Recensioni per
Il match infinito
di Redferne

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 38
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
04/02/18, ore 16:04
Cap. 8:

Guarda, io adesso cerco di mettermi nei panni di chi attornia Joe, per capirne lo stato d'animo: per essere preciso, mi metto nei panni di Tange.
La storia finisce in quel maledetto angolo, e non si sa che fine avesse fatto il suo allenatore. Non so come sia sopravvissuto alla morte del suo pulpillo, non riesco proprio ad immaginare la sua vita senza più Joe. Ma una cosa posso saperla: vedere il suo ragazzo soffrire sul ring e non voler cedere nonostante lo strazio immane... ecco, io non invidio quel povero vecchio, non vorrei mai essere al suo posto.Praticamente Joe si vuole suicidare, che lo capisca questo oppur no, ma è così, e Tange non può impedirglielo. O meglio: oggi giorno sarebbe l'ARBITRO  a chiudere l'incontro con uno dei pugili in netta difficoltà, ma lo sappiamo bene, no, che un tempo non era così.
Stanno tutti  a vedere un ragazzo sui vent'anni che si fa ammazzare: tutti quanti, giudici, arbitro e coach. E nessuno muove un dito. Ok, è il mito, non si discute.
Ma meno male che non è realtà.
Porca miseria.

Recensore Master
30/01/18, ore 20:56
Cap. 8:

Joe è ormai al limite, sa benissimo di poter bruciare tutto "in una fiamma accecante".
Più di così non gli è possibile fare.
José è uno stilista perfetto, è inarrivabile per chiunque. È un gigante. E l'unico modo di abbattere un gigante, è quello di erodere le sue fondamenta.
Joe lo sta seguendo psicologicamente, perché si rialza sempre.
Un uomo sicuro di sé come Mendoza non concepisce che qualcuno distrugga i suoi punti fermi: sono il pugile perfetto, sono il signore della boxe. Come osa costui continuare a resistermi?
Il Campione avrà, da qui a breve, una grossa delusione: ovvero che pure un ragazzetto venuto su dal nulla, seppur più morto che vivo, la spugna non la vorrà mai gettare.
Siamo quindi giunti quasi alla fine. Per Joe sarà un sollievo poter dire a se stesso di non aver sprecato neppure una scintilla...

Recensore Master
26/01/18, ore 16:53
Cap. 8:

Dio mio, povero Joe... ma questo capitolo è così bello!
Sento il fuoco come mai mi è capitato finora, per lo meno leggendo una fic. Questo è proprio il Joe di cui hai bisogno quando cadi e devi rialzarti per continuare a combattere.
E' nel momento in cui stai assaggiando la sconfitta che capisci veramente cosa sta facendo Joe. Lui non si arrende, si rialza sporco, malconcio, distrutto, sapendo che ne prenderà ancora, ancora e ancora, ma questo non lo ferma, non lo spaventa, anzi, basta che la vita si distragga un attimo e lui è lì, zac!, giù una bella castagna a tradimento!
T'insegna veramente a vivere, Joe. Anche quando tutto sembra perduto, mai arrendersi. Se la morte è inevitabile, perché non renderle almeno le cose difficili?
Mi son piegata in due pensando a Mendoza che stramazza al suolo perché troppo stanco di dargliele.
Ma Joe lo può capire solo chi è cresciuto con lui. Nel momento in cui va tutto a rotoli e sei disperato e non ce la fai a continuare, lui è lì che ti tende la mano per aiutarti a rimetterti in piedi, oppure ti prende a calci nel sedere e ti chiama idiota, ordinandoti di alzare ' le chiappe flaccide ' dal pavimento.
Joe è per i deboli, anche così minuto, ossuto e malandato, t'infonde forza mostrandoti che con la volontà tutto è possibile.
Non può cambiare il destino, no. Ma lo affronta con coraggio e non è detto che appunto, non appena il boia si distragga, tu non possa farlo volare giù dal patibolo e far finire male lui!

