Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
31/12/17, ore 15:32
Cap. 11:

Questa non l'ho capita molto bene, lo ammetto ^^' La commistione di linguaggio poetico ed espressioni gergali e oggetti di uso quotidiano ("asfaltare", "idrante") credo che sia un tratto distintivo della tua poesia, che la rende nuova, sorprendente, originale. In questa manca un po' la vena lirica, forse perché è più satireggiante.
Chi sarà il misterioso straniero? Il vicino scroccone della porta accanto, l'amico ingrato che dà tutto per scontato?
In generale, il prossimo ingordo che non può che approfittarsi della generosità altrui, e al quale è riservata ben poca comprensione, anche perché alla fine anche i più buoni perdono la pazienza ^^'

Recensore Master
21/11/17, ore 19:34
Cap. 11:

Ehi, eccomi!  Ti avviso già che oggi te ne lascio due di recensioni avendo un po' più di tempo, perché voglio arrivare in fretta a mettermi in pari che poi mi viene molto più comodo seguirti :D
Ma veniamo alla tua poesia. Stavolta è puro sfogo, di disperazione/liberazione. Non si capisce esattamente a chi sia dedicato, probabilmente la si può dedicare a chiunque, anche se ad un certo punto (non so perché) mi sembrava una di quelle poesie rabbiose che si rivolgono proprio ad un ipotetico Dio ("signore dei numi // di un reame celeste // che forse è sopra le nostre teste; // non dovevo crederti...") qua mi è sembrato che ti stessi rivolgendo a qualcuno di superiore a cui comunicare la tua sfiducia.
Ma poi leggendo il resto ho sospettato che era un'ipotesi sbagliata.
Però la poesia mi è piaciuta molto, ancora una volta sei riuscito a comunicare stati d'animo in modo molto intenso, mi è piaciuto moltissimo il paragrafo d'apertura che elenca in modo diretto e incisivo il male che la persona a cui è dedicata la poesia ha portato all'autore.
Una poesia che dà sicuramente da riflettere e questa immagine di "forestiero", che fa anche da titolo, è semplicemente perfetta.
Bravissimo, alla prossima!
Karen.
 

Recensore Master
31/10/17, ore 16:56
Cap. 11:

Ciao alessandroago, in ritardo come mio solito eccomi qui a leggere le poesie di questa raccolta! Mi dispiace molto non riuscire mai a commentare puntualmente, ma gli impegni quotidiani lasciano ben poco tempo, purtroppo! Ma bando alle ciance e passiamo alla recensione! =)
In questa poesia vengono trasmesse diverse emozioni, colpiscono in pieno il lettore e sinceramente non posso far a meno di condividere quello che hai scritto. Ho trovato le descrizioni molto serie con un misto di rabbia e stanchezza, senza però mai esagerare. Tantissimi complimenti, bravissimo come sempre! :3
P.S. mentre stavo leggendo è passata mia mamma con l'aspirapolvere e si è messa a curiosare cosa stavo leggendo (pensava di criticare le mie schifezze, ma gli è andata male xD), mi ha detto di scriverti che è piaciuta molto anche a lei, l'ha trovata molto profonda e veritiera ^^

Recensore Veterano
24/10/17, ore 21:53
Cap. 11:

Buona sera Alessandro😄,
quando la nostra vita viene prepotentemente invasa e consegnata ad un mondo non più nostro, ecco che gli stessi effetti di un virus iniziano fare da padroni fino a soffocarci e quasi annullarci del tutto. Ciò che in noi si propaga non è l'equilibrio che stavamo fortemente ricercando, ma la netta sensazione che ci sia una sorta di elemento a noi estraneo, che sinceramente non vediamo l'ora che ritorni da dove è venuto. 
Un altro ottimo spunto di riflessione racchiuso in pochi ma preziosi versi della tua poesia. Ottimo lavoro👏
Un abbraccio

Luca

Recensore Master
24/10/17, ore 21:13
Cap. 11:

Ale! Eccomi, finalmente!!! *-*
I tuoi componimenti, specialmente quelli più tristi e rabbiosi, lasciano sempre l'amaro in bocca. Un po' per le emozioni che trasmettono, che arrivano dritte al cuore, un po' perché riflettendoci ci si rende conto che ciò che dici è vero.
In questa poesia ho visto un protagonista distrutto, stanco perfino di provare rabbia, devastato dalle vicende. Un protagonista che è stato demolito da qualcuno di esterno a lui, e ora non sa più a cosa credere, se fidarsi di se stesso, se fidarsi degli altri.
Vedo un protagonista che ha dato tutto per il bene del prossimo, ma qualcuno è stato ingrato con lui ed è arrivato ad approfittarsene, fino a distruggerlo.
Infine vedo un protagonista che nvita questo qualcuno a farsi un esame di coscienza.
Ecco, questo è ciò che ho visto nella tua poesia, poi non so se la mia interpretazione sia giusta o meno. Comunque sono contenta di poter leggere i tuoi versi, perché trasmettono tantissimo e sono davvero emozionanti! :)
Bravissimo davvero, secondo me fai passi da gigante e migliori ogni volta di più! I tuoi giochi di parole sono mitici :3
Ci vediamo giovedì (o giù di lì, conoscendo il mio ritardo XD) per il prossimo componimento!!! ♥

Recensore Master
21/10/17, ore 19:21
Cap. 11:

