Recensioni per
Selenia - Trono rovesciato
di Corydona

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
10/07/21, ore 10:50

Ciao!
Quanta carne al fuoco in questo capitolo... Sono un po' stordita da tutte le informazioni, ma è tutto chiaro. E non vedo l'ora di andare avanti e di proseguire. Voglio assollutamente scoprire chi è l'amante di Flora, chi ha ucciso Guglielmo, sapere di più su questa Raissa che sembra una pazza...
Nicola per adesso mi piace un sacco, mi sembra un personaggio che non si fa mettere i piedi in testa... per Erik non so, devo vederlo meglio!
Vado subito al prossimo capitolo!

Recensore Master
20/10/18, ore 17:17

Ciao! Non mi ricordo nemmeno se ci eravamo accordate per questa recensione o no, da troppo tempo sono indietro, chiedo venia. Nel dubbio, però, ho deciso di passare, questa storia non mi dispiace nemmeno un po’ e poi mi ero anticipata la lettura di qualche pezzo di questo capitolo tempo fa, anche se ne avevo letti solo alcuni pezzi causali, saltandone altri. Avevo capito già che, dopo la morte di Re Guglielmo Nicola sarebbe dovuto salire al trono e avevo letto anche la parte relativa al fidanzamento tra lui e Flora, la sorella di Erik. Mi mancava, praticamente, tutta la parte relativa al ritrovamento del pugnale e al collegamento dello stemma inciso sul manico con quello dei Dal Mare. . Non so se l’hai fatto apposta, probabilmente sì… ma quando ho letto il  nome e l’aspetto della ragazza non ho potuto fare a meno di pensare alla settima principessa di Atlantica, la figlia di Re Tritone. Forse non è un caso che il principe che deve indagare su di lei si chiami proprio Erik… la mia mente ha cominciato a rimuginare… Ma evitiamo di divagare e concentriamoci su questo capitolo. Dunque, Erik scopre il pugnale e fa il collegamento, parlandone anche con Nicola. E qui tutto mi sembra molto strano. Ci dici che i due sono amici… ma non si comportano come se lo fossero: Nicola non sembra molto contento di vedere l’amico e non credo che dipenda dal fatto che suo padre è morto… non lo so, non mi sembra che lo consideri neanche un vero amico… almeno, a quanto ho letto…
Voglio dire: perché non si confida con lui? Perché non gli spiega che lui e Flora in realtà non vorrebbero sposarsi? Teme che non potrebbe capire? Ma Flora è, in fondo, la sorella di Erik, se ho capito bene, perché lui non dovrebbe volere innanzi tutto la sua felicità? Forse, se decidessero di parlare, scoprirebbero di essersi fatti problemi inutili… Ma ovviamente, queste sono tutte mie congetture e basta, la realtà è che ora, il problema più impellente è scoprire chi ha ucciso Re Guglielmo. E capisco la riluttanza di Nicola ad assecondare Erik nel tenere nascosto lo stemma inciso sul pugnale: vorrebbe giustizia o ncora meglio vendetta e ha bisogno di prendersela con qualcuno, chiunque sia. E la presenza di un pugnale così evidentemente incriminante è un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Ovviamente, lui reagisce così perché forse non è del tutto lucido e, per fortuna, Erik prende alcune decisioni al suo posto. A questo punto, sono curiosa di sapere come andr il viaggio del principe di Cnume e se scoprirà qualcosa di utile.
Alla prossima :)

