Ciao!
Ho subito puntato questa storia e devo dire di averla letteralmente adorata. In primis complimenti per lo stile e per la cura che metti nei dettagli. La cosa che ho amato di più si certo sono i dialoghi che, insieme alla narrazione, riescono a far immergere il lettore così tanto che, alla fine della storia, è coinvolto a tal punto da ritrarsi dallo spavento, suggestionato da questo colpo di scena finale, non solo ben gestito ma descritto quasi scenograficamente. Complimenti davvero.
La storia di Abby risulta subito strana algi occhi del poliziotto... parla di genitori morti, appena morti, di fiamme, di morte...
E quando torniamo indientro e ci "prepari" a ciò che succederà dopo, mi sono sentita catapultare nel tempo come se davvero fossi lì a osservare Abby e Laura parlare, con l'inquietudine di questo pupazzo di neve di cui lei parla, come se avesse un'anima... e ci si senti inquieti proprio come ci si è sentita Abby, destabilizzata, perché forse anche il ricordo di Rose aleggia troppo intorno a quell'abitazione, a quelle persone, ma soprattutto sopra al cuore di Laura, che è euforica, felice, che si comporta come se Rose non se ne fosse mai andata, come se ci parlasse ogni giorno normalmente, chiedendole i permessi per prendere le sue cose e chissà che altro.
Laura è un personaggio complesso a cui hai dato una caratterizzazione molto accurata. Folle e in un mondo a parte, insieme a sua sorella, è la mano da cui partono le fiamme ed è proprio Rose a darle la spinta di farlo, per lei.
La scena arriva così, man mano, iniziando questo ricordo di Abby con quasi un tocco di leggerezza familiare per poi sfociare, pian piano, nel dramma più profondo, nel nero più intendo, che si tinge di rosso come le fiamme.
E poi il finale, che è semplicemente geniale e la ciliegina sulla torta. Un finale che non ti aspetti, che ti lascia a bocca aperta, con questa Rose che compare, di nuovo sotto forma di inquietante spaventapasseri – sì sono inquietanti tanto quanto i pagliacci, ne sono terrorizzata. Con un accendino acceso in mano e la sola voglia di divampare altre fiamme e, infine, la fine. La vera fine...
Non ho davvero altro da dirti, sono rimasta ammaliata dalla storia e dal modo lineare con cui l'hai raccontata! Complimenti davvero!
Miry |