In questo capitolo ho sofferto parecchio per lui, ma è stato anche bellissimo. Quindi affronterà tutto con dignità, fino alla fine.
Lo sappiamo, Dio mio, quante ne abbiamo viste con lui. I combattimenti finiti in rissa o con il vomito. Quante figure tremende ci ha fatto. A volte avevo voglia di prenderlo a pugni in testa per le scemenze che faceva, ma è Joe, è Joe, tante ne sbaglia, però quando le azzecca sono vittorie sofferte e meritate e quindi molto più vere di qualsiasi altre di qualsiasi altro eroe.
Joe è sporco, cattivo, violento, schizzato e pazzoide. Joe è la natura, troppo impetuosa e perfetta, troppo potente per essere imbrigliata.
E il povero Mendoza non so se ne sia accorto, ma presto lo vedrà...
Sì. Mendoza è costruito in laboratorio. E' artificiale, ma può solo replicare ciò che Joe ha dalla nascita. La macchina non può vincere l'uomo.
E a proposito di quello che dici, sul momento in cui la macchina cederà... ihih, lo so, non aspetto altro che accada!
Devo ammettere che nell'anime quel momento mi aveva abbastanza spaventato, vediamo come lo farai tu.

Per il resto del capitolo, ovvero per come è scritto, non ho veramente parole. E' troppo bello per essere vero. Non avevo mai incontrato nessuno che descrive le battaglie come le fai tu.

E la psicologia di Joe è la sua, che altro dire?
Ah, lo so. E' verissimo. Anche a me ha dato davvero l'impressione che il punto di vista di Joe sia esagerato. Ci sono rimasta male io stessa e ho alzato il rating a rosso per questo. Ma lui è così, tu non stai facendo nulla di sbagliato. Lui ti prende e ti porta via quando scrivi di lui, perché sai che qualunque cosa tremenda tu stia pensando di scrivere, lui sarà sempre capace di fare peggio di così.
Con Joe non puoi far altro che sederti e guardarlo e limitarti a questo. Perché non conosce regole e confini. E andrà sempre più in là di quello che ti auguri. E' un personaggio stranissimo.

Però è per l'appunto quando sei in difficoltà che lo comprendi. Lui lì è al macello. E se uno può pensare che tutto ciò sia stupido, perché si tratta di uno sport e basterebbe che gettasse la spugna, ci sono delle battaglie nella vita dove non puoi gettare la spugna e devi continuare a prendere colpi anche quando non ce la fai più...
Ora non so se qualcuno oltre me ha visto il disegno che Chiba ha dedicato a noi italiani non molto tempo fa.
Si vede Joe in ginocchio sul ring, che sta tentando di rialzarsi, con sotto scritto in italiano: - Forza, Amatrice!! -
Dio, mi sono sciolta. E' così che la forza distruttrice di Joe si trasforma in vita e speranza. E non è retorica.
Joe è questo che vuole insegnarci.
Appare duro, spietato e pazzo, ma è così che bisogna essere quando la vita ti colpisce forte come ha colpito lui.
E io me ne ricordo sempre, quando sembra che tutto sia perduto...

Non vedo l'ora di vedere QUEL momento.
Intanto anche io ho paura di Joe e ho paura di quello che potrebbe farmi se provassi di nuovo a scrivere di lui!
Cloud è terribile, ma essendo molto freddo riesco ad affrontarlo con più distacco invece Joe ti possiede letteralmente con la sua rabbia e non puoi far nulla per impedirglielo, altrimenti non sarai in grado di scrivere di lui.

Aspetto il prossimo capitolo e anche l'ispirazione, perché anche io voglio andare a fuoco e scrivere di nuovo di Joeee!!
Alla prossima!

Scusa, la recensione è puro delirio, ma è così che mi riduce questa storia. Non so più che complimenti farti, mi piace da morire!!!

Recensore Veterano
21/01/18, ore 19:49
Cap. 7:

La fine di questo manga non  l'ho mai digerita, anche se capisco benissimo che è tipico della mentalità giapponese far precipitare gli eventi narrativi al punto tale da non offrire una via di scampo... sono dei fatalisti indefessi, c'è poco da fare. Basti pensare al teatro No, alle antiche fiabe/leggende: loro accettano il destino, anche quello più negativo. 
E Joe non fa eccezione. Nessun occidentale, o meglio nessun pugile occidentale sarebbe/farebbe come lui: penso allo stesso Josè, che rimane esterrefatto di fronte all'apatia di Joe, che gli si fa incontro seppur mezzo morto: "Ma non ha paura di morire? io ho paura: paura per i miei figli, paura per me stesso...".
Nessun occidentale riesce a capire questo modo di essere: lo si può solo accettare come facente parte di una cultura tanto lontana dalla nostra.
Tu la rispetti appieno e infatti nella tua storia Joe va incontro baldanzoso al suo destino, impedendo a chiunque di impedirglielo.
Tange non può farci nulla e neppure Yoko.
Povera donna: anche per lei si sta avvicinando il momento più drammatico...
Bravo e alla prossima
Ciauzz
K.-L.