Recensore Master
05/10/18, ore 14:51

Ciao!
Sono qui per l'ABC delle recensioni del Giardino di EFP.
Come ti avevo anticipato, ti lascerò una recensione medio-lunga a seconda di quanto mi viene da scrivere, io solitamente sono parecchio logorroica però xD
Ho deciso di leggere primo e secondo capitolo per farti avere un'impressione che non si basasse esclusivamente sull'inizio, in quanto è anche abbastanza breve e i capitoli mi sembrano piuttosto corti. Io sono abituata a tartassare i miei lettori con pagine e pagine, ed essendo così corti mi torna difficile fare una recensione lunga, per cui ho preferito proseguire la lettura per avere un'idea più generale della storia, anche se di poco xD
Comunque sia, ho scelto questa storia perché mi ha attirata l'introduzione e, voglio essere onesta, la presenza di un omicidio.
Se c'è sangue, io ci sono. Chi mi conosce bene sa quanto amo l'horror/il thriller/lo splatter. Purtroppo dubito che vedrò contenuti gore anche perché il rating è giallo, ma già con l'omicidio riesco a interessarmi delle vicende ;)
Quindi, il primo capitolo mi ha da subito fatto comprendere che scrivi più che bene. Non ci sono errori grammaticali, o almeno a me è sembrato di non vederne nemmeno mezzo, lo stile è scorrevole e anche piuttosto leggero, descrittivo al punto giusto e capace di far visualizzare al lettore l'ambiente che circonda i personaggi, in particolare ho apprezzato le prime descrizioni inerenti alla natura, che non ho trovato per nulla scontate o noiose, rischio che si corre sempre nell'iniziare così le proprie storie. :)
La situazione in cui il principe si trova mi è sembrata piuttosto realistica, il caos derivato dall'omicidio improvviso di un Re che tutti sono abituati a conoscere come buono, interessato al bene dei suoi sudditi. Immagino dunque sia difficile comprendere il perché di questo omicidio.
Con il capitolo successivo diventa chiaro com'è morto il Re e il pugnale con lo stemma dell'altra famiglia mi ha incuriosita parecchio, soprattutto per il collegamento che Erik ha fatto con Ariel, questa ragazza dai capelli rossi che ho immaginato come la sirenetta (colpevole il "Dal Mare", credo), forse perché sono una persona banale? XD
Nicola ha questo dialogo con Erik dove si affrontano diverse tematiche, da Flora e i complotti in merito al fatto che lei abbia un'amante segreto -anche se non si sa bene come, visto che è perennemente  sorvegliata- alla guerra che, giustamente, è da evitare. Soprattutto in condizioni del genere.
In sintesi, ho apprezzato l'inizio di questa storia e il fatto che si arriva subito dritti al punto della storia, si entra velocemente nel mondo circostante.
Erik mi è sembrato un personaggio attento, calcolatore e molto razionale, logico, nella lettura del primo capitolo. Eppure qui mi è sembrato diverso, meno riflessivo nel fare accuse davanti a Nicola, il figlio del re.
Sul resto dei personaggi, sfortunatamente non riesco a fare commenti, poiché appaiono tutti come di secondo piano, estraniati un po' da quello che li circonda. E' chiara la condizione di caos in cui sono immersi tutti, non potrebbe essere altrimenti, però nessuno sembra avere un ruolo, se non Erik e Nicola, che comunque non ho avuto modo di comprendere granché, se non per l'aspetto -a mio parere molto interessante- del distacco con suo padre che, comunque, non esclude assolutamente una forma di rispetto nei suoi confronti.
Mi è sembrato tutto molto veloce, si entra da subito nel vivo della storia, in particolare nel primo capitolo. Qui si ha il tempo di respirare un po', di capire meglio cosa succederà, di comprendere i sospetti dei personaggi.
Si arriverà un giorno molto lontano alla scoperta del killer. Posso dire di avere già dei sospetti? Io sono proprio complottista quando leggo questa tipologia di storie o vedo serie tv inerenti a omicidi e assassini. In base alla mia conoscenza dei film horror, il killer è sempre il più insospettabile. Posso azzardare quindi l'ipotesi che sia Nicola? XD
Scherzi a parte, per il momento non mi è sembrato di vedere tracce di fantasy, per cui mi chiedo quando arriverà e soprattutto come. Aspetto che mi affascina molto della storia. 
Ho gradito molto questa storia, davvero, spero di poterla continuare prima o poi perché mi farebbe proprio piacere leggerla, è davvero ben scritta ^^
Secondo il contatore che ho utilizzato per controllare le parole, sono 714, per cui, direi che posso smettere di divagare xD
Alla prossima,
fumoemiele

