Buonasera, eccomi qui tornata con piacere alla lettura di questa long interessante, complessa, davvero ben costruita e gestita. Mi immergo in questo momento idilliaco di famiglia che si ama e che vive un insieme di attimi meravigliosi, proprio da cartolina, davvero una Mulino Bianco traditional family, e già qui, non so, la sensazione era strana. Sul serio, tutto troppo bello, perfetto, tutto così deliziosamente limpido. Le cose sono due, mi sono detta: o stanno per morire tutti per qualche motivo che non conosco ancora, oppure…
Ecco, la seconda ipotesi: un sogno. E ci ho azzeccato, veder tutto scorrere così, volare, risollevarsi, la stella, la ragazza ed il ciondolo, il bacio, ed ho incamerato tutto dell’atmosfera onirica sentendomi scrollare come con la sveglia che ha suonato. Mi presenti il protagonista che ha un passato doloroso alle spalle, fino a dove lo ricorda: non so perché ma ho un debole per i personaggi con problemi di memoria, mi piacciono un sacco perché sono complessi, e vivono delle dinamiche non sempre semplici. Simpatica e peperina, non ha peli sulla lingua la controparte femminile, mostra già parte del suo carattere anche solo nella vivacità dei dialoghi in cui coinvolge l’altro. La mia attenzione però viene attirata dal cronista, che personaggino infido e senza filtri, così, in televisione! Proprio una lingua lunga che non ha paura di dire ciò che pensa, direttissimo per poi piazzarci il Maestro lì, proprio lì, come si presume faccia tutte le mattine in piena ovazione. Me lo sono immaginato stile film anni ’70- ’80 stile prediche in chiesa alla Blues Brothers con un Alleluja sostituito dalla parola Maestro, penso di essermi fatta capire: efficace, decisamente. Ed è proprio quello che ho visto, ma l’entusiasmo qui manca, anzi: sembra di vedere un lavaggio del cervello in diretta televisiva. In questa parte sembrano due semplici persone che hanno il loro presente da vivere e mandare avanti.
E poi via, si passa ad un’altra scena, altre razze, altra atmosfera decisamente. Spieghi il tutto come fosse naturale avere a che fare con tanti tipi differenti di esseri viventi, e mi piace perché non sento il peso di qualcosa di inventato a cui devo fare finta di credere: mi sembra davvero d’avere a che fare con cose che vedo tutti i giorni , perché non c’è alcun tipo di forzatura nei tuoi salti temporali e spaziali. Affascinante questa specie, e devo ammettere che sembra davvero una manna dal cielo che esista pure. Certo, se non fosse per questo simpaticissimo elemento nato con manie di protagonismo e una certa megalomania a mandarlo avanti con la sua azienda ed i suoi scopi. Scalata sociale ed economica, arrivando vicino al maestro, presumo lui sia praticamente invischiato ovunque ed importante come pochi. Sono rimasta rapita dalla storia di Vorkye, della sua stirpe e del pianeta, del fratello e di come abbia incontrato il Signore del Tempo: rapita, piacevolmente ipnotizzata, il racconto cinico e tragico che mi fa capire come girino le cose per lui al giorno d’oggi è stato d’impatto ed ha catturato completamente tutta la mia attenzione.
Il maestro e lui, legati da un accordo, vedremo come andrà. Da una parte il drago rosso, e dall’altra Angel che ha dalla sua il drago blu quindi? Quello che dovrebbe essere ucciso da Vorkye per conto del Maestro? La cosa si fa sempre più interessante mano a mano che passa il tempo, uhhh!
Angel sembra davvero una persona in grado di attirarsi le sfighe ad un certo punto, ma non credo proprio sia così: il lavoro perso, il contatto con Yuko, la possibilità di lavorare per lei, il desiderio espresso ed il cappello di paglia – IL cappello di paglia, riconoscibilissimo perché c’è solo quello secondo me, con le immagini mandate al cervello al ragazzo – fanno presagire che nel suo passato c’è molto di più di ciò che si voglia e possa credere. È circondato da persone misteriose e mistiche, particolari, ma pure l’amica lo è a quanto pare, e sembra tentino di aiutarlo, o per lo meno di controllarlo. Che tutti sappiano qualcosa di cui io e lui siamo all’oscuro? Chi è veramente? Perché soffre di amnesia e perché il drago gli appare? Insomma, questa lettura ha tanta della mia curiosità addosso che non hai idea, ci sono molti interrogativi a cui non vedo l’ora di rispondere continuando con i prossimi capitoli. I personaggi non sono molti, vengono ben gestiti, caratterizzati in modo particolareggiato, e soprattutto mossi a turno di modo che si incastrino perfettamente l’uno con l’altro alternando i POV. È sempre un piacere leggerti, alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3 |