Recensioni per
You trigger me
di AveAtqueVale
Ciao! Ebbene sì, recensisco di nuovo! Allora...non so bene come cominciare ahah. Il capitolo è come sempre molto bello e delicato, scrivi davvero molto bene, di questo ti faccio i complimenti, ma... Ma non mi è piaciuta la parte del discorso di Catarina ad Alec. Lo so che non sono la prima a dirlo, e probabilmente ti sarai già stufata (o magari da sadica ti piace fare soffrire la gente), ma è stato quasi straziante. Io mi sono sempre sentita legata ad Alec (sia quello del libro, che questo), siamo molto simili, questo è anche uno dei motivi per cui lo amo. Leggere questo pezzo, in cui a lui si spezza il cuore lo ha spezzato pure a me, ed è una cosa buona, fare provare tutte le emozioni ai tuoi lettori. La cosa che non mi è piaciuta è proprio Catarina. L'hai mostrata (questo è un mio parere) come una specie di mostro stronzo e insensibile, perché sì, magari non sai che problema ha Alec, ma va da uno psicologo, quindi un problema ce l'ha e non puoi parlargli in questo modo. Ho letto che lei lo ha fatto per magnus, ma secondo me si è spinta troppo oltre. Io se fossi magnus le urlerei contro, e prima che possa riparlare con me deve mettersi in ginocchio e supplicare perdono. Credo che la "tua" Catarina sia un pochino OOC in quanto la Catarina "originale" non avrebbe fatto una cosa del genere, se pensiamo che è la prima a sapere della relazione tra Alec e magnus e che addirittura scherza con magnus di un ipotetico matrimonio. Ma è anche ovvio che questa è la tua storia, non il libro, quindi decidi tu come impostare il personaggio. Io, non vorrei dirlo, ma ho odiato questa Catarina (quella originale la amerò per sempre). Nella parte iniziale del capitolo mi è piaciuta, è proprio nelle parte finale che non mi va giù. Wow, non credo di aver mai scritto una recensione così lunga, la tua storia fa miracoli ahahah. Tranquilla, anche se ho odiato questo particolare, continuerò a leggere la storia. Spero che magnus faccia un bel cazziatone a Catarina per essersi immischiata così tanto. Vorrei sapere cosa Alec ha scritto nella lettera, please, non per forza subito, ma prima o poi haha. Alla prossima, buone feste. Baci |
Mmm... magari un grugnito non è l'inizio di recensione che ci si aspetta, ma ti devo confessare che non riesco a fare a meno di distogliere l'attenzione dalla scena di Catarina. Il problema è che non sopporto le persone che, pensando di fare del bene, agiscono in nome dei loro amici. Da parte sua è stato un gesto cattivo, a mio avviso, perché fare ulteriormente del male ad un povero disgraziato come Alec è veramente un'azione da galera. Certa gente (putroppo ne è pieno il mondo) dovrebbe farsi gli affaracci suoi. |
Giorno! |
Wow... Questo capito è stato qualcosa di sublime e meraviglioso... |
Catarina... l'altra metà dell'anima di MAgnus, la sua parte razionale, la voce della coscienza sempre pronta a rimetterlo sulla strada giusta, sempre a sostenerlo quando ne ha bisogno e sempre pronta ad asciugare le sue lacrime. Magnus senza di lei sarebbe davvero perso :-) ....però... fa malissimo, sono stata male anch'io mentre leggevo i pensieri di Magnus, ma... io sono d'accordo con Cat...ripeto, anche se mi fa male, sia per MAgnus che per Alec, perchè entrambi credono di essere destinati alla sofferenza e di non meritare la felicità, e proprio quando sembra che finalmente ne abbiano trovata un poco... subito gli viene strappata, ma non per colpa loro. Però ora come ora ha ragione Cat: se Magnus tirasse fuori i propri demoni pur di scacciare quelli di Alec, alla fine sarebbe lui quello a cadere di nuovo in un baratro senza fondo, sarebbe una cosa...a senso unico, mentre invece sarebbe meglio se fosse bilanciata, non che il piatto di ottone penda più da una parte invece che essere sullo stesso livello dell'altro. Quello di regalare una lettera è una cosa molto ma molto carina ( a proposito, Isabelle secondo me ha già capito tutto come sempre): scrivere ( come ricordi l'avevo già accennato) è molto liberatorio e pone meno freni; scrivere su carta, poi, rende i tuoi pensieri