Recensore Junior
20/09/18, ore 13:09

Ciao,
di recente ho deciso di dare una chance anche al genere fantasy, anche se capisco quanto sia difficile trovare un lavoro meritevole, specialmente su queste piattaforme.
Ho trovato la descrizione della tua storia abbastanza convincente da spingermi a darle una possibilità, ammetto che però, avanzando con la lettura, sono giunta alla conclusione che c'è davvero molto su cui bisogna ancora lavorare.
Lo stile va bene, è abbastanza fluido e non ho nulla da aggiungere al riguardo. Quello che mi ha convinto meno, tra le varie cose di cui scriverò dopo, è senza alcun dubbio la mancanza di emozioni all’interno della trama e della storia.
Mi spiego meglio: nei capitoli precedenti si parla di un assassinio, addirittura si conversa davanti ad un cadavere riverso a terra nel proprio sangue, ma a nessuno sembra importare qualcosa. A livello più generale, anche i personaggi appaiono piuttosto piatti e fin troppo distaccati, descrivono ciò che vedono ma non sembrano essere partecipi degli eventi che stanno accadendo intorno a loro. Mi sento di dire che nessuno dei personaggi presenti ha colpito la mia attenzione, in definitiva sembrano un po’ simili l’uno con l’altro e per niente caratterizzati.
Il secondo punto che mi ha convinta poco è la velocità con cui si snoda la trama. La mia prima impressione è che hai quasi avuto fretta di sciorinare un paio di informazioni riguardo regni, eventi, famiglie e così via, ma senza dare tempo al lettore di comprendere o anche solo provare ad empatizzare con gli effettivi protagonisti della storia. Non sarebbe più interessante creare un background che il lettore possa usare per “capire” meglio il personaggio? Come ti aspetti che qualcuno possa provare interesse o perfino sentimenti più profondi per un personaggio di cui non si sa nulla? Va bene mantenere un po’ di mistero riguardo al passato, alle origini e così via, ma così è un po’ troppo. Non abbiamo neanche una descrizione fisica che possa aiutarci a distinguere i personaggi l’uno dall’altro o anche solo una distinzione significativa.
Anche la lunghezza del capitolo è un grosso punto interrogativo, a mio parere. Sarà che sono sempre stata abituata a divorare le pagine di Tolkien (non oserei paragonare Tolkien a nessuna opera presente qui su efp ovviamente), però è imbarazzante trovare un capitolo così breve quando, invece, ci sarebbero state molte altre informazioni da aggiungere per rendere la lettura più scorrevole e piacevole.
Passiamo al momento “clou” della storia: Ariel Dal Mare.
Davvero hai deciso di chiamare un personaggio in questo modo e, per giunta, affibbiarle anche dei capelli rossi? La prima cosa che mi è venuta in mente è stata la Sirenetta e temo che non sia stata la sola a pensarlo. Per un attimo mi sono detta “Cavolo, sto leggendo un crossover con la Disney dove però ci sono in ballo regicidi e disgrazie!”
Anche la scelta del resto dei nomi mi ha un po’ confusa. Fortunatamente godo di un’ottima memoria e non ho troppi problemi a memorizzare in fretta nomi di luoghi o persone, anzi, quanto meno hai cercato di citare parecchi posti differenti e ciò dà un senso di verosimiglianza con il mondo fantasy in cui è ambientata la tua storia. Però, avanzando con i capitoli, ho trovato fin troppi nomi che sembrano appartenere a realtà completamente diverse tra loro. Questa mescolanza di nomi italiani, stranieri ed “elfici” mi ha confusa parecchio, ma suppongo che, in fin dei conti, sia soltanto un problema mio questo.
Forse ho delle aspettative troppo oltre, capisco che non sia facile tirare fuori una storia come “ Il trono di Spade” o qualsiasi altra opera fantasy che goda di un po’ di fama, capisco anche il tuo impegno nel rendere questa storia grammaticalmente perfetta o quasi, però, ad oggi, sembra che l’unica cosa che possa esserti riconosciuta sia la mera perfezione grammaticale. Il contenuto non è altrettanto entusiasmante, così come i personaggi e i dialoghi che ho trovato scontati e noiosi (proprio per la mancanza di caratterizzazione di chi sta parlando). Ovviamente questo rimane solo il parere di un’umile lettrice, ma sarei ipocrita se decidessi di optare per una bandierina verde soltanto per non “urtare” i tuoi sentimenti. Credo che i pareri negativi possano aiutare molto più di quelli positivi nella crescita di uno scrittore.
Buon lavoro