Buon sabato sera
Vediamo se questa volta riesco a recensire prima che qualcosa me lo impedisca come accaduto ieri....
Ho dovuto leggere più di una volta la poesia per trovare un messaggio nascosto fra i versi e non è detto che l'abbia scovato. C'è sicuramente un grido di forte insoddisfazione, una preghiera forse celata affinché ci venga restituita la libertà, la dignità e, mettiamoci pure quella, la speranza. Certamente lo sfondo appare piuttosto lugubre e dai connotati tetri (cipressi e cimiteri): tutto ciò e rileggendo di nuovo mi fa pensare anche ad un senso di ingratitudine. Il forestiero ha avuto tutto quello di cui poteva aver bisogno e pare essersene dimenticato.... Ecco: probabilmente è questo il senso di questo tuo lavoro: l'ingratitudine. Un sentimento che ti fa apparire scura anche una giornata luminosa.
Magari ho fatto un ragionamento ingarbugliato poiché, scrivendo tramite cellulare, non ho la possibilità di rileggere. Se ho commesso errori, chiedo scusa 😁
Nonostante i toni cupi, poesia molto bella.

👍👍👍

A presto!

🌛

Recensore Veterano
20/10/17, ore 22:02
Cap. 11:

Ciao Ale! Passo al volo a lasciare un mio commento a questa poesia meravigliosa prima di rigettarmi nello studio. Al momento sono veramente impegnatissimo e sto accumulando un quintale di storie da recensire... Bella, suggestiva ed emozionante, mio caro, questa tua poesia. Forestieri lo siamo tutti: ogni giorno, ad ogni ora... anche quando crediamo di essere a casa nostra. Spesso ci sentiamo inadatti, incapaci di stabilirci nella società, stranieri. Perché è bello ricordare l'etimologia di tale parola: fòris, latino, che significa proprio 'al di fuori'. Spesso ci sentiamo forestieri di noi stessi ed in noi stessi. Non sappiamo chi siamo, cosa vogliamo e perché agiamo.E spesso finiamo per saperci dare risposte. E alla fine, quando iniziamo a capire qualcosa, ecco che tutto ci appare insignificante e futile quanto la cenere. Insomma, per il momento devo scappare. Una poesia bellissima e molto preziosa. I significati che potrei decifrarne, con una lettura più attenta, potrebbero anche essere filosofici... Passerò a rileggerla quando avrò più aria, promesso :) Per ora è tutto da Makil_, caro ale. A presto, Makil_

Recensore Master
20/10/17, ore 21:01
Cap. 11:

Senza dubbio una bella poesia.
Ben scritta e appassionante. Non ci sono momenti morti, si legge bene e tutta d'un fiato.
Un forestiero che viene accolto bene, aiutato e sostenuto, alla fine tradisce le aspettative divenendo irriconoscente ed irresponsabile. Peccato.
Bello il finale
Complimenti.
Francesco

Recensore Master
19/10/17, ore 20:06
Cap. 11:

Buonasera! **

La tua poesia è davvero riflessiva, hai fatto anche oggi un buon lavoro.

La figura del forestiero è quella a cui è dedicata la poesia. Uno straniero che viene accolto, aiutato, ha ricevuto fiducia. Una fiducia che però è delusa dal suo comportamento, dalle sue azioni irriconoscibili, che sono ben lontane dall'esperimere gratitudine.

Versi che si adattano al vissuto di qualunque e soprattutto riescono a rispecchiare quello che, purtroppo, accade nella società dei nostri giorni.

Complimenti e a presto!

-Bigin

Recensore Veterano
19/10/17, ore 18:14
Cap. 11:

Ciao Ale! Come sempre hai composto una poesia dolce, carina, molto musicale. Sinceramente non è che la abbia compresa fino in fondo, l'ho anche riletta più di una volta; ma mi piace molto, sembra quasi un contatto tra umano e divino, un grido, un'invocazione dell'uomo verso qualcuno di più grande di lui, che lo controlla e lo fa vacillare. Poi, ti dirò, mi ha trasmesso diversi echi e suggestioni: per esempio, mi hai fatto pensare alle religioni malvagie o meglio, quelle religioni che portano alcune persone, che non capiscono ed ignorano, a compiere crimini orribili. Mi ricorda qualche atto terroristico, un qualcosa che andrebbe spento 'con un idrante' come dici tu nell'ultimo magistrale verso, che chiude perfettamente l'intero componimento. Grazie per questo componimento che sa di molto ma anche di qualcosa di ignoto. Grazie! Ti abbraccio,

Fervens_gelu_

Recensore Master
19/10/17, ore 17:56
Cap. 11:

Ciao Ale, eccomi!
Il giovedì mi piace perché entrambi aggiorniamo, anche se con due cose completamente diverse, però è una bella cosa secondo me ^^
Venendo ai tuoi versi... sono molto duri, molto rabbiosi, molto tristi anche... c'è di tutto in questa poesia, ma per lo più tanta negatività in fatto di emozioni.
Però c'è anche una forza, una forza immensa, una voglia di ribellione e una stanchezza nei confronti dei soprusi.
Questo forestiero lo vedo come un qualunque essere che crea disagio e problemi nella vita altrui, che tu qui chiami così ma che a me fa pensare a certe persone che nella mia vita non vorrei dover vedere troppo spesso...
Questi versi mi hanno colpito molto:
"vivevamo in un bel maniero,
ma tu ci hai messo le mani,
destriero,
tu hai creato irreparabili danni,
forestiero."
Il maniero me lo immagino sia come struttura fisica, sia come una struttura di bei sentimenti e di momenti sereni distrutti da un qualcuno di veramente immondo e infame... non so, mi sono sentita molto vicina a queste parole.
Ale... una poesia senz'altro toccante, mi ha fatto molto bene leggerla.
Grazie per averla condivisa con noi qui su EFP :3
Alla prossima ♥