Recensore Master
19/01/18, ore 18:21
Cap. 7:

Siamo ora ad un punto di stallo: Joe non può retrocedere, e Josè ha scoperto il suo arcano.
Joe non può retrocedere... non vuole, anzi. 
E' sempre tremendo ripensare alle sue parole, quando si guardava le mani. Pareva proprio che una polvere immaginaria gli scorresse tra le dita, di fronte ad una sbigottita Noriko. 
Vuole morire, Joe?  Non so se il concetto sia proprio questo: ci sono molti modi per suicidarsi.
Più che altro, si lascia andare totalmente , si affida alla corrente.
"Shikata Nai"
Joe è giapponese, non dimentichiamolo. E' un fatalista, anche se inconsapevole (forse). Accetta il suo destino, non gli si oppone. Si dà tutto alla boxe, senza remore e riserve, senza coni d'ombra.
Sorride sempre, Joe. Anche nel suo angolo, quando tutto è ormai finito. Non smette mai di sorridere.
Con te, dichiara apertamente a Tange di voler uscire di scena a modo suo. In questo modo lo avvicini a noi, ci consenti di capirlo meglio.
Eppure sia noi che Tange rimaniamo senza parole, e non vogliamo accettare tutto questo.
Perché uno come Joe... non vuoi lasciarlo andare. Lui è prezioso, è oro puro, in un mondo di metalli falsi.
Scusa del ritardo, caro amico: in questi giorni non ero nell'ordine mentale per apprezzare appieno un'opera complessa e bella come la tua, avevo bisogno di calma e concentrazione.
Stiamo arrivando alla fine... a quei guantoni lasciati in dono...

Recensore Master
10/01/18, ore 19:10
Cap. 7:

Beh, che la fine sia vicina è evidente, purtroppo.

Joe dice di avere ancora delle energie residue da utilizzare, ma quelle sono ciò che gli serve per rimanere in vita!
Ormai ha deciso che le spenderà così, per chiudere in GRANDE come dice lui.

Ricordo quella volta che Nishi dopo il secondo infortunio alla mano è stato costretto a chiudere per sempre con la boxe, con Joe che piangeva disperato gridando a Danpei di salvarlo, perché non era possibile che il suo amico vivesse senza il pugilato...
Per Joe quel mondo è tutto. Capendo che comunque dopo quell'incontro sarà costretto ad abbandonare preferisce farsi macellare lì e subito che perdere ciò che lo fa bruciare...

FANTASTICO, che altro dire? A me Joe piace proprio perché è così. Sprezzante del pericolo e ribelle, ribelle ad ogni costo e bastian contrario al punto che si getterebbe nel fuoco pur di dare un dispiacere agli altri.

Dio, che pazzo. Lo adoro.

E vedo che qui appare molto più deciso che nell'anime. Il secondo Joe mai e poi mai se ne sarebbe venuto fuori con un discorso simile. Mai avrebbe detto chiaro e tondo che vuole crepare.
Beh, lo ha detto a Noriko, mi pare, ma questo molto tempo prima, quando il tutto era ancora lontano.

Gridato in quel momento e in quel modo ha davvero tutto un altro sapore.
Sta chiedendo a Danpei di lasciarlo andare.
E' davvero troppo crudele così, ma penso sia un suo diritto decidere come morire.

Intanto il Campione quasi si mette a frignare e gli chiede di fermarsi.
E Joe?
Ehm, ha imparato bene l'inglese.
Che scemo. Ma davvero era convinto che Mendoza non se ne fosse ancora accorto?
A Joe piace il rischio, sperava di tirare la corda ancora, ma purtroppo questa si è spezzata. Ora Mendoza SA.
E Cenerentola torna a fare la sguattera, ahaha, Joe ha una lingua lunga e tremenda, mi ha sempre fatto cappottare dalle risate.
E' talmente duro che maltratta pure se stesso.

Vincere, vincere. Ci aveva creduto, ci aveva sperato, ci ha provato con tutto se stesso fino a ridursi in quello stato. In particolar modo l'uso del punto di vista interno con Joe rende alla grande, perché il suo fisico è a pezzi, lui lo sa e non ci fa caso, ma fa accapponare la pelle vederlo ridere di quelli che invece lo guardano inorriditi, poiché vedono che sta per cadere a pezzi.
E io ripeto che questo è il Joe che conosco io, anche io l'ho sempre visto così.