ancora più spontanei di quanto non farebbe scrivere a computer, e dopo un pò che hai la penn ain mano alla fine questa diventa padrona della tua mente e ti spinge a scrivere ancora e ancora finchè non hai riportato esattamente tutto quello che avevi in testa, motivo per cui dopo ti senti molto più leggero e svuotato, senza contare che è molto più intensa una lettera scritta spontaneamente, senza ragionarci su razionalmente, anche se, ovviamente, è meglio farlo solo se hai la certezza di non essere interrotto, perchè se vieni interrotto allora perdi il filo e quando lo riprendi ti ritrovi a far fatica a continuare perchè magari tu stesso non ti sei reso conto di quello che volevi scrivere. E' quello che è successo anche a me in questo momento: appena ho finito di leggere il capitolo, ho iniziato subito a scrivere, ma mi hanno chiamato per la cen aquindi ho dovuto interrompere la scrittura (uffa :-( ) però ho pensato alla recensione per tutta la sera in modo da non perderla, e infatti non l'ho persa. La prossima volta però mi premurerò di scegliere un momento migliore per leggere un tuo capitolo che non sia quando è imminente un'interruzione a oltranza, perchè ciò che provo dopo aver letto la tua storia non è qualcosa che posso trattenere a lungo dentro di me e sento il bisogno di trascriverlo subito :-). Puoi stare tranquilla, comunque : non ti odio affatto, e sono seria. Se fossi stata la stessa di un anno fa, quando avevo da poco iniziato a interessarmi a questo fandom e a leggere fiction, allora sì, mi sarei incavolata di brutto, ma di acqua sotto i ponti ( e fiction sotto i miei occhi) ne sono passati a iosa, ormai non ragiono più come una volta, i miei pensieri hanno preso altre direzioni e sono diventata consapevole di molte più cose di quanto non lo fossi allora che mi hanno aiutata molto a maturare come scrittrice e che mi stanno aiutando tuttora ( ho ancora tanto da imparare, ma non mi stanco mai di farlo , anche se penso che non arriverò mai a conoscere tutto perchè penso che sia impossibile :-) ). Anche la Clare dice che i momenti brutti servono se una storia deve proseguire, e anche io ne ho messi un bel pò pur non amandoli, sapendo bene però che, se non l'avessi fatto, la mia storia non avrebbe avuto alcun senso, ma neanche un minimo di quello che ha adesso. Quindi non angosciarti, come sempre non ho alcuna critica verso la tua storia :-) anzi, visto che ci siamo: è mio dovere informarti che io sono una persona piuttosto schietta e diretta, se qualcosa non mi piace o mi piace lo dico, non è che ci sto a girare troppo intorno, quindi se mai ( ma non credo proprio succederà) avessi ragione di muoverti una critica, lo farò, ma spero prorpio che ciò non accada :-). |
Forse sarò ripetitiva, ma non posso fare a meno di ribadire la carica emozionale che mi trasmette questa storia. Provo le emozioni e le sensazioni dei personaggi e questo grazie al tuo meraviglioso modo di scrivere. La parte del gioco in ufficio mi ha letteralmente incrinato il cuore, l'ammissione di magnus di non essersi mai comportato così con nessun paziente è stata quanto di più simile ad una dichiarazione. Adoro la schiettezza impacciata di Alec e adoro la sicurezza vacillante di magnus. Maryse è una brava donna dopotutto, nel corso dei libri l'ho via via rivalutata, non condivido appieno i suoi pensieri, ma sono contenta che l'hai voluta descrivere in chiave positiva. Meno male che ha detto a magnus di Max, almeno si può fare un quadro più chiaro di Alec. E per quanto riguarda gli auguri di compleanno e magnus che gli dice "sei tenero" 😍. Per chiudere poi con la frase bomba "Magnus non poteva sapere che, di recente, Alexander pensava sempre a lui." |
Ma che capitolo tenero sopratutto alla fine! Brava 😊😍😘 |
Questo capitolo è sensazionale |
