Terza classificata al contest "Dai vita alla tua fantasia con i generi letterari! II edizione, il ritorno" - mystery_koopa con "Bloody Mary's Island" e vincitore del premio "Miglior trama"
-Grammatica:
Dal primo capitolo: "era reso ancor piò" → "era reso ancor più".
Come puoi benissimo constatare da te, all'interno del primo capitolo non ho riscontrato altri errori, di ditrazione o meno.
Dal secondo capitolo:
"Poi, tornando ancora ad una delle lingue locali" → "Poi, tornando ancora a una delle lingue locali". Attenzione alla d eufonica. Questa è una regola che prevedere il suo utilizzo unicamente quando ci sono due vocali uguali vicine.
"che ordinò a degli schiavi di spingere le gabbie dei due occidentali verso un portone" → Attenzione alle concordanze di senso tra un capitolo e l'altro. Infatti, alla fine del primo capitolo descrivi come i due stranieri siano stati rinchiusi in un'unica gabbia, eppure in questo affermi che le gabbie sono due; rivedi uno dei due capitoli, decidendo un'unica linea da seguire.
"aprì le gabbie con una chiave argentea" → Stesso discorso indicato nel punto precedente. Ciononostante, considerando che hai usato più la linea delle due gabbie, consiglio di correggere la fine del primo capitolo.
"mentre il suo compagno indietreggio" → "mentre il suo compagno indietreggiò".
"li condusse a umida e buia grotta" → "li condusse a una umida e buia grotta".
"della regina ad altezza naturale posto nello salone in cui l'avevano incontrata per la prima volta" → "della regina ad altezza naturale nel salone in cui l'avevano incontrata per la prima volta".
Dal terzo capitolo:
"non erano i suoi atti, ad essere disumani" → "non erano i suoi atti, a essere disumani"- D eufonica.
"gli unici ad essere sfuggiti alla sua legge sacra" → d eufonica.
"si diressero di corsa il bagnasciuga e immersero i piedi nell'acqua fredda" → "si diressero di corsa verso il bagnasciuga e immersero i piedi nell'acqua fredda."
In generale, oltre a qualche svista o disattenzione, non ho riscontrato gravi problemi sotto questo punto di vista, percio ben fatto, davvero.
-Stile:
Dal primo capitolo:
"Erano ormai mesi che provava a fuggire dalla città, ma essa era costantemente presidiata dalle guardie reali, che avevano ricevuto ordine dalla regina di arrestare tutti gli stranieri che avessero visto, senza nemmeno accertarsi della loro nazionalità." → Questa determinata caratteristica l'ho riscontrata lungo tutta la storia e tutti i tre capitoli. Per quanto grammaticalmente parlando non sia errato, trovo che ci sia una pesante esagerazione di "che" (in generale). A lungo andare diventa una problematica o quasi, in quanto affatica il lettore durante la lettura, appesantendone il contenuto che già di per sé pretende una gran dose di attenzione.
Dal secondo capitolo:
"Nell'oscurità totale della caverna si sentivano solo i rumori metallici delle sbarre contro le quali erano appoggiati, stretti nelle loro angusta prigione". → In questo periodo, oltre a un piccolo errore che si collegga alla mancata concordanza tra capitoli ("stretti nelle loro angusta" -> "stretti nella loro angusta" o "stretti nelle loro anguste") mi sono ritrovata a soffermarmi con un dubbio. Normalmente, le sbarre non dovrebbero produre rumori se non continuamente toccate, il che non viene minimamente descritto; perciò, consiglio una breve rivisitazione, in modo da rendere il tutto più chiaro.
"Respirando profondamente per prendere coraggio, Cristophe si sporse oltre la soglia, intravedendo, attraverso uno specchio, la figura presente, riconoscendone subito l'identità: era la regina, che camminava con la testa china. Il francese riferì al suo compagno, senza distogliere lo sguardo da ciò che aveva visto ma la donna, alzando il capo d'improvviso, vide il suo riflesso nello specchio". → Come per quanto riguarda il primo punto per il primo capitolo, anche in questo vi è un'esagerazione abbastanza marcata, che ho riscontrato anche in altri punti. Trovo che tu ti sia lasciato andare troppo nell'utilizzo della virgola, creando dei periodi troppo lunghi, spezzetati e pesanti, i quali potrebbero disorientare al momento della lettura.
Dal terzo capitolo: "con oscuri latrati". → Personalmente, trovo che il termine oscuro non sia tra i più adatti a definire i latrati.
Tolti questi punti che ti ho elencato, ho trovato il tuo stile molto intrigante ed estremamente adatto a descrive una storia che si lega a eventi del passato. Ho apprezzato particolarmente le tue desprizioni, ampie e puntigliose, su qualsiasi cosa si posassero gli occhi dei due protagonisti. Questo dettaglio, inoltre, ha permesso perfettamente al lettore di immergersi nella storia, assaporandola nel modo migliore.