Fortuna che si rende conto che se l'è cercata. Mi piace, ben fatto, Joe ha la piena consapevolezza di quel che sta facendo.
E la colpa non sarà altro che sua.

' Anche farsi maciullare vivo, se ne aveva voglia. '

Proprio così. Chissà in che stato ne sarebbe uscito, se fosse rimasto vivo?

Ma la storia non è ancora finita.
Non è detto che finirà nella stessa maniera. Non hai detto che c'è una possibilità?

Comunque a me Joe piace così. Terribile e autodistruttivo come ho imparato a conoscerlo.

E il massacro riprende.
Non andrà avanti ancora per molto, lo sappiamo...
(Recensione modificata il 10/01/2018 - 11:22 pm)

Recensore Veterano
28/12/17, ore 19:58
Cap. 6:

Un momento di pura esaltazione per lo scugnizzo venuto su dal nulla, che si è allenato nei bassifondi con un allenatore ubriaco e guercio, e che ora rende la pariglia al campionissimo.
E' un po' come il canto del cigno, l'ultimo, prima del silenzio assoluto. Una cosa questa che mi infonde un'incredibile malinconia, cavolo.
Joe sta vivendo la sua catarsi, il suo momento più sublime come pugile, per poi ritrovarsi a sorridere nel suo angolo.
Che magone, ragazzi.
Capitolo bellissimo e molto toccante, un pugno nello stomaco: sei bravissimo nei dettagli tecnici, si vede che conosci il pugilato e le arti marziali.
Complimenti e Buon Anno a te e family.
Ciauzz
K.-L.

Recensore Master
27/12/17, ore 11:22
Cap. 6:

La boxe può premiarti, ma pretende il suo tributo.
Joe perde la vista di un occhio, ma sarà proprio questo handicap a renderlo micidiale, perché gli cambia la visuale, rendendo difficile, per il suo avversario, capire i suoi movimenti.
Questo giochetto, per il momento, gli sarà utile...fin tanto che José non avrà capito cosa gli sia accaduto.
Bello ed esaltante "leggere" i pensieri di Joe mentre combatte: è un misto di adrenalina e di eccitazione, di apprensione e di pura strategia. Joe ritorna il ragazzetto del riformatorio, che deve mettere da parte le buone maniere per esprimere al meglio la sua natura di cane sciolto.
Del resto, nessuno è più solo di un pugile.
La paura la fa da padrona, in pochi minuti devi giocarti tutto... per poi tornare al tuo angolo.
Ha un bel daffare Tange a sfilarsi: Joe non ascolta nessuno, non è per nessuno.
È sbucato fuori chissà da dove, e se ne andrà avvolto nella sua solitudine.
Buon 2018, amico carissimo.

Recensore Master
22/12/17, ore 18:24
Cap. 6:

Eccomi qua.
Scusa il ritardo, mi sto spupazzando con una shot di Cloud e intanto pianifico quella di Joe...

E comunque, WOW!
Joe al contrattacco!
Capitolo tutto dedicato alla sua rivincita, nel quale riesce finalmente a dargliele a Mendoza.
Una, due, tre volte. Lo manda giù tre volte in pochissimo tempo e così sono pari.
Eh, che dire dello stile di combattimento?
Adesso capisco perché i pugni dei pugili sono così micidiali.
Già sapevo che usano tutto il corpo per imprimere forza al colpo, ma che addirittura sfruttassero la spinta con il suolo... hm... nei combattimenti che scrivo i miei personaggi sono sempre mossi dall'istinto, quindi se facessi affidamento sull'istinto anche descrivendo Joe che combatte potrebbe venire abbastanza bene, anche se a me mancano le conoscenze per farlo combattere come un bravo boxeur, per ora.
Letteralmente cresceremo insieme in questa sezione, quindi ho fatto bene ad iniziare dal Joe carcerato.
La boxe non si impara dall'oggi al domani, perciò...

Il tuo Joe invece è incredibile.
Sembra di stare nei suoi muscoli, nei suoi nervi e nelle sue ossa e la sensazione è inebriante.
E' fantastico!
Anche se c'è un dannato, maledetto e tremendo motivo per il quale adesso Joe può colpirlo, per ora va forte.
Ma nemmeno lui capisce perché.
Ci riesce, ci riesce e basta.
Ed è il caso di approfittarne finché può, in questo riconosco la mente affilata del nostro Joe, anzi, questo è il Joe anni '70 trapiantato nella seconda serie, bello nudo e crudo e svuotato da qualsiasi gentilezza che possa impedire alla belva di risorgere.
Sarà che ho visto la seconda serie troppo dopo la prima, ma il secondo Joe non mi è mai piaciuto. Troppo diverso da quello che ricordavo.
Qui invece hai creato un Joe che è quello vecchio, ma con tutte le caratteristiche atletiche del nuovo.
La tecnica non lo ha rammollito spiritualmente, anzi.
Lo ha reso ancora più grande.

