Recensioni per
Il match infinito
di Redferne

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
28/10/17, ore 19:25
Cap. 3:

Accidenti, ci sei andato giù pesante con la Shiraki!
Diciamo che ti sei attenuto alla prima serie dell'anime, con una Yoko che voleva vendicare la morte di Toru, mica me lo sono dimenticato, eh. Solo alla fine dell'anime, che si chiude con l'incontro con Carlos, Joe e Yoko si salutano civilmente. Ma prima erano cane e gatto loro due, se ne dicevano di ogni quando si incontravano.
Nel manga le cose non  è che si sistemino più di tanto: se non ricordo male pure alle Hawaii non è che andassero d'accordo.. semmai non si accapigliavano più. La seconda serie anime l'hanno concepita più politically correct, ecco. Può piacere o meno: ognuno decide cosa preferisce. 
Di sicuro strania il fatto che a fine manga Yoko dica a Joe di amarlo: potevano nel manga sviluppare meglio questa cosa. E invece fino al giorno prima quei due non vanno d'accordo, e poi all'improvviso Yoko si mette a parlare d'amore: forse forse è per questo che nella seconda serie dell'anime i toni tra i due li hanno smorzati da subito, per poter arrivare a "quella" fine con più equilibrio.
Mah.
Joe nella tua storia non si libera della sua natura più istintiva, quella della teppa, e così di Yoko ci racconta peste e corna , aahahah
Ma quel "Ca...o" finale mi fa  ben sperare XD

Recensore Master
28/10/17, ore 18:23
Cap. 3:

Tranquillo, non mi arrabbio. Ovviamente parlo per me ^^
Ashita no Joe è un'opera complessa. La nostra Devil si rammarica che il fandom sia poco frequentato: ma questo è perché il signor Joe Yabuki non è per tutti.
Non fa moda, non fa "figo", non è per ragazzine. Joe parla di abbandono minorile, di solitudine (di quella vera, non di quella da "bel tenebroso"), di rabbia, di voglia di riscatto in una società, quella giapponese, che non perdona tutti coloro che non si conformano ai valori collettivi.
Facciamo un passo indietro.
Siamo nel Giappone della bolla d'oro. Il Paese è uscito malconcio dalla guerra, il suo imperatore nel discorso del '46 rinuncia, dopo migliaia di anni, alla sua aura di divinità. Tutti vogliono disperatamente acquisire benessere e ricchezza: compatti come sono, i Giapponesi ci riescono, e creano quello che nella macroeconomia mondiale viene chiamato "il miracolo nipponico". Tokyo cresce a dismisura, cantiere su cantiere. Alcune famiglie diventano molto potenti e ricche, e mettiamoci gli Shiraki.
Poi c'è chi resta indietro, in questa grande corsa all'oro. I poveri, i reietti, quelli che non vuole vedere nessuno.
Li si sbatte oltre il Ponte delle Lacrime e chissenefrega, se vivono in stamberghe con i rivoli di bisogni fisiologici nelle latrine a cielo aperto.
Ed è in quel laidume che arriva una specie di angelo caduto, in un giorno di vento.
Cosa possono capirne i ragazzi di oggi? di una sacca sdrucita, di una maglia lisa, di un giaccone troppo lungo per quel corpo smilzo, ancora in crescita? 
Ma con una rabbia covata là dentro, da molto tempo.
Ovvio che lo scontro con la bellezza, la ricchezza e la serenità non possa che portare guai.
Nella tua ff abbiamo un omaggio alla prima serie e al manga, rimasto "sporco" quasi fino alla fine.
Yoko è bella, raffinata, ricca e potente. Yoko arriva all'isola del riformatorio in elicottero. Yoko inscena l'Esmeralda di Hugo, chiedendo a Danpei di farsi frustare SUL SERIO, per interpretare Quasimodo.
Yoko è stata truffata, sì, ed ha denunciato Joe.
Eppure la signorina in questione il nervoso un po' lo fa venire.  Anche perché i veri benefattori restano anonimi, e non si fanno vedere mai.
Lei invece è ben contenta dei ringraziamenti e della riconoscenza dei poveri.
Solo una persona non la ringrazia di nulla: è Joe, e la cosa si trascina per un bel po'... Rikishi compreso. Non per nulla, all'inizio Joe lo detestava.
E chissà come mai?
L'errore di Yoko è stato quello di costringere Joe a lottare con Arimau: lei voleva farlo per il suo bene, per liberare il Joe cane randagio, dato che con Josè il tecnicismo non serve... essendo Josè medesimo il tecnicismo della boxe.
Meglio una belva affamata, quindi, per affrontare il Campione.
Però se il corpo di Joe viene  distrutto da una belva vera come Arimau... allora a Yoko resta un feroce senso di colpa.
Tanto feroce da voler fermare il tempo, da rincorrere Joe per stargli accanto, per parlargli della sua salute...
E per dirgli che lo ama.
Joe lo ha fatto, un suo percorso di crescita umana: senz'altro.
Ma il ragazzo del riformatorio è sempre dentro di lui.
Ed ora?
 