Recensore Master
12/09/18, ore 19:33

Hola!
Finalmente ce l’ho fatta!
Ho avuto un po’ di casini, o per meglio dire un capitolo che è stato un parto scrivere e a cui sono stata dietro fino a stamattina XD
Caspita, mi piace proprio Erik!
Sono proprio curiosa di sapere chi ha ucciso il re, non credo sia stata Ariel.
Mi ha incuriosito anche Nicola, sono curiosa di sapere altro su di lui.
E nonostante non è apparsa mi ha affascinato anche Flora, poverina a essere costretta un uomo che non ama.
Il capitolo mi è piaciuto, spero di leggere presto l’altro.
Scusami potevo fare di meglio ma in questi giorni non riesco a riassumere bene i miei pensieri per fare recensioni decenti! Mi dispiace!
Ma in ogni caso il capitolo mi è piaciuto davvero tanto!
Un bacio e alla prossima,
Niny :)

Recensore Master
04/05/18, ore 15:21

Ok, torno su questa storia per l'ABC del Giardino.
Allora, ho visto che hai indicato le due long, anche se prediligevi più l'altra. Non mi sembrava il caso di iniziare un'altra tua storia dopo aver letto il primo capitolo di questa, quindi ho preferito continuare nella lettura di questa visto che non l'hai vietata, per poter capire meglio qualcosa di questo tuo mondo.
Sul titolo, ho dato il mio parere la scorsa volta, ricordo di aver notato il riferimento alla divinità greca. Stavolta quindi dico solo due battute sul sottotitolo. Molti non li usano, forse reputandoli troppo infantili o non necessari - non so - ma a me piace quando c'è un sottotitolo che identifica il capitolo, perché non solo è una dimostrazione di cura del testo ma dice molto sull'identità del capitolo. Questo titolo è semplice e diretto, anche perché privo di articoli o preposizioni, quindi ha un impatto forte così come il sottotitolo principale della storia, e mi piace perché è in linea con lo stile generale. Nello specifico, lo trovo semplice ma attinente con il contesto di questo secondo capitolo, proprio perché è il pugnale incriminante il fulcro o comunque il motore della conversazione tra i due principi.
Inizio con la parte più tecnica, ovvero la grammatica. Ho trovato pochissimi refusi, che ti segnalo qui di seguito:
Un pugnale giaceva conficcato nel suo petto -> Qui c'è un problema lessicale. "Giacere" significa "trovarsi con il corpo disteso orizzontalmente", qualcosa che giace a terra, sul pavimento; quindi è nettamente in contrasto con l'essere conficcato nel petto di qualcuno. Basta dire che "un pugnale era conficcato nel suo petto".
aveva un minimo di senso -> un minimo senso. Non serve la proposizione, perché in questo caso "minimo" è aggettivo e "senso" è sostantivo che va accoppiato all'articolo indeterminativo.
come un'onda di mare che si ritirava dopo aver frustato la sabbia della riva -> Qui, invece, si tratta di un consiglio stilistico, perché non lo posso definire un errore grammaticale. Questa proposizione è una similitudine atemporale, ovvero paragoni un qualcosa della storia a un qualcosa di esterno. In questo caso, è più elegante usare il tempo presente e quindi scrivere "che si ritira", il periodo scorre in maniera migliore secondo me. Inoltre è una tecnica che viene usata nei libri in questi casi. Ripeto, non so se è da considerarsi propriamente errore, ma io la limerei nel dubbio.
con il mento, alto, -> c'è una virgola di troppo tra "mento" e "alto".