Fortissima la parte dove prende Mendoza per le spalle e intanto, per non fare caso al dolore dei colpi che riceve, pensa letteralmente ad altro... il mio galletto da combattimento!
Così mi piace, Joe!

Il capitolo è un crescendo fino ad un finale pirotecnico, anche se per il motivo sbagliato, come succede sempre per Joe.
Lui non ' vince ', alla fine. Anzi, scopre che è perché è mezzo distrutto che riesce a dargliele, diamine!

L'illusione di riuscire a batterlo finisce in un orribile modo, perché a Joe rimane solo il tempo che Mendoza impiegherà a capire...

Amen.

Fatti il segno della croce, Joe, visto che qui sei il nostro Joe italiano.
Comunque ho capito molto meglio, ora, perché Joe non poteva spuntarla qua.
Ma se devo essere sincera, sin dall'inizio io non mi aspettavo che Joe vincesse, è solo che avrei preferito che ne uscisse con le sue gambe, nonostante tutto.

Anche qui farà una brutta fine...

E ce l'ho fatta!
Scusa ancora per il ritardo, anche io sto scrivendo ora e dopo le feste inizierà un anno in cui darò tutta me stessa per i miei due beniamini, Cloud e Joe.
Adesso che anche io ho iniziato a scrivere di lui non intendo fermarmi.

Ci rivediamo qui, con il nostro pugile selvatico intento come sempre a farsi gonfiare.

Al prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 23/12/2017 - 12:57 am)
(Recensione modificata il 23/12/2017 - 07:38 pm)

Recensore Veterano
09/12/17, ore 18:52
Cap. 5:

Il popolo bue dovrebbe solo stare zitto. Purtroppo la tifoseria becera è in tutti gli sport, basti pensare al calcio.
Lasciamo stare, vah.
Vorrei vederli quei cretini affrontare Mendoza, con quei pugni micidiali che ti fanno sputare l'anima.
Povero Joe: per certa gente è solo una specie di gladiatore a cui girare il pollice, dovrebbero vergognarsi.Cosa ne sanno loro del dramma che si sta compiendo su quel ring? Joe è diventato cieco da un occhio, ti giuro che la descrizione che hai fatto della lesione è davvero efficace e terribile allo stesso tempo.
Joe pensa e ricorda i suoi primi tempi, e il viaggio che ha fatto per arrivare fin qua.
Adesso stringe i denti e affronta la prova più difficile di tutte, poveraccio.
Il suo monologo interiore è davvero bello e intenso, molto crudo e vero: stai facendo un ottimo lavoro.
Complimenti e alla prossima
Ciauzz
K.-L.

Recensore Master
09/12/17, ore 18:07
Cap. 5:

Joe ha una sua personalissima Nemesi contro cui combatte, ormai, da molto tempo.
Porta nel cuore un forte senso di colpa per la morte di Rikishi e vuole vendicarlo ogni volta che sale sul ring, autopunendosi.
Joe cade e si rialza. Cade e si rialza.
Il suo punto debole è anche la sua forza, una cosa che neppure il Campionissimo potrà mai avere.
Neppure da malato - perché lui lo è, ricordiamocelo - Joe potrà mai essere veramente sconfitto ed annientato e da nessun avversario.
José Mendoza è il campione per antonomasia, è semplicemente perfetto, un dio della boxe, come giustamente dici tu. 
Ma non ha dentro di sé i mostri silenti di Yabuki, né potrà averli mai.
Joe non può vincere contro Mendoza, ma Mendoza non potrà vincerlo o piegarlo.
Siamo di fronte ad una danza malefica, ad un minuetto con la morte, in cui non ci sono vincitori.
Non c'è scampo, su quel ring: neppure per Mendoza.
Il messicano questo ancora non lo ha capito, ma presto dovrà aprire gli occhi e non sarà, per lui, un bel risveglio.
Per nulla.

