Ciao!
Ho trovato finalmente il tempo di leggere e recensire la storia (avevo letto il primo capitolo senza trovare la forza di recensirlo, mannaggiaame!).
Mi piace un sacco.
L'idea di due fratelli (e gemelli, per cui ho un debole di default) è interessantissima, e oltretutto diventeranno custodi entrambi. Hanno caratteri opposti e modi di pensare e agire completamente diversi, e si vede soprattutto in questo capitolo, quando arrivano tra gli umani.
Merevar è più impulsivo e scontroso, ma fondamentalmente credo sia perchè difficilmente riuscirà a perdonarsi di aver lasciato che Tamlen toccasse quel maledetto specchio, e oltretutto è difficile cancellare secoli di odio e soprusi da parte degli umani, è un problema che tutti i Dalish hanno e dal quale non si può prescindere. Mi piace moltissimo come sia arrabbiato con la sorella, per il fatto che non vuole perdere anche lei e che non sopporta l'idea che si sia messa in pericolo a causa sua...
Melinor invece sarebbe stata un'ottima guardiana, e sono certa sarà un'altrettanto ottima Custode: diplomatica, stratega, accomodante quando serve ma ferma nelle sue decisioni. L'affetto verso il fratello la muove ad abbandonare tutto e accompagnarlo in un viaggio terribile, ma lo fa come se fosse la cosa più naturale del mondo, è d'altronde suo fratello. Mi è piaciuto anche nel capitolo precedente il suo rapporto con Merril, Melinor che l'ha sempre vista come una rivale e l'altra come qualcuno da seguire, rende ancora più commovente quello che succede poi col Clan in DA2 e mostra come Melinor riesce infine a rendersi conto dei propri errori.
Hai reso bene anche le differenze con quello che hanno sempre conosciuto i due fratelli, con Melinor che cerca di scoprire più cose sulla Chiesa, i Templari e altro, di cui se ha sentito parlare, sarà sicuramente stato distorto e per sentito dire. Una cultura completamente diversa in cui devono per forza interagire, non è facile.
Duncan è perfettamente IC, mi diverte vederlo interagire con i due fratelli in questo modo così cordiale, quando io l'ho trattato malissimo.
Alistair... è sempre il nostro Alistair. Un po' mi spiace per lui, tutti i suoi sforzi di risultare simpatico rimbalzano sulla muraglia d'astio di Merevar, meno male che c'è Melinor a dargli qualche soddisfazione, nonostante lo consideri proprio uno strano umano (lo è, anche secondo gli standard umani...).
Per quanto riguarda lo stile, scorre piacevolmente e, nonostante i capitoli siano lunghi, non sembrano tali, riesci a tenere il lettore incollato, descrivendo bene ambienti e personaggi. I dialoghi sono molto naturali.
Al prossimo capitolo, e ancora complimenti! :D |