Il tutto, quindi, è stato molto pulito e al tempo stesso piacevole. Complimenti!
-Impaginazione:
Per quanto riguarda l'impaginazione non ho davvero nulla da dirti. Il tuo lavoro è stato magistrale ed è assolutamente perfetto per godersi maggiormente la storia.
Tra il font e la sua grandezza, oltre ai dettagli finali e alla foto iniziale, tutto risulta perfetto.
-IC:
Per i personaggi, che dire... gli hai delineati in un modo eccellente. Tra la pazzia della regina, che è stata considerata al pari di Maria per la sua sanguinosità e crudeltà nei confronti degli stranieri e del suo stesso marito (colpevole solo di accettarli di buon grado). Tra l'altro, mi ha fatto anche piuttosto pena, specie alle battute finali. Nonostante le sue gesta non siano sempre brillate per giustizia e generosità, i suoi intenti erano buoni o, almeno, il voler proteggere la propria terra dagli invasori, anche se il costo per l'altra parte è stato immenso. Dopotutto, a una prima ingiustizia subita, ne ha create delle altre contro il suo "nemico".
Con Gerald e Cristophe hai fatto un buon lavoro dal lato introspettivo, permettendoci di immedesimarci alla perfezione nelle loro storie e vite: uno rimasto imprigionato in una città, costretto a nascondersi a ogni ronda e rubare per sopravvivere e l'altro bloccato nella natura, obbligato a diffendersi e nascondersi da probabili nemici e temibili predatori, oltre che dalla natura stessa. La fine, poi, per questi due personaggi non è stata tra le migliori: la nave che doveva essere la loro salvezza andata alla deriva succube della pericolosa tempesta. Cristophe scomparso, attaccato a una trave e Gerald salvo su una spiaggia, senza però essere accompagnato da quell'uomo che, in quei giorni, era diventato un fondamentale alleato per la sopravvivenza e per la vita.
-Utilizzo del pacchetto:
Il pacchetto, a mio avviso, è stato utilizzato in modo perfetto. La citazione è stata immersa a regola d'arte all'interno della trama, dandole un valore aggiuntivo, attaccandola immediatamente nella mente del lettore o, almeno, nella mia. Incredibilmente d'effetto, che ci ha dato uno scorcio importante sulla mentalità del personaggio che l'ha pronunciato, che è stato costretto da forze maggiori a salvarsi in mezzo alla natura pericolosa. Il genere, ovviamente, è stato rispettato alla grande. Avventura, paura, pericolo e speranza si amalgamano alla perfezione dando vita a una storia assolutamente da urlo, meritevole di premi su premi. I personaggi, per cattive scelte e avvenimenti inaspettati si trovano a dover lottare per la propria vita, dascondersi da nemici e sopravvivere con poche risorse, sperando di raggiungere che la sponda in cui stanno aspettando le navi europee quei pochi supertiti all'interno di un luogo dove il massacro dei cristiani avvieni ogni singolo giorno.
Il prompt è, in poche parole, ciò che muove i protagonisti: il senso di pericolo amplifica il loro senso di sopravvivenza, amplifica il loro desiderio di restare in vita e ritornare a casa, amplifica la mancanza che provano per la loro terra natale, oltre al desiderio di sfuggire dalle grinfie della perfida regina.
-Gradimento personale:
Inutile dire, considerando i punti precedenti, che la storia mi sia piaciuta. Molto.
Con questa storia ho scoperto parte di eventi storici di cui non ero a conoscenza, uno spiraglio su una regina vendicativa ma desiderosa di difendere la sua terra e le sue caratteristiche, anche con azioni spregevoli e inmeritate. Il finale, poi, è la parte in cui, finalmente, il sentimento la fa da padrona: la gioia di essere vivi, lontani dal pericolo, e la tristezza di aver perso un compagno che, probabilmente, aveva molto da dire e che non rivedrà più. Certo è che, entrambi, porteranno per la vita a mente quel viaggio per la salvezza fatto insieme.
-Elementi Bonus:
Gli elementi bonus sono stati usati in modo magistrale e, entrambi, hanno avuto un'importanza relativamente grande ai fini della trama.
Ho gradito molto, inoltre, la rappresentazione che hai dato alla cascata e a come l'hai descritta, a come sia stata l'ultimo passo prima di raggiungere la libertà rappresentata dall'oceano e dalla imbarcazione che gli avrebbe riportati a casa.
La foresta, invece, ha rappresentato gran parte della storia: pericolosa parte da attraversare in un momento, come utile nascondiglio in un altro.
Grammatica: 8.9/10
Stile: 8,5/10
Impaginazione: 5/5
IC: 9/10
Utilizzo del pacchetto: 15/15
Gradimento personale: 10/10
Punti bonus: 4/6
Totale: 60,4/66 |