Recensore Master
04/12/17, ore 21:06
Cap. 5:

Caspitacchio, questa storia diventa sempre più pesante. Il punto di vista di Joe è come un punteruolo che ti scava in testa, altro che i pugni di Mendoza.
Sta diventando sempre più cattivo, sembra che voglia sbranare tutto e tutti, persino il suo caro, vecchio Danpei.
Comunque possiamo anche capire che sia fuori di sé e poi non dimentichiamo che non sta affatto bene, quindi mi sembra appropriato che sia fuori fase. Poi non dimentichiamoci neanche che in questo momento sul ring non sa cosa fare e ha perso completamente l'autocontrollo.
Per sperare di spuntarla può solo far uscire la belva, il suo vero sé. E prendersela con tutti è sicuramente un buon modo per farla uscire, è di nuovo come quando stava in carcere. Anche se a questo punto avrebbe dovuto capire che comportarsi così non lo porta a nulla.
Ma guarda un po', ora non può fare altro che cercare il suo vero sé.
Anche io non credo che Joe in realtà si sia ammansito nel tempo: oppure sì, dai, ma la combinazione di stress, della sua malattia e la paura crescente che prova, lo porta solo a desiderare di poter tornare indietro, a quando tutto andava ' bene ' e comunque poteva contare su tutta la sua forza, cosa che ormai non può più fare.

Quello che hai scritto su Mendoza poi mi ha davvero sorpreso. In pratica tu stai ribaltando tutto, qua.
Mendoza che è messicano è un gran maestro di arti orientali e Joe che è giapponese si appella a Gesù Cristo per venirne a capo.
Questo d'altronde è il nostro Joe, quello italiano. Ci piaceva tanto come parlava e anche se ora sappiamo che non è possibile che parli in questo modo, è impossibile dimenticare i pomeriggi che passavamo con lui e lo sentivamo sbottare ogni tre per due.
Assolutamente anche a me piace così.

Poi hai fatto il paragone con l'Aquila e addirittura con l'universo.
Secondo me non è così esagerato. Teniamo conto che mentre pensa queste cose, Joe le sta prendendo di brutto e non è assolutamente lucido, i suoi pensieri sono distorti e tra una cosa e l'altra sente le proprie ossa andare in pezzi.
Ormai sa a malapena di avere le braccia e i pugni e si deve ricordare in continuazione di usarli.
Ad ogni riga sprofonda sempre più nell'abisso e noi sprofondiamo con lui, sempre più giù.
Il punto di vista ti riesce divinamente, molto bravo.

La battaglia è interessante. E' lenta, molto lenta e noi sappiamo che invece i boxeur sono velocissimi nell'esecuzione, ma sono i sensi di Joe ad essere rallentati e a percepirla così, oltre a studiare anche i colpi che Mendoza sta usando per massacrarlo. Sembra quasi che se li stia gustando. Anzi, se potesse, si siederebbe da una parte ad ammirare il Campione massacrare un altro Joe.
Ma se guardasse solo non se li gusterebbe così tanto.

Intanto però sta continuando a finire a pezzi, un poco alla volta ed è quasi come star guardando in un pasticcio di sangue del quale ormai non si capisce più cos'era prima di questo.

E il colpo al viso porta via una buona parte del tutto.

Ormai cieco ed inerme, sembra morto, ma il ' complimento ' di Mendoza lo rianima.

Ahia, il complimento sbagliato al momento sbagliato.
E ora Joe è arrabbiato, da divinità sei diventato un sorcio e sei finito in trappola, quindi muori, fallo fuori Joooe!!

Se muore Joe invece questo non ci va in paradiso. Va all'inferno insieme al mio, di Joe.

Tra l'altro hai davvero delle incredibili conoscenze pugilistiche, tanto di cappello.
Dubito seriamente che potrei mai scrivere una cosa del genere, io.

E ora l'ha preso!
Tiragli giù in po' di molari, che ci facciamo una collana!

Complimenti e al prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 04/12/2017 - 11:53 pm)

Recensore Veterano
19/11/17, ore 22:23
Cap. 4:

Quel testone di Joe avrà fatto fatica a capire i sentimenti di Yoko, però credo che li rispettasse. Lui non la respingeva per partito preso, ma perché era dedito solo alla boxe: ricordo benissimo, anzi, che una volta le disse che la considerava il suo angelo custode.
Certo però che sentirsi dire " ti amo" in quel frangente non sarà stato una passeggiata neppure per lui.
Povera Yoko e povero Joe: erano fuori tempo massimo, per tutto.
Mi fai rivivere i momenti cruciali prima dell'incontro del secolo...
A presto.
Ciauzz.
K.-L.