Sì, quando ci liberiamo di un peso che nemmeno ci accorgiamo di avere addosso, ci sentiamo così liberi da sentirci capaci di fare tutto, di riuscire in tutto, e che il mondo abbia assunto una luce diversa da quella che fino a pochi secondi prima oscurava i nostri occhi. Poi però ci crogiolamo talmente tanto in questa sensazione che quando la realtà ci piomba tra capo e collo manda in frantumi tutto e ci riporta al punto di partenza, e noi siamo lì a cercare di nuovo di riprenderci e uscire fuori. Non abbiamo tutti l'autocontrollo di MAgnus però, e anche se alle volte sarebbe davvero utile, non è qualcosa che ha messo su dall'oggi al domani ma giorno dopo giorno, un mattone alla volta, fino a costruire una barriera tra sè e gli altri dietro cui racchiudere tutti i dispiaceri della sua vita e impedire che altre possano aggiungersene. Alec, invece... non è questione di non avere filtri, è questione di aver accumulato così tanto che quando si apre bocca in realtà ci si ritrova con così tanto da dire che non riusciamo a filtrare i nostri pensieri perchè il cervello è intasato e non lascia buchi liberi per pensare. Qeusta cosa dell'essere ancora adolescente... ci penso spesso ultimamente, e mi chiedo di continuo quando sarebbe, effettivamente, che un adolescente smette di essere considerato tale: quando ha imparato cosa vuol dire innamorarsi e avere il cuore spezzato? Quando riesce a capire come funziona il mondo? Quando trova un lavoro e comincia a essere indipendete? O quando smette di farsi troppi problemi per qualunque cosa e può affrontarli senza dover chiedere l'aiuto di qualcuno? Non voglio spaventarti con questi quesiti psicologici, ma come vedi ho un cervello piuttosto frenetico che non la smette mai di elaborare e produrre, anche se trovo più domande che risposte. Elaborare e schematizzare i propri problemi... non sempre serve a "porgli fine", però ordinarli in uno schema ti dà l'impressione di... far scorrere la tabella via con un dito come se fosse un'icona indesiderata, e questo ti dà un sollievo temporaneo perchè pensi di aver risolto quando in realtà stai solo posticipando il problema ma non hai ancora trovato una soluzione, e non la troverai mai finchè non l'affronti a viso aperto senza scappare non appena il problema ti si presente davanti. Alle volte però è difficile esprimere ciò che si ha dentro perché "costretti" a non mostrare niente, a sopprimere, a mettere un freno o un controllo ai nostri sentimenti... Tanto che alla fine si diventa incapaci di manifestare qualcosa, anche il più semplice sorriso, perché ci sentiamo in colpa. Ma il dolore cresce comunque, e così i problemi, almeno finché non si riesce a farci pace e risolvere tutto. E i problemi di questi due sono ufficialmente arrivati ad una svolta cruciale, sia perchè entrambi hanno capito che l'uno vorrebbe dall'altro molto di più di quanto riescono a dire, che in realtà hanno detto molto di più coi loro silenzi sospesi e coi loro sguardi e che sono restii a compiere il primo passo perchè ognuno dei due ha i propri demoni da affrontare, e non riuscirà a liberarsene in fretta tanto facilmente. PErsonalmente ritengo che Maryse avrebbe fatto meglio a non dire a MAgnus di Max, è stato come... prendere una scorciatoia. Ci sarebbero dovuti arrivare poco alla volta, sarebbe dovuta essere una decisione di Alec arrivare a parlarne. Ormai però il danno è fatto... e questo comporterà grandi problemi di fiducia che temo minerà il rapporto tra Alec e Magnus, in futuro. Capitolo bellissimo come al solito, mi è sembrato più lungo o sbaglio? Non mi fraintendere, è scritto benissimo come sempre, ogni paragrafo ti cattura e ti spinge a concentrarti e fare attenzione ad ogni singolo dettaglio spingendoti a non perderti nemmeno una parola :-). Ho da poco scoperto anch'io che il compleanno di Magnus è l'8, o almeno, l'ho scoeprto ufficialmente, visto che anche se l'avevo già trovato in una fiction di mesi fa, pensavo fosse stata un'idea dell'autrice in questione, e non una data ufficiale :-). A proposito, tornando al capitolo: un'altra cosa che mi piace di MAgnus è la fortuna che ha ad avere degli amici come Rag e Cat, sempre pronti ad aiutarlo anche se li fa impazzire e a cui alle volte non serve nemmeno chiedere o programmare niente per ritrovarsi tutti insieme a far fronte a qualunque situazione, sia essa piacevole come una festa di compleanno o disastrosa come una sbronza a bordo di un tappeto volante che sorvola le linee di Natzca XDXD. |
