Recensioni per
Granada, addio
di mystery_koopa

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/10/18, ore 15:16

RECENSIONE PREMIO "KISS FLASH CONTEST":
Eccomi, ancora, per la recensione premio; dalle note ho appreso che questa è la prima storia che pubblichi su efp, e sono felicissima di poter recensirla.
Confermo ciò che ho detto precedentemente: sei estremamente bravo a scrivere nell'ambito storico, vuoi per la tua bravura nella scrittura, vuoi per la tua ampia conoscenza in ambito storico.
Questa volta scrivi di due ragazze, dilaniate dalla guerra Libica che continua a distruggere vite e famiglie intere.
Ho amato questa storia femflash, la storia di Amal mi ha toccato il cuore: dalla morte della madre, alla sua benedizione sulla storia d'amore tra lei e Zafira.
Inoltre, mi è piaciuta molto la descrizione del viaggio, un viaggio tormentato vero la libertà... verso la libertà di amare.
Sono felice che in questa storia, seppure si parli di guerra e dolore, ci sia stato un lieto fine per due protagoniste e il loro amore.
Grazie per questa bella lettura.

Recensore Master
10/10/18, ore 17:44

Recensione premio per il contest “Betrayment and Infidelity Contest” giudice Skyfall16 – recensore sostitutivo Shilyss.

Ciao mystery!
Dividerò questa recensione in due parti, di cui la prima piena di lodi sperticate, la seconda con qualche appunto (spero) utile; parto dal presupposto che possano spingerti a crearti cose sempre più belle. Avendo letto alcune tue storie recenti, sono rimasta davvero colpita dall’evidente salto di qualità che c’è tra questo lavoro, comunque buono e pregevole, e gli altri più recenti. Continua così, perché hai una bella penna/tastiera.

Ma partiamo dalle lodi :) . Questa è la tua prima storia ed è un racconto di senso compiuto e di natura storica molto ben fatto. Hai creato un contesto ben definito e anche originale – raccontando degli sconfitti – e lo hai fatto scegliendo una ragazza musulmana che è innamorata, riamata, della figlia del socio del padre. Per certi versi, la tua storia mi ha ricordato talune novelle del Boccaccio, dove il Fato o il destino intervengono in aiuto dei protagonisti sfortunati. La ragazza si strugge, si dispera perché deve abbandonare casa e, durante il viaggio, la nave naufraga e affonda e lei si salva per miracolo proprio con l’amata. Potranno vivere in un’isola deserta. C’è il romanticismo, c’è la guerra, c’è l’elegia di Amal che si accomiata dalla tomba della madre, che tenta di portare via le sue cose e ci sono i suoi pensieri che hanno una loro forza. Sono belle le immagini che hai creato relative al commiato della protagonista: suggeriscono davvero l’abbandono di un luogo amato e ho apprezzato il fatto che Amal senta il peso dell’abbandono nonostante la città sia stata conquistata dai cristiani, che fanno solo da sfondo alla protagonista. Mi sono piaciute anche le figure retoriche che hai usato all’interno del testo e la descrizione finale, delicatissima, dell’unione delle due ragazze. Quindi complimenti per aver creato questa storia davvero interessante e gradevole, che pure in poco testo riesce a condensare una lunga serie di eventi assolutamente comprensibili e ha una parte iniziale, una centrale e una finale. Insomma, hai davvero raccontato una storia (no, non era scontato).

Da un punto di vista stilistico, sei cambiato molto: se tu rileggessi questa shot cambieresti diverse cose, ne sono certa. Ti posso dire che è decisamente più ingenuo dei tuoi ultimi testi. L’uso de “il quale” personalmente lo detesto e lo sostituisco sempre con un più elegante che, - cosa che ti suggerisco - mentre qui:

Amal al-Mawla era stesa sul suo letto, stanca, quasi incapace di compiere qualsiasi movimento: aveva rifornito di vivande i soldati della guarnigione per tutta l[a] notte, ed era distrutta. Fissava distrattamente un arazzo rosso appeso alla parete, infatti era talmente stanca da non riuscire a dormire: tutti i muscoli e le ossa le dolevano, e la testa sembrava potesse scoppiarle de un momento all’altro.