Recensore Master
19/11/17, ore 10:08
Cap. 4:

Non lo so che intenzioni avessero gli Autori di Ashita no Joe, con Yoko Shiraki. E' risaputo il maschilismo giapponese, ma non si spiega come avessero creato un personaggio tanto unico e straordinario, nell'intero imaginarium di manga/anime.
Nessun personaggio femminile e in nessun altro lavoro nipponico è come Yoko. Di solito abbiamo la co-protagonista innamorata del protagonista maschio: per quanto possa essere brava, coraggiosa e in gamba, deve sempre fare un passo indietro rispetto al maschietto di turno.
Sono TUTTE così, e credo di aver letto/guardato abbastanza, nella vita, per essermene fatta un'idea ben fondata.
Yoko va per la sua strada, sempre, e se ne infischia altamente di cosa gli altri pensino di lei, sia nel bene che nel male.
Non arrossisce, non nicchia, non bamboleggia. Mai.
Neppure Lady Oscar (Versailles no bara) è emancipata come Yoko: Oscar lo sarebbe ma solo perché passa per maschio. Ha avuto un nome da maschio, un'educazione militare e, per il XVIII secolo, di certo solo da maschio. Ragiona pure da maschio, perlomeno all'inizio della storia, e questo lo si evince dalla lettura dei manga, dato che questo suo aspetto nell'anime era stato parecchio stemperato (nel cartone la chiamano tutti "Madamigella Oscar": a Corte lo sanno che è una ragazza). Nel manga c'è pure un accenno di lesbismo: leggero, ma c'è.
Yoko Shiraki, invece, è assolutamente bella e femminile, molto aggraziata nei modi, ma è pure una ragazza molto sicura di sé, pur essendo molto giovane: dice e fa sempre la cosa giusta, ha sempre un atteggiamento appropriato, non si scompone facilmente. Non è fragile, complessata; non percepisce nessun senso di inferiorità nei confronti dell'universo maschile.
Questo non credo che dipenda dal suo status sociale: né il ceto, né la ricchezza proteggono le donne dal maschilismo, in Giappone, basti vedere la principessa Masako.
Credo che anche se fosse stata la figlia di un pescivendolo avrebbe avuto la stessa padronanza di sé.
Yoko esce la sera da sola, per andare a ballare. Guida auto sportive con un piglio da corridore. Ama il pugilato: non credo che si sorbisse i match solo per amore di Rikishi, non sarebbe stata né la prima né l'ultima ad aspettare a casa il ritorno dell'eroe.
Ha una mentalità aperta, parla benissimo in inglese, contratta con club pugilistici giapponesi e stranieri. E' una business woman.
Mi viene da chiedere come una donna tanto complessa e dalla mente di sì ampio respiro possa interagire con un ragazzo come Joe, ancorato a poche certezze e chiuso nel suo personalissimo piccolo mondo.
Credo che ciò sia da giustificare al fatto che, in realtà, loro due siano molto simili nel carattere.
Nessuno dice loro cosa fare, seguono le proprie strade, senza battere ciglio.
Non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno e consentono a pochissimi di conoscerli nel profondo.
In più, hanno una forza vitale degna di due lupi.
So che non ami Yoko e lo rispetto, e so che pure Joe, specialmente nella prima serie anime, covasse dell'astio profondo verso di lei, e credo che ciò sia da ricondursi al fatto che Yoko sia una sorta di carta matta che non si sa come usare.
Ti ringrazio per le riflessioni che mi doni con questo tuo lavoro.
Ci vediamo al prossimo capitolo, carissimo ^^
Buona domenica.
LOU

Recensore Master
16/11/17, ore 21:48
Cap. 4:

Cavolo...
Ok, qua non si sa se sia più perverso il mio Joe o il tuo.
Il mio è più violento e diretto, il tuo uccide senza neanche alzare un dito.

Abbiamo parlato a lungo di Joe e le tue conclusioni sono molto diverse dalle mie.
Combattere per Joe è un'ossessione, ma c'è dell'altro. E' perché l'ha giurato e cosa più terribile deve accontentare Yoko che gli ha detto che su quel ring ci deve morire.

Nella mia shot se la battevano per la storia che tutto quello che tocca lei va a male, ma qui Joe è più elefante di lei, si ricorda quella frase detta in un momento orribile e intende davvero accontentarla.

