Recensioni per
Un IO che schiaccia qualsiasi altro IO
di Uptrand

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/05/20, ore 07:21

Ciao!
La psicologia è un campo che mi ha sempre molto, molto, molto affascinata, quindi ho trovato senz'altro la tua scelta di scrivere una storia che si pone proprio come una relazione psicologica professionale su queste tre ragazze molto, molto interessante. Ho trovato per esempio di particolare impatto la descrizione che questa professionista fa di Isabella: molto spesso mi sono interrogata sull'eventualità in cui il nostro reale essere possa uscire senza essere filtrato dalla società e dalle norme. Quest'eventualità è praticamente impraticabile per chiunque vive in un contesto sociale normale e civilizzato, eppure ciò sembra essere una caratteristica preponderante di Isabella che, al di fuori di un rimprovero di Dasha, non teme e non prende in considerazione alcun "altro da sé": questo è, per forza di cose, ciò che la rende pericolosa.
Il titolo mi sembra coerente con la tematica trattata ed incuriosisce senz'altro alla lettura, che ci porta a scoprire qualcosa di più su quelle che sono le caratteristiche dominanti delle indoli di queste ragazze e soprattutto questo io che, non conoscendo limite, schiaccia gli altri. Il finale è problematico e carico di inquietudine.
Alla prossima,
Desy
(Recensione modificata il 14/05/2020 - 07:24 am)

Recensore Master
05/06/19, ore 10:22

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio a catena.
Andando avanti con le tue storie, questa mi ha colpito per il titolo e devo dire che la lettura è stata molto interessante.
Kelly Chambers è un personaggio molto interessante e deve essere una psicologa molto brava se le sono state assegnate personaggi come Isabella e le tre giovani ragazze.
Lei cerca comunque di capire il motivo per cui hanno questo potere che può andare fuori controllo e viene fuori che loro specie Isabella non ha problemi immaginari e che ha un "Io" smisurato lei non pensa quando agisce e per contrastarla servirebbe qualcuno alla sua pari o addirittura superiore.
La psicologa ha paura di pubblicare le sua ricerca e ciò che aveva scoperto e quindi decide di rinchiudere tutto lasciando perdere ciò che aveva in mente e continuare come se nulla fosse.
Complimenti per questa storia e alla prossima :)

Recensore Junior
29/01/19, ore 14:21

Eccomi per lo scambio del pomeriggio. Dunque... qui mi ha incuriosito il "Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita". Mi sa che ne avrei un pochino bisogno :p la psicologia mi ha sempre affascinato, anche se sono abbastanza negata :p storia interessante, che fa riflettere. Immagino fosse quello il suo scopo :p alla prossima!

Recensore Master
30/08/18, ore 22:31

Ciao ^^
Wow, questa storia mi è piaciuta molto. A parte che trovo la psicologia incredibilmente affascinante, mi sono piaciuti tutti i vari ragionamento che Kelly ha fatto, è arrivata ad una conclusione molto interessante e, perché no, magari anche veritiera. Mi ritrovo d'accordo con lei quando afferma che probabilmente è il pensar troppo la causa di molte malattie mentali. Probabilmente se si pensasse di meno staremmo tutti meglio, io per prima immagino. Inoltre mi è piaciuta questa forza che riconosce in Isabella: quest'ultima ha un IO molto potente, per questo gli altri si sentono schiacciati dalla sua presenza. E questo è dato anche dal fatto che lei non pensa, agisce e nulla più, non ha paure per la testa se non quella verso una sgridata da parte di Dasha, la quale è per certi versi più forte.
Alla fine Kelly decide di conservare ciò che ha appreso, sebbene da un lato preferirebbe eliminare tutto per paura.
Una os introspettiva davvero carina.
Alla prossima ^^