Sostituirei totalmente l’infatti e coordinerei di conseguenza la frase.
L’amore slash tra Amal e la bella Zafira è un elemento interessante e innovativo, ma a mio avviso non sviscerato a sufficienza: mi spiego. È molto bello che Amal si confidi con sua madre e che lei capisca, comprenda. Il legame madre/figlia ha delle caratteristiche intrinseche legate proprio alla confidenza della più giovane verso la più comprensiva madre, ma questo amore saffico sembra vissuto con una “leggerezza contemporanea”. Da una donna del 1492 mi aspetto che affronti coraggiosamente sua madre o esiti tantissimo nel rivelare l’ineluttabilità di un sentimento malvisto. Con il genere storico si deve pensare come un uomo del Medioevo/Rinascimento/Vattelapesca.

E proprio sugli amori impossibili tu potevi giocare molto, drammatizzando ancora di più la vicenda e la fuga di Amal. Anche la tempesta viene descritta in maniera forse troppo breve: così facendo l’hai depotenziata. Chiaramente, questi sono dettagli che nulla tolgono a una storia davvero particolare, azzeccata nel titolo e piena di sentimenti.
In conclusione, il lavoro è assolutamente pregevole; si tratta della tua prima storia e ti faccio i miei complimenti perché in pochi mesi il tuo stile si è affinato tantissimo, ma anche dimenticando tutto il resto è evidente come “Granada, addio” sia comunque una shot assolutamente ben fatta di cui devi essere fiero. Hai raccontato una storia complessa e bella, non ti sei limitato a usare solo la virgola nella punteggiatura (grazie, ho apprezzato) e hai dimostrato di avere empatia e fantasia da vendere.

Bravo!
Alla prossima,
Shilyss

Recensore Master
11/08/18, ore 20:25

Premio: There's No Business Like Show Business, con contest: "Scegli il tuo premio!", di Setsy
Caro mystery-kun, eccomi qui per il tuo premio. Hai detto che questo è stato il tuo primo lavoro in assoluto? Già sarebbe comunque bella, ma sapere che si tratta di un primo tentativo le da ancora più valore.
Adesso sei già molto più raffinato, perché questa è più ingenua, ma ha tantissimi punti estremamente validi! Intanto hai trattato un femslash delicatissimo, viste le circostanze. In un mondo come quello islamico, e in genere all'epoca, le ragazze avrebbero incontrato la pena di morte, il che poteva facilmente spingerti a conferire alla storia un tono melodrammatico molto calcato. Invece hai presentato la situazione con una sensibilità più moderna, tua, non fuori contesto. Si vede la naturalezza di questa coppia che ha avuto la rarissima fortuna di conoscersi in una situazione - quella delle famiglie che lavorano insieme - che le ha protette, e che non hanno mai smesso di sognare un avvenire insieme. Forse è la forza dell'amore, forse quella della gioventù: o magari è stata la guerra. Quando siamo di fronte al pericolo di morire, le priorità vere si fanno sentire. Un mondo sta per crollare, con la rovina e la rinascita che questo offre, come se fosse un cataclisma che modificherà il territorio sul quale andrà ad abbattersi
Le famiglie sono state molto sfortunate, ma è già miracoloso che loro si siano salvate entrambe
Per altro hai utilizzato come ambientazione una città, Granada, che mi è rimasta nel cuore, specie l'Alhambra, ovvio, per la sua sonutuosa bellezza, e ho potuto "vedere" la scena davanti a me. Ci sei stato? *-*
La descrizione del tipo di armi e in genere dell'assedio spagnolo, per quanto brevi, mi sembrano giustissime. Questo è fondamentale in una fiction storica, altrimenti se si individuano errori ci si sofferma li. Invece la semplicità va bene perché la vicenda è fondamentalmente romantica.
Insomma, puoi essere fiero di questo lavoro!
grazie ancora di aver partecipato, alla prossima,
Setsy