Recensore Master
28/10/17, ore 00:18
Cap. 3:


Shock. Ci sei andato giù davvero pesante.
Oh, lo so che questo è Joe, il nostro Joe e prima di leggere la storia di Innominetuo la pensavo anche io così sulla Shiraki, tra l'altro sicura che anche Joe la vedesse come me.
Mentre Innominetuo ha incarnato Yoko facendoci vedere cosa aveva nella testa ( cioè, che faceva tutto questo per amore ), tu hai incarnato lui che non riesce a capire nulla di quella donna e questo è esattamente lo stesso modo in cui l'ho interpretata io per tutta la storia.
Falsa e interessata.
Eppure... eppure, riflettici.
Noriko era innamorata di Joe e voleva il suo bene. Voleva che smettesse di combattere perché non si facesse più del male. Ma in realtà non lo ' amava ', semplicemente perché non era in grado di accettarlo. Lei non voleva Joe, voleva solo il suo bel faccino. Punto e basta.

E Yoko? Yoko ha capito chi era Joe e come lui stesso si identificava: un cane da combattimento. Quante volte lo ha ripetuto nella prima serie?
Quando parlava di Wolf come ' cane di razza ' e di se stesso come ' cane bastardo '?
A me questa storia ha fatto sempre impazzire, perché le cose te le dicevano belle chiare nella prima serie.
Vero, la boxe è un'arte nobile e l'ammiro moltissimo etc, etc, ma prima di tutto chi la pratica deve essere feroce, altrimenti non ce la fa.
Ricordi Bellosguardo? Quello era un fighetto tutto tecnico, forte per di più, ma quando Joe si è incacchiato è finito in purè.
José idem, può essere tecnico quanto gli pare, ma se non c'è la furia del cane da combattimento dentro di lui, inizia a piangere quando là si morde per davvero...

Ma torniamo a Yoko. Io penso che sia normale che lei in parte disprezzasse Joe.
Aspetta, non dico perché lui l'ha truffata. Io credo che Joe lo pensi, mi trovo d'accordo su quello che scrivi.
Penso che Yoko disprezzasse in parte Joe per la sua natura di cane.
Joe non è un essere umano come gli altri. Ha dei sentimenti, sì, ma non può smettere di mordere e questo non fa di lui una ' persona '.
Ma lei amando la boxe comunque capiva e accettava la sua natura di cane.
Cosa che non può fare Noriko.
Joe è più cane anche di Rikishi, il quale stava placidamente al suo guinzaglio.
Joe è un cane feroce e lascia che ti dica da donna che le donne apprezzano più gli spiriti selvaggi che gli animi tranquilli.
Te lo dico da donna. E' fuori luogo nella società odierna questo istinto, lo so, infatti ce lo portiamo dalla preistoria, dove il guerriero più potente era quello che offriva maggior sicurezza al nucleo familiare e migliori geni da trasmettere ai figli.
La storia di Joe è molto primitiva sotto questo punto di vista, altro aspetto che secondo me l'ha fatta arrivare dritta al cuore di milioni di persone in tutto il mondo.
Mostra le cose così come sono, né più né meno, senza le ipocrisie e le falsità del nostro tempo.
Fossero stati due cavernicoli, Joe e Yoko si sarebbero trovati più facilmente.
Ma qui è tutto ancora più complicato di così perché secondo Joe lei ha usato tutti, compreso Rikishi, per metterlo sotto. Mettere sotto lui, Joe. Interessante, davvero. Potrebbe essere.
E quando fa venire Carlos dal Venezuela? Per risvegliare il cane che si era addormentato/ammansito e che non poteva più farla vibrare?
Uh, crudele.
E quindi il colpo finale: lei confessa di amarlo!

Tutto torna, giusto?
Ecco il perché di tutto.
E io ti dico, Yoko è davvero innamorata di Joe, anzi, probabilmente è l'unica che lo ama veramente, anche più di Danpei.
Danpei ha capito che Joe è un cane che morde la mano di chi lo nutre e lo batte fino a quando questo non smette di farlo.
Gli insegna la disciplina, capisce che però più di questo non può fare, non è che può farne un chierichetto con quel carattere che ha, eh.