Stilisticamente, credo di aver detto qualcosina già al primo capitolo. Spero di non ripetermi, perché è passato un po' di tempo>.<
Ricordo di aver avuto qualche perplessità sul tipo di narratore, perplessità che continuano in questo capitolo. Tu mi dici che è onnisciente, se non sbaglio, però si comporta in maniera ambigua, perché per essere "onnisciente" dà un'introspezione troppo interna del personaggio, poco critica e "distaccata" (ovvero ci sono momenti in cui entra nella sua testa piuttosto che darne una spiegazione con sguardo esterno e cognitivo) e questo lo rende più vicino alle parti. Dall'altra parte però per essere con focalizzazione interna è troppo salterino e distante dai personaggi. Credo quindi che ci sia un problema con il narratore - ho questa impressione - che non sono in grado di capire fino in fondo.
Il narratore onnisciente è davvero difficile da gestire, non lo dico per demoralizzarti ma in quanto pensiero obiettivo e generale su di esso. Per come percepisco io questa storia, non lo trovo ben controllato o identificato. E questa incertezza, rende la storia priva di un suo tono, che forse è il problema maggiore. Sì, perché se il narratore con focalizzazione interna deve avere un tono molto partecipe, nelle corde del personaggio focus, quello onnisciente deve avere un suo proprio timbro, da usare sempre e in ogni situazione. E qui quel timbro manca, per via della semplicità e velocità del come vengono presentati i vari elementi.
Per esempio: Nicola e la sua freddezza verso il padre. Un narratore onnisciente avrebbe creato una piccola digressione introducendo il freddo rapporto discostante tra il re e il figlio, e solo dopo avrebbe detto che Erik ne era a conoscenza. Mentre qui introduci questo particolare in due righe e dal punto di vista del protagonista.
Anche la questione della sorella. E' un po' confusa e si va a incrociare in maniera discostante con la questione del pugnale. Viene vista dal punto di vista di Nicola e seguendo il flusso dei suoi pensieri e non come argomento conosciuto dal narratore portato a spiegare il comportamento del principe.
Un altro problema sono i tanti nomi di luoghi. E' un fantasy, ed è giusto che ce ne siano così tanti, ma visto che è un narratore onnisciente dovrebbe aiutare di più il lettore a orientarsi, mentre io non ho ancora capito da che parte di questo mondo mi trovo. E visto che non ho un punto di vista, non posso neanche orientarmi con le conoscenze di un determinato personaggio. Il risultato è che i nomi mi girano intorno senza acquisire un punto fermo.
Nel complesso, trovo che la narrazione non si prenda i giusti tempi, che sia frettolosa e che quindi non vada a ordinare bene le varie parti (descrizione, narrazione e indagine dei personaggi). Seguire il filo di continuità del dialogo tra i due è stato davvero difficile: prima parlano del pugnale, poi di Flora e poi di nuovo del pugnale.

Per la trama direi che stiamo vedendo sullo sfondo l'avvicinarsi di una guerra, dove le parti in causa sono più di quelle che potrebbero all'inizio sembrare. A pugnalare il re è stata davvero Ariel di Dal Mare? Se sì, perché? Di chi è veramente innamorata Flora? E se la morte del re non fosse un fatto politico? Le domande sono ancora tante, ma siamo solo all'inizio ed è giusto che sia così. Una cosa che non ho capito: Flora, in questo momento, si trova nel regno dei suoi genitori o nel castello del suo futuro consorte?
Per quanto riguarda i personaggi, posso solo dire che Nicola è molto freddo eppure non sembra cattivo. Come reazione, la sua, mi è parsa troppo distante e apatica, un minimo accenno doveva averlo, a meno che questi due non si odiassero. Mi ha convinto poco, e non so se è dovuto a un fatto di caratterizzazione o a qualcosa che ancora non sappiamo su di lui.
Erik, invece, mi ha sorpreso: lo avevo identificato nel primo capitolo come un personaggio posato e attento, che misura le sue parole e che osserva ed è intelligente, ma per i miei gusti è stato troppo affrettato a fare un'accusa così formale davanti al principe Nicola.
Insomma, la storia continua a farmi rimanere parecchi dubbi, non so...
Concludo qui.
A presto!