Recensore Master
05/06/18, ore 22:17

Buona sera~ ^^
Ho voluto passare a leggere la tua prima storia pubblicata, in parte anche perché un po' più lunga delle altre. Posso dirti che il miglioramento rispetto alla tua storia più recente che ho letto si nota. In generale il tuo stile è sempre ben curato e ricco di descrizioni evocative.
Mi piace che le protagoniste siano due giovani donne, molto dolce e delicato il modo in cui racconti del loro amore clandestino. Per i tempi è comprensibilissima la loro paura di esporsi, eppure le figure comprensive non mancano, come la povera madre di Amal.
Hai scelto un contesto e un punto di vista entrambi molto originali. Io lo apprezzo sempre quando un autore cerca di uscire dai soliti argomenti o temi canonici per imbarcarsi in qualcosa di inusuale.
Il finale è un lieto fine meritato, richiama un po' Adamo ed Eva, loro sole e la possibilità di un nuovo inizio. Stupendo l'uso che ne hai fatto di quella citazione in chiusura che già compare durante il testo, molto esplicativa.

1° recensione premio per il contest “Solo Cenere”
(Recensione modificata il 05/06/2018 - 10:19 pm)

Recensore Master
01/03/18, ore 23:38

Ciao^^
ogni promessa è debito d'onore, per cui eccomi qui. Devo anzitutto farti i complimenti per come hai delineato il contesto storico, con estrema cura e senza introduzioni pesanti ed "erudite": di fatto, il contesto altro non è che lo scenario su cui si muovono i personaggi, è parte della storia e deve appunto "muoversi" in sinergia con i protagonisti... prendere vita e colore, ed apparire esso stesso come una "vicenda" coinvolgente ed appassionante. Detto questo, se posso (senza pretese, ovviamente) darti qualche suggerimento, ti direi di fare attenzione alla costruzione delle frasi, che risulterebbero spesso più snelle se "spezzate" in più periodi, con meno subordinate (quanto a questo, siamo sulla stessa barca... anche i miei periodi sono troppo spesso troppo lunghi e complessi!).
Soprattutto, ti direi di approfondire un po' di più l'anima dei personaggi, dando loro spessore. Quello che più mi attira in una storia è proprio vedere come il personaggio "cresce", si sviluppa, matura. Tra l'altro, da sempre noi ci identifichiamo nei personaggi di libri o di film, proprio perchè hanno un'anima, e in essi ci ritroviamo. Di fatto, la tua protagonista e la sua amica vivono una serie di vicende e di avvenimenti anche complessi, però non ci è dato toccare con mano cosa sentono, come interpretano i fatti intorno a loro: il risultato è che paiono un po' troppo distanti...
... in ogni caso, se questa è la tua prima prova "ufficiale" non posso che farti i miei complimenti. Hai talento, hai "studiato" attentamente il periodo storico, attraverso la narrazione veicoli anche informazioni e note che arricchiscono il bagaglio culturale del lettore: bravo, molto bravo. Mi pare di capire che sei molto giovane, e questa è un'arma a tuo favore: l'esperienza e il mestiere crescono col tempo, vai avanti tranquillo, io intanto continuo a seguirti.

Recensore Master
22/02/18, ore 03:47

Ciao!^^
Ti chiedo scusa per la lunga latitanza, ma mi sono un po' persa tra scrittura e letture varie...
Mi sono buttata su questa storia quasi per caso, ma ho intenzione di recuperare un po' tutte le tue pubblicazioni, vedo che stai scrivendo un sacco ultimamente... e ovviamente, voglio recuperare la storia bizantina^^
Non avevo mai letto nulla di ambientato ai tempi della Reconquista, soprattutto dal punto di vista arabo. Seppur breve, questa storia mi è piaciuta, molto dolce e toccante... soprattutto la scena in cui Amal ripensa alla madre e alla confessione che le ha fatto in punto di morte, mi è sembrata molto significativa.
E poi la conclusione, un vero e proprio colpo di scena! All'inizio pensavo che sarebbe finita male, che le due ragazze fossero destinate a separarsi o a morire (almeno una delle due)... invece, un lieto fine apprezzatissimo: dovranno vivere lontane da tutto, ma almeno saranno insieme. 
Per il resto, complimenti per la precisione storica inappuntabile e la tua capacità di ricreare il contesto in una maniera così nitida e coinvolgente. Lo stile è un po' "acerbo", ma dato che è la tua prima storia sono convinta che col tempo potrà solo migliorare :)
Complimenti, una lettura molto piacevole.
Alla prossima!^^

