Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Veterano
01/07/19, ore 23:15

Ciao, caro!

Una poesia molto scottante - come suggerisce il titolo: chiunque ha il suo inferno personale, dentro, che brucia e che divampa su tutto e sulle cose del mondo. L'ho letta come fosse una vera e propria denuncia all'ingiustizia del mondo, all'odio, alle difficoltà di tutti i giorni. Una lotta, spietata, che colpisce chi osa ribellarsi. Insomma, come tu dici... una lotta sconosciuta, perché tale è la vita. 
Bella davvero: mi hai colpito anche questa volta, Un abbraccio,

Makil_
(Recensione modificata il 01/07/2019 - 11:16 pm)

Recensore Master
31/12/17, ore 15:51

Ho adorato il riferimento alla cometa di Halley! E anche qui parte la musica di sottofondo ^^ Per una volta il riferimento al cielo e alle stelle non offre una via d'uscita, una tenue speranza, ma la consapevolezza della propria disgraziata condizione, in una terra che è un inferno, tutti a scannarsi. Homo homini lupus... Non molto incoraggiante, ma vero.

Recensore Master
23/12/17, ore 19:15

Poesia molto forte, che parla d'odio. Almeno, questo è quello che vi ho letto io: odio.
Odio nei confronti di una persona subdola, egoista, che pensa solo al suo bene e ai suoi comodi. Una persona anche narcisista, che si crede una specie di intoccabile divinità.
Peccato che il mondo sia pieno di gente del genere.
Hai descritto molto bene queste emozioni, costellando il componimento con tinte scure e a tratti lugubri. Molto dura, scritta con molto trasporto ^^
Ecco, se devo essere sincera, una delle cose che amo di più della tua raccolta è che è scritta con il cuore, con sentimento. Riesci a trasmettere davvero ciò che senti quando butti giù i versi. Che si tratti di odio, rabbia, tristezza, gioia, dolcezza, delusione, allegria... tu lo sai comunicare, e i tuoi lettori lo afferrano subito *-*
Complimenti davvero! Non mi ero resa conto di quanto mi fosse mancata la tua raccolta finché non sono tornata a leggerla :3
Passo alla prossima! Sto andando parecchio a rilento, ma riuscirò a recuperare tutto entro stasera, promesso!!! ♥

Recensore Master
20/12/17, ore 11:22

Ciao Ale, eccomi, sono riuscita finalmente a passare ^^
Devo copiarti assolutamente i versi che mi hanno colpito maggiormente, e penso tu possa immaginare il perché:
«non ti celo che
non ti sopporto più perché
tu ti credi un re;»
Ecco, ora tu capirai come mai mi hanno scosso tanto...
Per il resto, una poesia spettacolare. Chi di noi non ha un suo inferno personale in cui si sente oppresso e maciullato dal dolore?
Penso che nessuno, a questo mondo, possa definirsi completamente e totalmente felice... credi anche tu?
Grazie perché ancora continui a condividere con noi queste tue bellissime perle, alla prossima ♥

Recensore Master
18/12/17, ore 20:14

Questa poesia è decisamente molto forte e piena di sentimento, mi ha colpito come un treno mentre la leggevo. Il volersi ribellare al proprio carattere, o un aspetto di esso, è un qualcosa in cui in molti ci si possono rispecchiare. Rinnovo i miei complimenti, perché sei davvero bravissimo e ogni volta che leggo le tue poesie, trovo sempre qualcosa su cui riflettere e secondo me è davvero un aspetto molto bello! :3
Vado a leggere l'ultima così sono "a pari" anche se non durerà per molto xD

Recensore Master
10/12/17, ore 17:24

Buona domenica pomeriggio.
Approfitto di un po' di relax per dedicarmi alla lettura e rimettermi in pari, mentre fuori si sta alzando il vento.
Devo confessarti che ho avuto bisogno di rileggere un paio di volte la poesia per carpirne il senso. È ben evidente il conflitto dell'autore con ciò che lo circonda: il mondo in cui viviamo è pieno di falsità, di odio e violenza, di una società che bada più all'apparenza che alla sostanza. Fa riflettere la citazione biblica della parte finale: per chi crede, Dio ha creato il mondo e l'universo intero secondo un progetto di amore, pace e fratellanza, progetto mandato a rotoli dall'umanità abbagliata dalla sete di potere, sete che porta alle peggio cose e ai sentimenti più sbagliati. Anche se uno è ateo o segue un'altra fede, lo capisce da sé. Altra cosa che mi è piaciuta molto è la figura dell'asceta: sopravvive al mondo perché dal mondo si aliena. Non ti nascondo che ho pensato più di una volta a ritirarmi da sola, anche per una settimana, e riprendere in mano la mia vita, lasciandomi alle spalle tutto l'inferno personale che la società odierna scatena in me.
Ancora una volta un ottimo lavoro e un ottimo spunto di riflessione.