Tutte queste cose nella serie anni '80 che era così soft non te le avrebbero dette neanche sotto tortura, ma chi conosce Joe così com'è nato negli anni '60 sa benissimo che lui sarebbe tranquillamente capace di pensarle e anche di dirle.

Francamente, lo dico veramente in maniera sincera, io non ho mai capito cosa volesse un personaggio come Yoko in un cartone come Joe.
Non ho compreso la sua presenza. Erano tutti poveri, malmessi, disperati e lei, si può sapere cosa rappresentava in tutto ciò?
Ma al di là dei suoi soldi, cosa c'entrava in questa storia?
Noriko lasciamola perdere, perché in fondo faceva parte del mondo di Joe, povera in canna e comunque come personaggio piuttosto ' quieto ', in quanto a parte qualche piccolo tentativo, non si è mai messa seriamente sulla strada di Joe cercando di contrastarlo.

Invece Yoko ha creato discordia nella storia, lo ha mandato in carcere e pure, inutile dire di no, ha diviso Tooru e Joe rendendoli rivali anche perché entrambi desideravano lei.
Perché Tooru si è ammazzato?
Joe è roso dai sensi di colpa, ma non dovrebbe, il suo avversario era già morto.
Rivedendo il loro incontro, sono rimasta sconvolta nel rivedere Rikishi in quello stato, con gli occhi spiritati, che consumava in quella maniera sconsiderata tutta la sua energia tentando montanti che non andavano mai a segno.
Forse voleva annientare Joe non solo come pugile, ma anche come rivale in amore.

Il tuo Joe mi ha messo tanto freddo. Non è incline alla rabbia come il mio, il tuo ha già dato, forse.
Credo che ti romperò finché non mi farai una shot con il Joe in riformatorio, perché voglio vedere se si mantiene così o se è il senno di poi ad averlo reso tanto spaventoso.

Sono rimasta ammutolita, diavolo.

Comunque la tua interpretazione di Yoko mi pare la più veritiera, perché davvero è come se lei se ne fosse accorta all'improvviso che era innamorata di lui, mentre nell'anime c'era qualcosa, c'era il gioco di sguardi, insomma, c'era una certa complicità.
Rivedendo la prima serie invece troviamo Joe che arriva addirittura a dire a Rikishi che vorrebbe essere lui lo schiavo di Yoko, al posto suo.
Segno che il nostro non capiva molto bene che aveva in testa, perché non appena la vede arrivare sputa sdegnato a terra...

Joe è davvero un personaggio controverso, ero lì che leggevo e nonostante lo sapessi, anzi, sentissi di sapere che lui queste cose le pensa, sono rimasta comunque a bocca aperta.

Quindi se Joe ora non morisse, Rikishi sarebbe morto per nulla.

E Carlos? Anche la colpa delle sue condizioni ricade su di lei?
Non perché lo abbia fatto apposta, ma comunque è colpa sua che lo ha coinvolto? Per leggerezza?

Per un gioco? Ma lei voleva aiutarlo, aiutare lui, Joe!

Sai che ti dico? Questa è una ragione per cui mi piace Joe. Lui non è perfetto e a volte sbaglia giudizio, ma chi lo sa, magari ha ragione, però andiamo, come poteva sapere lei che Carlos avrebbe fatto quella fine?

E' un gioco al massacro, qui.
Nel tuo Joe non c'è amore per lei e nemmeno attrazione fisica, solo disprezzo.
Una volta Joe ha detto che le donne sono animali crudeli, quindi non mi stupisce che dica queste cose.

Davvero interessante. Guarda come un personaggio anni '60 si mette allegramente sotto i piedi i personaggi dei manga moderni, dove accidenti lo trovi un altro antieroe così?

Per ultimo ti devo fare tantissimi complimenti perché hai incarnato alla perfezione Joe, non uscendo mai dal personaggio e rifiutandoti di farlo parlare come un cartone animato.

Joe era quello che diceva: - Fammi sentire la puzza di casa mia. -

Se fai così mi metti nei guai.
Il mio Joe si stava un po' calmando, ma se mi spari una bomba di questo genere, riaccendi il fuoco e non so cosa finirò per fargli fare!

Uhh! Complimenti per tutto.
Di là te ne stai bravino a rating verde e guarda che combini qua, invece...
Sei davvero bravissimo.

Vado un po' a riprendermi, che poi devo risponderti sulla mia e poi parliamo.

Ciao!
(Recensione modificata il 17/11/2017 - 01:48 am)