Però anche USA Joe. Usa la furia di Joe per grattare i suoi pruriti di pugilomane. E' innegabile che sia colpa sua se la cosa è andata a finire così.
Invece Yoko ama veramente Joe. Lo punisce quando deve, lo aiuta quando deve, ma ha più polso e giudizio di Danpei in ogni situazione.
Yoko, non dimentichiamocene, è stata creata come personaggio da un uomo.
E' stata creata per un motivo preciso, ovvero proteggere Joe anche da se stesso.
Non è sviluppata come personaggio all'interno della storia per dare qualcosa di sé, ma per servire Joe, come tutti gli altri personaggi, del resto.
Ma non è strano che, proprio lei che è una donna sia più dura con Joe di quanto lo siano gli uomini?
La nostra amica autrice della bellissima storia che appare in questo fandom ha fatto molto di più per Yoko, dandole un'identità e una psicologia femminile che ha fatto letteralmente il miracolo su questo personaggio, riuscendo a farmela amare nonostante io fossi terribilmente critica con questo stesso.
Tu che sei l'altra metà del cielo invece l'hai interpreta come invece Yoko è nata e stata pensata, tutto qui.
Ora posso dire conoscendo il lavoro di entrambi che Yoko ama Joe, ora ho capito tutto.

E lui? Lui? Lui prova una fatale attrazione per lei, ma preferirebbe lei non avesse un cervello, temo. Quanto mi dispiace. Yoko è più intelligente di lui e questo lo rende furioso.

Chi diavolo è Yoko? Un demone? Un maschio vestito da donna?
Un angelo? Una donna vera?
Yoko è una donna vera che all'occorrenza sa ragionare come un uomo e ha anche gli stessi interessi di un uomo, infatti va a vedersi la boxe e non le telenovelas.
Mi ricorda me quando volevo giocare al calcio e i maschi mi guardavano come un fenomeno da baraccone.
E' tutto molto semplice, in realtà.
Metti che poi vivono negli anni sessanta e apriti cielo.

E a riprova che ci sono donne in grado di ragionare come un uomo, per secoli io Yoko l'ho interpretata come l'hai descritta tu, pensa!
Caspita!
Solo in questo fandom si vedono cose simili.

Mi fate paura, voi due. Io amo la battaglia pura, amo la battaglia sopra ogni cosa e mi chiedo cosa mai potrebbe venirne fuori da un mio lavoro di Joe.
Ma come voi dovrò offrire il mio tributo.
E ti stai a chiedere se questa storia sia degna di stare tra le preferite delle tue ' sorelle '?

Accidenti, ma perché questo fandom è così vuoto? Sarà che Joe è come nitroglicerina e se non lo sai maneggiare ti scoppia letteralmente in faccia?

Non mi resta che salutarti e aspettare il prossimo capitolo, tanto noi ci sentiamo anche altrove, ihihi!

Ciao!
(Recensione modificata il 29/10/2017 - 12:57 am)

Recensore Master
15/10/17, ore 21:35
Cap. 2:

Non puoi farle le strategie, con Mendoza. Solo un altro pugile di anni e di esperienza, forse, può provarci in tal senso, e non garantisco il risultato. Neppure il precedente sfidante di Josè, anch'esso campione mondiale foss'anche di un'altra confederazione pugilistica, non è riuscito a vincerlo.
Joe, ragazzo dei bassifondi, che cerca di ripercorrere al contrario il ponte delle lacrime, non può mettersi a fare lo stilista.
Joe torna ad essere un mero picchiatore, per ritrovare se stesso... per l'ultima volta.
Questo è il suo personale canto del cigno: un canto un po' stonato, forse, poco melodico. Ma non può intonarlo diversamente.
Tange sbraita, ma i suoi consigli, seppur giusti e saggi, non possono far presa su chi sta salendo gli ultimi gradini.
Nessuno può capire Joe. Nessuno che al mattino si alzi, pensi a far colazione, a lavarsi e vestirsi per mettersi alla scrivania o davanti a dei macchinari da azionare. Nessuno che pensi alla spesa, alle bollette, al pranzo dalla suocera.
Nessuno che pensi all'appuntamento dal parrucchiere e a vestiti da ritirare in tintoria.
Noriko, cara Noriko: Joe non è pane per i tuoi denti, figliola mia. Non lo è mai stato.
Sei una brava ragazza, dolce e buona: ti meriti un bravo marito che ti coccoli e con cui fare i pic-nic la domenica.
Ti auguro il meglio, davvero.
Ma Joe non è per te.
Si prospetta all'orizzonte una figura femminile, tuttavia, che fa saltare il banco.
Arriva la mia Yoko.
Allora, amico mio... che dirti? Mi piacciono le riflessioni che doni a Joe e ai suoi: è bello questo tuo modo di omaggiarlo, me lo sto gustando.
Felice che il banner ti piaccia e che tu lo abbia inserito.
Un saluto affettuoso, amico di Joe.

