leggera, tiepida e spensierata. |
Caro, non potevo non tornare a recensire i tuoi meravigliosi componimenti! |
Mi è piaciuta molto e come poesia l'ho trovata orginale. Sei riuscito a fondere la nostalgia infantile e l'inevitabile morte, il tutto condito con la bellissima descrizione di questo onirico campo di grano. |
I temi, l’aria misteriosa della fine mi ricordano un certo qualcuno... ;) |
Buongiorno Ale!!!! :))) |
Wow! Come si può non rimanere colpiti di fronte ad un componimento del genere, tanto semplice e per questo forse ancora più intenso e speciale? |
Questa mi è piaciuta davvero molto. Ha un sentore antico, quasi leopardiano. Le immagini sono molto vivide e chiare e il messaggio passa chiaramente al lettore. L'ho davvero apprezzata molto. Mi è piaciuta molto la scelta delle rime nella prima strofa, molto classico, è un sempreverde. Mi piacciono questi continui riferimenti alla morte, come un filo conduttore, un fil rouge. Mi piace come passi da un atmosfera calda, afosa, pesante a una cupa e triste in maniera così repentina. |
Poesia malinconica, naturalistica, dal sapore quasi pascoliano, con qualcosa di Battisti (mi ha fatto pensare all'incipit "Che ne sai di un campo di grano/Poesia di un amore lontano.") |
Anche questa, mi è piaciuta tantissimo. La trovo molto "Leopardiana". |
Ehi! Eccomi ancora qua. |
Ciao, molto molto bella questa poesia. Anche le altre che ho letto fin qui della raccolta mi son piaciute tanto, hanno una leggerezza e una freschezza che sa rendere anche la malinconia una sorta di scogliera da contemplare con buffo rimpianto, senza rammarico, filosoficamente, quasi - almeno, questo è quello che ho percepito io dal modo in cui le hai articolate. Questa qui, in particolare, mi ha ricordato tanto la descrizione di una maremma carducciana, ma forse migliore, più giovane, senza maniera, senza infarcimenti classici e aspri: squisita l'immagine dei forni, mi ha colpito molto, e di questo bambino che, mi son figurata, corre per questa campagna ingiallita d'estate, color zafferano. Un bambino che corre su sfondi di cielo - azzurro/bianco - , ma potrebbe farlo anche all'infinito, ché tanto è un ricordo, la campagna, la freschezza, si afflosciano, e non è vero che la morte è lontana, in questo hai colto proprio nel segno, è qui e pesa su di noi per il solo fatto xhe i minuti scorrono. Ammiro tanto quando leggo che qualcuno ha la capacità di inserire in strofe brevi e quasi "cantabili" dei fulmina del genere, quasi ammonimenti - e ti ringrazio di avermi migliorato la giornata. Sappi che ti seguo, anche silenziosamente! Ancora tanti complimenti. |
Oh, era da un po' che non leggevo tue poesie, così ne ho pescata una a caso. |
Bella, molto bella anche quest'altra poesia. Le immagini che le tue parole sono riuscite ad evocare sono davvero confortanti e mistiche - escluso il finale, ovvio - sature del calore dell'Estate, dell'aridità dei campi, del profumo del tepore estivo e di un clima quanto mai arido. E ho trovato molto interessante una particolare specularità nella prima e l'ultima strofa: la poesia si apre con un bambino che fu - un ricordo, in pratica, di un adulto - per poi sfociare nella vivida realtà, laddove, pare, non vi è alcun calore, alcun conforto nei campi di grano, ma serpeggia il malcontento, e il tutto è disintegrato da un rombo di tuono che annuncia un temporale. Perciò, la pioggia scaccia via ogni ricordo di calore e si appresta ad eclissare il bambino che fu per rispedirlo alla sua età reale - nel luogo in cui i bugiardi non sono tollerati e in cui si sa che la morte arriva sempre - lontana dai ricordi e dalle memorie legate a passati eventi vivi nel cuore. |
Ciao Ale :) |