Recensore Master
23/08/18, ore 18:02

Eccomi qui per lo scambio. Questa volta sono stata incuriosita dalla descrizione, davvero molto interessante se si ha un'idea dei personaggi che la psicologa andrà ad analizzare.
Li descrive in maniera molto logica e sensata. Hai dato a questi personaggi una mentalità veramente complicata e dei caratteri da gestire difficili, però sei riuscito a parlarne in maniera semplice ed efficace utilizzando i panni di una psicologa.
L'inizio è stato un po' così, inizialmente mi sentivo parecchio confusa. Leggendo tutto è diventato più chiaro. La fine è veramente d'impatto, con la psicologa che decide di dimenticare quello che ha scoperto, lascia anche molta angoscia con un finale aperto che dà spazio all'immaginazione.
Alla prossima,
fumoemiele

Recensore Junior
28/05/18, ore 19:47

Ciao! :3 Come potrai immaginare sono qui - anche se in ritardo - per lo scambio del Giardino. Ma veniamo al dunque. Premetto che, pur conoscendo Mass Effect, non ci ho mai giocato e non ho idea dell'argomento su cui sia incentrato, perciò ho trattato questa tua storia come una storia originale. Se devo essere sincera, sono rimasta positivamente colpita da quello che hai scritto. Pur non conoscendo i personaggi a cui la narratrice fa riferimento, le sue supposizioni riguardanti i loro poteri e le loro personalità mi sono sembrare davvero molto logiche e coerenti, cosa che personalmente ritengo sia piuttosto importante nel momento in cui si vuole rendere una storia comprensibile anche a chi non conosce il fandom. Detto questo, confesso che alcune considerazioni presenti all'interno della One Shot mi hanno fatta sorridere, perché sono... realistiche. Ho sempre pensato che la gente si creasse da sola i propri problemi e penso che molti ne siano coscienti, ma è ironico quanto sia difficile uscire da questo loop. È bello come in un certo senso un personaggio tragga la propria forza da un modo di essere alla "Hakuna Matata", per così dire. Dal punto di vista stilistico e grammaticale, se escludiamo termini "tecnici" il cui significato è a me ignoto, non ho nulla da ridire. Nonostante a parlare sia una persona di scienza, il testo è chiaro e coerente con la personalità che lo narra e riesce a far arrivare il proprio messaggio senza indugiare in inutili giri di parole. Il tuo stile è semplice, ma non banale e permette di godersi la lettura senza fare troppa fatica. I riferimenti all' "IO" mi ricordano molto la filosofia (anche se effettivamente non so quanto sia corretto definirla così) Freudiana e devo ammettere che la protagonista, con l'esprimere le proprie considerazioni sempre con quel velo di dubbio e scetticismo che caratterizza le persone di scienza (e che mi ricorda molto un personaggio che amo), pur non essendo effettivamente "presente" nel racconto, risulta comunque molto ben caratterizzata. In sintesi, ti faccio i miei complimenti per il lavoro svolto. Magari, se un giorno riuscirò a dotarmi di console e a mettere mano sul gioco, mi premurerò di leggere le altre tue storie, perché mi piacerebbe recensire con maggiore cognizione di causa. Alla prossima!

Recensore Master
18/05/18, ore 15:53

Una shot che mi ha positivamente stupito, ben scritta e accattivante l'idea della visione degli altri data da chi più di chiunque può comprenderne la psiche. Mi ha incuriosito molto il fatto che si parlasse di Isabella, personaggio che con Dasha adoro. Si vede il tuo talento qui, la passione che ci metti nello scrivere di questi personaggi che ami così tanto. Mi piacerebbe leggere di più di cose così, di approfondimenti sulla vita passata dei personaggi, delle loro vicessitudini ed esperienze. Le frasi che hai usato rendono perfettamente l'idea degli stati d'animo della rossa dottoressa: Nella sua visione ogni individuo etichettato come preda esiste solo per essere ucciso, sono privi di valore, più chiaro di così.