Recensore Master
13/10/17, ore 20:39
Cap. 2:

Ahio. Ecco il Joe che fa di testa sua. Il ragazzaccio del riformatorio che tira pugni a caso, i quali fanno tanto male a un comune essere mortale, ma sono aria per un pugile professionista... lo dice anche Danpei che è più stancante tirare un pugno a vuoto che riuscire a metterlo a segno.
Ma ehi, questo è Joe, mica gli interessano certe cose!

Beh, comunque questo è quello che ho sempre pensato anche io. La tecnica serve a poco quando uno è più forte di te.

Vero, Carlos era tecnico e non ce l'ha fatta ( anche perché comunque era già malridotto prima ancora d'incominciare l'incontro ). Carlos era una belva scatenata e la sua bella tecnica poteva funzionare con tutti, ma non con il Campione. Perché lui è semplicemente troppo forte.
E Joe, che è inferiore o al massimo di pari livello ( non ci giurerei, ma visto il risultato del suo incontro con Rivera... ), non ha alcuna possibilità di spuntarla con Mendoza combattendo come dovrebbe...

I buu del pubblico, poi.
Ah, quanto lo amo, questo. Va a vedere due uomini che si scannano per il suo divertimento e si aspetta che questi danzino come ballerine. Tanto non li sente lui i colpi, tanto non è lui lì sotto gli occhi di tutti a morire, pieno di dubbi e di paure.
E Joe poi con il suo corpo che non gli risponde più... anche volendo non è più in grado di virtuosismi, combatte solo per istinto. Perché deve farlo e perché ama farlo.

E qui arriva la cara Noriko, che potrebbe essere lo spettatore medio di questo cartone che non riesce ad accettare nulla del comportamento di Joe. Come si fa a comprendere uno che preferisce farsi torturare, sottoporsi a diete, ad allenamenti massacranti, per poi finire al macello solo per il sollazzo altrui?

Ma noi che lo seguiamo da sempre invece lo comprendiamo bene.

Per Joe combattere è come per uno scrittore lo scrivere.
Non ne può fare a meno, non potrebbe vivere senza e come per scrivere deve sottostare a delle regole, ferree e rigide, che solo per un caso potrebbero portarlo alla morte.
Se Joe amasse scrivere non rischierebbe di morire, ma è la boxe la sua strada ed è preparato all'eventualità che possa perdere la vita praticandola, quindi è inutile cercare di distoglierlo con delle chiacchiere.

Io non l'ho mai capita, Noriko. Giuro. Non capisco le persone che pensano che il massimo sia vivere una vita ordinaria senza passioni. Senza quel qualcosa che ti fa bruciare, senza quella soddisfazione personale che solo seguendo i propri sogni si prova. Senza lo scrivere come faremmo, per dirne una?

Joe è in pericolo e questo lo sa anche lui, solo che non gli importa, anche perché comunque ora non saprebbe come uscirne.

Arrendersi? Arrendersi proprio ora?
Forse è già troppo tardi. Fermarsi ora spezzerebbe il suo sogno senza ridargli la salute... per quello punta a tutta forza verso l'abisso.

E Yoko? Stavolta cosa farà? Cercherà di fermarlo? Si concederà a lui provando a distoglierlo, lo accompagnerà verso la sua fine?
Allora vediamo cosa accade nel prossimo capitolo.

Ma no, ma quale schifezza? Questo è Joe, quello autentico! Seguendo lui non puoi sbagliare! Vai così che noi seguiamo te!

Eh, chissà se le mie storie ti piaceranno? Io adoro menare le mani, anche troppo nelle fic, ihih!
Sono un po' strana. E' colpa di Joe, ecco.

Allora ci sentiamo al prossimo capitolo.
Joe combatte la sua battaglia contro la propria ostinazione e nel frattempo rivive tutte le fasi finali della propria vita.
Stavolta riuscirà a spuntarla, in qualche modo? Anche se finirà come di consueto all'altro mondo?
Non vedo l'ora di scoprirlo!