Recensore Veterano
18/02/18, ore 13:48

8,5/10 – Stile, grammatica, lessico: Allora, stile scorrevole e piacevole da leggere, ottime descrizioni, soprattutto dei luoghi e del contesto storico. Il punto forte della storia sia proprio questo; hai ricreato il contesto storico bene, o meglio, si vede che comunque non hai scritto la fanfiction totalmente a caso e c'è una cura adeguata nel descrivere sia la città sia la situazione della penisola in generale.
Al tempo stesso, parlando del lessico, credo che tu non sia andato troppo oltre: la scelta delle parole non è qualcosa che stupisce, questo non rende la storia meno piacevole, ma ha comunque registro medio, nonostante sia una storia un po' “impegnata.”
Devo piccole critiche sono:
♠L'impostazione: a parer mio ci sono delle parti in cui potevi andare a capo, ma invece hai scritto tutto di seguito. Esempio → [Era bellissima, con degli stupendi occhi verdi...]; [Salì le scale per prepararsi il bagaglio]; [Sua madre, quanto le mancava...] Idem e soprattutto da [Il mattino seguente...] non c'è mai uno stacco, rende la lettura un po' più pesante. [Nessun posto è casa mia...] → Non so se hai sentito la canzone, ha delle pause che forse non volutamente hai rispettato con i puntini di sospensione, ma avrei evitato di utilizzarli per quattro volte di seguito.
♠Errori e dubbi vari: Allora, questo credo sia un errore di battitura, perché altrimenti la frase mi pare un po' confusa → [A sud si scorgeva in lontananza il porto di Elvira, dal quale partivano le galee colme di coloro che provavano a fuggire verso Tlemcen, Algeri e il Marocco, per iniziare una nuova vita oltre lo stretto.] Sarebbe IN Marocco? Oppure, in lontananza il porto di Elvira e il Marocco?
♠Egira 898 → Lo chiedo per un dubbio, non per indicare un errore; ho provato ad utilizzare diversi convertitori e indicavano 897, ma in uno veniva segnalato che potevano esserci differenze di 24 ore.
Tu quale hai utilizzato?

6,5/10 – caratterizzazione personaggi/IC: Come ho detto prima, credo che il punto forte della tua storia sia stato il contesto, ma per i personaggi si poteva fare molto di più.
Ok, è un amore impossibile – questo è uno spunto che troviamo in un sacco di storie diverse, ma a parer mio avevi a disposizione diverse idee per poter amplificare il discorso.
Lo so che potrebbe essere scontato il rapporto tra omosessualità e Islam, si sa che nella storia tendenzialmente non era un amore accettato, ma nella tua fanfiction la tematica nella tua fic è molto standard e toglie delle peculiarità che potevano, sicuramente, arricchire i pensieri delle due ragazze. Oltretutto, si sa qualcosa in più di Amal, ma non di Zafira; credo che questo renda molto più semplice e, se si può dire, banale, una storia che ha grosse potenzialità.
Per quanto il contesto sia interessante, chi legge la storia non prova molto per le protagoniste, proprio perché non vi è molto su cui riflettere.

3/5 – Gradimento personale: Meriti comunque un buon punteggio, soprattutto perché la città di Granada è descritta in un contesto storico preciso e ben elaborato; avresti potuto guadagnare di più sicuramente se le protagoniste fossero state meno piatte, aggiunto anche al fatto che l'idea di un amore difficile è stra-abusata nella letteratura.
[Aggiunta] Nel genere storico, comunque, non manca la caratterizzazione dei personaggi; ho capito che abbiamo criteri diversi nello scrivere storie, ma il genere di cui ci occupiamo è vasto e molto spesso è considerata come punto centrale la stessa personalità dei protagonisti, quindi attenzione. (esempi classici → i personaggi dei promessi Sposi, Guerra e Pace o anche per storico-romantico Suite francese.) Comunque bravo!