👍

A presto e scusa ancora per il ritardo

🌛

Recensore Veterano
09/12/17, ore 17:21

Ciao ale! Una bellissima poesia, a partire dal titolo! Forse è una tra le mie preferite della raccolta (almeno tra quelle che ho letto, alcune ammetto di averle lette ma non le ho recensite ahah) ; bella, emozionante. Mi è sembrata molto più vera di altre, come se ti mettessi più a nudo componimento dopo componimento. Ah, il potere della poesia, cosa non è! Già dal titolo, tra l'altro, si vede quel ''personale'' che sicuramente adduce a qualcosa di intimo tra queste due persone. Si percepisce rabbia che covi piano nei versi, che si trasforma in una piena e decisa invettiva (come solo tu sai fare) nel corpo centrale, per poi sfogarsi in una tenue sconfitta, una sconfinata tristezza all'interno del proprio inferno personale, così come tu lo hai definito. Tra l'altro mi è proprio piaciuta l'espressione, seppure possa a primo impatto sembrare semplice, si amalgama perfettamente con i tuoi versi. Mi sono piaciute alcune strofe più di altre (probabilmente tutte in realtà ahah) e alcuni rinferimenti, l'incudine e il martello, i polpi che si avvinghiano, ma anche la famosa cometa di Halley! Insomma, una poesia immaginosa e, devo dire, non poco criptica. Al contrario, forse lo è anche troppo. Ho provato a pensare a qualcosa, ma probabilmente son fuori strada: credo che ti stai scagliando nei confronti proprio di una persona specifica (e meno ad un concetto generale), una persona con cui hai condiviso molto tempo, ma che crescendo ti abbia tradito, voltandoti le spalle (tanto che riesci solo a sentire il rumore dei suoi passi e niente altro); sembra ci sia in effetti un legame fra voi (e ripenso ai polpi avvinghiati in combutta con le porte intarsiate dell'inferno... tra l'altro, un'immagine potente ed efficacissima). Sembra ci sia una rivalità, causata da vari fattori. Ma alla fine, forse, sei consapevole anche tu che la colpa non è mai solo dell'altro, ma spesso, è difficile ammetterlo, anche di sè stessi! Magari non ci ho capito un'acca, ma questa poesia così spaziale e stranamente affascinante mi ha fatto provare a pensare e credo che alla fine questo personale inferno sia un po' di tutti, covi nei nostri animi ogni giorno, noi lo accogliamo e lo forgiamo quasi, brandendo un ''qualcosa'' che poi ci si ritorce contro. E' alla fine più che universalizzabile, nonostante sia più che sicuro che questi tuoi versi siano scaturiti da una dimensione personale abbastanza specifica. Ora, che ho terminato con i miei deliri ahah, posso salutarti, ringraziandoti nuovamente per questa bella poesia! Un abbraccio,

Fervens_gelu_

Recensore Master
08/12/17, ore 19:11

Ehii!!
Eccomi, che piacere, in contemporanea, ahah.
Allora, uh, una poesia in cui, per la prima volta, mi sembra di respirare principalmente forti sentimenti d'odio. Non ho azzeccato granché a chi potrebbe essere dedicata, però
Ma oltre a ciò, sembra anche esserci un forte dualismo tra le due parti.
Forse per i sentimenti, non mi ha commosso a livello emotivo (anche perché l'odio è un mio nemico nel senso che non mi piace proprio provarlo) però è una poesia molto forte e dura.
Complimenti!
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
07/12/17, ore 22:37

Buonasera Alessandro!

Anche questa settimana ci hai offerto dei versi molto belli che esprimono il volersi ribellare ad una personalità potente, che si sopravvaluta.

Mi è piaciuta molto questa similitudine "Io e te;
polpi che si avvinghiano in una lotta sconosciuta".

Complimenti!

-Bigin