Recensioni per
Storia di un Reattore e Filosofia in Pillole
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/04/20, ore 15:17

E così sono arrivata alla fine di questa storia.
Ho adorato quest'ultimo capitolo per almeno due motivi: il primo è che, ancora prima di leggere le tue note finali pensavo che sarebbe davvero perfetto come analisi pre Civil War. Questo è esattamente il Tony che firma gli Accordi di Sokovia, e sì, togliere il reattore prima di CW non aveva senso.
Dopo, sicuramente sì (anche se io, a quel reattore, continuo a essere affezionata).
Il secondo motivo è il dialogo tra Tony e il dottor Banner. Ti è riuscito così naturale che sembrano loro. Si percepisce la stima reciproca, i primi passi ancora incerti di un'amicizia e di una comprensione che li accomuna. Loro "parlano la stessa lingua", pur essendo profondamente diversi.
Hanno un approccio diverso, sono scienziati prima che supereroi, sono profondamente umani.
(Ho scritto un dialogo tra di loro in una mia storia e non è stato semplice).
Il tuo modo di caratterizzare Tony è davvero invidiabile, e sono sicura che lo ritroverò nella prossima storia.
A presto. ^^

Recensore Master
01/02/19, ore 20:18

Ciao carissima^^
eccomi anche qui. Abbiamo un Tony diverso, nuovo. Come un metallo che è passato attraverso la fucina, per usare un pragone un po' abusato. Come qualcosa che da nuovo e bello passa attraverso varie vicissitudini e un po' si rovina, un po' si sporca, ma acquista fascino e personalità.
Diciamo che l'esperienza dell'Afghanistan costringe Tony Stark a fare un reset delle priorità della vita, uno di quei reset che fai solo se sei obbligato e che ti costano sangue e patimento.
È ancora lui, eppure non è più lui: è un'altra persona, con altri obiettivi e altre priorità.
Tu hai descritto benissimo questo cambiamento, facendocelo in pratica vivere assieme al tuo protagonista, facendoci vedere ogni passo attraverso immagini simboliche, la batteria che sfrigola, le mani rovinate e altre. Facendoci vivere i pensieri di Stark, le sue paure, la sua rabbia, la sua volontà che man mano si rafforza e si libera di tutti gli orpelli che la sua vita da rampollo ricco e viziato gli aveva lasciato addosso.
Complimenti, ho adorato questa storia, davvero.

Recensore Master
25/07/18, ore 14:19

Eccomiii, un poco più tardi di quando pensassi, ma finalmente arrivo a concludere il recupero di questa raccolta ^^.
Come detto prima, ero curiosissima di vedere la reazione di Bruce: per fortuna questa volta non si è addormentato eh :P. No beh, in realtà lo immaginavo, dopotutto questa era una vicenda molto più seria, e che avrebbe portato Bruce a capire meglio certi aspetti e certi atteggiamenti del suo amico, quindi giustamente è rimasto attento :)
Molto belle le sottolineature che ha fatto, in special modo quella relativa alla morte di Coulson: non avrei mai immaginato che la reazione di Tony di fronte a quella tragedia potesse essere dovuta a ciò che ha vissuto in passato. Io l'ho sempre vista di più come un "voglio vendicare un mio amico", è molto interessante immaginare invece che la morte di Phil possa avergli riportato alla memoria quella di un'altra persona che in fondo ha dato la vita per proteggerlo. Aaaawn, brava, ben fatto ^O^. Inoltre un ragionamento del genere è molto 'da Bruce' quindi oltre all'originalità complimenti per avere inserito un elemento che è rimasto IC. Che New York fosse per Tony una sorta di ulteriore espiazione avrei in effetti potuto immaginarlo, sebbene io la vedessi anche in maniera più egoistica (e probabilmente sbagliando) come un: "voglio dimostrare a Rogers che sbaglia". Rogers che a quanto pare un pochino deve ricordare a Tony Yinsen, correggimi se sbaglio ^^ (o almeno, ho inteso così il motivo dei loro continui battibecchi).
Bellissimo infine il motivo che spinge Tony a non sbarazzarsi del reattore: ricordare come fosse prima, quanti sbagli avesse commesso. E in base a questo, spronarsi a fare sempre meglio.
Davvero un'ottima conclusione ♥

a risentirci alla prossima, nel frattempo ti mando un abbraccio!