4/5 – Utilizzo prompt “Guerra”, utilizzo della canzone “Nessun posto è casa mia” di Chiara, luogo-Granada. + 1 punto per coppia femslash

Recensore Master
13/02/18, ore 14:04

Ciao caro.
Eccomi qui, ero davvero curiosa di dare un'occhiata ai tuoi scritti. Ho deciso di iniziare con questa one-shot, che tra l'altro è anche la prima in ordine cronologico.
Ho trovato molto interessante il contesto storico, in poche righe sei riuscito a ricreare alla perfezione l'ambientazione e l'atmosfera del tempo. La trama è coinvolgente, fin da subito il lettore può immedesimarsi nei pensieri e nell'animo della protagonista, che ho trovato ben caratterizzata e per nulla banale. Hai espresso con molta profondità i timori e le speranze della giovane Amal. In particolare ho apprezzato la parte in cui la ragazza ricorda la madre e riflette sul loro rapporto, molto toccante.
Un racconto tragico, in cui è ben visibile il dolore di un popolo costretto ad abbandonare la propria terra, ma nonostante tutto nel finale hai voluto lasciare un po' di speranza, una scelta che personalmente ho apprezzato.
Ho notato solo qualche piccola ripetizione, ma in generale lo stile è fluido e coinvolgente.
Complimenti, è stato un piacere leggere questo tuo breve racconto^^
Alla prossima! :)

Star_Rover

Recensore Veterano
13/02/18, ore 13:27

Una promessa è una promessa ed eccomi qui a recensire!
Una storia molto delicata, questa, che vede in primo piano la guerra, la caduta di Granada, contornata dalla storia d’amore delle due ragazze che, fortunatamente, trova una conclusione felice: la scrittrice di angst che è in me credeva che una delle due sarebbe morta/si sarebbe sposata/ insomma che non sarebbe finita bene. Beh, per una volta sono contenta di essermi sbagliata.
(Mi è piaciuto anche il personaggio della madre, appena accennato, ma che dimostra di accettare l’amore tra le due ragazze ;))
Si vede davvero che questa è la tua parte di storia preferita, vista la precisione con cui tratteggi la scena.
Beh, che dire, alla prossima!
L_A_B_SH

Recensore Master
31/01/18, ore 12:26

Ciao!
Questo racconto è di una delicatezza unica, proprio come la cultura araba (che dir sì voglia, è di un fascino etereo), e mi fa arrabbiare che oggi si pensi a questa gente come i "cattivi", quando allora i "cattivi" furono i cristiani... Ok, la smetto, altrimenti non la finisco più!
Hai un dono per la scrittura, si nota già fra le prime righe, sei riuscita a caratterizzare la protagonista e i suoi sentimenti senza troppi giri di parole. La parte che ho preferito è la descrizione della città (secondo capoverso per intenderci) perché non è mai semplice descrivere un luogo.
Passando alla grammatica, ho riscontrato un paio di errori, ma ti riporto solo quelli dei tempi verbali:
- Non sapeva se suo padre sarebbe riuscito a farla imbarcare - se suo padre fosse riuscito;
- era stata l’unica persona che aveva mai saputo di lei e Zafira - che avesse mai saputo;
- non le importava se avrebbe dovuto ancora nascondere - se avesse dovuto.
Piccoli accorgimenti, insomma ;)
Infine, ho tirato un sospiro di sollievo leggendo il finale.
Complimenti davvero.
Nina

Recensore Master
26/01/18, ore 09:05

Ciao! Partecipo anch'io al contest "Plus Ultra - Oltre i nostri limiti" e siccome sono incuriosita dalle storie degli altri partecipanti, eccomi qui. ^^