Recensore Junior
22/04/18, ore 19:31

Hi~ in ritardissimo, ma eccomi qua!

Oh, tra intrighi, tradimenti e uccisioni (no, non Xena) tutti hanno un segreto, quale sarà mai?
Il secondo capitolo, molto più lungo del precedente, è stata una boccata di aria fresca. Mi spiego meglio: se il primo ti butta a capofitto nella narrazione, il secondo si ferma un attimo, ti lascia respirare, e si sofferma su quello successo, sulla grande problematica iniziata nel capitolo precedente. M'è piaciuto molto questo potere respirare a pieni polmoni perché m'ha immersa completamente all'interno della storia, ho assaporato e gustato ogni minimo dettaglio e pensiero dei due personaggi. Ariel, è davvero lei? Domanda stupida, dovrò leggere il continuo per saperlo (ah il mio cuore da shipper di alto livello ormai parte a manetta, sorry) e se è lei quella che Erik ha notato scappare via, cosa l'ha portata al regno? Okok, è inutile far supposizioni a questo punto della storia!
Erik m'è piaciuto molto di più, meticoloso come possiamo vedere con il pugnale, grande stratega si potrebbe iniziare a dire, bhe pare sappia il fatto suo e sia conscio di dove vive e quale posizione abbia nel grande cerchio della vita -non male essere un principe dicono-. Per la povera sorella mi dispiace tantissimo, ma rimane ancora un personaggio appena abbozzato agli occhi del lettore, girl power, mi vengono i brividi a pensare a tutti i matrimoni combinati dove la donna non aveva libero arbitrio. Eh...
L'amico, e figlio del re appena deceduto, mi fa tantissima, e dico tantissima, tenerezza, vieni che ti abbraccio io.
La narrazione, più lenta, m'è piaciuta tanto, ti lascia assaporare il tutto continuando a trasportarti all'interno della storia.
Well done!

Maika

Recensore Veterano
15/04/18, ore 20:17

Questa recensione partecipa all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" indetto dal Giardino di EFP"

Ed eccomi a recensire il secondo capitolo di questa storia per il Gioco di Pasqua indetto dal Giardino di EFP!

Parto col scusarmi per il ritardo ma il sito ha fatto i capricci per tutta la settimana, anche se temo che c'entri qualcosa il mio citofono telefono poiché col computer va normalmente. Per ora. Ma non voglio tirarmi la zappa sui piedi, quindi torniamo alla recensione!

La trama si snoda lentamente ma con la giusta dose di suspence, in questo capitolo non solo scopriamo i presunti sospettati dell'omicidio del re ma anche che i due regni (di cui non ricordo i nomi, sorry) sono uniti da un accordo di matrimonio che, però, i promessi sposi non vogliono.
Abbiamo quindi un complotto di boicottaggio e un, forse, amante per la sorella di Erik di cui Nicola è a conoscenza.
Mi piace il modo in cui fai avanzare la storia, lentamente, un tassello per volta, dando spunti di trama avvolti nel mistero (come legami, luoghi e persone) che fanno salire la curiosità nel lettore di sapere di più sulla storia e come si svolgeranno gli eventi.

Il capitolo è scritto bene, senza errori, solo un piccolo appunto: non so, forse sono stata distratta io mentre leggevo, ma in certi punti faticavo a capire chi fosse a parlare tra Erik e Nicola finché non leggevo chi diceva la frase dopo.
Non è una critica ma solo un'accortezza, magari potresti inserire i nomi o i gesti in modo più chiaro. Ma ripeto, può essere anche stata una mia distrazione poiché mentre leggevo il capitolo stavo anche cucinando 😅

Ad ogni modo, trovo la tua storia molto interessante e ben strutturata. Complimenti ^^
Baci,
bambolinarossa98