Recensore Master
17/05/18, ore 21:55

Ciao! 
Eccomi qui per lo scambio a catena del giardino di EFP.
Parto dal presupposto che non conosco minimamente il fandom (e questo non credo sia una novità per te!) e quindi, in qualche modo la mia recensione sarà in parte condizionata e limitata.
Parto subito col dire che apprezzo il fatto che tu abbia reso protagonista di questa shot una mia collega, ovvero una psicologa. Mi paice l'idea di renderla sia ricercatrice che terapeuta (attenzione però alla differenza tra psicologo "di base" e psicoterapeuta vero e proprio: quest'ultimo, oltre alla laurea, ha anche un'ulteriore specializzazione che dura per ben 4 o 5 anni).
Però devo un attimo farti degli appunti, dato che in materia ho qualche conoscenza in più. Una psicologa non fa il lavaggio del cervello! Una psicologa aiuta una persona che ha bisogno in un momento di difficoltà emotiva che influisce sulla sua quotidianità. Una psicologa non può nemmeno prescrivere nulla, per quello c'è lo psichiatra. Inoltre, cosa che ti hanno già fatto notare in un'altra recensione, NON puoi scrivere che la maggior parte dei pazienti che ha visto Kelly hanno problemi immaginari che vengono creati dai loro pensieri negativi/dannosi/inistenti! La depressione, l'ansia, la paura e altre cose che tu pure accenni nella tua storia, non sono degli scherzi partoriti dalla mente di gente che fino al giorno prima viveva tranquilla e serena. C'è tutto un background e un percorso dietro che varia da soggetto a soggetto. Consiglio veramente spassionato: informati meglio su certi argomenti "delicati" se li vuoi trattare nelle tue ff! 
Veniamo alla struttura della storia. Ci sarebbero dei periodi da rivede, come ad esempio: A pensarci bene mi viene quasi da chiedersi chi sia il pazzo tra noi che ci creiamo da soli i nostri problemi e loro. Al di là del contenuto, di cui ti ho già parlato sopra... è da rivedere. "MI viene quasi da chiederSI".
Ho notato anche la mancanza di alcune virgole o altri segni di punteggiatura quando andrebbero messi e un po' di ripetizioni in frasi consecutive. Diciamo che qualche rilettura in più non guasterebbe. Prendilo come un consiglio.
Ti lascio una bandierina verde sulla fiducia anche perché davvero non me la sento di lasciarti una neutra non conoscendo il fandom e basandomi solo sulla struttura, la grammatica e la caratterizzazione della protagonista.
Ti esorto a continuare a scrivere per poter migliorare sempre di più. Sei già su un'ottima strada, il potenziale c'è tutto.
A presto, 
Mahlerlucia

Recensore Master
06/05/18, ore 16:15

Ciao, sono qui per lo scambio libero dal Giardino di EFP.
Dunque mi piace come hai improntato la ricerca della psicologa.
Nella prima parte, vai in particolorari che mi hanno confusa parecchio perchè non conosco affatto l'universo Mass Effects, ma credo fosse quello l'intento: immedesimarsi nella psicologa. Infatti lei stessa afferma che ne capisce poco di biotici e che a lei interessa il processo mentale.
Scopre che queste ragazze riescono a fare quello che fanno perchè scindono i loro problemi, le loro ansie, le loro paure dal loro "lavoro".
Ho capito che sono dei cloni, è corretto? Trovo che li hai dipinti come essei superiori, delle sorte di "marionette" se vogliamo mosse da un "Dio" a capo di tutto..Delle divinità loro stesse pronte a far toglier le vite senza pensarci su due volte.
La psicologa alla fine è preoccupata dalla sua riflessione. Teme di aver scoperto qualcosa di troppo grande e che doveva esser tenuto all'oscuro di tutti. è tanto preoccupata da decidere di non pubblicare la sua scoperta.
"Forse dovrei cancellare tutto, far finta che non sia mai esistita.
Chiudo il cassetto a chiave, augurandomi che questo basti a eliminare le mie paure." Queste frasi conclusive mi sono piaciute molto.. hai lasciato un finale "aperto" con l'angoscia della psicologa che invece di starsene bella tranquilla nel cassetto, si è riversata sul lettore... T__T
Spero di non incontrare mai un Isabella nella mia vita! Ahah!

