Recensioni per
La tua mano nella notte
di PerseoeAndromeda

Questa storia ha ottenuto 23 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/04/18, ore 09:25
Cap. 3:

Ciao carissima^^
sempre molto bella questa storia, complimenti. Riesci a mostrare perfettamente tutti i sintomi della depressione, dalla sensazione di inutilità al senso di colpa e di impotenza che il depresso riesce a instillare in chi lo circonda. Perchè non bisogna dimenticare che nella depressione c'è anche una componente di aggressività, che si manifesta passivamente facendo sentire gli altri impotenti.
Il tuo Alto un esempio mirabile di dipendenza affettiva e di modalità passivo-aggressive e vittimistiche, e il povero Daisuke fa del suo meglio, non rendendosi conto che tanto non c'è niente che possa fare, a parte portarlo da uno psichiatra.
L'ambientazione giapponese di questa storia secondo me le dà anche un valore aggiunto, soprattutto perchè hai scelto un paese piccolo e isolato, non un quartiere caotico di Tokio. Il contesto stesso invita alla lentezza, al lasciarsi andare e alla contemplazione.
Bellissima!

Recensore Master
16/04/18, ore 21:35
Cap. 4:

Sono sollevata per come si è conclusa la vicenda. Per quanto sarebbe stato incisivo e ad effetto una fine più... cupa, io ho un cuore tenero e credo fortemente in un domani migliore.
Sono stati minuti d'angoscia, una vera corsa contro il tempo. Ritengo che il finale non fosse per nulla scontato considerato lo stato alterato di Aito, delineato benissimo nel suo girovagare a vuoto nella foresta.
Ti faccio i complimenti, un argomento così delicato sei riuscita a esprimerlo con le giuste azioni e pensieri, senza banalità e forzature.
In bocca al lupo per il contest ;3
Sciao ~ ♥

Recensore Master
16/04/18, ore 13:23
Cap. 3:

Buongiorno ^^
E ancora, la convinzione di essere inutile, che la sua stessa esistenza sia superflua, batte come un martello nella testa di Aito. In questo capitolo viene enfatizzato il senso di vuoto e disutilità, fino a giungere ai pensieri più oscuri come porre fine alla propria vita.
È frustrante per Daisuke che si ritrova infine a spossarlo con fin troppa veemenza, col rischio di allontanare il ragazzo da sé.
Il fantasma della foresta resta sempre lì...

Recensore Master
16/04/18, ore 08:16
Cap. 2:

Ciao^^
Questo capitolo descrive molto bene tutti gli aspetti della depressione, compresi quelli che finiscono per infastidire e allontanare fli altri, come la lamentela, il piagnisteo, l'apatia e il continuo colpevolizzarsi. L'atmosfera stessa della storia è languida, malinconica, imprime alla narrazione un ritmo lento che porta alla contemplazione e al rimpianto di cose passate viste come felici, mentre il presente è fonte di angoscia e sentimenti di inadeguatezza.
Molto bello, molto ben descritto, complimenti!

Recensore Master
15/04/18, ore 14:27
Cap. 1:

Ciao!^^
Aokigahara, la foresta dei suicidi. Già l'inizio è suggestivo e affascinante.
La depressione, di per sè, non ha nulla di interessante o eroico, ma certi scrittori riescono a renderla fascinosa, riescono a donarle un potere di attrazione che nella realtà non ha affatto. Nella fattispecie, menzionare la foresta dei suicidi, con tutto il suo carico di mistero, paura e seduzione, è sicuramente un modo per dare anche alla depressione la dignità di un evento mistico, misterioso e suadente.
Grazie per questo bellissimo primo capitolo, leggero sicuramente quanto prima il resto!^^

Recensore Master
15/04/18, ore 00:58
Cap. 1:

Ciao^^
e' notte mentre ti scrivo, direi che l'atmosfera è quella giusta. Questo prologo ci immette direttamente nei pensieri del protagonista, che sono una caduta libera verso il basso, verso l'autodistruzione e il magma informe dal quale questa vita, in un certo istante del tempo, ha preso forma. Il peso della depressione si avverte tutto e porta a questo sentire il proprio corpo -in sintonia con lo spirito - come un ammasso senza forma, per il quale si prova ripugnanza. Un buon inizio, continuo nella lettura.

Recensore Master
14/04/18, ore 23:38
Cap. 2:

Rieccomi ^^

Già la depressione è pericolosa di per sé, se poi si aggiunge la vergogna nell'ammettere il proprio stato, come Aito dimostra, è come ritrovarsi in un labirinto senza via di fuga. L'autocommiserazione eccessiva che viene percepita come vittimismo, totale inettitudine nei confronti della vita. Ogni pensiero deve essere celato, controllando il tono di voce e impedendo di farsi vedere triste, ma solamente apatico. Un personaggio che continua a concedersi sempre più ai suoi demoni.
D'altro canto, Daisuke fa fatica a trovare il giusto approccio, si sente frustrato nel non capirlo e nell'atteggiamento di Aito che evita di confidarsi. Quel sottile distacco che è davvero pericolo date le circostanze. Hai delineato questi aspetti molto bene.

Complimenti per l'accuratezza dei termini nipponici *-*
A presto ~ ♥

Recensore Master
14/04/18, ore 22:55
Cap. 1:

Ultimamente, per motivi deplorevoli, ho sentito molto parlare di questa foresta. Perciò non mi è stato difficile entrare subito nel contesto.
È solo un accenno, ma già traspare la grave tristezza che affligge il ragazzo, vera e propria depressione. Lo stile e i termini che usi sono delicati nell'esprimere la profondità dei sentimenti. Tra le righe emerge tutta l'oscurità.
Un prologo che indubbiamente invoglia a continuare la lettura.

A presto ~ ♥

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