E' il primo racconto che pubblichi o il tuo primo racconto in assoluto? Semplice curiosità perché racconti fatti storici, descrivi luoghi e riesci a caratterizzare i personaggi con naturalezza, e per farlo sono necessari studio e spirito d'osservazione; però ci sono alcune cose tipiche di chi è alle prime armi, per esempio alcune ripetizioni all'inizio (quoto fra tre asterischi) ***Amal al-Mawla era stesa sul suo letto, stanca, quasi incapace di compiere qualsiasi movimento: aveva rifornito di vivande i soldati della guarnigione per tutta le notte, ed era distrutta. Fissava distrattamente un arazzo rosso appeso alla parete, infatti era talmente stanca da non riuscire a dormire:***
e frasi da rivedere per semplificarle come ***Amal strinse la mano di Zafira e si gettò nell’acqua gelida, aggrappandosi con una mano alla borsa che prima della partenza aveva ricoperto con una lamina di bronzo per proteggerla dall’acqua, che avrebbe distrutto le lettere, e con l’altra alla sua amata, dalla quale non si sarebbe separata nemmeno a costo della morte.***

Mi è piaciuto molto il racconto, sei stato bravo a descrivere tutto: l'atmosfera, i timori, la storia d'amore tra le due ragazze... Potevo empatizzare col padre quando dice alla figlia che bisognava fuggire via dalla loro città; sentire la frustrazione di Amal e Zafira, che dovranno sempre accontentarsi di una mezza felicità.

L?unico consiglio che ti do è: quando finisci di scrivere qualcosa, lascia trascorrere qualche ora o un paio di giorni, e poi rileggi tutto d'un fiato. In questo modo noterai subito quando c'è qualcosa da correggere e ti sarà più semplice sistemare le frasi che hanno bisogno di una rassettata. :)
Alla prossima!

Recensore Master
23/01/18, ore 08:16

Ciao carissimo^^
premetto: io di solito non leggo femslash, ma nella tua storia vi si fanno solo accenni molto delicati, cosa che quindi non ha (per me) per nulla guastato l'effetto generale della vicenda.
In primo luogo, complimenti per come sei riuscito a rendere il contesto storico. Non fai la pedante trattazione da maestrino, che avrebbe fatto fuggire il lettore peggio del repellente per i gatti, ma butti particolari qua e là, con aria da nulla, e alla fine il cervello del lettore "unisce i puntini", per così dire, e ne ricava una figura che gli si mostra davanti agli occhi senza che nemmeno lui (o lei) si sia accorto di averla evocata.
Hai reso molto bene anche i turbamenti, la tristezza e la paura di chi è costretto ad abbandonare la propria casa e i propri ricordi perchè incalzato dalla guerra.
La fine mi è parsa dolceamara. Dolce, perchè le due ragazze sono vive e sono insieme, finalmente lontane dalla violenza e dalla paura. Amara, perchè finiscono in un posto dimenticato da Dio, con la prospettiva di vivere di (poco) grano selvatico e conigli se ne catturano qualcuno...
Ma è così, del resto: la vita ti dà e ti toglie, ti concede e ti strappa, e spesso la felicità è solo una questione di adattamento.
Una storia bella e struggente, complimenti^^

Recensore Master
07/01/18, ore 13:59

Buon pomeriggio.
Il racconto di una vera tragedia, per la popolazione musulmana che ormai da secoli viveva in Spagna...
Complimenti, il testo l'ho trovato ben scritto.
Buon proseguimento di giornata :)

Recensore Master
06/01/18, ore 21:05

Quando Granada cadde, il suo ultimo sultano, Boabdil, si allontanò dopo avere consegnato le chiavi della città a Isabella e Ferdinando di Aragona, i re cattolici, che chicco a chicco, avevano riconquistato l'Iberia, la ricca melagrana. Condannato all'esilio, contemplò la perduta città ad un passo, che s chiama (dice la leggenda) l'ultimo sospiro del moro. Un tempo di leggende, avventure e fragilità, cui ci riporti, con la storia di due coraggiose ragazze, che saranno e staranno insieme, ben più fortunate di Boabdil. Tematica delicata, che rendi senza eccessi o sbavature, grammatica buona al pari della sintassi. Per essere il primo lavoro, come osservi su Efp, che pubblichi complimenti!! Well done. In attesa di Tue un caro saluto Jane Queen Empress