Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94
È un mondo di cartone. |
Ale, eccomi qua! |
Caro Ale questa poesia è a dir poco stupenda! |
Avevo voglia di leggermi una poesia e sapevo dive venirla a trovare Con sicurezza. Che devo dire mi è piaciuta e come sempre scritta bene, come tu sai fare. |
Ehii, eccomi! |
Dimmi una cosa: ma tu scegli gli argomenti su cui scrivere poesie di proposito per farmi buttar giù recensioni chilometriche? Cioè.... Tu ora mi proponi un componimento sulle chat, social e la triste realtà virtuale in cui viviamo! Devo essere sincera e devo pure trattenermi dal parlare troppo, perché ho un profondo dissenso nei confronti di tutto ciò. A me fa grande tristezza vedere gente, soprattutto giovanissimi, ipnotizzati da un cellulare, scene di panico se non c'è rete o la batteria è out. Ma siamo alla frutta? Dobbiamo poi discutere dei contenuti? Auguri! Sui social c'è di tutto: da cosa fai appena sveglio al colore dei calzini che indossi, giusto per dire due stupidaggini. Sai cosa me ne frega? Io vivo lo stesso senza sapere tali informazioni e se proprio voglio scoprire il colore dei calzini, preferisco incontrare un amico di persona, magari davanti ad un caffè e sbirciare sopra i lacci delle scarpe. Almeno così esco in po' e trascorro un po' di tempo con una persona in carne ed ossa, non davanti ad uno schermo. Il problema è questo e il muro di cui parli è ben più resistente di quelli in mattoni perché ci rinchiude e ci isola dal mondo vero. Quando raccontiamo del mondo di vent'anni fa, un mondo senza internet, con le cabine telefoniche al posto dei telefonini o i cartoni in TV che finivano ad un determinato orario, i giovanissimi ti guardano come se fossi fuori di testa. Non voglio criticare il progresso, ma l'uso che se ne fa. Perché se sui social tu chiedi aiuto sul serio quando nessuno ti ascolta e poi fai un gesto sconsiderato, come per incanto poi tutti ti vedono. E prima? Tutti pronti a sfottere, criticare e sparare contro, specie se sei uno sfigato. Lo chiamano cyberbullismo ed è pericoloso tanto quanto i cari vecchi bulli che ti rubavano le figurine, solo che quelli erano circoscritti al paese o al quartiere. Questi potenzialmente coprono il mondo intero. E ti sbattono con violenza contro il muro virtuale che fa molto male. Io che sono una sfigata evito tutto ciò, sto nel mio piccolo mondo e me lo faccio bastare. Se vado contro corrente non me ne frega nulla, meglio pochi amici reali con cui vedersi al bar che migliaia di amici su facebook che quando servono, spariscono con un click. |
Molto bella e vera anche questa. Sono la prima a cercare comprensione e confronto in chat, Ma spesso i social diventano soltanto dei muri per sbandierare stupidità ed egoismo, parlare senza essere interrotti, dare addosso al più debole e chi non la pensa come la maggioranza. I gruppi WA sono l'orrore, io non faccio che cancellarmi! A presto, Rowan ^^ |
"Il mondo della chat è la verità |
Buonasera! |