Il tuo stile è chiaro e scorrevole. Anche se questa fanfic l'ho trovata un pò più "ostica" da comprendere nella prima parte, è sicuramente una storia a cui non serve conoscere Mass Effecrs e che potrebbe essere verosimile alla realtà. Un qualsiasi scienziato potrebbe aver scoperto dei meccanismi che dovrebbero essere nascosti alla massa e si prende paura delle scoperte che fa.. Vabhè, insomma, mi dilungo sempre XD M'è piaciuta! XD
Complimenti!

Nuovo recensore
04/05/18, ore 15:08

Ciao!
Eccomi qui per lo Scambio a Catena del Giardino. :)

Ho scelto di recensire questa OS in quanto il titolo mi ha incuriosito molto e non me ne sono affatto pentita: mi è piaciuta molto e l'ho trovava interessante sotto diversi punti di vista.

Kelly Charmbers è un personaggio che ho apprezzato in quanto funge da narratore di questa storia ed è stata delineata molto bene attraverso le sue riflessioni.
Sembrerà scontato ciò che sto per scrivere… ma ho apprezzato tanto questo personaggio proprio per la sua professionalità.
Da come l'hai descritta e da come l'hai fatta riflettere e ragionare, mi è sembrata una donna estremamente in gamba, colta e che ama il suo lavoro.

Inutile dire che abbia adorato anche le ragazze che rientrano nelle sue riflessioni.
In particolare, Isabella è colei che sta al vertice di tutta questa storia.
É stato bello e intenso immaginare l'enorme potenza di Isabella attraverso le riflessioni di Kelly e penso che questa sia una gran cosa, perché sei riuscito a descrivere perfettamente un personaggio che non compare mai in questa storia, ma solo attraverso pensieri e riflessioni.
Quindi, tanti complimenti per questo.

La lettura è stata scorrevole e molto piacevole; a parte qualche piccolo errore di distrazione, non ho notato nulla di grave.
Alla prossima e complimenti ancora,

Jill ~

Recensore Junior
03/05/18, ore 17:20

Ho letto questa OS come mi avevi suggerito e perdonami per il ritardo; in effetti, questo lavoro potrebbe costituire davvero un aiuto in più per approfondire alcune caratteristiche in merito ai personaggi. Apprezzo molto, come al solito, l’impegno profuso e la parte descrittiva che abbonda di particolari.
Ho notato solo alcune sviste, ma sono piccole cose che puoi risolvere rileggendo attentamente il testo.
Per quanto riguarda il contenuto: confesso che non sono riuscita ad apprezzarlo fino in fondo perché mi è sembrato un po’ asettico, impersonale, non mi ha trasmesso emozioni di sorta... Forse ciò è dovuto al tema, un po’ spinoso, e al modo in cui hai affrontato il problema della depressione che mi è parso un po’ superficiale; credo che dovresti entrare maggiormente in empatia con questo genere di problematiche per poi sviscerarle ed esporle sulla carta, ma soltanto in base alla tua esperienza personale (magari effettuando delle ricerche, consultando fonti attendibili). Preferibilmente senza prendere spunto dalle teorie altrui... Prendilo come un suggerimento, un consiglio e un’opinione strettamente personale.

Recensore Junior
26/04/18, ore 11:50

Allora, inizio con il dire che conosco abbastanza bene la trilogia di Mass Effect e l'ho giocata tutta. Il capitolo nuovo uscito da poco, Andromeda, invece non mi interessa affatto: dovevano farlo meglio a parere mio.
Fem Shepard x Garrus tutta la vita!
...
Ehm... coff coff... non ho resistito.
Comunque, parlando di questo racconto è scritto abbastanza bene, è scorrevole da leggere e in generale è bello nel complesso.
Dato che si parla di OC, non conosco nessuno dei personaggi a parte per Kelly... personaggio che ammetto di aver buttato nel dimenticatoio della mia mente. Mi spiace Kelly, mi sei sempre stata sul "meh", nulla di personale... devo dire che è curioso come nei miei gameplay sia sempre finita per schiattare male. E' passato troppo tempo dall'ultima volta che ho giocato a Mass Effect xD, dovrei considerare di rigiocarlo un giorno di questi.
C'è qualche piccolo errore nella storia:
"Però adesso non era sicuro di cosa aveva ottenuto" hai messo il maschile invece del femminile e poi "cosa avesse ottenuto" secondo me suona meglio. Non c'è molto da dire sul resto, tutto piacevole.
A parte per un piccolo dettaglio, che proprio non riesce a smettere di pungermi e che forse spiegherebbe perché Kelly ha sempre fatto una finaccia nel mio gioco:

"A volte essi ci tormentano, perché non troviamo una risposta. Non ci accorgiamo che essa non esiste trattandosi di quesiti immaginari, basterebbe ignorarli ma non riuscendoci essi ritornano a tormentarci fuori dal nostro controllo.
Ansia, depressione e un'infinità di altri problemi sono in fondo riconducibili a questo comportamento. " ... "Il nostro IO, l'immagine che abbiano di noi stessi, è continuamente aggredito da problemi che da soli ci siamo creati."
""un problema immaginario""
Io non ricordo che Kelly dicesse che la depressione è un problema ""immaginario"", ma dato che mi porto dietro questa bestia nera da anni, questo spiegherebbe perché l'abbia completamente cancellata dai ricordi. Se è materiale tuo, per favore, non parlare di qualcosa che chiaramente non conosci in questo modo.
La depressione non è affatto immaginaria, è qualcosa di così reale per chi la vive che ridurla ad una semplice fantasia da scacciare è, senza fare tanti giri di parole, offensivo. Ogni psicologo serio dovrebbe saperlo.
Alla prossima, nella speranza che farai tesoro di ciò che ho detto e ti sarà utile in qualche modo,
Lux

Recensore Junior
22/04/18, ore 17:41

Buon pomeriggio, sono qui per l'ABC delle recensioni. Sebbene ci siano stati degli elementi che mi hanno creato confusione e ci siano molti errori di battitura (che elencherò alla fine della recensione) ho deciso di lasciare comunque la spunta positiva. Ho trovato lo scritto interessante e, sebbene non abbia mai giocato a Mass Effect, l'ho letto capendo in linea di massa il punto del testo. Questa Isabella viene descritta come una macchina da guerra senza paura e senza vincoli morali, paragonabile ad una gatto a cui piace giocare con la propria preda, e questo gli fornisce un quid in più come guerriera, libera dai vincoli del dubbio. Il testo si direbbe un rapporto di Kelly sull'analisi psicologica di questa Weaver, e hai mantenuto uno stile lineare che ben si avvicina ad un analisi. Lo scritto è professionale e ben attinente a quello che dovrebbe essere uno scritto oggettivo, lasciando un'espressione nei dubbi solo alla fine, chiedendosi se il bruciare il documento fosse un'idea migliore che conservarlo. I miei dubbi si focalizzano sul fatto di un cambiamento di persona nel testo di cui non ho rilevato lo stacco: all'inizio è scritto in terza persona singolare, mentre ad un certo punto si passa alla prima persona singolare. Penso che sia voluta questa cosa, e mi piacerebbe avere una risposta al riguardo per soddisfare la mia curiosità, ma come primo impatto devo ammettere che mi ha destabilizzato un attimo. Per il resto, la riflessione sulle paure nell'odierno quando parli della sicurezza di Isabella è qualcosa di molto attuale, anche se non sembra, e mi piace che in fanfiction si vada oltre la semplice ripresa dei personaggi per svilupparli semplicemente in ambienti diversi o in aspetti quotidiani non trattati nella storia principale. Questo è quanto per la recensione, adesso ti elenco gli errori che ho riscontrato:

"Lo stadio rosso, qualcosa di diverso è inaspettato sviluppato da Isabella" ----> Lo stadio rosso, qualcosa di diverso e inaspettato sviluppato da Isabella;
"Kelly però era interessata al processo mentale che c'era dietro, sembravi rifarsi" ---->Kelly però era interessata al processo mentale che c'era dietro, sembrava rifarsi
"Lo visto nei suoi combattimenti." ----> L'ho visto nei suoi combattimenti.
"quella attuale non ancora conclusa."-----> quella attuale non si è ancora conclusa.
"“ stupido trucco”, così lo chiamano quel breve istante in cui i nemici sembrano parallelizzati davanti, a lei è solo questo. "-----> “ stupido trucco”, così lo chiamano quel breve istante in cui i nemici sembrano parallelizzati davanti, per lei è solo questo. ( o forse hai semplicemente messo la virgola più indietro, allora sarebbe: "“ stupido trucco”, così lo chiamano quel breve istante in cui i nemici sembrano parallelizzati davanti a lei, è solo questo. ")
"quel senso di aggressione che tutte a quattro sanno emanare" ------> quel senso di aggressione che tutte e quattro sanno emanare

Per il resto, buona serata. 
 

Recensore Veterano
15/04/18, ore 15:09

Eccoci qua. Prima di ritornare a leggere il finale della seconda storia della serie ho pensato di immergermi per un istante in questa OS che mi ha incuriosita già dal titolo. Il fatto è che sono molto appassionata di psicologia, amo addentrarmi in questo argomento e poi qui avevamo a che fare niente poco di meno che con la mente Isabella! Posso capire il brivido che ha colto la dottoressa.
Interessante come l'hai descritta. Molto, molto, molto interessante! Anche io vorrei poter vivere come lei, con un IO così grande da ignorare tutte le altre preoccupazioni e i comuni tormenti umani.
La ammiro davvero, e a questo punto credo che riuscirò ad avere anche un pò più chiaro il suo modo di agire proseguendo la lettura.
Deve essere interessante questo libro, la prossima volta che passerò in libreria me ne procurerò una copia 😁😁
Complimenti per questa piccola perla <3

Red_Coat.

Recensore Veterano
13/04/18, ore 15:00

Ciao, eccomi qui per l'ABC delle recensioni! :) Mi sembra giusto premettere che non conosco il mondo di "Mass Effect" dunque ho letto la storia come se fosse un'originale introspettiva, anche se ammetto che certe parti mi sono risultate di difficile comprensione a causa proprio di questa mancata conoscenza, però questo non incide negativamente sulla recensione ;)

Per quanto riguarda il titolo e il prologo, beh.. Sono stati proprio questi a incitarmi a scegliere questa storia da recensire per l'ABC delle recensioni. Conosco bene il libro a cui ti sei ispirato per scrivere la storia, è bellissimo ed è illuminante, davvero ed inoltre una storia incentrata sulle riflessioni di una psicologa e delle conclusioni a cui è sopraggiunta mi affascina parecchio, quindi eccomi qui!

Lo stile rispecchia in pieno quello introspettivo e sicuramente quello di mistero, devo ammettere che in alcune parti mi è stata resa difficile la comprensione, probabilmente perchè non conosco appieno questo mondo ma nonostante questo ho trovato il tuo stile molto intrigante, seppur devo ammettere la presenza di qualche errore grammaticale, dettato sicuramente dalla distrazione :)

Per quanto riguarda la trama, beh, devo rivelarti che mi ha fatto commuovere parecchio principalmente perchè questo argomento rispecchia il mio stato d'animo in questo particolare momento della mia vita. Esiste questa linea sottile tra chi si fa troppi problemi e chi, invece, non se ne fa completamente, rasentando addirittura la follia. E mi è piaciuto molto il passaggio in cui la protagonista chiede "chi è il vero pazzo?" Beh, è una domanda che mi pongo anche io.. Ma ancora non ho trovato una risposta adatta. Forse perchè non c'è. O forse perchè la vera risposta è troppo pericolosa, ed infatti la protagonista la nasconde come se fosse un segreto oscuro. Non mi sono mai sentita così empatica con un personaggio di una storia come con Kelly. Grazie per questa piacevole lettura, mi fa sentire meno sola.

Un grande abbraccio, Free.