Benni

Recensore Master
13/02/18, ore 20:21

Dopo così tanto tempo di attesa, alla fine la conclusione di questa storia è arrivata lo stesso troppo presto, argh.
Non oso pensare alla quantità di lacrime che verserò per Phoenix, povera me.

Che dirti, ricordo che all'uscita di Iron Man 3 eri rimasta parecchio scolvolta per la faccenda del reattore e sono contenta che a distanza di anni tu l'abbia rivalutata almeno un po'. C'è anche da dire che tu hai sempre trattato il Tony appena tornato dall'Afghanistan ed è ovvio che in quel frangente il reattore avesse un'importanza notevole e diversa rispetto a ciò che è accaduto dopo.
Io non so ancora che opinione avere a riguardo, devo essere sincera, però forse leggendo questo capitolo mi ritrovo a concordare con te sul fatto che sì, è comprensibile la decisione che prende Tony e del resto sapevamo che prima o poi sarebbe arrivata, ma probabilmente ha solo anticipato un po' i tempi. Non dimentichiamoci che Tony è parecchio instabile nel periodo IM3, una decisione così andrebbe ponderata e analizzata giorno e notte, specie se di cognome fai Stark. Se poi consideriamo tutto ciò che rappresenta il reattore - cosa che tu hai evidenziato in quasi tutti i capitoli della raccolta - è facile trarre le giuste conclusioni. 
Insomma, tutto questo era per dirti che ho apprezzato tantissimo la chiusura di questa storia.
Il fatto che il reattore serva poi per ricordare a Tony non tanto il presente/futuro (iron man) ma, al contrario, il passato, è una presa di coscienza non indifferente da parte sua. Mi piace molto questo tocco di umiltà che gli hai dato (ogni tanto ci vuole, porello <3).
In ultimo devo dirti che ho amato l'atteggiamento di Bruce nei suoi confronti, non a caso è anche il personaggio che più amo dopo Tony, perchè è uno dei pochi che riesce a capirlo e quindi a relazionarsi con lui senza alcuna pretesa o altezzosità come Rogers, senza giudicarlo troppo e senza nemmeno assecondarlo. Ritengo che Bruce, a differenza di tutti gli altri, sappia ascoltare Tony, leggere tra le righe dei suoi discorsi e soprattutto andare oltre al suo atteggiamento arrogante di facciata (non a caso Tony sceglie lui come "psicologo"), che è un po' quello che - inconsciamente o no - secondo me Tony cerca sempre nella persone. Un modo tutto suo per metterle alla prova, forse.
In ultimissimo, la breve ma immensa citazione su Pepper: in una sola frase hai racchiuso la sua essenza senza bisogno di citarla ulteriormente, AAAA BRAVISSIMA <3

Chiudo qui, con un po' di tristezza lo ammetto, perchè mi ero affezionata davvero tanto a questa raccolta <3
Un bacione e alla prossima,

_Atlas_


P.S. Mi stavo dimenticando di Phil e del paragone con Yinsen -----> bellissimo e anche un po' commovente, è bello che tu lo abbia citato fino alla fine <3

P.P.S. (Sapevi che sarebbe arrivato, ammettilo) ALLORA. Io stanotte ho sognato che il 6 marzo avresti aggiornato Phoenix. Non chiedermi perchè o per come, ma evidentemente anche il mio subconscio sta scalpitando per avere presto buone notizie. E niente, volevo comunicartelo così, a titolo informativo <3