Buonasera!
Innanzitutto vorrei fare un plauso per l'idea di base di questa raccolta: il giornalismo è una fonte di informazione alla portata di tutti ai giorni nostri, ma probabilmente è sottovalutata per il suo essere subdola ed estraniante da certe testate, ma anche per diversi versi e aspetti.
A parte questo, tu hai uno stile piuttosto asciutto e deciso nell'immedesimarti "narratore di notizie", quindi il progetto può dirsi abbastanza accessibile nel suo intento piuttosto eterogeneo, questo per via di ciò che desideri mettere in primo piano da autore.
Mi piace molto il Team Rocket ed è proprio per questo che ho scelto di recensire questa notizia, che appare quasi come un fulmine a ciel sereno, nel suo mistero piuttosto penetrante e senza escludere la violenza generale di un'organizzazione criminale come la loro, quasi alla stregua di un'associazione impertinentemente mafiosa.
Penso che il titolo che recita esattamente "Anima nera di Kanto" sia curioso e riassuntivo della (e nella) descrizione, che poi risulta come essere una catena di presunte verità che il giornalista vuole mostrare al mondo per metterlo in guardia, sempre dalla parte della verità, la sua.
È sempre bello, invece, sapere più sulla storia particolare di certi suoi membri, cioè il trio più conosciuto non riesce mai a completare a fondo le missioni che il capo dell'organizzazione propone loro!
In sostanza, penso che l'articolo sia veramente interessante, è una degna parte di una raccolta che spicca per il suo taglio originale e fortemente personalizzato che le hai dato; un insieme di slices of life che descrivono Kanto con degli occhi diversi, più approfonditi e più ampi, a volte solo a scopo informativo come è interessato una certa categoria di giornalisti ed editori.
Buon lavoro!
Un abbraccio,
Watashiwa |