Ebbene, eccoci finalmente all'ultimo capitolo!
Trovo davvero soddisfacente essere finalmente riuscita ad arrivare alla fine di questa long. Come ho spesso ripetuto nei miei commenti, questa storia mi è molto piaciuta e personalmente ho deciso di sostenerla commentando ogni capitolo e cercando di lasciare una analisi (speriamo decente) del suo contenuto. Mi è piaciuto tutto di questa storia: i personaggi, la trama, i dialoghi e soprattutto la stupefacente caratterizzazione del personaggio di Natasha che risulta una personalità a tutto tondo.
Prendendo, infatti, ad esempio questo capitolo: la vediamo continuamente evolversi nella successione degli eventi, se prima è decisa, poi spaventata, poi risoluta e dopo ancora preda di un guizzo di "follia" che le fa rivelare chi è davvero. Lasciami dire che, simili cambiamenti d'umore, se gestiti male, danno via ad un personaggio al limite dello schizofrenico che solitamente il lettore prende in antipatia. Trovo interessante notare come tu riesca per tutta la durata della tua storia a mantenere una certa uniformità: hai uno stile molto dolce, fluido ed è facile seguire gli eventi che si susseguono nella trama. Simile chiarezza permette maggiore visibilità sul personaggio che riesce ad esprimersi al meglio, palesando la propria crescita emotiva all'interno della storia.
Un altro punto a favore della storia è la caratterizzazione di Steve Rogers. Questo è un personaggio molto difficile da trattare ma personalmente l'ho trovato davvero gestito benissimo. Sei riuscita a dargli una personalità credibile, una verosimiglianza e soprattutto sei riuscita a rendere i suoi sentimenti per Natasha un qualcosa di credibile e non forzata agli occhi del lettore. Trovo assolutamente da menzionare come la stessa storia d'amore, oltre che originale nello svilupparsi, sia profondamente matura e non la classica favoletta che spesso viene a crearsi. La storia d'amore è vera perché i personaggi sono credibili ed il rapporto tra i due viene sviluppato nel tempo e attraverso ad eventi profondamente significativi.
Ancora, una delle cose che mi è molto piaciuta è l'impostazione della narrazione. Mi è molto piaciuto come la storia segua il punto di vista di Natasha e che quindi tutti i personaggi che le si muovono attorno le siano direttamente collegati: tutti i personaggi che si muovono nella storia - ma proprio tutti - parlano almeno una volta con Natasha. A parte Fury. Forse. Questo porta Natasha ad essere in una sorta di centro. Questo, visto ad un occhio superficiale, potrebbe portare a dire che è una cosa sbagliata e che appesantisca la narrazione rendendo la storia viziosa e troppo concentrata su qualcuno; il punto è che la storia in questione è impostata su questa nozione di centricità. Natasha è il centro della storia. Tutto si muove attorno a lei perché la storia parla di lei. Non è un qualcosa di corale, non si vuole arrivare ad un fine; semplicemente si racconta la storia di una donna dalla sua università al suo rivelare alla stampa di essere Ironman.
Perciò, che dire? Credo di aver esaurito tutto quello che avevo modo di dire. Forse c'è altro da aggiungere ma, qual'ora mi venisse in mente, te ne parlerò privatamente.
Concludo dicendo che non vedo l'ora di leggerne il seguito e che, magari, la prossima volta sarò più puntuale nel lasciare recensioni. Adieu,
mughetto |