Ci sentiamo!

(Recensione modificata il 14/10/2017 - 12:52 am)

Recensore Veterano
12/10/17, ore 21:42
Cap. 2:

Joe e la boxe.
Non può esserci l'uno senza l'altra.
È passione bruciante, che ti consuma dentro, come una falena ubriaca d'amore per la luce di una lampadina. Ma quella luce ti brucia le ali alla fine.
Sono poetico, ma uno sport come la boxe è pure poesia.
Noriko non può capire... forse potrà capire Yoko?
Bene bene: mi pregusto già il prossimo capitolo.
Vai avanti, che sei ganzo.
Ciauzz.
K.-L.

Recensore Veterano
12/10/17, ore 21:36
Cap. 1:

Oh oh, cosa vedono i miei occhi? Una nuova storia su Rocky Joe? Credevo di essere rimasto orfano alla fine della FF di innominetuo, e invece siamo ancora con lui.
Sono contento, davvero.
Mi piacciono le riflessioni di Tange: la prima parte del capitolo è dedicata a quel benedetto ubriacone.
La seconda ci mostra Joe che si...risveglia?
Oppure è nell'aldilà, che medita sulla sua vita passata? Lo scopriremo leggendo.
Intanto ti do il benvenuto!
Ciauzz
K.-L.

Recensore Master
30/09/17, ore 21:51
Cap. 1:

Joe... sei tornato!
Oddio, cioè, lui... è morto e si risveglia?
Ho visto una sola volta una cosa del genere con un personaggio che ho amato moltissimo. Lui che moriva e poi riacquistava coscienza di sé chissà dove, chissà come, ma... ma Joe!

Salve, io sono la sorella minore di Joe.
Lui mi ha cresciuta e mi ha dato la forza di rialzarmi ad ogni maledettissima sconfitta. Sempre più forte e beffarda.
Lui mi ha insegnato a ridere, ridere di fronte alla vita e alla morte, lui e nessun altro che alla fine ha vinto tutto, anche se ha perso la vita...

Sono incantata da questa storia. Davvero. Si sente tutto quello che provi.
Amo Danpei, lo amo moltissimo, ma Joe!
Tu ci hai messo a disposizione il suo corpo e le sue sensazioni.
Più leggevo e più sentivo di perdermi in LUI. Lui è tutto per me.

Ma quelli che dicono queste cose sui cartoni animati vecchi non sanno nulla. Non hanno vissuto e non sanno vivere.
Noi lo sappiamo fare, siamo capaci di combattere come Naoto Date e Joe Yabuki.
Hai ragione su tutto.

Io AMO questa storia.
E oltre a farmi risentire la sua presenza sei anche in grado di ' riportarlo in vita ', in qualche modo?
Il mio Joe, quello del riformatorio... quello duro e spietato, quello che ero troppo piccola per comprendere, ma che mi ha sempre fatto prendere a calci chi cercava di fare il bullo con me e insegnato a infischiarmene di tutti e seguire solo i miei sogni?

Sono commossa quanto te.
Siamo nella stessa barca, a quanto pare, in questo piccolo, piccolissimo fandom quasi nascosto.

Joe è il nostro fratello e padre.
Io ti seguirò di sicuro.
Conta pure su di me.

Alla prossima, amico.


Devilangel476
(Recensione modificata il 30/09/2017 - 10:02 pm)

Recensore Master
30/09/17, ore 19:24
Cap. 1:

...Dove sei stato, Joe?
Da dove ritorni o per dove sei diretto?
Quei pochi minuti che hanno segnato il verdetto devono essere sembrati eterni al povero Tange. Ma per te non hanno significato nulla. Hai dato tutto, altro non potevi fare, per cui chi vince e chi perde, in questo match, non rileva affatto.
Eri mezz'orbo, ora torni a vedere benissimo. Ti vedo fresco e riposato, amico mio, come risvegliato da un sonno ristoratore.
Ti chiamo "amico mio", perché ci conosciamo da un bel pezzo, noi due. Ci accompagniamo da... quanti anni? a dicembre per me fanno 35... sono vecchia, accidenti.
Bello tornare a casa.
Ritrovare te, Tange, Nishi...
Tange, il mio zio putativo: mi piace come lo tratti. Belli, bellissimi i suoi pensieri: glieli vedo snodare in quel suo capoccione. Glieli sento pulsare, nel suo grande cuore.
L'ho detto, no?
Sono tornata a casa.
Grazie, amico mio.

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