Il capitolo inizia con l'intensa nota malinconica che ormai contraddistingue la storia e che porta il lettore ad un forte coinvolgimento emotivo. |
grazie per aver aggiornato, avevo bisogno di leggere un nuovo capitolo di questa storia che non ne hai idea, ho sperato per tutto il giorno che lo faccessi...e infatti non sono affatto rimasta delusa, e sono molto felice :-). Ho sentito anch'io le lacrime pungere mentre leggevo del dolore di Magnus: Lui... questa è una delle ragioni per cui è uno dei miei personaggi preferiti: al di là che ha vissuto tanti anni e ha visto il mondo, al di là che sa come muoversi tra la sua gente come pochi altri, al di là che è bello da far paura... lui ha sofferto molto, nella sua vita, ma ha imparato a nascondere il suo dolore dietro un'armatura, un'armatura fatta di vestiti sgargianti, gioielli luccicanti e glitter colorati, cercando sempre di essere al centro della scena pur dando mostra di quella parte di sè che stava solo in superficie, mai per come è davvero; e passando tutta la vita a combattere per questo, per nascondere la sua sofferenza in modo da impedirgli di schiacciarlo ancora, fingere è diventato talmente parte di lui che ormai non può più fare altro, circondandosi di sconosciuti per pensare no, di non essere affatto solo e anzi di sapersi godere davvero la vita... quando però basta un attimo e poche parole per distruggere tutto,per vedere la verità piombarti tra capo e collo e fratumare l'equilibrio che tanto hai faticato a raggiungere e che ora, purtoppo, sai che non potrai riaggiustare facilmente, e tu ti senti alla deriva come una naufrago in mezzo alla tempesta... alla ricerca di quel lembo di terra che ti trarrà in salvo. Scusa lo sproloquio, sicuramente ho divagato, però... con questo discorso volevo dire che hai riportato davvero bene i sentimenti e le emozioni di Magnus, mi sono sentita male con lui e per lui. Anche Alec lo hai reso bene, molto bene: quando una persona è sola, davvero sola, ha bisogno di almeno una certezza, un ancora, qualcosa che lo tenga legato e non lo faccia perdere, qualcosa magari di piccolo e insignificante che ti faccia pensare "vale la pena continuare se so di avere quella cosa". E in questo caso il telefono è quella cosa, perchè in questo momento è il tramite che lo tiene legato a quella persona che lo fa stare bene, a cui pensa continuamente tutto il giorno, una persona capace di rassicurarlo semplicemente con la sua presenza, senza forzarlo o imporgli niente. Hai ritratto benissimo anche Jace e i suoi sentimenti per Clary, le sue incertezze e le sue preoccupazioni :-). Sia Alec che MAgnus hanno capito che quello che provano l'uno per la'ltro và oltre il semplice rapporto medico-paziente ed entrambi sono molto combattuti, chi in un verso chi nell'altro. Il discorso sui genitori... è vero, anche da grandi si ha ancora la tendenza a volgersi verso quella porta per chiedere aiuto, però...alle volte ( appunto) ti senti giustamente combattuto, anche se a volte è solo una questione d'orgoglio o di voglia di essere un pò più indipendente . |
Ciao! Ho recensito solo una volta, poi non l'ho fatto più perché non lascio tante recensioni di solito (o comunque solo poche storie), ma questo capitolo è fantastico! Sul serio è bellissimo. Come entrambi capiscono che sono sentono qualcosa l'uno per l'altro, probabilmente amore e poi la fine è triste e dolce allo stesso tempo: magnus che piange perché le parole di Alec sono vere e Alec è il primo a vederlo davvero, e Alec che lo salva come numero d'emergenza perché si fida di lui e sente questo forte legame. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo. |
Capitolo bellissimo, ho adorato lo scambio di messaggi tra i malec. "Permettimi di conoscerti" e "penso di volerti conoscere anche io" mi hanno uccisa. |
Adoro questa storia sempre di più! Continua! aggiorna presto ti prego! Ne ho bisogno 😍😍😘😏 |
Oggi recensirò solo questo capitolo, perché ogni capitolo della tua storia merita il giusto tempo. |